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13/05/2017 22:28 | |
13°
BandBfun con Virginia:
Utilizzo dell'oggetto: 9,25/10
L'oggetto non è presente dall'inizio, però da quando è presente non ci abbandona più. È molto forte il legame di sostituzione che Virginia instaura con l'orsacchiotto, veramente molto forte. Qui forse potremmo dire che c'è un altro oggetto: la pistola. Una pistola che all'inizio è un elemento assente, nominato in maniera generica, senza farne davvero il nome, che poi viene rivelato per far comprendere la triste azione pensata da Virginia. La storia quindi mostra diverse sfaccettature sotto questo punto di vista, tanto che alla fine oggetti diventano anche i protagonisti in balia delle sofferenze contro cui non riescono davvero a combattere, dopo una prima azione, il suicidio di Virginia e il marito che butta via la pistola, seguita da una seconda “inazione” ossia Virginia priva di vita, il marito fermo a letto che aspetta la morte della moglie.
Originalità della trama: 9,75/10
Di questa trama posso dire: che ansia! Il pathos, il crescendo di emozioni, la tensione, la sofferenza ci stanno in pieno. I dialoghi sono molto belli, realistici, tranne quando usi alcune forme un po' “vecchiotte”, forzate per un dialogo, che ho illustrato qui sotto e che quindi costituiscono l'unica critica. Per il resto mi è piaciuta molto questa storia e mi ha messo tanta tristezza, ma anche tanta curiosità, specie all'inizio, per capire dove sarebbero andati a parare quei “non detti” lasciati nel velo del mistero.
Stile e grammatica: 7,25/10
“la di lei tazzina” → cominciamo con un elemento positivo: anche se in questo testo stona, devo dire che a me piace tanto questo genitivo interposto perché mi ricorda molto lo stile gaddiano un po' impazzito
Apre l'acqua, ma non troppo: vuole sentire le spiegazioni della moglie. → anche questo mi è piaciuto molto, l'ho trovata una scelta molto azzeccata, un'attenzione particolare alla descrizione dell'ambiente
trasformandosi da roccia d'appoggio della moglie ad un piccolo gessetto eroso dal vento: → Lo stile è dunque molto poetico, cadenzato, trasporta in maniera misteriosa
Mi complimento per lo stile: mi sembrava di leggere un copione, una sceneggiatura e il teatro mi piace moltissimo. Tuttavia ho dovuto tener conto di alcuni errori grammaticali e di alcune precisazioni che smorzavano un po' la comunque bellissima storia. = +0,75
Errori:
"Hai dormito bene?" - le chiede. → non capisco questo “–“ dopo le “...”, ossia: o usi i trattini per i dialoghi o le aperte e chiuse virgolette!
"Come le altre volte. Nulla di nuovo." - gli risponde. → questo errore è ripetuto poi naturalmente per tutto il testo. = - 0,5
che da sul piccolo terrazzo. → qui “dà” è verbo quindi l'accento ci va = - 0,5
E' vero, hai ragione → È = - 0,5
Edoardo di rende conto di aver sbagliato. → si rende conto = - 0,5
Edoardo ha chiesto la verità a sua moglie, solo per desiderare di non aver insistito così tanto per averla una volta resa nota. → questa frase è poco chiara = - 0,25
Edoardo e Virginia rimangono abbracciati e racchiusi dai loro corpo l'orsacchiotto, → “e racchiuso dai loro corpi, (o tra i loro corpi), l'orsacchiotto” = - 0,5
Insieme, si lasciano andare. Virginia sfoga la disperazione, dovuta al non poter avere una famiglia con l'uomo che ama da sempre, e la sua rabbia, per la diagnosi di un male incurabile che vale come una sentenza capitale; Edoardo si lascia andare, frantumandosi → se avessi messo per tutti e tre “si lascia/ano andare” sarebbe suonata come una ripetizione voluta, così invece sembra solo una ripetizione per sbaglio = - 0,25
È chiaro a entrambi → ad entrambi = - 0,5
Precisazioni:
"Vuoi parlarmene?" - bevendo un po' di the. → “dice bevendo un po' di the”, questo omesso mi sembra forzato, tuttavia non lo considero errore perché suona bene se mantieni uno stile molto aderente al dialogo
the → l'avrei messo tè, all'italiana
"Però, non dovresti tenerti dentro quello che pensi → questa virgola mi sembra immotivata: se volevi dare un senso di sospensione erano meglio i … altrimenti nulla
Perciò, passa all'attacco. → idem
gli chiede, ripetutamente → anche qui trovo la virgola un po' forzata
replica, con fare deciso. → ovviamente non è un errore, ma quella virgola spezza la forza della frase, a parer mio
Virginia mette a posto la sua sedia e fa per avviarsi verso l'uscita dalla cucina. → magari volevi proprio dire “dalla cucina” e non “della cucina” però in quella posizione non suona molto bene
"Io sola posso decidere di essa, → non è un errore grammaticale, ma è parecchio bruttino, magari cambiando un po' la frase sarebbe meglio → “io sola posso decidere di lei”
Dirà al marito che andrà a farsi un bagno caldo, per rilassare i nervi, alquanto tesi dal loro confronto. → questo “alquanto” leva pathos al momento tragico, io lo leverei per poter lasciare il lettore immerso nel dramma, anche perché di ansia, sofferenza e vissuto ce n'è tanto, sarebbe un peccato spezzarlo.
l'è piaciuto e l'ha portato a casa. → le è piaciuto, non troncherei così, suona troppo forzato!
Il punto bonus per la pertinenza del titolo = non avrei scelto questo titolo, il motivo è semplice: non riprende davvero qualcosa della trama, né mi coinvolge quanto la storia. Già “Luce” l'avrei trovato un titolo migliore, sia perché si presta all'ambiguità della storia, sia perché si tratta del nome della figlia, sia perché ci mostra luci ed ombre, o una nuova luce, quella del suicidio di Virginia. Ovviamente ci sono altre idee per il titolo, però ho pensato che magari volessi mantenere questa scelta e mi è venuta in mente questa che si avvicina, ma a me, personalmente, sembra più aderente.
→ 26,25/31
12°
NonSoCheNickMettere2 con L'apprendista Sith (interludio): Giocattoli per un piccolo Sith:
Utilizzo dell'oggetto: 10/10
Gli oggetti, i giocattoli, li ho trovati molto curiosi, adatti alla storia, innovativi. Hai trovato una bella soluzione! I miei complimenti! Non mi aspettavo una storia di questo tipo e mi hai sorpresa positivamente! Penso che l'idea dei giocattoli mossi con la forza sia una di quelle che mi ha sorpresa di più come rivisitazione dei fandoms!
Originalità della trama: 9,5/10
L'idea è davvero interessante, bella, realistica, molto curioso lo scambio di dialoghi tra in neo coniugi un po' sui generis che cercano di innamorarsi o quantomeno di conoscersi a posteriori. Il finale è molto d'effetto, molto triste, da “lacrimuccia” e l'idea dei giocattoli manovrabili con la forza l'ho trovata molto innovativa.
Stile e grammatica: 5,7/10
Mi piace moltissimo lo scambio di battute, un dialogo magistrale, davvero molto bello, molto dolce e gentile.
Mentre lo fai, non pensi a niente in particolare, ma a tutto in generale → mi è piaciuta molto questa frase
Sentiva lo sguardo di sua moglie spostarsi ripetutamente, con ammirazione crescente, tra lui e il veicolo in volo. Inorgoglito dalla reazione di lei, fu preso dall’improvviso desiderio di vantarsi. Con l’atteggiamento sicuro di chi la sa lunga, spinse il veicolo a volare → molto interessante questo passaggio, molto reale, molto efficace
sorridendo maliziosamente: «Un paio di volte per alcuni giorni». → questo escamotage è davvero interessante, elude la domanda con grande stile
= +2,1
Errori:
Non poteva permettersi di rimuginarli → di rimuginarci sopra, o di rivangarli = - 0,5
lo rese più consapevole di quanto lo circondava → meglio “lo circondasse” = - 0,5
che non c’era abbastanza spazio libero → che non ci fosse = - 0,5
più le aggradava → aggradasse = - 0,5
abiti appoggiati ->”poggiati” altrimenti sembrano umani = - 0,5
sotto il letto → sotto al letto = - 0,25
«Anzi, perché non lo vai a scegliere tu?»
«E com’è?» → manca il punto alla fine, però generalmente la punteggiatura dei dialoghi è ben rispettata = - 0,25
«Tipo?» Il giovane Sith non riusciva a immaginare niente. → o un punto o una virgola o due punti dopo il dialogo = - 0,25
Quindi, tornò nella camera da letto
Però, era una sfida sempre nuova vedere se potevo controllare più di una pallina → questa virgola non è necessaria, spezza la frase, è un'abitudine che mantieni nel corso del testo che talvolta rende la lettura un po' faticosa
Qui ci sono altre due oggetti → altri due = - 0,5
Ora è facile: è una di quelle attività che fai in automatico e nello stesso tempo ti rilassano → Ora è facile: è una di quelle attività che fai in automatico e che allo stesso tempo ti rilassa = - 0,5
Non ho proprio idea → non ne ho proprio idea = - 0,5
per andare alla credenza → verso la credenza = - 0,5
Asha sobbalzò in sorpresa → dalla sorpresa o sorpresa = - 0,5
Tie fighter → meglio metterlo in corsivo perché parola straniera = - 0,5
In fondo, qualsiasi ragazza provava un qualche interesse per il tipo che ogni tanto finiva nei guai. → In fondo, qualsiasi ragazza prova un qualche interesse per il tipo che ogni tanto finisce nei guai. → userei il presente per dare un senso di massima = - 0,10
Precisazioni:
«È recente?» chiese Asha osservandola. «Sembra nuova». → avrei messo delle virgole prima e dopo il dialogo → È recente?», chiese Asha osservandola, «Sembra nuova».
Quindi, tornò nella camera da letto
Però, era una sfida sempre nuova vedere se potevo controllare più di una pallina → questa virgola non è necessaria, spezza la frase, è un'abitudine che mantieni nel corso del testo che talvolta rende la lettura un po' faticosa
Il punto bonus per la pertinenza del titolo = + 1 il titolo è molto carino e delicato
→ 26,3/31
11°
AleDic e Un pizzico, una nota, un flash
Utilizzo dell'oggetto: 9/10
A mio parere, l'oggetto è stato utilizzato benissimo, perché la trama gira davvero attorno al violino, il violino è tutto, la musica impregna l'aria, i polpastrelli si consumano su di esso. Inoltre il titolo ritorna in loop appunto come un ritornello, la musica del violino fa sì che l'oggetto ci sia sempre.
Originalità della trama: 7,5/10
Diciamo che non c'è una vera e propria trama, si tratta di un momento di Sherlock e penso che tu l'abbia descritto davvero bene, tuttavia c'è un'incongruenza di collegamento: ossia quello del violino! È un vero peccato! Il consiglio che posso darti per rendere il collegamento è fare in modo che lui “immagini” soltanto che sia lo stesso violino di Eurus, quello trovato nell'espolsione, ma che ora si tratti invece di un altro, che è il suo. Oppure ancora potresti scrivere che ora sta suonando davvero il violino di Eurus ma a fatica, poiché non adatto alla sua portata, ma che comunque suona per motivi affettivi, a modo suo.
Stile e grammatica: 9/10
La tua è una delle poche storie in cui non ho trovato quasi errori, (e io sono una vera scout in questo, me ne rendo conto), quindi ti faccio i miei complimenti e mi piacerebbe leggere anche qualcos'altro di più complesso scritto da te, un po' per metterti alla prova, perché secondo me hai un grande potenziale, mi sembra proprio che tu sia una persona che possa sorprendermi nella scrittura, (grazie anche alla cura delle tue scelte nel lessico), che però, in questo caso, si è un po' incartata su un dettaglio che, tuttavia non posso non considerare.
L’indice e il pollice ormai hanno i polpastrelli del tutto consumati e ricoperti di tagli e piaghe; le corde, una volta lucide e candide, sono di un cupo cremisi opaco. Neanche il dolore lo ferma – dopotutto , il dolore non ha mai fermato lei, e Sherlock deve andare avanti, deve sapere di più, ha bisogno di ricordare- → questa parte mi è piaciuta molto, è davvero vivida. = + 0,25
Errori:
Gli è sembrata famigliare ed estranea allo stesso tempo, vicina eppure lontana anni luce - la sente spesso, da quando ha iniziato quel rituale; → di solito hai usato un trattino lungo = - 0,5
Proprio come lui e Eurus → proprio come lui ed Eurus, (la “d” eufonica solo davanti ad un'altra “e”). = - 0,5
– dopotutto , il dolore non ha mai fermato lei, e Sherlock deve andare avanti, deve sapere di più, ha bisogno di ricordare- → sempre i due trattini sono diversi = - 0,25
Il punto bonus per la pertinenza del titolo = + 1
26,5/30
10°
Rinalamisteriosa e Il mio preferito
Utilizzo dell'oggetto: 9/10
L'oggetto c'è e si sente! Ovviamente anche il titolo mi è piaciuto perché gioca sul fatto che il padre e il carillon siano entrambi i “suoi preferiti”. In più l'oggetto da te scelto mi ha rimandato un po' ai suoni di “Anastasia” della Disney, a melodie passate, un oggetto comunque scelto per una bambina destinata a crescere.
Originalità della trama: 9/10
Il momento è molto carino e, siccome sei stata tu a creare un personaggio come tua OC, ho deciso di premiarlo, anche se non c'è una vera e propria trama e si tratta più di una circostanza, di un momento, comunque denso di riflessioni, che ha come oggetto l'infanzia.
Stile e grammatica: 7,75/10
La bambina dai boccoli biondi rimase letteralmente a bocca aperta, gli occhioni color ambra sgranati e rapiti da quella scatolina magica. La figura d'argento di un piccolo violinista con il suo strumento musicale ruotava sopra l'oggetto particolare mentre un suono delicato e armonioso colpiva direttamente il suo udito fine → molto delicata la tua introduzione, traspare davvero l'affetto per il carillon, il tutto condito da una magica atmosfera.
In ogni caso il tuo stile è gradevole, piacevole, e inoltre molto pulito, delicato e ben composto. Le emozioni della protagonista nei confronti del padre si percepiscono benissimo. =+0,25
Errori:
«Sì, Asami-chan vuole quello!» replicò → ripeti questo errore un paio di volte, ma in molti casi la metti la virgola dopo il dialogo, quindi è un vero peccato che ti sia sfuggita in alcuni punti. = - 0,5
Non ci sono i capoversi. So che su efp quando vengono caricati, compaiono come distanziati, quelli li accetto come capoversi ovviamente perché è risaputo, però ti consiglio di metterli perché aiutano molto la lettura = - 0,5
se, però sentiva che quella bella scatolina doveva essere sua. E che sarebbe stata speciale se era il suo papà a regalargliela.-> se fosse stato il suo papà a regalargliela = -0,5
Lei sollevò al livello del suo viso, dopo aver girato la manovella laterale, il carillon del violinista e sorrise per il chiaro invito implicito a suonare di nuovo insieme. Era un modo composto e senza esporsi troppo per ricevere l'approvazione del suo violinista preferito e per ringraziare sentitamente un padre che, malgrado il lavoro nel campo delle ricerche mediche, non saltava mai il loro appuntamento mensile. → ripetizione di “violinista”, e quel “lei” è un po' forzato, si mette più solo quando è complemento oggetto, avrei messo magari “la bambina”. = -1 (0,5+0,5)
Il punto bonus per la pertinenza del titolo = + 1
26,75/31
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