1° posto - Il Fiore di Envers di Nirvana_04 con 50.5/52
Premio “Anima selvaggia” per la migliore creatura
Grammatica e stile: 10/10
Eccomi qui con un’altra valutazione.
Visto che, all’interno del testo, non ho riscontrato errori grammaticali o sintattici di sorta, passerò subito con il giudizio generale su questo punto.
Come detto di sopra, la storia non possiede alcun refuso, sia esso di distrazione o non, che ne intacchi la lettura, cosa che tendo a lodare sempre, visto che, anche quando si parla di oneshoot, è normale che un qualche errorino ci caschi sempre. Non essendo però questo il tuo caso, devo complimentarmi con te.
Passando allo stile, personalmente l’ho trovato davvero molto gradevole.
Hai saputo creare uno stile che non solo si adatta all’atmosfera quasi “eterea” del racconto, ma possiede un notevole potenziale evocativo, che permette al lettore di immergersi direttamente nel racconto e sentirsene parte. Facendo un ampio uso di metafore e similitudini, hai reso le tue descrizioni incredibilmente suggestive e la narrazione praticamente impeccabile. È impossibile non innamorarsi dell’atmosfera di potente struggimento che sei riuscita a creare, immedesimandosi nelle situazioni da te create.
Un traguardo indubbiamente notevole, che ti permette di ottenere senza problema alcuno il punteggio massimo.
Caratterizzazione dei personaggi: 8.5/10
Anche i personaggi sono molto ben costruiti.
Sia Ajanah che Freya sono incredibilmente descritte, fin nei minimi particolari. Grazie alla notevole forza introspettiva del racconto, riesci ad aprire un vero e proprio spiraglio nell’animo dei tuoi personaggi, facendo si che le parole del racconto rievochino nell’animo del lettore quelle stesse emozioni che loro stanno provando.
L’amore incondizionato di Freya per la sorella è il cardine della psicologia del personaggio. La Sirena è ancora, nonostante tutto, convinta che nell’animo della sorella vi sia rimasto un qualcosa di ciò che era un tempo, e la speranza di riaverla con sé le impedisce di pensare lucidamente. Sebbene infatti sia consapevole degli scempi da lei commessi, il legame che la unisce a essa è troppo forte per essere spezzato, e la fa rimanere al suo fianco fino all’ultimo, costringendola a sacrificare persino ciò che più ama al mondo.
Anche Ajanah, d’altro canto, è ben descritta. Il lento decadimento che la rende ciò che è mostra un’incredibile paradosso tra la sua precedente e immacolata innocenza e la successiva scelleratezza. La Sirena non sa darsi pace, la sua sete di vendetta è insaziabile, e non basterà certo un solo uomo a saziarla … infatti, alla fine del racconto, il Fiore di Envers, da cui la storia prende il nome, si spegne per sempre, inghiottito dall’odio e dal rancore di lei.
Tuttavia, per quanto esse siano ben costruite, non posso dire altrettanto di Daniel.
La base c’è, e si può intuire parte del suo carattere dolce e comprensivo, dagli atteggiamenti e dai modi che ha nel relazionarsi con la sua amata. Tuttavia, avrei preferito, anche nei suoi confronti, una maggiore introspezione e qualche dettaglio in più sul suo passato e sul suo carattere.
Restano comunque dei buoni personaggi, e penso quindi che tu abbia tutti i motivi per esserne fiera!
Utilizzo del pacchetto: 10/10
Come sempre, qui non c’è molto da dire.
Tutti gli elementi sono stati rispettati senza problemi, e spenderò quindi qualche parola su quelli che mi hanno colpita maggiormente.
Sebbene anche le tue Sirene mi abbiano colpita molto, di esse preferirei trattare nel punto successivo, mentre qui mi soffermerò su altri elementi che ho particolarmente apprezzato.
Inizierei con la citazione. Essa è perfettamente integrata nel racconto, viene ripresa più e più volte, mostrando come, a dispetto degli innumerevoli travagli subiti da Ajanah e Freya, alla fine il mare dimentica sempre. Esso è un’entità vasta e immutabile, indifferente allo scorrere dei secoli e delle passioni … assiste in silenzio ai dolori dei mortali, li fa propri e li inghiottisce nel proprio abisso eterno, per poi passare oltre. Freya ne è perfettamente consapevole, e tale consapevolezza crea in lei un forte senso di malinconia, per tutto ciò che avrebbe potuto avere ma a cui, invece, alla fine ha rinunciato.
Altro elemento che ho apprezzato molto è quello del Porto. Non solo l’hai descritto incredibilmente bene, all’inizio della storia, ma esso diventa, assieme alla Lama, il luogo in cui si consuma l’amore di Freya e Daniel. Impossibile è, quindi, non notarlo.
Originalità e Trama: 10/10
Ritornando alle nostre Sirene, devo assolutamente farti i miei complimenti.
Sei riuscita a riprendere una creatura mitologica dalle sfumature fortemente contrastanti, di cui si è parlato molto, forse troppo. Tuttavia, nella tua rivisitazione, non vi è alcuna traccia di cliché banali e scontati o di stereotipi alla Andersen ormai letti e riletti all’infinito.
Il rischio era, in effetti (vista la creatura da te scelta), quello di cadere nel banale. Cosa dire di nuovo, su un elemento così spesso trattato e così tanto descritto?
Eppure, paradossalmente, sei riuscita a costruire qualcosa di originale e innovativo al tempo stesso. Le tue Sirene sono creature radicalmente diverse, sia dalla versione omerica che da quella disneyana … esse sono rappresentate come creature dalle forme quasi “eteree”, esseri perfetti e immutabili che non hanno nulla a che vedere col mondo terreno, dal fascino quasi divino. Sei riuscita, altresì, a integrare perfettamente tale fascino con la leggendaria mortalità del loro canto … le tue Sirene sono si belle e ammalianti, ma anche letali e pericolose, se ve ne capita l’occasione.
Inoltre, l’approfondita e dettagliata descrizione sul loro aspetto permette al lettore di figurarsele chiaramente. Mi ricordano quasi una delle opere del mio illustratore preferito, Paolo Barbieri, che le ha raffigurate esattamente come quelle da te descritte: creature eteree, dalla pelle acquosa e traslucida, le cui pinne non sono che veli trasparenti nell’immobilità dell’oceano.
L’idea della “protezione del mare”, inoltre, mi ha affascinata moltissimo. Assieme, ovviamente, a ciò che accade nel momento in cui una Sirena dovesse perderla.
Complimenti!
Gradimento personale: 10/10
Come avrai forse capito, questa storia mi ha letteralmente conquistata.
La rivisitazione a dir poco fuori dagli schemi delle sirene, la trama originale e immancabilmente tragica, assieme ai personaggi così ben costruiti, mi hanno fatta innamorare del tuo racconto.
Quando una storia non è solo scritta bene, ma presenta anche tematiche innovative e profonde, oltre che un intreccio tanto coinvolgente, diviene impossibile non rimanerne affascinati, motivo per cui posso farti i miei complimenti.
Hai costruito veramente una gran bella opera, di cui puoi andare indubbiamente fiera!
Totale: 50.5/52
[Modificato da E.Comper 07/08/2017 09:23]