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Contest "Echi dell' Occulto"

Ultimo Aggiornamento: 17/10/2017 22:46
Autore
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Post: 14
04/08/2017 11:06
 
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Re: Re: Re:
E.Comper, 03/08/2017 20.56:




Ahahah ... sono una donna ;)






Allora mi correggo: grazie per esserti presentata! :)
E, aggiungo, ho provveduto a inviarti via ffz mail quanto richiesto.
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Post: 1.083
Giudice*****
04/08/2017 17:22
 
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Ok ... mancano ancora quattro storie (da giudicare) per concludere il tutto.
Visto che tutte le storie sono già presenti su efp in modo completo, non sarà necessario che mi vengano mandate via mail.
Vi ringrazio per avermi comunicato gli elementi da voi scelti e prometto che continuerò a tenervi aggiornati col procedere delle valutazioni.
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Post: 1.083
Giudice*****
05/08/2017 21:35
 
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Ciao a tutti.
Passo di qui per aggiornarvi sulle storie in via di valutazione.
Ormai ne restano solo tre, ma conto di terminarle a breve. Poi mi prenderò un po' di tempo per rileggere i giudizi in generale e stilare la classifica, oltre che per distribuire i premi speciali.
A tal proposito, se per voi non dovesse essere un problema sarei intenzionata a inserire, oltre a quelli da bando, un premio speciale per la creatura più ben elaborata e uno per l'ambientazione più suggestiva.
Sempre di una recensione l'uno.
Ditemi voi cosa ne pensate e se vi può andare bene o meno. Per il resto ovviamente sia i parametri che le recensioni dei podisti rimarranno invariati.
[Modificato da E.Comper 05/08/2017 21:36]
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Post: 2.256
Giudice*****
06/08/2017 09:21
 
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Re:
E.Comper, 05/08/2017 21.35:

Ciao a tutti.
Passo di qui per aggiornarvi sulle storie in via di valutazione.
Ormai ne restano solo tre, ma conto di terminarle a breve. Poi mi prenderò un po' di tempo per rileggere i giudizi in generale e stilare la classifica, oltre che per distribuire i premi speciali.
A tal proposito, se per voi non dovesse essere un problema sarei intenzionata a inserire, oltre a quelli da bando, un premio speciale per la creatura più ben elaborata e uno per l'ambientazione più suggestiva.
Sempre di una recensione l'uno.
Ditemi voi cosa ne pensate e se vi può andare bene o meno. Per il resto ovviamente sia i parametri che le recensioni dei podisti rimarranno invariati.




Nessun problema:D
Ormai siamo così vicini che l'ansia ha ripreso a farmi visita [SM=g27994] [SM=g27990]

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Post: 1.083
Giudice*****
06/08/2017 09:23
 
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Soffri!
[SM=g27997]
Scheeerzo. Comunque non manca molto ... conto di concludere tutto per mercoledi.
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Post: 423
Giudice*****
06/08/2017 12:36
 
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Re:
E.Comper, 05/08/2017 21.35:

Ciao a tutti.
Passo di qui per aggiornarvi sulle storie in via di valutazione.
Ormai ne restano solo tre, ma conto di terminarle a breve. Poi mi prenderò un po' di tempo per rileggere i giudizi in generale e stilare la classifica, oltre che per distribuire i premi speciali.
A tal proposito, se per voi non dovesse essere un problema sarei intenzionata a inserire, oltre a quelli da bando, un premio speciale per la creatura più ben elaborata e uno per l'ambientazione più suggestiva.
Sempre di una recensione l'uno.
Ditemi voi cosa ne pensate e se vi può andare bene o meno. Per il resto ovviamente sia i parametri che le recensioni dei podisti rimarranno invariati.



Che rapidità! Sei stata super veloce!
A me l'aggiunta dei nuovi premi speciali non può che far piacere ^^
Quindi approvo!
Fino a mercoledì sarà difficile resistere!!
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Post: 71
06/08/2017 13:03
 
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E.Comper, 05/08/2017 21.35:

Ciao a tutti.
Passo di qui per aggiornarvi sulle storie in via di valutazione.
Ormai ne restano solo tre, ma conto di terminarle a breve. Poi mi prenderò un po' di tempo per rileggere i giudizi in generale e stilare la classifica, oltre che per distribuire i premi speciali.
A tal proposito, se per voi non dovesse essere un problema sarei intenzionata a inserire, oltre a quelli da bando, un premio speciale per la creatura più ben elaborata e uno per l'ambientazione più suggestiva.
Sempre di una recensione l'uno.
Ditemi voi cosa ne pensate e se vi può andare bene o meno. Per il resto ovviamente sia i parametri che le recensioni dei podisti rimarranno invariati.



è un'idea magnifica, la approvo!





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Post: 14
06/08/2017 13:31
 
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E.Comper, 05/08/2017 21.35:

Ciao a tutti.
Passo di qui per aggiornarvi sulle storie in via di valutazione.
Ormai ne restano solo tre, ma conto di terminarle a breve. Poi mi prenderò un po' di tempo per rileggere i giudizi in generale e stilare la classifica, oltre che per distribuire i premi speciali.
A tal proposito, se per voi non dovesse essere un problema sarei intenzionata a inserire, oltre a quelli da bando, un premio speciale per la creatura più ben elaborata e uno per l'ambientazione più suggestiva.
Sempre di una recensione l'uno.
Ditemi voi cosa ne pensate e se vi può andare bene o meno. Per il resto ovviamente sia i parametri che le recensioni dei podisti rimarranno invariati.



Per me va bene. :) E sei davvero rapidissima, complimenti!
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Post: 1.083
Giudice*****
07/08/2017 08:44
 
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Discorso pre risultati
Ebbene si, signori e signore!
Alla fine sono riuscita a concludere il tutto prima di mercoledì, e anche se il mio lato sadico mi diceva di farvi soffrire ancora un po' [SM=g27997] ho deciso comunque di fare la brava e inserire i risultati oggi.
Prendetelo pure come un buon augurio per l'inizio della settimana.
Ci metterò un po' a postare tutto, e vi chiederei gentilmente di non inserire, intanto, commenti tra una valutazione e l'altra. Comunque posso dirvi che mi sono divertita veramente moltissimo nel giudicare le vostre storie, spero solo di essere stata all'altezza del compito che mi avete concesso.
Detto questo, bando alle ciance e via con i risultati!
[Modificato da E.Comper 07/08/2017 08:45]
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Post: 1.083
Giudice*****
07/08/2017 08:49
 
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9° posto - Il tuo Dio di esmoi_pride con 30/52





Grammatica e stile: 6/10
Come sempre, inizio con l’inserire, qui, eventuali errori o refusi riscontrati nel testo, per passare poi a un giudizio più generale.
… e spesso attribuiva questa sua mal sopportazione ai doni bislacchi che lui gli aveva donato. – “Donare un dono”, così come costrutti del tipo “dire un detto” o “gridare un grido”, è solitamente considerato come ripetizione, e quindi sarebbe solitamente meglio evitarli.
Il ragazzo gli permise di avvicinarsi al suo viso per scostargli una ciocca castana dal viso.
Fatta eccezione per questi errorini, probabilmente dovuti alla distrazione, la grammatica e la sintassi del racconto sono privi di difetti o imperfezioni.
Per quel che concerne invece lo stile, personalmente l’ho trovato un po’ scarno. Non fai un uso eccessivo della punteggiatura, le frasi sono spesso brevi e lo spazio dedicato alle descrizioni (come per esempio quella della chiesa, di cui non si riesce a intuire molto) è abbastanza scarso.
Si tratta di uno stile semplice, ancora allo stato di crisalide ma che, almeno dal mio punto di vista, ha il potenziale per migliorarsi ed evolversi al meglio.


Caratterizzazione dei personaggi: 6/10
Passiamo ora alla caratterizzazione dei personaggi.
Riguardo ad Asmeil, anche se il suo carattere traspare chiaramente dai modi e dai pensieri da esso stesso dimostrati all’interno della storia, personalmente avrei approfondito meglio il fattore introspettivo all’interno del racconto, spiegando quanto lui realmente non sopporti la situazione d’inferiorità che è costretto a subire.
Il suo carattere mi è parso, almeno per ora, dimostrato solo in parte, come se avesse molto altro da offrire e tendendo conto che lo spazio per approfondirlo meglio c’era ne avrei approfittato.
Tuttavia, se Asmeil presente comunque una caratterizzazione, non posso dire lo stesso del sacerdote. Non sappiamo chi sia o da dove venga, come si sia trovato lì e perché abbia scelto proprio quella strada … le parti a lui dedicate non permettono nemmeno di far comprendere quale sia, esattamente, la sua indole, motivo per cui il racconto finisce con lui che rimane una comparsa fugace e priva di approfondimenti.
Concludendo, la caratterizzazione di Asmeil c’è, anche se abbozzata, è la sua controparte a non convincermi moltissimo.


Utilizzo del pacchetto: 10/10
Come sempre, qui non c’è molto da dire.
Tutti gli elementi sono stati rispettati senza problemi, e spenderò quindi qualche parola su quelli che mi hanno colpita maggiormente.
Inizierei col Demone.
L’idea di far si che i gli Angeli stessi, una volta decaduti, possano divenire dei Demoni mi ha interessata parecchio. Anche se poi non possono rammentare il proprio passato, è una scelta indubbiamente interessante. Inoltre mi piace l’idea di un Demone che, più debole degli altri, fa del fascino e della malia il proprio cavallo da battaglia, come nel caso di Asmeil.
Anche la citazione è perfettamente integrata nel testo, cosa di cui ti devo dare credito.


Originalità e Trama: 4/10
Parlando della trama, purtroppo non posso dire di essere rimasta eccessivamente impressionata.
Essenzialmente, il tutto si riduce all’incontro tra Asmeil e il sacerdote, e alla relazione che ne nasce. Nulla di più e nulla di meno.
Non vi è un vero e proprio intreccio, un filo conduttore da seguire, o altro. Sotto questo punto di vista, la trama si presenta abbastanza scarna e priva di spunti di riflessione che possano realmente interessare.
Tuttavia, ho trovato comunque originale l’idea di ribaltare completamente l’ordine religioso che tutti sono soliti conoscere. Sebbene ciò non sia particolarmente approfondito, all’interno del racconto, si può intuire come la realtà in cui Asmeil e il sacerdote vivono è una realtà in cui l’unico culto esistente è una religione atta a sovvertire le regole del creato. Il Dio stesso, a cui fanno riferimento, si mostra come un essere di pura malvagità, in uno stravolgimento totale dei comuni canoni religiosi.
Concludendo, penso che, se avessi speso un po’ di tempo in più nel cercare di costruire un intreccio, la storia avrebbe potuto giovarne non poco.


Gradimento personale: 2/10
Purtroppo, dal punto di vista del gradimento personale non posso dire di aver apprezzato particolarmente la storia.
La mancanza di un vero e proprio intreccio, oltre che di un maggiore approfondimento caratteriale del sacerdote, mi ha impedito di godermi appieno la storia.


Totale: 30/52
OFFLINE
Post: 1.083
Giudice*****
07/08/2017 08:52
 
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8° posto - Profondità di RoryMaeda con 32/52





Grammatica e stile: 6/10
Inizio col dire che, sebbene non abbia riscontrato alcun errore grammaticale all’interno del testo, non ho potuto apprezzare particolarmente lo stile da te scelto per questo racconto.
Indubbiamente, grammatica e sintassi sono impeccabili, tuttavia lo stile è decisamente scarno e semplice. Le frasi si alternano con una brevità che per un testo così lungo non può non risultare pesante, con un utilizzo della punteggiatura ridotto ai minimi termini e un’altrettanto scarso utilizzo di tratti descrittivi che si possano definire tali. Non abbiamo la minima idea di come sia fatta la nave in cui il protagonista si trova, né di come fosse il porto o tantomeno il luogo in cui i due ragazzini (Mulatto e Pallido) vengono catturati … tutto ciò che ci è concesso sapere è qualche piccolo accenno inserito all’interno della narrazione, tutt’altro che sufficiente a rendere un quadro completo della situazione.
Per quanto, quindi, la mancanza di errori abbia contribuito a rendere il testo per lo meno leggibile, non posso dire altrettanto dello stile, che mi ha reso la lettura non poco pesante. Fortunatamente, la correttezza grammaticale e sintattica ti ha permesso di ottenere comunque un voto sufficiente.


Caratterizzazione dei personaggi: 5/10
Solitamente, sconsiglio sempre, a chi scrive storie, di cimentarsi in un racconto in cui il protagonista principale (o comunque un notevole numero di personaggi) sono bambini.
Questo perché, essenzialmente, rendere a dovere la personalità e il modo di pensare di un bambino è incredibilmente più complesso e difficile che fare lo stesso lavoro con un uomo adulto.
Bisogna stare attenti a non sforare troppo in ragionamenti complessi o eccessivamente profondi, e il testo deve essere adattato alla psicologia ancora infantile del personaggio, senza tuttavia cadere nel banale.
I tuoi personaggi hanno aspetti positivi e negativi.
Singolarmente, la mancanza di dialoghi, sebbene probabilmente voluta, impedisce una più profonda caratterizzazione del singolo. Mulatto è un bambino come tanti altri, ma di lui non c’è alcuna reale caratteristica che gli permetta di spiccare sugli coetanei, anzi … il suo carattere è totalmente privo di qualsivoglia tipo di personalità. Non si dimostra particolarmente testardo, allegro o positivo, non è un leader ma non è nemmeno un soldatino, la sola cosa chiara è la paura che quella situazione gli mette addosso e il desiderio di sopravvivere. Tuttavia non penso siano fattori sufficienti a definirlo ben caratterizzato, in quanto chiunque in quella situazione sarebbe stato colto dal terrore e avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di rimanere in vita.
Presi in gruppo, però, i bambini appaiono meglio costruiti. Anche se singolarmente non si mostrano eccessivamente caratterizzati, le loro reazioni e il loro modo di atteggiarsi sono indubbiamente quelli che avrebbero dei ragazzini in una situazione simile.
Inoltre ho apprezzato l’idea di non dare un nome proprio ad alcun personaggio, trasformandoli in figure generalizzate e vaghe, ma in modo totalmente consapevole e volontario.
Concludendo, penso che una caratterizzazione maggiore dal punto di vista dei singoli individui avrebbe favorito non poco la gradevolezza del testo, magari accompagnata a qualche informazione in più sul passato del protagonista principale, di cui in realtà non sappiamo praticamente nulla.


Utilizzo del pacchetto: 10/10
Come sempre, qui non c’è molto da dire.
Tutti gli elementi sono stati rispettati senza problemi, e spenderò quindi qualche parola su quelli che mi hanno colpita maggiormente.
Tra tutti, ho apprezzato in particolar modo l’utilizzo della citazione, che non solo è presente all’introduzione del testo, ma fa anche da base d’ispirazione per la storia stessa. Biondino, una volta sopravvissuto, si ritrova a ripensare agli avvenimenti appena affrontati, e nell’immagine delle onde che vanno a vengono senza sosta (tra l’altro presente sia all’inizio che alla fine del racconto) la citazione pare perfettamente integrata.


Originalità e Trama: 7/10
La cosa che più mi ha colpito della tua storia è che tutta la vicenda, Sirene comprese, avviene non in mare aperto ma dentro una nave.
Solitamente, quando si parla di questo genere di creature, le storie a esse ispirate si svolgono quasi interamente nel loro ambiente naturale, il mare. Le volte in cui mi è capitato un racconto simile, interamente ambientato all’interno di una nave, sono state così poche che potrei contarle sulle dita di una mano, motivo per cui questa scelta si dimostra essere incredibilmente innovativa e originale.
Le uniche pecche che mi hanno fatto abbassare il punteggio consistono essenzialmente nella mancanza di un intreccio particolarmente complesso così come nel fatto che, nell’ultimo settimo di storia, i riflettori si spostano completamente verso Biondino. Questo cambio improvviso mi ha lasciata in un certo senso spiazzata e sconcertata, anche se capisco che l’intento era far capire che comunque gli altri si erano salvati, personalmente mi sarei limitata a farlo trapelare con un breve cambio di scena finale. Invece qui si cambia completamente prospettiva, in un modo che personalmente ho trovato ingiustificato.
Concludendo, direi che un sette possa andare.


Gradimento personale: 2/10

Eccoci quindi all’ultimo punto di questo giudizio.
Sinceramente, lo stile da te utilizzato mi ha impedito di godere appieno del racconto, e se si aggiunge il fatto che molti dei personaggi non erano eccessivamente caratterizzati non posso proprio dirmi particolarmente soddisfatta.
Non ho una grande passione per le storie quasi interamente prive di dialoghi e quando mi trovo a leggere di racconti in cui i personaggi principali sono quasi tutti bambini le mie aspettative diventano davvero molto alte. Sostanzialmente, in questi casi, o funziona o non funziona, e cimentarsi in un’impresa simile significa dover essere preparati ad affrontarne gli ostacoli, motivo per cui tendo a essere molto severa verso chi, consapevolmente, decide di prendere tale strada.
Comunque ho trovato carina l’idea delle Sirene nella nave, e per questo almeno un due riesco a darlo.
Ovviamente, come dice il punto in questione, il mio è un parere prettamente personale. Altri al mio posto potrebbero non dirsi d’accordo, tuttavia, se vuoi un suggerimento, rivedrei un po’ quantomeno la caratterizzazione dei singoli, così da rendere la storia più piacevole per chi si dovesse trovare a leggerla.


Totale: 32/52

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Post: 1.083
Giudice*****
07/08/2017 08:56
 
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7° posto - La luce negli occhi del diavolo di Windstorm96 con 41/52





Grammatica e stile: 10/10
Come sempre, inizio inserendo eventuali errori o refusi riscontrati all’interno del testo, mentre solo successivamente passerò a un giudizio più generale.
Un fragore di schianto riempì l’aria, e in pochi secondi tre delle quattro pareti furono completamente crollate (furono completamente distrutte o crollarono) seppellendo ogni cosa e sollevando una nuvola di polvere.
Considerando che la storia comprendeva quattro capitoli molto consistenti, devo farti i miei più sinceri complimenti. Fatta eccezione per questo dettaglio, infatti, non ho riscontrato alcun errore o refuso all’interno della storia, grammaticale o sintattico che sia. Il che non guasta di certo.
Vi è poi da aggiungere che sei riuscita a utilizzare uno stile piacevole e lineare, ricco di dettagli e descrizioni suggestive, perfettamente in grado di proiettare il lettore nel mondo da te ideato. Sotto questo punto di vista, oserei dire che sono proprio le ambientazioni il maggiore pregio di questo racconto, sebbene nemmeno i dialoghi e la narrazione siano cattivi. Lo stile è semplice, ma non banale, e la storia scorre liscia e priva di imperfezioni, rendendo la lettura piacevole e ratificante.
Ritengo quindi che il punteggio pieno sia d’obbligo.


Caratterizzazione dei personaggi: 8/10

Riguardo ai personaggi, ho apprezzato molto il lavoro compiuto con Christian/Thomas e con Matt.
Entrambi sono ben costruiti, la pacatezza del primo è la sua caratteristica principale, giustamente mescolata con il profondo legame che prova nei confronti di Jake, per il quale sarebbe disposto a sacrificare la propria vita. L’introspezione utilizzata nel descrivere il suo passato è notevole, e contribuisce a renderlo un personaggio carico di sfaccettature e molto affascinante.
Il vecchio Matt è stato invece il personaggio che ho preferito in assoluto. Mi piace la sua indole schietta e un pelo scorbutica, e l’immagine di lui in versione asinello cocciuto è così azzeccata da lasciare letteralmente senza fiato. È un individuo parodistico, anche se in un modo tutto suo, fedele fino alla morte e dedito al suo dovere di famiglio.
Anche Asmodeo ed Ethel sono ben fatti, sebbene non al loro stesso livello.
Tuttavia, non posso dire lo stesso di Jake.
Ora, sarà solo una mia impressione, ma non è che sia riuscito a colpirmi particolarmente. All’inizio, sembra un ragazzo introverso e indeciso, poi però prende in mano la situazione e si mostra determinato e autoritario … l’impressione che mi da è quella di un personaggio ancora incompleto. Non possiede alcuna caratteristica che possa realmente farlo spiccare sugli altri, nulla di veramente “unico” da distinguerlo dalla massa. Si limita a reagire a ciò che gli sta accadendo, spesso in modo un po’ insolito. Se qualcuno mi dicesse di essere un demone, e io fossi nata a cresciuta in un monastero, penserei o che sia pazzo o che stia cercando di raggirarmi … invece lui accetta le parole di Christian senza dire nulla, anche se dimostra ovviamente di essere sorpreso.
Per questo, nonostante tutti gli altri personaggi siano ottimamente costruiti, non posso proprio dare il punteggio pieno. Comunque, è indubbiamente un buon lavoro. Comlimenti.


Utilizzo del pacchetto: 10/10
Come sempre, qui non c’è molto da dire.
Tutti gli elementi sono stati rispettati senza problemi, e spenderò quindi qualche parola su quelli che mi hanno colpita maggiormente.
Riguardo l’utilizzo del pacchetto, personalmente penso che l’elemento meglio utilizzato in assoluto sia la citazione.
Il tema degli occhi come specchio sull’animo umano traspare in ogni singola pagina, venendo ripreso più e più volte e in occasioni sempre diverse. Sin dalla parte iniziale, per poi passare alle parole di Christian, e ancora con Gilda, e più avanti persino con Asmodeo stesso, questo tema traspare in ogni frammento di testo, accompagnando il lettore durante il proprio viaggio.
Anche il luogo è ripreso in più modi differenti. Si può partire con il monastero in cui ha sempre vissuto Jake, e la Chiesa dove, a inizio storia, Asmodeo compie il proprio primo omicidio, e si termina con il luogo dove avviene lo scontro finale. In ambo i casi, l’ambientazione viene adeguatamente descritta a dovere, motivo per cui il punteggio pieno è il minimo che ti possa dare!


Originalità e Trama: 7/10
Anche la trama è ben costruita.
Sebbene inizi a delinearsi chiaramente solo dal terzo capitolo in poi, dimostra una notevole cura nei dettagli e nella costruzione di un intreccio completo e originale.
Ho apprezzato, in particolar modo, l’idea del legame presente tra il protagonista e il demone, unica finestra che permetta a Christian di conoscere e vivere il mondo che sin dalla nascita/morte gli è sempre stato precluso. Per lui, Jake è una porta sul mondo, è tutto ciò che gli permette di andare avanti, la sua unica ragione di vita … un legame profondo e originale che ho apprezzato moltissimo.
Bella anche l’idea dei famigli, e delle streghe come creature solitamente votate al male, che usano i demoni per i propri scopi personali.
Tuttavia, ci sono alcune cose che mi hanno lasciata abbastanza perplessa.
Iniziando, per esempio, dalla donna misteriosa che aiuta Jake e Christian nello scontro finale. Personalmente, mi sarei aspettata che, per lo meno, nella chiusura si sarebbe scoperto chi fosse lei realmente, e quale motivo avesse per aiutarli. Chi è? Da dove viene? Cosa la spinge a fare quello che fa? Tutte domande a cui avrei voluto avere risposta.
Inoltre, il finale mi ha lasciata un po’ delusa. La vicenda si conclude con notevole rapidità, e alla fine avrei voluto, quantomeno, trovarmi di fronte a una scena che riprendesse il legame tra i due protagonisti, come a ribadire come esso non si sia affatto estinto.
Si tratta di una bella domanda, motivo per cui, anche qui, non ho potuto dare il punteggio pieno.


Gradimento personale: 4/10
Concludo questa valutazione col gradimento personale.
Sinceramente, non ho una grandissima passione per le storie strettamente legate al tema della stregoneria e dell’esorcismo, nel senso vero e proprio del termine. Non ho una grandissima passione per i demoni, le streghe o i famigli, e la mancanza di un chiarimento su chi sia la donna misteriosa mi ha lasciata abbastanza perplessa.
Sono una persona incredibilmente curiosa, e avrei voluto saperne di più.
Tuttavia, la storia è scritta bene e questo resta un fatto, elementi originali ci sono, e quindi non posso dire di esserne stata totalmente delusa.
Ovviamente, siamo sul gradimento personale, e quindi si tratta di un giudizio tutt’altro che oggettivo, che molti potrebbero non condividere.
E visto che nel complesso si tratta di un punteggio affatto male, penso che comunque tu abbia tutti i motivi per esserne soddisfatta.


Totale: 41/52

OFFLINE
Post: 1.083
Giudice*****
07/08/2017 08:58
 
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6° posto a parimerito - Una Danza per il Dio di Yusaki con 42/52





Grammatica e stile: 9/10
Eccomi qui.
Riguardo la grammatica e la sintassi, devo farti i miei complimenti.
Infatti, in tutto il testo non ho riscontrato un singolo errore o refuso che fosse inerente a uno di questi due fattori. La storia prosegue, liscia e priva di difetti, e sebbene si tratti di un testo breve è comunque un buon punto di partenza.
Se a ciò vi si aggiunge poi l’utilizzo di uno stile praticamente privo di difetti, la qualità del testo non può non fare un notevole salto.
Hai fatto ricorso a uno stile semplice e lineare, che tuttavia non cade mai nel banale, e si adatta perfettamente all’ambientazione quasi fiabesca del racconto. La narrazione è gradevole e i dialoghi ben strutturati, personalmente avrei inserito qualche descrizione in più, ma si tratta comunque di un buon risultato.
Complimenti ancora!


Caratterizzazione dei personaggi: 6/10
Riguardo alla caratterizzazione dei personaggi, non si riesce a intuire moltissimo.
Vero è che, quando ci si basa su un racconto così breve, rendere a dovere il carattere dei vari personaggi può risultare incredibilmente complesso, tuttavia essendo il limite di 8.000 parole non credo che tale impresa potesse definirsi impossibile.
Se con Re Embla e col Dio dall’Eterno Sorriso sei riuscita, anche se non in modo completo, a delinearne almeno le basi caratteriali, con Lif non si può dire altrettanto. Tutto ciò che possiamo intuire lo si fa dai loro atteggiamenti, dalle parole e dalle riflessioni, tuttavia il testo non presenta moltissima introspezione e ciò rende difficile creare un quadro completo dei personaggi.
Le basi ci sono, almeno per i due sopra citati, tuttavia ritengo che avresti potuto indagare maggiormente nel loro carattere e descriverli meglio.


Utilizzo del pacchetto: 8/10
Come sempre, qui non c’è molto da dire.
E qui sono perfettamente integrati … hai scelto di non mettere il porto, ma personalmente penso che sia una decisione passabile, visto che gli altri filano lisci come l’olio.
La citazione è, a dispetto dei tuoi timori, perfettamente integrata nel testo, specialmente nel frammento finale, dove il corpo del figlio di Embla e Lif affonda nel lago, sotto gli occhi del Dio.
Il finale è indubbiamente triste, e a mio parere anche inaspettato.
Non mi sarei aspettata una svolta simile e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa.


Originalità e Trama: 10/10
Un Dio che vive a stretto contatto coi mortali, le Sirene come creature apatiche e incapaci di amare (ripresa piacevole dell’originaria versione mitologica, sempre meglio della Sirennetta dei Disney, che diamine) … tutti fattori indubbiamente innovativi che hanno contribuito a rendere il racconto a dir poco interessante e coinvolgente.
La storia è breve, lineare e semplice, tuttavia non cade nel banale e, anzi, risulta piacevole nel tono di fiabesca innovazione che propone. Alcuni dettagli non sono molto approfonditi, ma vista l’atmosfera fiabesca di cui è infuso il testo penso che sia una scelta tutt’altro che criticabile, inoltre il finale a sorpresa mi ha lasciata davvero soddisfatta.
Quindi che dire, complimenti, il punteggio è pienamente meritato.


Gradimento personale: 7/10
Ecco dunque l’ultimo punto.
Personalmente non ho mai avuto una grandissima passione per le atmosfere fiabesche e quasi “eteree”, che sinceramente non mi appassionano moltissimo. Tuttavia se una storia è buona, è buona … lo stile impeccabile e gli elementi d’innovazione mi hanno consentito di apprezzarla a dispetto di tutto e quindi devo comunque farti i complimenti.


Totale: 42/52

OFFLINE
Post: 1.083
Giudice*****
07/08/2017 09:02
 
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6° posto a parimerito - Il Sacerdote di Ombos di .:Melian.: con 42/52





Grammatica e stile: 10/10
Eccomi qui … come sempre, inizierò inserendo, qualora ve ne siano stati, gli errori grammaticali o sintattici che ho riscontrato all’interno del testo. Successivamente passerò invece a un giudizio più generico.
La Confraternita, insomma, era depositaria di segreti mistici che, in mani sbagliate, avrebbero potuto gettare l'intero Paese nel Caos e depredato (depredare) il Faraone del potere necessario per governare.
Come avrai intuito dal tratto sovrastante, non ho riscontrato alcun errore, grammaticale o sintattico che fosse, all’interno del testo, fatta eccezione per questa piccola svista. Le frasi scorrono, per il resto, lisce e fluide, senza alcun difetto, sia dovuto esso a un errore di battitura o a impreparazione personale, per cui ti devo fare i miei complimenti.
Riguardo allo stile, confesso che l’ho apprezzato veramente molto.
La ricchezza nelle descrizioni mi ha lasciata letteralmente senza fiato, tali erano i dettagli forniti nel costruire le ambientazioni e le scene presenti nel testo. Sei stata capace di costruire dei quadri completi e ricchi di metafore e costrutti in grado di arricchire enormemente il testo, senza tuttavia renderlo mai pesante. La resa delle emozioni dei vari personaggi fa si che il racconto diventi quasi una droga, e il tuo stile si addice perfettamente al genere da te scelto.
Ritengo quindi che un punteggio pieno sia quantomeno meritato, complimenti ancora.


Caratterizzazione dei personaggi: 7/10
Riguardo alla caratterizzazione dei personaggi, confesso che avrei voluto vedere inserito qualche dettaglio in più, specialmente per ciò che concerne il loro passato.
Sia Paneb che Atet sono molto ben costruiti, riesci a rendere perfettamente la loro indole, sebbene la storia non sia eccezionalmente lunga. Grazie ai loro modi e alle loro azioni, sei riuscita a delineare con chiarezza quale sia il loro carattere, con sogni e ambizioni … sotto questo punto di vista, non ho assolutamente nulla da ridire.
Tuttavia, sia nel caso del primo che nel caso della seconda, non si sa praticamente nulla del loro passato. Se però nel caso di una figura misteriosa e cupa come Paneb la cosa può anche essere giustificata, per Atet avrei preferito avere qualche maggiore informazione sul suo passato, magari attraverso l’uso di alcuni flashback.
Sarebbe stato interessante calcare la mano sulla sua formazione come sacerdotessa, così che il conflitto interiore derivato dal suo tradimento potesse poi essere reso al meglio. Narrando del suo passato, e indugiando sul percorso iniziatico come Sacerdotessa di Hator, avresti potuto far spiccare con chiarezza fino a che punto per lei dovesse essere stato difficile arrivare quasi a tradirla.
Comunque, tutto sommato, i personaggi non sono affatto male. Tenendo conto che il carattere è ben costruito direi che un sette possa andare.


Utilizzo del pacchetto: 8/10
Come sempre, qui non c’è molto da dire.
Tutti gli elementi sono stati rispettati senza problemi, e spenderò quindi qualche parola su quelli che mi hanno colpita maggiormente.
Ho apprezzato veramente molto l’utilizzo fatto dei vari elementi.
In particolar modo, la descrizione della città principale, in cui avviene la maggior parte della storia, ossia Set Maat, mi ha lasciata letteralmente senza fiato. Sei stata in grado di creare un quadro ricco e completo, in grado di proiettare nella mente del lettore il luogo da te scelto con estrema precisione … le mura, il tempio, le case. Tutto è descritto fin nei minimi dettagli.
Anche il tuo Paneb, il Bevitore di Sangue, è molto ben delineato. Certo, mescolare il tema “Vampiri” con quello “Antico Egitto” potrebbe apparire una cosa abbastanza insolita, ma io penso che funzioni, e alla grande.
Quindi, tutti gli elementi sono perfettamente inseriti nel testo … il punteggio pieno è il minimo.


Originalità e Trama: 8/10
Passiamo ora all’originalità e alla trama.
Che posso dire?
La decisione di mescolare il tema dell’Antico Egitto, con tutta la sua cultura e la sua mitologia, con quello dei Vampiri, è qualcosa di decisamente innovativo e geniale. Certo non è il tipo di storia che si trova tutti i giorni, e per questo non si può fare a meno di apprezzarla, specialmente se si considera la ricerca che vi è dietro. La scelta dei luoghi, delle figure mitologiche e dei riferimenti vari è così ben curata che non si può non apprezzarla.
Uniche, piccole pecche riguardano la decisione di inserire proprio il Dio Seth come antagonista principale della storia. Quando si parla di racconti ispirati alla cultura egizia, il 90% delle volte è lui a essere scelto come villain principale, e a lungo andare la cosa rischia di suonare ripetitiva e anche un pelo scontata. Ci sono moltissime figure mitologiche egizie che potrebbero fare al caso tuo, partendo, per esempio, da Apopis, il leggendario serpente che ogni notte Amon Ra deve affrontare affinchè non prenda il controllo del mondo.
E sono sicura che, se sei riuscita a inserire figure come Hator o la Città della Verità, allora avresti potuto parlare anche di lui, invece che di Seth.
Comunque, a parte questo, sei riuscita a ottenere comunque un buon punteggio. Complimenti.


Gradimento personale: 9/10
Eccoci quindi alla parte finale.
Come forse avrai capito, ho un gran debole per la mitologia, specialmente quella egizia e greca. E specialmente quando chi ne fa ricorso riesce a muoversi con tanta destrezza nell’universo in questione, dimostrando una notevole conoscenza del tema scelto e riuscendo a ricrearne le ambientazioni tipiche.
L’unica cosa che avrei veramente gradito, sarebbe stato un maggiore approfondimento nel passato dei due personaggi principali. Comunque nulla di che, quindi complimenti ancora.


Totale: 42/52
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07/08/2017 09:05
 
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5° posto - Bloody Nightmares – Fare i conti con i propri incubi di Haykaleen con 45/52
Premio “Io so cosa sei” per il miglior personaggio (Il Conte)






Grammatica e stile: 9/10
Come sempre, riporto qui tutti gli eventuali errori di battitura o refusi vari riscontrati all’interno del testo, per passare poi a un giudizio più generico.
Dal canto loro, non hanno nulla da offrire se non il proprio nome: un’entità eterea e immateriale, che almeno per il momento, gli (li) protegge come uno scudo dalle pretese della borghesi
Non esistono principi morali, non nell’accezione sua propria, o tutti gli (li) infrangeremmo in continuazione.»
Ero (avevo) appena avuto un colloquio con alcuni membri del Circolo
Riguardo alla grammatica e alla sintassi, non ho riscontrato molti errori, almeno per una storia a quattro capitoli, e comunque tutti refusi probabilmente dovuti a una distrazione nella stesura. Nulla che si non si possa sistemare con un buon correttore (che io consiglio sempre), quindi direi di passare allo stile.
Hai fatto ricorso a un tipo di scrittura incredibilmente ricco ed evocativo, quasi melodico in certi tratti, oltre che perfettamente adatto al genere da te trattato. Le descrizioni sono incredibilmente realistiche, e il ricorrente ricorso a forti figuri retoriche, specialmente alle metafore, rende lo stile da te utilizzato notevole sotto ogni aspetto. La narrazione procede priva di intoppi e con un ritmo giustamente equilibrato, l’introspezione è notevole, e le descrizioni permettono al lettore di catapultarsi direttamente nell’ambientazione da te scelta.
Complimenti davvero!


Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Sebbene, in pratica, l’unico personaggio presente all’interno del tuo racconto sia il Conte, non posso proprio dire che tu non abbia fatto un buon lavoro.
Hai saputo creare un protagonista ricco di sfaccettature, combattuto e controverso, in perenne conflitto con sé stesso e con il mondo esterno, incapace di lottare contro la propria natura ma, allo stesso tempo, profondamente ripugnato da essa.
Il Conte è un giovane desideroso di mostrare il proprio valore, non solo per scavarsi un posto nella società londinese di cui fa parte, ma anche per dimostrare al padre quanto esso si sia sempre sbagliato nel ritenerlo un cialtrone e un inetto. Desidera con tutto sé stesso trovare il proprio posto nel mondo ma, allo stesso tempo, la sua natura gli si oppone fermamente.
Disgustato da sé stesso, eppure incapace di frenarsi, si dimostra essere un personaggio incredibilmente elaborato e complesso.
Ricco di pregi quanto di difetti, dovrà fare ovviamente molta strada prima di raggiungere quell’equilibrio a cui tanto pare aspirare … assolutamente complimenti!!!


Utilizzo del pacchetto: 10/10
Come sempre, qui non è che ci sia molto da dire.
Hai utilizzato tutti i pacchetti, tuttavia mi soffermerò sugli elementi che ho apprezzato maggiormente.
Partirei dunque dalla Città. La Londra da te descritta mi ha letteralmente affascinata. Che si tratti dei ghetti in cui barboni e prostitute sdentate cercano vanamente di sopravvivere, bordelli nascosti dietro cortine di fumo o ricevimenti stipati di nobiliti pomposi, hai saputo ricreare perfettamente quella che doveva essere l’atmosfera londinese del tempo.
Inoltre, ho apprezzato molto anche il tuo Vampiro. Come detto sopra, il Conte è un personaggio incredibilmente controverso, continuamente in conflitto con sé stesso e la propria natura, resa ancora più sanguinaria dalla Malia. Impossibile, quindi, non apprezzarlo!


Originalità e Trama: 7/10
Passando a questo punto, ho apprezzato molto l’idea della Malia.
Mi è piaciuto il modo in cui il Conte ne è entrato in contatto, assieme al suo desiderio di utilizzare tale potere per potersi riscattare ed entrare finalmente nel Circolo. Il suo progetto si basa sulla consapevolezza che, una volta ammesso al suo interno, nemmeno il padre potrà osare disconoscerlo, e non solo perché sarebbe una follia privarsi di un figlio che ne fa parte. Il giovane sa, infatti, che raggiungendo un traguardo simile anche il padre sarebbe poi stato costretto ad ammettere il suo valore, e riprendersi così ciò che ritiene suo di diritto.
Tuttavia, almeno personalmente, avrei preferito una maggiore indagine nella figura paterna. Qualche flashback, in cui, magari, si mostra lo scontro tra lui e il padre, in cui questo gli annuncia la propria decisione, avrebbe permesso di chiarire meglio tale figura che così invece rimane un’immagine vaga e sbiadita nello sfondo del racconto.
Comunque, in generale, posso dirti che hai fatto indubbiamente un buon lavoro. Complimenti!


Gradimento personale: 7/10
Eccoci alla fine.
Che posso dire?
Anche se, personalmente, avrei preferito poter avere maggiori dettagli sul rapporto tra il protagonista e suo padre, resta comunque il fatto che si tratta di un’ottima storia, il cui stile permette di goderne appieno senza troppo preoccuparsi delle varie mancanze a livello di trama.


Totale: 45/52

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07/08/2017 09:08
 
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4° posto - Il respiro 45.5/52 di Biancarnano
Premio “Il ritratto perfetto” per la migliore ambientazione






Grammatica e stile: 7.5/10
Inizio, come sempre, riportandoti eventuali refusi o errori riscontrati all’interno del testo, per poi passare a una valutazione più generale.
Sempre le stesse voci, mentre il mio corpo è punto da fredde pietre spezzate che si configgono (conficcano) tra le mie scapole.
Come avrai capito, fatta eccezione per questa semplice distrazione, il testo non presenta altri errori o refusi di sorta. La grammatica e la sintassi sono impeccabili, cosa non da poco.
Riguardo allo stile, anch’esso è eccellente. Si destreggia in elaborati diversi, a tratti è fortemente simbolico, con innumerevoli metafore e similitudini, altre invece si dimostra più sontuoso, quasi barocco. Tuttavia non per questo risulta eccessivamente forzato o pomposo … rende perfettamente l’ambientazione scelta, e la mancanza di dialoghi qui è perfettamente azzeccata. Le descrizioni sono suggestive e sublimi, incredibilmente dettagliate e realistiche, al punto che non si può non esserne rapiti.
Alcune frasi tendono tuttavia a essere un po’ lunghette e caotiche


Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Sebbene, in pratica, il tuo racconto presenti un solo personaggio, confesso che non per questo la sua caratterizzazione ne risulta indebolita.
La scelta di non accennare al passato della tua protagonista, lasciandola avvolta in un alone di mistero, è qui perfettamente adatta al contesto scelto e azzeccatissima. Di lei non si sa molto, tutto ciò che si può intuire deriva dalla profondissima introspezione presente nel testo, che apre una vera e propria finestra nell’animo della ragazza.
Sei riuscita a rendere perfettamente le sue emozioni e i suoi sentimenti, ciò che le accade si ripercuote sul suo animo con la potenza di un urgano, travolgendo il lettore stesso con tutta la sua autentica forza. La descrizione delle sue impressioni, dei pensieri e dei timori non permette di restarne indifferenti, e concede quindi un vero e proprio viaggio nell’animo della fanciulla.
Praticamente, sei riuscita a fare dell’introspezione il cavallo di battaglia del racconto, che ne risulta incredibilmente avvalorato.


Utilizzo del pacchetto: 10/10
Come sempre, qui non c’è molto da dire.
Tutti gli elementi sono stati rispettati senza problemi, e spenderò quindi qualche parola su quelli che mi hanno colpita maggiormente.
La citazione è indubbiamente presente, essa non è solo fisicamente inserita all’interno del racconto, ma ne è persino la colonna portante. L’intera storia viene costruita ed evoluta attorno a essa, facendone il proprio cardine e perno d’appoggio, al punt che è impossibile non notarne la presenza.
Inoltre, anche il tema delle Streghe è ben inserito, sebbene poi si scopra che in realtà nessuna di esse sia realmente tale.
Quindi complimenti!


Originalità e Trama: 8/10
Riguardo all’originalità e alla trama, ci sono parecchie cose da dire.
Iniziamo con l’idea, da parte tua, di proporre un racconto semplice. A primo acchito, per chi non fosse adeguatamente informato, la storia potrebbe apparire scarna e la trama debole … tuttavia, per chi sa dove guardare, è indubbia l’originalità dimostrata nell’optare per una reinterpretazione del famoso mito della Caverna di Platone.
Le citazioni e i riferimenti fortemente culturali, all’interno della storia, sono molteplici e perfettamente inseriti all’interno del racconto, mostrando un’ampia conoscenza del tema trattato e una notevole informazione di base. Non tutti sarebbero in grado di prendere un mito famoso come quello della Caverna e riproporlo con tanto realismo, motivo per cui devo assolutamente farti i miei complimenti.
Il motivo per cui non posso concederti il punteggio massimo è legato, più che altro, alla mancanza di una vera e propria evoluzione narrativa. Dilungando meglio il racconto, si sarebbe potuto creare un seppur lieve intreccio, sufficiente a rendere il tutto un poco più piacevole.
Comunque, è pur sempre un buon risultato!


Gradimento personale: 8/10
E arriviamo all’ultimo punto.
Inizio col dire che, da classicista e bibliofila fatta e finita come sono, non potevo non apprezzare tutti i riferimenti presenti nel testo. Che si tratti della storia in sé per sé, come ripresa del Mito di Platone, o delle citazioni dantesche, o di altro, per me leggere tale racconto è stato un vero toccasana.
Non sono, tuttavia, un grandissima amante dei racconti privi di una trama vera e propria, e sebbene le chicche culturali da te inserite compensino, non posso comunque esprimermi al massimo del punteggio per questo storia.


Totale: 45.5/52
[Modificato da E.Comper 07/08/2017 09:22]
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07/08/2017 09:10
 
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3° posto - La città silente di AlenGarou con 46/52
Premio “Un amore speciale” per la migliore storia d’amore






Grammatica e stile: 9/10
Allora, inizio inserendo qui di seguito eventuali errori o refusi grammaticali riscontrati all’interno del testo, poi passerò a delle considerazioni più generali.
Voi uomini di città risultare (risultate) delicati persino per quanto riguarda i medicamenti.»
Inutile dire che mi sopraffaranno (sopraffecero), purtroppo con mostruosa facilità.
Uralt si era protratto (proteso) verso di lui – Forse questa correzione potrà non apparire chiara. Il verbo “protrarre” esiste, ma in questo contesto sarebbe scorretto, si può protrarre una discussione, o un disguido, ma non sé stessi verso qualcuno. In questo caso, il verbo “protendersi” è invece la soluzione migliore.
Quel luogo così era saturo d’oscurità da poter irretire il credente più fedele. (Quel luogo era così saturo …)
Dopo un ultimo momento di pace, procedettero (proseguirono) il viaggio.
Una volta salvata Gretchen e (dopo) essere usciti entrambi da quel posto dimenticato da Dio, avrebbe richiuso il cancello come promesso.
Che dire?
Fatta eccezione per gli errori grammaticali sopra citati, il testo scorre fluido e privo di intoppi. La sintassi è buona, mentre lo stile molto ben costruito, perfettamente adatto al genere da te scelto … l’introspezione, in particolar modo, risulta il cavallo di battaglia del racconto, permettendo al lettore d’immedesimarsi perfettamente nei personaggi da te scelti e descritti.
Quindi complimenti, bisogna solo sistemare gli errori qui citati, per il resto è tutto eccellente.


Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Passiamo ora ai personaggi.
Un ottimo lavoro, non c’è che dire.
Anche se Uralt non è presente che nei capitoli iniziali del racconto, sei riuscita a delinearne il carattere veramente bene. Immerso nella propria esistenza di Guardiano della Città Silente, l’uomo possiede un’indole calma e posata, perfettamente disponibile ad aiutare il prossimo ma allo stesso fedele e dedita al ruolo che gli spetta.
Tuttavia, il vero capolavoro è Robert. Il suo amore, il legame indissolubile che lo unisce alla sua Gretchen, sono così forti da essere impossibili da non notare … l’introspezione utilizzata nel descrivere il conflitto interiore che lo attanaglia è tale da proiettare il lettore direttamente nella mente del protagonista.
La sua storia con Gretchen è accennata, quel che basta da saziare eventuali curiosità sul loro passato, come giustamente deve essere. E il suo amore per lei è così forte da spingerlo persino a sfidare la morte per liberarla dal fardello che la assilla.
Lei non è che una figura vaga, eterea, ma penso che la cosa sia voluta e si adegui perfettamente al racconto. Essa rimane un miraggio sbiadito e angelico per la maggior parte del racconto, sfatato poi dalla scena in cui mostra le proprie fattezze vampiri che. E ripristinata poco prima di morire.
Un lavoro eccellente, non posso dire altro.


Utilizzo del pacchetto: 10/10
E ora i pacchetti.
Come sempre, qui non c’è molto da dire.
Tutti gli elementi sono stati rispettati senza problemi, e spenderò quindi qualche parola su quelli che mi hanno colpita maggiormente.
Ciò che più ho apprezzato è stato l’utilizzo del luogo e, in particolar modo, della citazione.
La Città Silente è perfettamente descritta, fin nel minimo dettaglio, ma ciò che mi ha colpita maggiormente è stato il modo in cui hai reso l’atmosfera oscura e maledetta che vi regna. La tensione quasi surreale presente nell’aria, il silenzio perenne e tutt’altro che normale, i mucchi di ossa sparsi ovunque … dettagli in grado di proiettare il lettore direttamente nel luogo da te scelto.
La citazione, inoltre, è perfetta per la storia.
Gli uomini si spingono fino a quel luogo dannato perché è il vuoto ad affascinarli, anche se sanno che probabilmente non potranno più fare ritorno.
Quindi complimenti!


Originalità e Trama: 7/10
La trama è buona, non ci sono dubbi.
È originale e per nulla scontata … certo, di storie d’amore in cui sono presenti i Vampiri ce ne sono molte e sono solitamente contraddistinte sempre dal solito modus scrivendi.
Qui però la storia da te narrata è completamente differente.
Il protagonista si trova ad affrontare la consapevolezza che, per liberare la propria amata dalla maledizione, il solo e unico modo è ucciderla con le proprie mani. E questa consapevolezza rischia quasi di distruggerlo.
Anche l’idea della città in cui vengono rinchiusi i dannati è ottima.
Tuttavia ho riscontrato un’incongruenza che mi ha lasciata alquanto perplessa. Quando Robert chiede al guardiano il perché, fino ad allora, i Vampiri erano sempre stati rinchiusi e non uccisi, lui gli spiega che il santone che creò il cancello della Città Silente cercò in tutti i modi una tecnica in grado di ucciderli. Tuttavia ogni suo tentativo fu vano, e non potendo liberarsene in altro modo ve li rinchiuse dentro.
Quindi la mia domanda è: perché invece Uralt sa come ucciderli?
Se sa come farlo, perché invece d’imprigionarli a rinchiuderli non li libera del loro fardello lui stesso?
Se ci pensi, è una bella falla, che forse non noterò nemmeno solo io.
Per questo non sono riuscita a darti il punteggio pieno, perché, comunque, la basta questo per incrinare non poco, almeno a mio parere, la trama nel suo complesso.


Gradimento personale: 8/10
Eccoci qui con l’ultimo punto.
Inizio col dire che non ho una grande passione per le storie con così pochi personaggi, specialmente se ambientate nel diciannovesimo secolo.
Tuttavia, amo i finali tragici. Si … adoro le storie d’amore senza lieto fine e specialmente quando la storia si conclude in modo da lasciare il proseguo all’immaginazione del lettore. E poi … possiedi uno stile tale che, per quanto ci siano stati alcuni errorini qua e là, non ho potuto non innamorarmene.


Totale: 46/52

[Modificato da E.Comper 07/08/2017 09:22]
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07/08/2017 09:13
 
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2° posto - Il Mostro di Gangenberg di OldFashioned con 49.5/52
Premio “Storia da Incubo” per lo stile






Grammatica e stile: 10/10
Solitamente, utilizzo la parte iniziale di questo punto per riferire eventuali refusi o errori grammaticali o sintattici. Visto che però, in questo caso, non ne ho riscontrato alcuno, passerò direttamente al giudizio più generico.
Inizio col farti i complimenti: grammatica e sintassi sono a dir poco impeccabili, le frasi sono costruite correttamente e prive di qualsivoglia errore, cosa non da poco, specialmente considerando lo stile scelto, particolarmente ostico.
Passando allo stile, confesso che hai dimostrato un’incredibile perizia. Non solo sei riuscita a destreggiarti in tre metodi narrativi differenti, ma hai fatto un uso a dir poco eccellente del fattore introspettivo e descrittivo. La storia presenta un tono ufficioso e metodico, uno stile carico di finestre scenografiche sublimemente costruite e tratti dal forte pathos in grado di lasciare letteralmente con fiato sospeso il lettore. Tuttavia, e dispetto dell’apparente complicatezza dello scritto, esso non risulta né eccessivamente pesante o noioso, anzi si dimostra coinvolgente e attraente in tutti i suoi pregi.
Ritengo quindi che, in questo caso, il punteggio pieno sia perfettamente meritato.


Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Forse il vero cavallo di battaglia del tuo racconto, è proprio la caratterizzazione dei vari personaggi ciò che colpisce maggiormente chi si trova a leggere la storia.
L’utilizzo di una fortissima e oculata introspezione consente di vivere in prima persona le emozioni e i sentimenti dei tuoi protagonisti, al punto che risulta quasi impossibile non rimanerne affascinati. Le vicende vissute in prima persona da Friedrich ed Erich si ripercuotono direttamente sul lettore, che finisce con rimanere incollato al testo, ansioso di raggiungerne la conclusione.
Ho apprezzato moltissimo tutti i personaggi presenti.
Tuttavia, tra tutti, paradossalmente è stato proprio il Mostro di Gangenberg, ossia quello meno umano del gruppo, ad affascinarmi maggiormente. Il lento percorso che segna la sua caduta nell’oblio permette di seguire da vicino ciò che esso è costretto a “vivere”, e la parte finale, in cui pare quasi “rinvenire” quel che basta da comprendere in che situazione di degrado si trovi, lascia il lettore col fiato sospeso. È impossibile non immedesimarsi in questo giovane, un’aquila magnifica costretta in un corpo che non ha scelto, ad affrontare un destino che non le appartiene.
Un ottimo lavoro, un’evoluzione interiore che lascia senza fiato.
Ovviamente, anche gli altri personaggi sono magnificamente costruiti.
Partendo da Friedrich, di cui ho apprezzato in particolar modo l’approccio che ha nel momento in cui si trova a dover rimediare ai propri errori, per finire Leitner, che nonostante tutto alla fine cade esso stesso nel baratro della megalomania. Tutti loro sono costruiti con dedita cura, e non si può non apprezzarli, seppure nei loro umani difetti.
Complimenti davvero!


Utilizzo del pacchetto: 10/10
Come sempre, qui non c’è molto da dire.
Tutti gli elementi sono stati rispettati senza problemi, e spenderò quindi qualche parola su quelli che mi hanno colpita maggiormente.
Tra tutti gli elementi, quelli che mi hanno colpita maggiormente sono il bonus Malattia e la citazione.
Il primo è magnificamente inserito, con una notevolissima ricchezza di dettagli medici che personalmente io non sarei stata in grado di ricreare nemmeno nei miei sogni più rosei. La ricerca dimostrata nell’inserire un tal numero di riferimenti mostra chiaramente la cura e l’amore che devi aver avuto nell’informarti sul funzionamento della tubercolosi e dei suoi sintomi. La malattia di Erich viene descritta, nel suo lento degenerare, nei minimi dettagli, permettendo al lettore di ricreare con chiarezza, nella propria mente, la situazione del giovane.
Anche la seconda è ben integrata. Sebbene si presenti solo alla fine, nel dialogo tra Friedrich e Leitner, è chiaro quanto sia adatta alla situazione. Il medico sorride, facendo presente al suo interlocutore come, nonostante tutto, anche nelle società più altamente civilizzate casi di degrado umano come il suo non siano affatto difficili da trovare. Il paradosso del giovane e promettente dottore, brillante e ammirato, che cade nell’oblio della follia viene ripreso anche alla fine, quando Leitner stesso riprende il rito per riportare in vita la moglie morta.
Ottimo lavoro, non c’è che dire.


Originalità e Trama: 10/10
Parlando invece della trama, anche qui hai dimostrato una notevole perizia.
Non solo sei riuscito a costruire un intreccio interessante, carico di colpi di scena in grado di lasciare il lettore col fiato sospeso, ma hai anche dimostrato una vastissima e incredibilmente ampia conoscenza in termini di citazioni famose e sintomatologia della tubercolosi. La cura e la dedizione nei dettagli rendono la lettura incredibilmente piacevole e ricca di molteplici spunti di riflessione mai scontati e sempre perfettamente inseriti nel contesto da te scelto.
Il tuo racconto scavalca i normali clichè dello scienziato pazzo che cerca di superare le leggi della natura, e dimostra un’incredibile originalità nella scelta dei temi principali. Il tuo “Zombie” è una creatura diversa, profondamente differente, il cui decadimento si accompagna a una lenta ripresa di coscienza che porta Erich a comprendere ciò che sta facendo, portandolo a chiedere (sebbene a modo suo) al suo amato di mettere fine a tale maledizione.
Ho apprezzato moltissimo, inoltre, il fatto che la storia si concluda proprio con Leitner che, a dispetto delle perplessità iniziali, decide a sua volta di utilizzare il rito di Friedrich per salvare la propria amata.
Fallendo miseramente.
Sotto questo punto di vista, la lezione profondamente moralista del racconto è chiara: l’uomo, per quanto a volte possa avvicinarsi a Dio, non sarà mai realmente in grado di raggiungerlo. E spesso, tali sforzi portano solo a un risultato ben diverso da quello che ci si attende.
Quindi complimenti!


Gradimento personale: 7,5/10
Eccoci dunque al gradimento personale.
La storia mi ha letteralmente rapita, dalla prima all’ultima riga.
Ho apprezzato, in particolar modo, la minuziosa cura nei dettagli che hai dimostrato, nel ricercare termini specifici e nel creare un’ambientazione a dir poco perfetta. La descrizione della tubercolosi, il procedimento del rito di resurrezione, i libri di occultismo presi dal protagonista … tutte chicche impossibili da non apprezzare, che denotano un grande amore per il proprio lavoro e per la propria opera.
Quindi perché non il punteggio pieno?
Beh, essenzialmente perché, se devo essere sincera, non ho una grandissima passione per le scene di violenza.
La descrizione minuta delle budella e delle interiora delle vittime sparse ovunque, per quanto dettagliata e realistica, mi ha lasciata abbastanza perplessa … e anche se non dubito che fosse proprio quello l’obiettivo, purtroppo non è il genere di scena che mi porterei volentieri dietro prima di andare a letto.


Totale: 49,5/52

[Modificato da E.Comper 07/08/2017 09:23]
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07/08/2017 09:15
 
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1° posto - Il Fiore di Envers di Nirvana_04 con 50.5/52
Premio “Anima selvaggia” per la migliore creatura






Grammatica e stile: 10/10
Eccomi qui con un’altra valutazione.
Visto che, all’interno del testo, non ho riscontrato errori grammaticali o sintattici di sorta, passerò subito con il giudizio generale su questo punto.
Come detto di sopra, la storia non possiede alcun refuso, sia esso di distrazione o non, che ne intacchi la lettura, cosa che tendo a lodare sempre, visto che, anche quando si parla di oneshoot, è normale che un qualche errorino ci caschi sempre. Non essendo però questo il tuo caso, devo complimentarmi con te.
Passando allo stile, personalmente l’ho trovato davvero molto gradevole.
Hai saputo creare uno stile che non solo si adatta all’atmosfera quasi “eterea” del racconto, ma possiede un notevole potenziale evocativo, che permette al lettore di immergersi direttamente nel racconto e sentirsene parte. Facendo un ampio uso di metafore e similitudini, hai reso le tue descrizioni incredibilmente suggestive e la narrazione praticamente impeccabile. È impossibile non innamorarsi dell’atmosfera di potente struggimento che sei riuscita a creare, immedesimandosi nelle situazioni da te create.
Un traguardo indubbiamente notevole, che ti permette di ottenere senza problema alcuno il punteggio massimo.


Caratterizzazione dei personaggi: 8.5/10

Anche i personaggi sono molto ben costruiti.
Sia Ajanah che Freya sono incredibilmente descritte, fin nei minimi particolari. Grazie alla notevole forza introspettiva del racconto, riesci ad aprire un vero e proprio spiraglio nell’animo dei tuoi personaggi, facendo si che le parole del racconto rievochino nell’animo del lettore quelle stesse emozioni che loro stanno provando.
L’amore incondizionato di Freya per la sorella è il cardine della psicologia del personaggio. La Sirena è ancora, nonostante tutto, convinta che nell’animo della sorella vi sia rimasto un qualcosa di ciò che era un tempo, e la speranza di riaverla con sé le impedisce di pensare lucidamente. Sebbene infatti sia consapevole degli scempi da lei commessi, il legame che la unisce a essa è troppo forte per essere spezzato, e la fa rimanere al suo fianco fino all’ultimo, costringendola a sacrificare persino ciò che più ama al mondo.
Anche Ajanah, d’altro canto, è ben descritta. Il lento decadimento che la rende ciò che è mostra un’incredibile paradosso tra la sua precedente e immacolata innocenza e la successiva scelleratezza. La Sirena non sa darsi pace, la sua sete di vendetta è insaziabile, e non basterà certo un solo uomo a saziarla … infatti, alla fine del racconto, il Fiore di Envers, da cui la storia prende il nome, si spegne per sempre, inghiottito dall’odio e dal rancore di lei.
Tuttavia, per quanto esse siano ben costruite, non posso dire altrettanto di Daniel.
La base c’è, e si può intuire parte del suo carattere dolce e comprensivo, dagli atteggiamenti e dai modi che ha nel relazionarsi con la sua amata. Tuttavia, avrei preferito, anche nei suoi confronti, una maggiore introspezione e qualche dettaglio in più sul suo passato e sul suo carattere.
Restano comunque dei buoni personaggi, e penso quindi che tu abbia tutti i motivi per esserne fiera!


Utilizzo del pacchetto: 10/10

Come sempre, qui non c’è molto da dire.
Tutti gli elementi sono stati rispettati senza problemi, e spenderò quindi qualche parola su quelli che mi hanno colpita maggiormente.
Sebbene anche le tue Sirene mi abbiano colpita molto, di esse preferirei trattare nel punto successivo, mentre qui mi soffermerò su altri elementi che ho particolarmente apprezzato.
Inizierei con la citazione. Essa è perfettamente integrata nel racconto, viene ripresa più e più volte, mostrando come, a dispetto degli innumerevoli travagli subiti da Ajanah e Freya, alla fine il mare dimentica sempre. Esso è un’entità vasta e immutabile, indifferente allo scorrere dei secoli e delle passioni … assiste in silenzio ai dolori dei mortali, li fa propri e li inghiottisce nel proprio abisso eterno, per poi passare oltre. Freya ne è perfettamente consapevole, e tale consapevolezza crea in lei un forte senso di malinconia, per tutto ciò che avrebbe potuto avere ma a cui, invece, alla fine ha rinunciato.
Altro elemento che ho apprezzato molto è quello del Porto. Non solo l’hai descritto incredibilmente bene, all’inizio della storia, ma esso diventa, assieme alla Lama, il luogo in cui si consuma l’amore di Freya e Daniel. Impossibile è, quindi, non notarlo.


Originalità e Trama: 10/10
Ritornando alle nostre Sirene, devo assolutamente farti i miei complimenti.
Sei riuscita a riprendere una creatura mitologica dalle sfumature fortemente contrastanti, di cui si è parlato molto, forse troppo. Tuttavia, nella tua rivisitazione, non vi è alcuna traccia di cliché banali e scontati o di stereotipi alla Andersen ormai letti e riletti all’infinito.
Il rischio era, in effetti (vista la creatura da te scelta), quello di cadere nel banale. Cosa dire di nuovo, su un elemento così spesso trattato e così tanto descritto?
Eppure, paradossalmente, sei riuscita a costruire qualcosa di originale e innovativo al tempo stesso. Le tue Sirene sono creature radicalmente diverse, sia dalla versione omerica che da quella disneyana … esse sono rappresentate come creature dalle forme quasi “eteree”, esseri perfetti e immutabili che non hanno nulla a che vedere col mondo terreno, dal fascino quasi divino. Sei riuscita, altresì, a integrare perfettamente tale fascino con la leggendaria mortalità del loro canto … le tue Sirene sono si belle e ammalianti, ma anche letali e pericolose, se ve ne capita l’occasione.
Inoltre, l’approfondita e dettagliata descrizione sul loro aspetto permette al lettore di figurarsele chiaramente. Mi ricordano quasi una delle opere del mio illustratore preferito, Paolo Barbieri, che le ha raffigurate esattamente come quelle da te descritte: creature eteree, dalla pelle acquosa e traslucida, le cui pinne non sono che veli trasparenti nell’immobilità dell’oceano.
L’idea della “protezione del mare”, inoltre, mi ha affascinata moltissimo. Assieme, ovviamente, a ciò che accade nel momento in cui una Sirena dovesse perderla.
Complimenti!


Gradimento personale: 10/10
Come avrai forse capito, questa storia mi ha letteralmente conquistata.
La rivisitazione a dir poco fuori dagli schemi delle sirene, la trama originale e immancabilmente tragica, assieme ai personaggi così ben costruiti, mi hanno fatta innamorare del tuo racconto.
Quando una storia non è solo scritta bene, ma presenta anche tematiche innovative e profonde, oltre che un intreccio tanto coinvolgente, diviene impossibile non rimanerne affascinati, motivo per cui posso farti i miei complimenti.
Hai costruito veramente una gran bella opera, di cui puoi andare indubbiamente fiera!


Totale: 50.5/52

[Modificato da E.Comper 07/08/2017 09:23]
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07/08/2017 12:10
 
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Re:
E.Comper, 07/08/2017 09.15:

1° posto - Il Fiore di Envers di Nirvana_04 con 50.5/52
Premio “Anima selvaggia” per la migliore creatura






Grammatica e stile: 10/10
Eccomi qui con un’altra valutazione.
Visto che, all’interno del testo, non ho riscontrato errori grammaticali o sintattici di sorta, passerò subito con il giudizio generale su questo punto.
Come detto di sopra, la storia non possiede alcun refuso, sia esso di distrazione o non, che ne intacchi la lettura, cosa che tendo a lodare sempre, visto che, anche quando si parla di oneshoot, è normale che un qualche errorino ci caschi sempre. Non essendo però questo il tuo caso, devo complimentarmi con te.
Passando allo stile, personalmente l’ho trovato davvero molto gradevole.
Hai saputo creare uno stile che non solo si adatta all’atmosfera quasi “eterea” del racconto, ma possiede un notevole potenziale evocativo, che permette al lettore di immergersi direttamente nel racconto e sentirsene parte. Facendo un ampio uso di metafore e similitudini, hai reso le tue descrizioni incredibilmente suggestive e la narrazione praticamente impeccabile. È impossibile non innamorarsi dell’atmosfera di potente struggimento che sei riuscita a creare, immedesimandosi nelle situazioni da te create.
Un traguardo indubbiamente notevole, che ti permette di ottenere senza problema alcuno il punteggio massimo.


Caratterizzazione dei personaggi: 8.5/10

Anche i personaggi sono molto ben costruiti.
Sia Ajanah che Freya sono incredibilmente descritte, fin nei minimi particolari. Grazie alla notevole forza introspettiva del racconto, riesci ad aprire un vero e proprio spiraglio nell’animo dei tuoi personaggi, facendo si che le parole del racconto rievochino nell’animo del lettore quelle stesse emozioni che loro stanno provando.
L’amore incondizionato di Freya per la sorella è il cardine della psicologia del personaggio. La Sirena è ancora, nonostante tutto, convinta che nell’animo della sorella vi sia rimasto un qualcosa di ciò che era un tempo, e la speranza di riaverla con sé le impedisce di pensare lucidamente. Sebbene infatti sia consapevole degli scempi da lei commessi, il legame che la unisce a essa è troppo forte per essere spezzato, e la fa rimanere al suo fianco fino all’ultimo, costringendola a sacrificare persino ciò che più ama al mondo.
Anche Ajanah, d’altro canto, è ben descritta. Il lento decadimento che la rende ciò che è mostra un’incredibile paradosso tra la sua precedente e immacolata innocenza e la successiva scelleratezza. La Sirena non sa darsi pace, la sua sete di vendetta è insaziabile, e non basterà certo un solo uomo a saziarla … infatti, alla fine del racconto, il Fiore di Envers, da cui la storia prende il nome, si spegne per sempre, inghiottito dall’odio e dal rancore di lei.
Tuttavia, per quanto esse siano ben costruite, non posso dire altrettanto di Daniel.
La base c’è, e si può intuire parte del suo carattere dolce e comprensivo, dagli atteggiamenti e dai modi che ha nel relazionarsi con la sua amata. Tuttavia, avrei preferito, anche nei suoi confronti, una maggiore introspezione e qualche dettaglio in più sul suo passato e sul suo carattere.
Restano comunque dei buoni personaggi, e penso quindi che tu abbia tutti i motivi per esserne fiera!


Utilizzo del pacchetto: 10/10

Come sempre, qui non c’è molto da dire.
Tutti gli elementi sono stati rispettati senza problemi, e spenderò quindi qualche parola su quelli che mi hanno colpita maggiormente.
Sebbene anche le tue Sirene mi abbiano colpita molto, di esse preferirei trattare nel punto successivo, mentre qui mi soffermerò su altri elementi che ho particolarmente apprezzato.
Inizierei con la citazione. Essa è perfettamente integrata nel racconto, viene ripresa più e più volte, mostrando come, a dispetto degli innumerevoli travagli subiti da Ajanah e Freya, alla fine il mare dimentica sempre. Esso è un’entità vasta e immutabile, indifferente allo scorrere dei secoli e delle passioni … assiste in silenzio ai dolori dei mortali, li fa propri e li inghiottisce nel proprio abisso eterno, per poi passare oltre. Freya ne è perfettamente consapevole, e tale consapevolezza crea in lei un forte senso di malinconia, per tutto ciò che avrebbe potuto avere ma a cui, invece, alla fine ha rinunciato.
Altro elemento che ho apprezzato molto è quello del Porto. Non solo l’hai descritto incredibilmente bene, all’inizio della storia, ma esso diventa, assieme alla Lama, il luogo in cui si consuma l’amore di Freya e Daniel. Impossibile è, quindi, non notarlo.


Originalità e Trama: 10/10
Ritornando alle nostre Sirene, devo assolutamente farti i miei complimenti.
Sei riuscita a riprendere una creatura mitologica dalle sfumature fortemente contrastanti, di cui si è parlato molto, forse troppo. Tuttavia, nella tua rivisitazione, non vi è alcuna traccia di cliché banali e scontati o di stereotipi alla Andersen ormai letti e riletti all’infinito.
Il rischio era, in effetti (vista la creatura da te scelta), quello di cadere nel banale. Cosa dire di nuovo, su un elemento così spesso trattato e così tanto descritto?
Eppure, paradossalmente, sei riuscita a costruire qualcosa di originale e innovativo al tempo stesso. Le tue Sirene sono creature radicalmente diverse, sia dalla versione omerica che da quella disneyana … esse sono rappresentate come creature dalle forme quasi “eteree”, esseri perfetti e immutabili che non hanno nulla a che vedere col mondo terreno, dal fascino quasi divino. Sei riuscita, altresì, a integrare perfettamente tale fascino con la leggendaria mortalità del loro canto … le tue Sirene sono si belle e ammalianti, ma anche letali e pericolose, se ve ne capita l’occasione.
Inoltre, l’approfondita e dettagliata descrizione sul loro aspetto permette al lettore di figurarsele chiaramente. Mi ricordano quasi una delle opere del mio illustratore preferito, Paolo Barbieri, che le ha raffigurate esattamente come quelle da te descritte: creature eteree, dalla pelle acquosa e traslucida, le cui pinne non sono che veli trasparenti nell’immobilità dell’oceano.
L’idea della “protezione del mare”, inoltre, mi ha affascinata moltissimo. Assieme, ovviamente, a ciò che accade nel momento in cui una Sirena dovesse perderla.
Complimenti!


Gradimento personale: 10/10
Come avrai forse capito, questa storia mi ha letteralmente conquistata.
La rivisitazione a dir poco fuori dagli schemi delle sirene, la trama originale e immancabilmente tragica, assieme ai personaggi così ben costruiti, mi hanno fatta innamorare del tuo racconto.
Quando una storia non è solo scritta bene, ma presenta anche tematiche innovative e profonde, oltre che un intreccio tanto coinvolgente, diviene impossibile non rimanerne affascinati, motivo per cui posso farti i miei complimenti.
Hai costruito veramente una gran bella opera, di cui puoi andare indubbiamente fiera!


Totale: 50.5/52





Prima di tutto grazie per l'impegno che ti sei presa, per la rapidità e poi per la cura con cui hai scritto le valutazioni, esaustive e approfondite. Grazie di cuore!
Non posso che dirti grazie per il premio e il punteggio, ma soprattutto voglio ringraziarti per le parole che hai speso per la mia storia. Confesso di averla consegnata con poca voglia, perché non mi convinceva del tutto, mi mancava qualcosa, e avevo bisogno che qualcuno mi dicesse cosa. Ovviamente hai ragione nel dire che manca Daniel, è più una comparsa che altro, l'amore di Freya certo, ma doveva essere più attivo e struggente, fa capire perché lei lo amava. In parte questo è stato dovuto al narratore interno, dall'altra è stata colpa mia perché non ho inserito più parti con lui e questo ha penalizzato la profondità del personaggio.
Non so cosa aggiungere alle tue belle parole, né ho modo di ringraziarti in maniera diversa. Sappi che ho apprezzato tutto, dalla prima all'ultima parola, e sì, mi hai aggiustato la giornata.
Mi piacerebbe avere moltissimo la valutazione come recensione alla storia. Per le recensioni premio, invece, la mia preferenza resta sempre questa storia - Il Tredicesimo Re - è una long, se troppo lunga, a me va benissimo anche una recensione per capitolo (attenzione: ci sono avvertimenti di contenuti forti e violenza, ma io non esagero mai con descrizioni truculente e viscerali, però qualcosa c'è) Se non è di tuo gusto, invece, scegli liberamente tra le mini-long (ho capito che ti sono piaciuteXD) e le one-shot che ti ispirano di più. Ti chiedo solo una favore: evita i fandom. Preferisco avere pareri sulle originali, per il resto hai campo libero.
Ancora grazie per tutto!^^

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07/08/2017 12:41
 
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Re:
E.Comper, 07/08/2017 09.05:

5° posto - Bloody Nightmares – Fare i conti con i propri incubi di Haykaleen con 45/52
Premio “Io so cosa sei” per il miglior personaggio (Il Conte)






Grammatica e stile: 9/10
Come sempre, riporto qui tutti gli eventuali errori di battitura o refusi vari riscontrati all’interno del testo, per passare poi a un giudizio più generico.
Dal canto loro, non hanno nulla da offrire se non il proprio nome: un’entità eterea e immateriale, che almeno per il momento, gli (li) protegge come uno scudo dalle pretese della borghesi
Non esistono principi morali, non nell’accezione sua propria, o tutti gli (li) infrangeremmo in continuazione.»
Ero (avevo) appena avuto un colloquio con alcuni membri del Circolo
Riguardo alla grammatica e alla sintassi, non ho riscontrato molti errori, almeno per una storia a quattro capitoli, e comunque tutti refusi probabilmente dovuti a una distrazione nella stesura. Nulla che si non si possa sistemare con un buon correttore (che io consiglio sempre), quindi direi di passare allo stile.
Hai fatto ricorso a un tipo di scrittura incredibilmente ricco ed evocativo, quasi melodico in certi tratti, oltre che perfettamente adatto al genere da te trattato. Le descrizioni sono incredibilmente realistiche, e il ricorrente ricorso a forti figuri retoriche, specialmente alle metafore, rende lo stile da te utilizzato notevole sotto ogni aspetto. La narrazione procede priva di intoppi e con un ritmo giustamente equilibrato, l’introspezione è notevole, e le descrizioni permettono al lettore di catapultarsi direttamente nell’ambientazione da te scelta.
Complimenti davvero!


Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Sebbene, in pratica, l’unico personaggio presente all’interno del tuo racconto sia il Conte, non posso proprio dire che tu non abbia fatto un buon lavoro.
Hai saputo creare un protagonista ricco di sfaccettature, combattuto e controverso, in perenne conflitto con sé stesso e con il mondo esterno, incapace di lottare contro la propria natura ma, allo stesso tempo, profondamente ripugnato da essa.
Il Conte è un giovane desideroso di mostrare il proprio valore, non solo per scavarsi un posto nella società londinese di cui fa parte, ma anche per dimostrare al padre quanto esso si sia sempre sbagliato nel ritenerlo un cialtrone e un inetto. Desidera con tutto sé stesso trovare il proprio posto nel mondo ma, allo stesso tempo, la sua natura gli si oppone fermamente.
Disgustato da sé stesso, eppure incapace di frenarsi, si dimostra essere un personaggio incredibilmente elaborato e complesso.
Ricco di pregi quanto di difetti, dovrà fare ovviamente molta strada prima di raggiungere quell’equilibrio a cui tanto pare aspirare … assolutamente complimenti!!!


Utilizzo del pacchetto: 10/10
Come sempre, qui non è che ci sia molto da dire.
Hai utilizzato tutti i pacchetti, tuttavia mi soffermerò sugli elementi che ho apprezzato maggiormente.
Partirei dunque dalla Città. La Londra da te descritta mi ha letteralmente affascinata. Che si tratti dei ghetti in cui barboni e prostitute sdentate cercano vanamente di sopravvivere, bordelli nascosti dietro cortine di fumo o ricevimenti stipati di nobiliti pomposi, hai saputo ricreare perfettamente quella che doveva essere l’atmosfera londinese del tempo.
Inoltre, ho apprezzato molto anche il tuo Vampiro. Come detto sopra, il Conte è un personaggio incredibilmente controverso, continuamente in conflitto con sé stesso e la propria natura, resa ancora più sanguinaria dalla Malia. Impossibile, quindi, non apprezzarlo!


Originalità e Trama: 7/10
Passando a questo punto, ho apprezzato molto l’idea della Malia.
Mi è piaciuto il modo in cui il Conte ne è entrato in contatto, assieme al suo desiderio di utilizzare tale potere per potersi riscattare ed entrare finalmente nel Circolo. Il suo progetto si basa sulla consapevolezza che, una volta ammesso al suo interno, nemmeno il padre potrà osare disconoscerlo, e non solo perché sarebbe una follia privarsi di un figlio che ne fa parte. Il giovane sa, infatti, che raggiungendo un traguardo simile anche il padre sarebbe poi stato costretto ad ammettere il suo valore, e riprendersi così ciò che ritiene suo di diritto.
Tuttavia, almeno personalmente, avrei preferito una maggiore indagine nella figura paterna. Qualche flashback, in cui, magari, si mostra lo scontro tra lui e il padre, in cui questo gli annuncia la propria decisione, avrebbe permesso di chiarire meglio tale figura che così invece rimane un’immagine vaga e sbiadita nello sfondo del racconto.
Comunque, in generale, posso dirti che hai fatto indubbiamente un buon lavoro. Complimenti!


Gradimento personale: 7/10
Eccoci alla fine.
Che posso dire?
Anche se, personalmente, avrei preferito poter avere maggiori dettagli sul rapporto tra il protagonista e suo padre, resta comunque il fatto che si tratta di un’ottima storia, il cui stile permette di goderne appieno senza troppo preoccuparsi delle varie mancanze a livello di trama.


Totale: 45/52




Grazie per la celerità nella consegna e la solita, immancabile precisione ed esaustività della recensione.

Credo che il limite di capitoli mi abbia limitata. Io stessa mi sono trovata in difficoltà a scegliere cosa raccontare e come, e la resa finale è stata sacrificata. In verità, non avevo mai pensato ad un flashback in cui compare la figura del padre, ti ringrazio per averlo segnalato. Amplierò la storia in modo da completarla e arricchirla, aggiungendo anche questa parte che potrebbe risultare davvero interessante.

Sono contenta che il Conte ti abbia colpita e conquista (a tal punto da assegnarli un premio speciale!). Non ero sicura di essere riuscita a rendere il suo carattere complesso, dualistico e, a volte, antitetico e in contrasto con se stesso e invece mi hai piacevolmente sorpresa; è un personaggio tormentato e insicuro, e ho cercato di far trasparire al massimo questa sua condizione, lieta che sia giunta fino a te ^^

Ti ringrazio ancora per esserti incaricata di terminare questo contest, gradirei la valutazione come recensione alla storia (anche se, probabilmente la stessa subirà qualche modifica, pur mantenendo il nucleo centrale e la sua essenza). Per quanto riguarda la recensione ti consiglierei la lettura di "Incubi sereni" da cui il personaggio del Conte è tratto, altrimenti c'è una vastissima scelta di altre storie più o meno lunghe ^^
Grazie ancora
Ayr


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Post: 71
07/08/2017 12:45
 
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hahahahah capisco perché Nirvana_04 avesse tanta determinazione a finire il contest XD
Ehhhh... non so, di solito nel mio approccio ai contest approfitto di questi per avere un prompt e scrivere qualcosa di carino senza pretese, con la curiosità di misurarmi con gli altri ma senza troppa ambizione. Questi ultimi risultati mi fanno capire che i contest di efp sono più hardcore di questo e allora niente, devo cambiare approccio XD la prossima volta proporrò qualcosa di più qualitativo o mi ritirerò direttamente per evitare l'ultimo posto XD

Grazie per averci giudicato le storie :) a presto!





07/08/2017 13:27
 
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Ciao^^
visto che siamo in tema di valutazioni, un enorme 10/10 a te per la puntualità, la rapidità, la precisione e l'oculatezza dei tuoi giudizi.
Non posso assolutamente lamentarmi del risultato, perchè alla fine ciò che ha inciso sul giudizio è stato il tuo gusto personale, e de gustibus non disputandum est.
Le scene splatter sono state in serite per un motivo opinabile ma comunque pensato, ovvero far risaltare in maniera particolarmente brutale l'orrore dei delitti, che doveva venire fuori "a pugno in un occhio" sul generale sfondo da Montagna Incantata della storia.
Detto questo, grazie ancora, sei stata una giudice ineccepibile.
Mi piacerebbe che mi mettessi la valutazione come recensione alla storia, se ti va.
Per le altre recensioni, scegli pure quello che preferisci e che ti ispira maggiormente.
Ancora grazie di tutto!
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07/08/2017 16:45
 
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E.Comper, 07/08/2017 09.08:

4° posto - Il respiro 45.5/52 di Biancarnano
Premio “Il ritratto perfetto” per la migliore ambientazione






Grammatica e stile: 7.5/10
Inizio, come sempre, riportandoti eventuali refusi o errori riscontrati all’interno del testo, per poi passare a una valutazione più generale.
Sempre le stesse voci, mentre il mio corpo è punto da fredde pietre spezzate che si configgono (conficcano) tra le mie scapole.
Come avrai capito, fatta eccezione per questa semplice distrazione, il testo non presenta altri errori o refusi di sorta. La grammatica e la sintassi sono impeccabili, cosa non da poco.
Riguardo allo stile, anch’esso è eccellente. Si destreggia in elaborati diversi, a tratti è fortemente simbolico, con innumerevoli metafore e similitudini, altre invece si dimostra più sontuoso, quasi barocco. Tuttavia non per questo risulta eccessivamente forzato o pomposo … rende perfettamente l’ambientazione scelta, e la mancanza di dialoghi qui è perfettamente azzeccata. Le descrizioni sono suggestive e sublimi, incredibilmente dettagliate e realistiche, al punto che non si può non esserne rapiti.
Alcune frasi tendono tuttavia a essere un po’ lunghette e caotiche


Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Sebbene, in pratica, il tuo racconto presenti un solo personaggio, confesso che non per questo la sua caratterizzazione ne risulta indebolita.
La scelta di non accennare al passato della tua protagonista, lasciandola avvolta in un alone di mistero, è qui perfettamente adatta al contesto scelto e azzeccatissima. Di lei non si sa molto, tutto ciò che si può intuire deriva dalla profondissima introspezione presente nel testo, che apre una vera e propria finestra nell’animo della ragazza.
Sei riuscita a rendere perfettamente le sue emozioni e i suoi sentimenti, ciò che le accade si ripercuote sul suo animo con la potenza di un urgano, travolgendo il lettore stesso con tutta la sua autentica forza. La descrizione delle sue impressioni, dei pensieri e dei timori non permette di restarne indifferenti, e concede quindi un vero e proprio viaggio nell’animo della fanciulla.
Praticamente, sei riuscita a fare dell’introspezione il cavallo di battaglia del racconto, che ne risulta incredibilmente avvalorato.


Utilizzo del pacchetto: 10/10
Come sempre, qui non c’è molto da dire.
Tutti gli elementi sono stati rispettati senza problemi, e spenderò quindi qualche parola su quelli che mi hanno colpita maggiormente.
La citazione è indubbiamente presente, essa non è solo fisicamente inserita all’interno del racconto, ma ne è persino la colonna portante. L’intera storia viene costruita ed evoluta attorno a essa, facendone il proprio cardine e perno d’appoggio, al punt che è impossibile non notarne la presenza.
Inoltre, anche il tema delle Streghe è ben inserito, sebbene poi si scopra che in realtà nessuna di esse sia realmente tale.
Quindi complimenti!


Originalità e Trama: 8/10
Riguardo all’originalità e alla trama, ci sono parecchie cose da dire.
Iniziamo con l’idea, da parte tua, di proporre un racconto semplice. A primo acchito, per chi non fosse adeguatamente informato, la storia potrebbe apparire scarna e la trama debole … tuttavia, per chi sa dove guardare, è indubbia l’originalità dimostrata nell’optare per una reinterpretazione del famoso mito della Caverna di Platone.
Le citazioni e i riferimenti fortemente culturali, all’interno della storia, sono molteplici e perfettamente inseriti all’interno del racconto, mostrando un’ampia conoscenza del tema trattato e una notevole informazione di base. Non tutti sarebbero in grado di prendere un mito famoso come quello della Caverna e riproporlo con tanto realismo, motivo per cui devo assolutamente farti i miei complimenti.
Il motivo per cui non posso concederti il punteggio massimo è legato, più che altro, alla mancanza di una vera e propria evoluzione narrativa. Dilungando meglio il racconto, si sarebbe potuto creare un seppur lieve intreccio, sufficiente a rendere il tutto un poco più piacevole.
Comunque, è pur sempre un buon risultato!


Gradimento personale: 8/10
E arriviamo all’ultimo punto.
Inizio col dire che, da classicista e bibliofila fatta e finita come sono, non potevo non apprezzare tutti i riferimenti presenti nel testo. Che si tratti della storia in sé per sé, come ripresa del Mito di Platone, o delle citazioni dantesche, o di altro, per me leggere tale racconto è stato un vero toccasana.
Non sono, tuttavia, un grandissima amante dei racconti privi di una trama vera e propria, e sebbene le chicche culturali da te inserite compensino, non posso comunque esprimermi al massimo del punteggio per questo storia.


Totale: 45.5/52


Ciao cara giudichessa (come io preferisco), ho apprezzato moltissimo la tua recensione dettagliata e lunga, mi è piaciuta molto, ma mi ha distrutto il fatto che tu non abbia apprezzato il "configgere". Si sa, da classiciste siamo molto fissate e, per l'appunto, "configgersi" vuol dire "ficcarsi" "impiantarsi" come conficcare, allora ho scelto questa variante per non banalizzare, con le parole si deve essere un minimo creativi e mettere della varianti. Per il resto ho molto apprezzato la valutazione. La trama in realtà c'è, seppur breve (io in realtà sono solita scrivere trame complesse, per questo per le recensioni premio ti consiglierò assolutamente una delle più intricate xD). Era il tipo di storia che richiedeva semplicemente spostamenti circoscritti, ma c'è il mistero, la fuga, la foresta, poi il ritorno, la scoperta. Allora alla prossima e grazie del tempo che ci hai dedicato.
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Post: 1.907
09/08/2017 22:18
 
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Sei stata velocissima!

Ti ringrazio per la tua valutazione e sono molto contenta che la mia storia ti sia piaciuta, tant'è che davvero non saprei bene cosa dirti.
Per il tuo giusto appunto su un maggior approfondimento del passato dei personaggi, devo darti ragione, benchè abbia una spiegazione: il contest per cui la scrissi aveva un limite di parole, per cui dovetti restare entro un margine e non ho potuto eccessivamente spaziare, anche perchè - altrimenti - avrei avuto piacere di creare una storia anche un po' più lunga e articolata. Tuttavia, sono soddisfatta anche così.

Grazie ancora e vorrei ricevere, se possibile, la valutazione su EFP :3
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Post: 33
10/08/2017 19:49
 
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Re:
E.Comper, 07/08/2017 09.10:

3° posto - La città silente di AlenGarou con 46/52
Premio “Un amore speciale” per la migliore storia d’amore






Grammatica e stile: 9/10
Allora, inizio inserendo qui di seguito eventuali errori o refusi grammaticali riscontrati all’interno del testo, poi passerò a delle considerazioni più generali.
Voi uomini di città risultare (risultate) delicati persino per quanto riguarda i medicamenti.»
Inutile dire che mi sopraffaranno (sopraffecero), purtroppo con mostruosa facilità.
Uralt si era protratto (proteso) verso di lui – Forse questa correzione potrà non apparire chiara. Il verbo “protrarre” esiste, ma in questo contesto sarebbe scorretto, si può protrarre una discussione, o un disguido, ma non sé stessi verso qualcuno. In questo caso, il verbo “protendersi” è invece la soluzione migliore.
Quel luogo così era saturo d’oscurità da poter irretire il credente più fedele. (Quel luogo era così saturo …)
Dopo un ultimo momento di pace, procedettero (proseguirono) il viaggio.
Una volta salvata Gretchen e (dopo) essere usciti entrambi da quel posto dimenticato da Dio, avrebbe richiuso il cancello come promesso.
Che dire?
Fatta eccezione per gli errori grammaticali sopra citati, il testo scorre fluido e privo di intoppi. La sintassi è buona, mentre lo stile molto ben costruito, perfettamente adatto al genere da te scelto … l’introspezione, in particolar modo, risulta il cavallo di battaglia del racconto, permettendo al lettore d’immedesimarsi perfettamente nei personaggi da te scelti e descritti.
Quindi complimenti, bisogna solo sistemare gli errori qui citati, per il resto è tutto eccellente.


Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Passiamo ora ai personaggi.
Un ottimo lavoro, non c’è che dire.
Anche se Uralt non è presente che nei capitoli iniziali del racconto, sei riuscita a delinearne il carattere veramente bene. Immerso nella propria esistenza di Guardiano della Città Silente, l’uomo possiede un’indole calma e posata, perfettamente disponibile ad aiutare il prossimo ma allo stesso fedele e dedita al ruolo che gli spetta.
Tuttavia, il vero capolavoro è Robert. Il suo amore, il legame indissolubile che lo unisce alla sua Gretchen, sono così forti da essere impossibili da non notare … l’introspezione utilizzata nel descrivere il conflitto interiore che lo attanaglia è tale da proiettare il lettore direttamente nella mente del protagonista.
La sua storia con Gretchen è accennata, quel che basta da saziare eventuali curiosità sul loro passato, come giustamente deve essere. E il suo amore per lei è così forte da spingerlo persino a sfidare la morte per liberarla dal fardello che la assilla.
Lei non è che una figura vaga, eterea, ma penso che la cosa sia voluta e si adegui perfettamente al racconto. Essa rimane un miraggio sbiadito e angelico per la maggior parte del racconto, sfatato poi dalla scena in cui mostra le proprie fattezze vampiri che. E ripristinata poco prima di morire.
Un lavoro eccellente, non posso dire altro.


Utilizzo del pacchetto: 10/10
E ora i pacchetti.
Come sempre, qui non c’è molto da dire.
Tutti gli elementi sono stati rispettati senza problemi, e spenderò quindi qualche parola su quelli che mi hanno colpita maggiormente.
Ciò che più ho apprezzato è stato l’utilizzo del luogo e, in particolar modo, della citazione.
La Città Silente è perfettamente descritta, fin nel minimo dettaglio, ma ciò che mi ha colpita maggiormente è stato il modo in cui hai reso l’atmosfera oscura e maledetta che vi regna. La tensione quasi surreale presente nell’aria, il silenzio perenne e tutt’altro che normale, i mucchi di ossa sparsi ovunque … dettagli in grado di proiettare il lettore direttamente nel luogo da te scelto.
La citazione, inoltre, è perfetta per la storia.
Gli uomini si spingono fino a quel luogo dannato perché è il vuoto ad affascinarli, anche se sanno che probabilmente non potranno più fare ritorno.
Quindi complimenti!


Originalità e Trama: 7/10
La trama è buona, non ci sono dubbi.
È originale e per nulla scontata … certo, di storie d’amore in cui sono presenti i Vampiri ce ne sono molte e sono solitamente contraddistinte sempre dal solito modus scrivendi.
Qui però la storia da te narrata è completamente differente.
Il protagonista si trova ad affrontare la consapevolezza che, per liberare la propria amata dalla maledizione, il solo e unico modo è ucciderla con le proprie mani. E questa consapevolezza rischia quasi di distruggerlo.
Anche l’idea della città in cui vengono rinchiusi i dannati è ottima.
Tuttavia ho riscontrato un’incongruenza che mi ha lasciata alquanto perplessa. Quando Robert chiede al guardiano il perché, fino ad allora, i Vampiri erano sempre stati rinchiusi e non uccisi, lui gli spiega che il santone che creò il cancello della Città Silente cercò in tutti i modi una tecnica in grado di ucciderli. Tuttavia ogni suo tentativo fu vano, e non potendo liberarsene in altro modo ve li rinchiuse dentro.
Quindi la mia domanda è: perché invece Uralt sa come ucciderli?
Se sa come farlo, perché invece d’imprigionarli a rinchiuderli non li libera del loro fardello lui stesso?
Se ci pensi, è una bella falla, che forse non noterò nemmeno solo io.
Per questo non sono riuscita a darti il punteggio pieno, perché, comunque, la basta questo per incrinare non poco, almeno a mio parere, la trama nel suo complesso.


Gradimento personale: 8/10
Eccoci qui con l’ultimo punto.
Inizio col dire che non ho una grande passione per le storie con così pochi personaggi, specialmente se ambientate nel diciannovesimo secolo.
Tuttavia, amo i finali tragici. Si … adoro le storie d’amore senza lieto fine e specialmente quando la storia si conclude in modo da lasciare il proseguo all’immaginazione del lettore. E poi … possiedi uno stile tale che, per quanto ci siano stati alcuni errorini qua e là, non ho potuto non innamorarmene.


Totale: 46/52







Eccomi qui ^^ Scusa se ti rispondo solo adesso, ma sono appena tornata a casa da una mini vacanza XD Ad ogni modo, ti ringrazio per la tua disponibilità e la velocità nel fornire le valutazioni di questo contest :)

Sono molto contenta che la storia ti sia piaciuta e più tardi provvederò a correggere gli errori citati (grazie, con la scusa che mi ritrovo sempre all'ultimo momento me ne scappano un sacco durante la revisione ç_ç). Per quanto riguarda il tuo dubbio sulla trama, credo di essermi spiegata male io. Mea Culpa.
Ti riporto qui la frase: "Il santone usò ogni sua conoscenza per trovare un modo di liberare quelle povere anime dal male, ma purtroppo perì prima di riuscire a trovare una cura. Ecco il motivo per cui gli erranti non sono stati uccisi."

Con "liberare" intendevo proprio nel vero senso del termine. Dato che il vampirismo è associato a Satana, e quindi una corruzione dell'anima, il santone voleva trovare un modo per "esorcizzare" il male dai poveri malcapitati, senza però ucciderli. Insomma, la chiave di tutta la vicenda è quella di salvare anime innocenti. Tuttavia la ricerca di questa cura ebbe uno stallo con la morte dell'uomo e ai guardiani fu affidato il compito di vigilare sulla città e sui dannati al suo interno in attesa di qualche miracolo divino. La missione di Uralt è, quindi, quella di sorvegliare la situazione. Offre però una scelta ai bisognosi che vagano da lui in cerca d'aiuto anche se, in cuor suo, sa di essere del tutto impotente. Però sì, alla fine la cura più veloce sarebbe quella di ucciderli XD Ecco, spero di essermi spiegata un po' meglio.

Per quanto riguarda le recensioni, mi piacerebbe ricevere questa valutazione nella storia e poi puoi scegliere se recensire When the children play, Viridis o Limos. Insomma, vedi te quella che t'ispira di più XD

Detto questo, ti ringrazio per la valutazione ^^
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Post: 14
11/08/2017 10:29
 
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Re:
E.Comper, 07/08/2017 08.58:

6° posto a parimerito - Una Danza per il Dio di Yusaki con 42/52





Grammatica e stile: 9/10
Eccomi qui.
Riguardo la grammatica e la sintassi, devo farti i miei complimenti.
Infatti, in tutto il testo non ho riscontrato un singolo errore o refuso che fosse inerente a uno di questi due fattori. La storia prosegue, liscia e priva di difetti, e sebbene si tratti di un testo breve è comunque un buon punto di partenza.
Se a ciò vi si aggiunge poi l’utilizzo di uno stile praticamente privo di difetti, la qualità del testo non può non fare un notevole salto.
Hai fatto ricorso a uno stile semplice e lineare, che tuttavia non cade mai nel banale, e si adatta perfettamente all’ambientazione quasi fiabesca del racconto. La narrazione è gradevole e i dialoghi ben strutturati, personalmente avrei inserito qualche descrizione in più, ma si tratta comunque di un buon risultato.
Complimenti ancora!


Caratterizzazione dei personaggi: 6/10
Riguardo alla caratterizzazione dei personaggi, non si riesce a intuire moltissimo.
Vero è che, quando ci si basa su un racconto così breve, rendere a dovere il carattere dei vari personaggi può risultare incredibilmente complesso, tuttavia essendo il limite di 8.000 parole non credo che tale impresa potesse definirsi impossibile.
Se con Re Embla e col Dio dall’Eterno Sorriso sei riuscita, anche se non in modo completo, a delinearne almeno le basi caratteriali, con Lif non si può dire altrettanto. Tutto ciò che possiamo intuire lo si fa dai loro atteggiamenti, dalle parole e dalle riflessioni, tuttavia il testo non presenta moltissima introspezione e ciò rende difficile creare un quadro completo dei personaggi.
Le basi ci sono, almeno per i due sopra citati, tuttavia ritengo che avresti potuto indagare maggiormente nel loro carattere e descriverli meglio.


Utilizzo del pacchetto: 8/10
Come sempre, qui non c’è molto da dire.
E qui sono perfettamente integrati … hai scelto di non mettere il porto, ma personalmente penso che sia una decisione passabile, visto che gli altri filano lisci come l’olio.
La citazione è, a dispetto dei tuoi timori, perfettamente integrata nel testo, specialmente nel frammento finale, dove il corpo del figlio di Embla e Lif affonda nel lago, sotto gli occhi del Dio.
Il finale è indubbiamente triste, e a mio parere anche inaspettato.
Non mi sarei aspettata una svolta simile e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa.


Originalità e Trama: 10/10
Un Dio che vive a stretto contatto coi mortali, le Sirene come creature apatiche e incapaci di amare (ripresa piacevole dell’originaria versione mitologica, sempre meglio della Sirennetta dei Disney, che diamine) … tutti fattori indubbiamente innovativi che hanno contribuito a rendere il racconto a dir poco interessante e coinvolgente.
La storia è breve, lineare e semplice, tuttavia non cade nel banale e, anzi, risulta piacevole nel tono di fiabesca innovazione che propone. Alcuni dettagli non sono molto approfonditi, ma vista l’atmosfera fiabesca di cui è infuso il testo penso che sia una scelta tutt’altro che criticabile, inoltre il finale a sorpresa mi ha lasciata davvero soddisfatta.
Quindi che dire, complimenti, il punteggio è pienamente meritato.


Gradimento personale: 7/10
Ecco dunque l’ultimo punto.
Personalmente non ho mai avuto una grandissima passione per le atmosfere fiabesche e quasi “eteree”, che sinceramente non mi appassionano moltissimo. Tuttavia se una storia è buona, è buona … lo stile impeccabile e gli elementi d’innovazione mi hanno consentito di apprezzarla a dispetto di tutto e quindi devo comunque farti i complimenti.


Totale: 42/52





Grazie per la tua rapidità e per l'ottimo lavoro! :) Ma soprattutto, grazie per questo bel giudizio che mi ha permesso di vedere alcuni pregi e difetti della mia breve storia. Onestamente, sono davvero contenta così per quanto riguarda questo scritto, perché mi aspettavo non ne venisse fuori nulla di buono... invece se alcune cose sono piaciute, ne sono davvero felice. Grazie ancora! :)
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Post: 1.083
Giudice*****
17/08/2017 09:27
 
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Ciao.
Allora...passo di qui per dire che nei prossimi giorni consegnero' le recensioni premio.
Ora come ora sono in riablitazione nutrizionale in un centro quindi ci metterò un po' a rispondere a tutte le singole vostre postazioni.
Se tutto va bene per fine settembre dovrei dare le recensioni e stasera posterò anche un sunto con tutte quelle da consegnare.
Come con le valutazioni segnero' in tempo reale quelle date e quelle da dare.
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Post: 2.256
Giudice*****
17/08/2017 11:44
 
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Re:
E.Comper, 17/08/2017 09.27:

Ciao.
Allora...passo di qui per dire che nei prossimi giorni consegnero' le recensioni premio.
Ora come ora sono in riablitazione nutrizionale in un centro quindi ci metterò un po' a rispondere a tutte le singole vostre postazioni.
Se tutto va bene per fine settembre dovrei dare le recensioni e stasera posterò anche un sunto con tutte quelle da consegnare.
Come con le valutazioni segnero' in tempo reale quelle date e quelle da dare.




Prenditi cura di te, sei una persona gentilissima.
Usa tutto il tempo che ti serve, e grazie per la cura con cui stai seguendo questo contest. [SM=g27985]

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Post: 1.907
17/08/2017 19:45
 
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Prenditi il tempo che ti occorre.
Grazie per la tua puntualità e serietà.
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