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Contest "Echi dell' Occulto"

Ultimo Aggiornamento: 17/10/2017 22:46
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Post: 1.083
Giudice*****
07/08/2017 08:52
 
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8° posto - Profondità di RoryMaeda con 32/52





Grammatica e stile: 6/10
Inizio col dire che, sebbene non abbia riscontrato alcun errore grammaticale all’interno del testo, non ho potuto apprezzare particolarmente lo stile da te scelto per questo racconto.
Indubbiamente, grammatica e sintassi sono impeccabili, tuttavia lo stile è decisamente scarno e semplice. Le frasi si alternano con una brevità che per un testo così lungo non può non risultare pesante, con un utilizzo della punteggiatura ridotto ai minimi termini e un’altrettanto scarso utilizzo di tratti descrittivi che si possano definire tali. Non abbiamo la minima idea di come sia fatta la nave in cui il protagonista si trova, né di come fosse il porto o tantomeno il luogo in cui i due ragazzini (Mulatto e Pallido) vengono catturati … tutto ciò che ci è concesso sapere è qualche piccolo accenno inserito all’interno della narrazione, tutt’altro che sufficiente a rendere un quadro completo della situazione.
Per quanto, quindi, la mancanza di errori abbia contribuito a rendere il testo per lo meno leggibile, non posso dire altrettanto dello stile, che mi ha reso la lettura non poco pesante. Fortunatamente, la correttezza grammaticale e sintattica ti ha permesso di ottenere comunque un voto sufficiente.


Caratterizzazione dei personaggi: 5/10
Solitamente, sconsiglio sempre, a chi scrive storie, di cimentarsi in un racconto in cui il protagonista principale (o comunque un notevole numero di personaggi) sono bambini.
Questo perché, essenzialmente, rendere a dovere la personalità e il modo di pensare di un bambino è incredibilmente più complesso e difficile che fare lo stesso lavoro con un uomo adulto.
Bisogna stare attenti a non sforare troppo in ragionamenti complessi o eccessivamente profondi, e il testo deve essere adattato alla psicologia ancora infantile del personaggio, senza tuttavia cadere nel banale.
I tuoi personaggi hanno aspetti positivi e negativi.
Singolarmente, la mancanza di dialoghi, sebbene probabilmente voluta, impedisce una più profonda caratterizzazione del singolo. Mulatto è un bambino come tanti altri, ma di lui non c’è alcuna reale caratteristica che gli permetta di spiccare sugli coetanei, anzi … il suo carattere è totalmente privo di qualsivoglia tipo di personalità. Non si dimostra particolarmente testardo, allegro o positivo, non è un leader ma non è nemmeno un soldatino, la sola cosa chiara è la paura che quella situazione gli mette addosso e il desiderio di sopravvivere. Tuttavia non penso siano fattori sufficienti a definirlo ben caratterizzato, in quanto chiunque in quella situazione sarebbe stato colto dal terrore e avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di rimanere in vita.
Presi in gruppo, però, i bambini appaiono meglio costruiti. Anche se singolarmente non si mostrano eccessivamente caratterizzati, le loro reazioni e il loro modo di atteggiarsi sono indubbiamente quelli che avrebbero dei ragazzini in una situazione simile.
Inoltre ho apprezzato l’idea di non dare un nome proprio ad alcun personaggio, trasformandoli in figure generalizzate e vaghe, ma in modo totalmente consapevole e volontario.
Concludendo, penso che una caratterizzazione maggiore dal punto di vista dei singoli individui avrebbe favorito non poco la gradevolezza del testo, magari accompagnata a qualche informazione in più sul passato del protagonista principale, di cui in realtà non sappiamo praticamente nulla.


Utilizzo del pacchetto: 10/10
Come sempre, qui non c’è molto da dire.
Tutti gli elementi sono stati rispettati senza problemi, e spenderò quindi qualche parola su quelli che mi hanno colpita maggiormente.
Tra tutti, ho apprezzato in particolar modo l’utilizzo della citazione, che non solo è presente all’introduzione del testo, ma fa anche da base d’ispirazione per la storia stessa. Biondino, una volta sopravvissuto, si ritrova a ripensare agli avvenimenti appena affrontati, e nell’immagine delle onde che vanno a vengono senza sosta (tra l’altro presente sia all’inizio che alla fine del racconto) la citazione pare perfettamente integrata.


Originalità e Trama: 7/10
La cosa che più mi ha colpito della tua storia è che tutta la vicenda, Sirene comprese, avviene non in mare aperto ma dentro una nave.
Solitamente, quando si parla di questo genere di creature, le storie a esse ispirate si svolgono quasi interamente nel loro ambiente naturale, il mare. Le volte in cui mi è capitato un racconto simile, interamente ambientato all’interno di una nave, sono state così poche che potrei contarle sulle dita di una mano, motivo per cui questa scelta si dimostra essere incredibilmente innovativa e originale.
Le uniche pecche che mi hanno fatto abbassare il punteggio consistono essenzialmente nella mancanza di un intreccio particolarmente complesso così come nel fatto che, nell’ultimo settimo di storia, i riflettori si spostano completamente verso Biondino. Questo cambio improvviso mi ha lasciata in un certo senso spiazzata e sconcertata, anche se capisco che l’intento era far capire che comunque gli altri si erano salvati, personalmente mi sarei limitata a farlo trapelare con un breve cambio di scena finale. Invece qui si cambia completamente prospettiva, in un modo che personalmente ho trovato ingiustificato.
Concludendo, direi che un sette possa andare.


Gradimento personale: 2/10

Eccoci quindi all’ultimo punto di questo giudizio.
Sinceramente, lo stile da te utilizzato mi ha impedito di godere appieno del racconto, e se si aggiunge il fatto che molti dei personaggi non erano eccessivamente caratterizzati non posso proprio dirmi particolarmente soddisfatta.
Non ho una grande passione per le storie quasi interamente prive di dialoghi e quando mi trovo a leggere di racconti in cui i personaggi principali sono quasi tutti bambini le mie aspettative diventano davvero molto alte. Sostanzialmente, in questi casi, o funziona o non funziona, e cimentarsi in un’impresa simile significa dover essere preparati ad affrontarne gli ostacoli, motivo per cui tendo a essere molto severa verso chi, consapevolmente, decide di prendere tale strada.
Comunque ho trovato carina l’idea delle Sirene nella nave, e per questo almeno un due riesco a darlo.
Ovviamente, come dice il punto in questione, il mio è un parere prettamente personale. Altri al mio posto potrebbero non dirsi d’accordo, tuttavia, se vuoi un suggerimento, rivedrei un po’ quantomeno la caratterizzazione dei singoli, così da rendere la storia più piacevole per chi si dovesse trovare a leggerla.


Totale: 32/52

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