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Domy per sempre: la Dominator più modificata al mondo

Ultimo Aggiornamento: 25/03/2020 18:16
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14/05/2018 23:58

e probabilmente quella meglio realizzata
sarà una cosa lunga. ho circa cento foto, non so ancora se le posto tutte, ma tutte quelle postate saranno da chiudersi al cesso a farsi male. consiglio i moderatori di salvare questo post via via verrà completato, in caso le foto spariscano. sarà tutto TROPPO FICO e non deve andare perduto.

non è un lavoro mio, ma del un caro amico Rickyx del forum cugino delle XR. il ragazzo gioca in casa, lavora in una fabbrica di aeroplani e quindi ha accesso facile a macchinari utensili di alta precisione e materiali speciali. lui ci mette il suo... è praticamente un pazzo, nel senso buono. vedrete.

















rickyx: io vorrei solo capire perchè l'hai fatto. (rumori sinistri e spettrali dal basamento)
domy: perchè sono una zoccola, sono quella che con trentamila lire di benzina e la manetta tutta aperta voglio ammazzarle tutte....
rickyx: ma io non ti avevo fatto niente. solo 15 anni senza smontarti...
domy: pure tu come tutti gli altri mi tenevi a parte. a parte fuori. a parte qui dentro. sempre a parte.
rickyx: io in garage ti ho trattato sempre come tutte le altre....
domy: ma le altre sono racing o special io... che ne sai tu? quando dico di voler essere special... per capirmi dovresti essere come me. vivere come me. provare quello che provo io. questa sella sempre troppo larga. questo serbatoio grosso... questa campana stonata in mezzo alla forcella... a volte vorrei tornare indietro a quando ero originale.. tante cose non le capivo e forse era meglio così.
rickyx: Domy...
domy: quando mi mettevi le gomme coi tacchetti. mamma Honda, tu, gli amici ridevano, mi applaudivano: bella! bella! l'attrice del garage.. era bello allora. quasi tutte le notti sogno che una mattina mi sveglio e mi ritrovo nel sahara.. d'epoca, col serbatoio ingiallito... con le rughe sulla sella, le perdite d'olio, il vapor spento.
vedi, forse allora, potrei essere come tutte le altre. non è che sono una vera racing che posso dire: farei delle mulattiere impestate... neanche una special e dire: domani mi pubblicano su una rivista...
Io non sono ne carne ne pesce, io sono Domy. Domy per sempre.

www.youtube.com/watch?v=IwRNhCXr-F4



stay tuned. the best is yet to come...
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15/05/2018 00:26

continua Rickyx:

E cosi', dopo questa ironica introduzione sulla falsariga di un famoso film del 1989, un anno dopo la sua prima immatricolazione, vi racconto cos'e' successo alla Domy, spinto da molti a rendere pubblici vizi e virtu' di quest'altra cavalla in mio possesso... Ben felice del fatto che qualcosa possa essere utile anche ai possessori di XR 600/650.
Dopo 10 anni con la Suzuki DR600, la svolta. Volevo una sostituta piu' robusta e mi fisso sulla Dominator. Cerco e la trovo in vetrina nella primavera del 1999, cinque proprietari, contakm con cavo rotto, fermo intorno ai 45000, con un brutto scampanellio di pistone a freddo, scommettendo e vincendo una birra col concessionario sulla causa del rumore. Tutta rossa e in buono stato generale, decido di portarla a casa, la pago in Lire, e nei 30 km dal negozio al garage penso e ripenso... mumble mumble... '' beh, e' carina... pacioccona ma si guida bene..'' ''la frenata e' appena sufficiente, si puo' avere di piu'..'' '' la forcella dondola un quarto d'ora ogni buca.'' ''l'ammortizzatore va ancora ma non si puo' regolare ad hoc.'' ''solo 13 litri di serbatoio??'' ''due marmitte?? non sia mai..'' '' pesa un po,' e 'sta carena poi...con la strumentazione dell'Alfa Romeo Arna e il faro che non gira'' '' il motore tira bene in basso ma non allunga niente.'' '' il manubrio di ferro?? Il 1979 e' passato da un pezzo..'' ''eh si.. tutte uguali ste giapponesi, vanno bene ma non ce n'e' una che va bene''.
Ok, e' risaputo che il problema sono io.
Ci risiamo... Anche stavolta qualcosa mi dice che non mi fermero' alla ''stock series''.
Il demone ormai scatenato, mi fa fermare subito dal pusher dei ricambi. Niente Internet, niente Ebay. Solo gran sfogliare di cataloghi cartacei, ed esco di li con un manubrio Renthal, paraolio forcella, tubi in treccia, necessari raccordi, pastiglie Dunlopad, prenotazione del serbatoio Acerbis da 26 lt. pistone Wiseco da 101 e la famosa marmitta Arrow Dakar che arriveranno la settimana seguente. La sete di modifiche e' miglioramenti e' a posto per un paio di settimane, ma sappiamo tutti che questo genere di delirio e' inarrestabile, una specie di mostro che tritura le moto originali e le rigurgita modificate di continuo... roba da mitologia greca. Ci sono stato in giro tutta la notte, l'ho usata per tutta l'estate, qualche volta ho sperato pure che si rompesse, perche' la fissazione era sempre quella, non vedevo l'ora di smontarla e modificarla. Arrivo' cosi' l'inverno del nuovo millennio, e di conseguenza l'inizio dei lavori di trasformazione. L'obiettivo era di creare un mezzo per poterci andare anche in Africa, e tale e' rimasto, anche se ancora e' un sogno da realizzare.
La smonto tutta. Riverniciato il telaio dopo pallinatura, fondo epossidico e giallo poliuretanico, comincia il riassemblaggio. Il temuto ''millennium bug'' era invece solo mio ed in piena azione.
La scatola filtro l'ho rifatta ex novo in fibra di vetro e carbonio, guadagnando il volume occupato dalla batteria. Alloggiati all'interno troviamo il regolatore di tensione che viene cosi' raffreddato dal flusso d'ingresso, e un grosso filtro conico KN di uso automobilistico, che permette di calzare il famoso ''sand arrester'' in pratica una specie di autoreggente...
La batteria e' riposizionata sotto la fiancatina sinistra al posto della marmitta, dove le ho creato un nuovo supporto. Appena mi molla passo al Litio cosi' tiro giu' un altro chiletto. Non me la sento al momento di collegare i due poli insieme con un robusto cavo di rame.. l'eutanasia ancora no.
Per l'impianto di lubrificazione, avevo montato un radiatore dell'olio della Tenere', passato poi sull'xr, ma quanto prima verra' rimontato per l'ottimo risultato che dava limitando il deterioramento e il consumo d 'olio, infatti abbassa di circa 30°C la temperatura. Le tubazioni sono in treccia, compresa quella dal carter dx al coperchio valvole, dotata di un piccolo dissipatore.



io commento: ovviamente, partiamo dal motore. preparate i popcorn, mettetevi comodi e tenete le mani sul tavolo, che vi vedo.













la biella è Prox, ma rilavorata, alleggerita e lucidata a specchio per eliminare possibili inneschi di frattura. stesso trattamento all'albero motore, alleggerito e lucidato a specchio, così come il contralbero.























prosegue Rickyx:

Il motore ha subito pesanti trasformazioni, a partire dai cuscinetti di banco e del secondario, a rulli cilindrici sfilabili, che solitamente uso montare per applicazioni gravose o affidabilita' oltre l'umana comprensione. Per dovere di cronaca li ho rimontati tali e quali. Usura zero.
Con gran pazienza, mediante aggiustaggio, misurazioni e rasamenti vari, venivano eliminate TUTTE e dico tutte le guarnizioni del motore,ad eccezione di una sola lamina fra testa e cilindro e fra testa e coperchio valvole, scelta fatta a suo tempo, per poter aprire il motore ovunque in emergenza, senza officina e ricambi di consumo, poterlo richiudere e tornare a casa solo con un tubetto di Threebond e pochi attrezzi. Scelta azzeccata e affidabile, in 15 anni mai una perdita d'olio, non l'ho piu' riaperto, e per le poche manutenzioni effettuate, nemmeno la preoccupazione di reperire le guarnizioni di domenica o combattere Murphy e le sue leggi.

riprendo io...

se a questo punto pensate di aver visto dio, ancora non avete capito una sega. rimanete calmi e tranquilli, niente mani sotto il tavolo che vi vedo, e aspettate il resto.

che sarà peggio, sempre peggio.

non cambiate canale, torniamo dopo la pubblicità...
[Modificato da GPSmax 15/05/2018 00:30]
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15/05/2018 09:42

ho già la bava alla bocca e le mai sotto al tavolo... ma sono in ufficio quindi sto bbono [SM=x653539]

[SM=x653546]


Leandro (da Milano)
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15/05/2018 11:43

Aspettando impazienti la fine della pubblicità...
Che dire se non WOW! e Ri-WOW!

Raffreddamento a liquido ad hoc,
Faro Fantastico!
Strumentazione (Koso ?), che non sembra sia il solito "solotachimetroebasta..."
Parafango che diresti "meglio quello alto" ma sta da Dio!
Grafica Minimal ma d'impatto...
E motore... non dico niente, solo perchè non è il mio campo... [SM=g27995]



Ma (nuovamente WOW!) Questa si che è una Super Trasformazione del Domy [SM=g28002]

Complimentoni a Rickyx [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535]

E grazie a te x la divulgazione [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535]


[SM=g4259407] [SM=x653540]
[Modificato da Manu_Domy_70 15/05/2018 11:50]


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15/05/2018 22:41

proseguo nella dissertazione. di seguito l'opera di rifinitura del pistone Wiseco forgiato. anche i pezzi della migliore qualità, se montati ad un certo livello e da certi loschi personaggi, hanno bisogno di "correzioni"...









e comunque, un risparmio di peso di oltre il 10% (senza perdita di affidabilità) non è poco, su una massa in movimento alterno. la testata e tutta la distribuzione sono state pesantemente riviste, e qui parte una delle chicche più fighe di questa splendida realizzazione artigianale. ma lascio il commento di Rickyx a parlare:

Un altro punto debole della Domitilla, e' il collettore di aspirazione. Troppo lungo dunque penalizza gli alti regimi, e ogni tanto si spacca con gli odiosi ''CIUFF'' facendo cosi entrare aria dando i problemi che tutti conosciamo. La soluzione e' stata di fresare 6mm il piano di appoggio del collettore sulla testa, spostare la vite di fissaggio inferiore, ricavare dal pieno il collettore di aspirazione in ergal, in grado di alloggiare un convenzionale manicotto di gomma. Sulla testa ''modello vecchio'' , il collettore simile era invece fissato con 4 viti, di cui 2 che impegnavano due colonnine inserite nei fori fatti nell'alettatura per alloggiarle. Tutto cio' fatto con le dovute inclinazioni dei condotti ripresi di fresa, ha permesso l'accorciamento di 25mm guadagnando in erogazione e ad alto regime in maniera soddisfacente. Naturalmente tutto il condotto di aspirazione ha subito un opportuna riprofilatura, raccordatura e sabbiatura finale per adattarsi al radicale cambiamento.
Rimontata, la battezzo nel 2000 sulla spiaggia e sulle dune di Neohori in un raid in Grecia di 4 giorni andata e ritorno, col primo tagliando fatto in strada, a Zacharo all'esterno del bar di un amico.
Il carburatore ora e' un keihin fcr 41 allargato nel diametro del diffusore a quasi 44 mm, con manicotto in gomma dell' XR 650, variato negli sfiati, e nella presa di benzina, ma per lungo tempo ho usato il suo originale a depressione elaborato all'uopo.

sotto con le foto. attenti, che domani il capufficio ve le vede, le occhiaie...











per i sempliciotti che non hanno capito che è successo (...scherzo...) le foto illustrano il bilanciamento dell'albero a camme, eseguito eliminando materiale negli eccentrici, in modo che l'albero stesso giri come un fuso anche se ha "i bozzi" delle camme che ovviamente sbilanciano.

occhio adesso, prendete la coramina e state seduti ben fermi e tranquilli. respirate...

























... tuttapposto a livello coronarie?... se rispondete, siete vivi, quindi vado avanti. i morti per infarto e ictus, portateli via. qui non si scherza un caxxo...

[SM=g27988]
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15/05/2018 23:32

avanti, sempre avanti. due foto sui condotti, poi il carburatore...















questo è il famoso Keihin FCR downdraft, il carburatore che ti cambia la vita. ne ho montati diversi sulle XR e l'erogazione cambia dalla notte al giorno. unico neo, costa come un trapianto di fegato.

prosegue il nostro Rickyx:

Per il sistema di scarico, i collettori sono in acciaio inox diametro 32 comprati all' Intermot di Monaco, con opportuno adattamento nella giunzione al terminale, rimasto lo stesso tranne il fondello ricavato dal pieno, ma sul quale dovrei montare il famoso dbkiller variabile uguale a quello che ho costruito per l'xr 650.
I piattelli delle molle valvole li avevo fatti in titanio, e godono tuttora di ottima salute. L'albero a camme e' un Megacycle a fasatura HRC per xr 600, comprato a suo tempo dal buon Rino di Motorando, ora modificato nello schema di lubrificazione e bilanciato insieme all'ingranaggio della distribuzione. Avevo alleggerito i bilanceri e persino i registri delle punterie. Il pistone, e' sempre Wiseco ma ora con alesaggio di 102,4 alleggerito a da 431 a 380 gr, e con trattamento sul mantello. Il rapporto di compressione misurato e' 11,8:1. A questo valore si e' arrivato per l'eliminazione della guarnizione di base cilindro, e l'uso di un solo ''foglio'' della guarnizione della testa.

ed ecco le relative foto:











purtroppo sarebbe troppo difficile per me rimettere ordine tra foto e testo, quindi vi toccherà leggere e poi cercare le foto corrispondenti. prosegue il nostro con alcuni dettagli su biella e albero motore:

La biella OEM e' stata scarcerata per buona condotta e decorrenza dei termini a favore di una Prox, che in questo modello non ha mai dato problemi, ma ricordando esperienze funeste con questa marca, ho provveduto a regolarizzarne le forme con fresatrice e tavola girevole, poi lucidandola in maniera maniacale specialmente sulle linee di forza. E' poi stata sottoposta a controllo di durezza, controllo metalloscopico, e radiografico e poi affidata ai servizi sociali dell'imbiellaggio.
L'albero motore e' stato alleggerito e ribilanciato, cosi' come il contralbero, ed entrambi hanno beneficiato di lucidatura finale.

per inciso, aggiungo io, l'albero motore Megacycle NON ha il decompressore automatico... ma ecco che proseguo col racconto di Rickyx. i riferimenti temporali non sono stati aggiornati, fatevi voi due conti se volete. a me è bastato il suo racconto e le foto della moto, che ho anche visto dal vero...

Premesso che alcune modifiche hanno interessato la revisione totale di questo motore l'anno scorso, altre hanno un lasso temporale molto alto. Avendo ormai superato i 77000 km in circa 11 anni di utilizzo gravoso dopo la prima revisione, (poi e' stata ferma per quasi 5 anni) comprensivi di 7/8 vacanze in Grecia, uso quotidiano senza ritegno e senza risparmio, innumerevoli gite on/off e vagabonderie varie fra Germania, Svizzera, Austria e Francia, ci portavo pure mia figlia Denise nei massacranti raid casa-asilo... col solo consumo dei cambi d'olio, 2 catene di distribuzione e relativi pattini, 2 frizioni, 1 coppia dischi freno, 2 trittici e mezzo di trasmissione finale e 2 revisioni testa, ora sostituita per cricche, 1 gruppo ruota libera di avviamento, il serbatoio e la sella per ingiallimento e deperimento estetico da anzianita' di servizio,
la poverina era in uno stato di indigenza, faceva rumori preoccupanti e bisognava intervenire.
E' stata un emozione riaprire questo motore dopo cosi' tanto tempo, una sensazione da archeologo di fronte ad un sarcofago egizio. Per il gruppo cambio, la modifica e' interessata dalla sostituzione dell' albero secondario con quello piu' recente a millerighe, qui ho scoperto che puo' alloggiare il pignone dell'xr 650 montato rovesciato, che avendo 3mm di impegno in piu' allunga cosi' la sicurezza dei componenti. L'albero l'ho tornito dal lato destro interno al motore, per alloggiare l'ingranaggio dell' irrinunciabile kick starter. Altra variazione riguarda l' ingranaggio sul primario della seconda velocita', che sui modelli piu' recenti e' piu' corta di un dente. Ho pero' mantenuto la coppia di ingranaggi quinta velocita' del mod. 88, che e' piu corta di un dente sul primario rispetto ai modelli successivi. Il risultato e' un cambio meglio amministrabile in ogni utilizzo con le piu' svariate rapportature finali. Il blocco del selettore sul desmo, era stato toccato da un interessante modifica con un cuscinetto a sfere al posto del dischetto d'acciaio,che rende il funzionamento piu' dolce e preciso, trovato ad usura zero e riconfermato.
Tutti gli ingranaggi sono stati puliti e pallinati a bassa pressione con microsfere di vetro per togliere le famigerate ''lacche'' e cercare segni di usura anomala, consapevole dell'uso fatto, ma niente e' emerso, solo un anello seeger rotto quasi a meta',(brivido) chissa' dove e chissa' quando, il pezzo trovato attaccato a una delle calamite messe ad hoc all'interno dei carter, ribadendo cosi' il concetto piu' volte espresso, che l'olio ''automotive'' Castrol formula RS e denominato poi EDGE, 10W60 di cui ho sempre fatto uso in 15 anni, nonostante non disponga dei fantastici additivi antitaglio per il cambio, non ha creato usure nei componenti. La campana della frizione e' stata ''raddrizzata'' sul tornio per alleggerirla ma soprattutto bilanciarla, data la fusione molto irregolare, cosi' come il tamburo e lo spingidisco. Le 4 colonnine delle molle sono state pareggiate togliendo 0,5mm sulla superficie, per dare qualche kg di spinta in piu' sulla frizione senza pregiudicare troppo la durezza di azionamento, ma prima o poi faro' un martinetto idraulico anche a lei. La pompa dell'olio ha subito una piccola ''limata'' permettendo all'ingranaggio della primaria di poter uscire rimanendo montata. Il volano era stato alleggerito di oltre 400gr, ma nell'utilizzo ormai turistico in due, ho preferito montare il volano my '94 piu' pesante rispetto al my '88 oem , che offre un' erogazione piu' rotonda e meno nervosa. Colpito da improvvisa e compensativa sindrome di alleggerimento delle parti in rotazione, ho forato tutti gli ingranaggi che potevo, ringraziando la mia povera fresatrice per lo sforzo stoicamente sopportato senza lamenti. Nel frattempo tutto il motore vuoto, e' stato sabbiato e riverniciato con fondo e vernice epossidica.
La bulloneria di montaggio era ed e' rimasta per i carter centrali e coperchio valvole in acciaio inox, per i coperchi laterali in ergal.

ed ecco le relative immagini...





NDR: questa è la classica fresatura sulla pompa dell'olio, che permette di smontare la primaria e la catena di distribuzione senza doverla rimuovere. una paraculata come tante altre...

[SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]



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Dominatore
16/05/2018 09:14

Che dire? Ingegneri della Honda....IMPARATE dall' ingegno italiano!!!!
Che spettacolo,anche la descrizione è degna del miglior manuale. [SM=x653535]
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Dominatore
16/05/2018 09:15

Mamma, mamma,la voglio anch'io
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Eccelso
16/05/2018 13:52

Troppo troppo bravo una descrizione fantastica [SM=x653535] [SM=x653561]


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Cinquantino
16/05/2018 20:54

quanto costerebbe un lavoro così al motore da un artigiano?


Kataklism
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Mastro Dominatore
16/05/2018 21:46



il motore chiuso, in tutta la sua imponente bellezza. e come promesso, non è finita. ora viene il bello. continua a raccontare Rickyx:

Ora passiamo ad un altro affascinante paragrafo, la sospensione anteriore.
Inizialmente per l'avantreno avevo destinato una forcella Simons USD americana con steli da 2 inches (quasi 51mm) e foderi da 60mm che avevo recuperato, ma alcune problematiche hanno fatto si che sia ancora sullo scaffale, deviando sul montaggio delle sole piastre di sterzo che sono ricavate dal pieno, e sulla costruzione di 4 boccole per poter montare provvisoriamente la forcella originale che avevo gia' modificato per renderla meno ballerina, o qualsiasi altra, in attesa di tempi migliori. Soluzione questa che si rivelera' vantaggiosa. Bastera' tornire le 4 boccole da diametro interno 41 a diametro 46 e cambiero' rapidamente l'avantreno. Difatti, il buon Webbone mi cede una forcella oem XR 650 un po vissuta che pero' si presta ad un gioco perverso. Una modifica sperimentale quasi obbligata. Chiaramente per adattare la misura alla Domitilla, ho dovuto ridurne la corsa di 60mm. Le molle sarebbero state troppo precaricate, allora si fa spazio l'idea malsana..
...sento delle voci.. TOGLIAMOLE.















NDR: nelle immagini qui sopra è descritto l'adattamento per realizzare il supporto del parafango e, cosa assai più importante, il manicotto a tenuta d'aria e olio per poter pressurizzare la forcella e permettere l'eliminazione delle molle, facendola diventare totalmente ad aria. spiegazione dovuta...

E cosi' parte la metamorfosi, sui foderi vengono creati gli attacchi per il parafango, indi eliminati per tornitura la sede del seeger di ritegno, la sede del parapolvere, e vengono poi ricavate dal pieno due cuffie che alloggeranno un paraolio aggiuntivo di sicurezza. Le boccole di adattamento per la lunghezza all'interno delle cartucce, vengono dotate di molla di contrasto, i tappi superiori vengono modificati con una piccola paratia interna, per proteggere il sistema pneumatico da spruzzi d'olio, e con l'aggiunta dei raccordi e delle ghierette di regolazione manuale per l'estensione. Lucidatura e anodizzazione nera come scelta estetica. Dopo le necessarie messe a punto riguardo quantita' e viscosita' dell'olio, ho ottenuto una forcella idropneumatica con una capacita' di assorbimento eccezionale, estremamente confortevole nella guida, eliminando pure 1 kg del peso delle molle.
Sto assaporando un gusto sadico nel centrare tombini, buche e irregolarita' stradali varie che praticamente non si sentono. Sullo sterrato il comportamento e' analogo e la forcella e' facilmente regolabile tra pressione e taratura idraulica, per adattarsi ad ogni percorso e stile di guida.
L'impianto pneumatico e' controllato da un manometro alloggiato sul cruscotto, e gestito da una pompa di pressione manuale installata nel cannotto di sterzo, con sistema da me brevettato e depositato alla Camera di Commercio di Varese.





















e scusate se è poco, aggiungo io. l'idea di poter avere la pompa per pressurizzare le forcelle a piacimento sempre disponibile, integrata nel cannotto di sterzo, è semplicemente geniale. ho lavorato molto in passato coi mono della Double System, un'azienda di Roma che faceva questi ammortizzatori senza molla, totalmente ad aria, leggerissimi e molto efficaci. ma... dovevi andare praticamente a giro con la pompetta per gonfiarli, altrimenti in caso di perdita di pressione eri a piedi con la ruota che toccava il parafango.

per inciso, il buon Rickyx aveva fatto questa forcella una buona decina d'anni prima che le varie Showa eccetera facessero le forcelle SFF che oggi sono di serie su molte cross. onore al merito. ma ripassiamo la parola al Rickyx...

L'ammortizzatore posteriore data la difficolta' di reperire a suo tempo qualcosa di decente, e' il risultato di una efficiente ''messa assieme'' di svariate parti di ammortizzatore Showa e Kayaba in peccaminoso connubio metallico da madre ignota, ma qui pater semper certo est.
E' in programma un monoammortizzatore ad aria, si potrebbe partire da un vecchio FOX americano che i piu' anziani ricorderanno con affetto.. ci sono in lista come candidati anche parti di Sachs Hydrocross e rottami aeronautici vari... i pezzi basilari per farlo ci sono, il progetto anche, il tempo un po' meno ma lo trovero', per dare anche al retrotreno pari diritti e opportunita' pneumatiche.
E' arcinoto che il calzolaio cammina con le scarpe rotte...





La strumentazione e' ora affidata al Trailtech vapor stealth, montato su supporti antivibranti, incassato in un cruscotto che ho realizzato in alluminio e poi fatto anodizzare.
In precedenza era montato il meraviglioso Touratech imo 100R300 con gps Garmin, trasferito poi sull'xr.



Per il comparto freni, oltre le ovvie tubazioni in treccia, all'anteriore trova posto il mio inutilizzato impianto xr 650 SM originale con disco da 320mm, dove pero' viene realizzato ex novo il mozzetto flottante e le viti di fissaggio, per adattarsi al mozzo ruota Dominator. Chiaramente il passaggio del perno ruota da 15 a 17 mm ha richiesto la sostituzione dei cuscinetti e la realizzazione del distanziale interno in lega. La pompa e' una Brembo assiale con pistoncino da 12mm, serbatoio separato e leva regolabile.
Al posteriore il disco passa a diametro 240mm, con staffa portapinza della Transalp seconda serie, facilmente adattata con 2 piccole fresature. Il disco e' stato fatto su mio disegno, ma l'originale Transalp si puo' montare sul mozzo posteriore Dominator senza alcuna modifica. La leva del freno alloggia 2 cuscinetti e uno snodo uniball sull'asta di comando. La pompa e la pinza qui rimangono OEM, quest'ultima toccata solo da una piccola modifica per migliorarne il raffreddamento.













io ho finito gli aggettivi. avendo visto la moto dal vivo, ed avendo visto il buon Ryckyx lavorare, vi assicuro che è un'esperienza da vivere almeno una volta nella vita. se poi invece consideri la moto come uno scooter, allora facciamo che ti voglio bene uguale e ci salutiamo qui adesso.

ultime considerazioni del testo di Rickyx:

Ormai ai titoli di coda, affermo che nonostante sia stata usata e strausata, molte volte abusata e incompiuta, la Domy non mi ha mai stancato, anche se per un certo periodo e' stata trascurata e cannibalizzata a favore della ''Rossa d'Alluminio'', ho sempre pensato ad un grande ritorno della ''Gialla d'Acciaio''.. e cosi', dopo svariate avventure e divertenti creazioni, alcune ancora da realizzare, altre molto improbabili ormai, ad esempio i massacranti raid casa-asilo (mia figlia fa la terza superiore) anche se i soprannomi a lei cari li conoscete, sono lieto di presentarvi questa mia ennesima stringa di vita, che viene ribattezzata a giusto titolo NX 680 R.

ed io aggiungo un'ultima fotochicca...



e vi lascio alle vostre elucubrazioni morbose. attenzione che domani avrete le occhiaie...

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16/05/2018 21:47

Re:
Kataklisme, 16/05/2018 20.54:

quanto costerebbe un lavoro così al motore da un artigiano?



non te lo farebbe nessuno. comunque puoi ipotizzare un 200 ore di mano d'opera, facciamo a 50 euro l'ora... fatti i tuoi conti...

ovviamente, ricambi esclusi.
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Cinquantino truccato
18/05/2018 00:53

Affidabilità Motore sul lungo kilometraggio
Viste le (super, ma forse estreme) modifiche ?


E poi, boh...
non so quanto testate le forcelle solo ad aria,
ma aver anche le molle (a me) darebbe sensazione di più
sicurezza.

Cmq in generale, onore al genio, e all'impegno [SM=g28002]
[Modificato da Manu_Domy_70 18/05/2018 01:02]


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18/05/2018 08:15

Che dire ....con la bava alla bocca, certo avere a disposizione le macchine utensili, (e soprattutto saperle usare) è una comoditá, ma chi si è messo a fare certi interventi e realizzare certi pezzi, oltre ad essere capace, dimostra di avere " le idee" giuste. BRAVO
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18/05/2018 08:49

per fortuna al mondo esistono persone che fanno cose straordinarie solo per il gusto di farle , nulla di tutto questo ha un senso se non quello di godere della soddisfazione di averlo fatto [SM=x653535]


#MORDICARE
www.elettrauto-torino.com
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18/05/2018 17:57

Però poteva fare anche i rilevamenti.. Muoio di curiosità sugli effettivi vantaggi di un simile lavoro al motore...
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18/05/2018 23:45

Re:
-- Paolo --, 18/05/2018 08.49:

per fortuna al mondo esistono persone che fanno cose straordinarie solo per il gusto di farle , nulla di tutto questo ha un senso se non quello di godere della soddisfazione di averlo fatto [SM=x653535]



bravo Paolo. è esattamente questo il concetto. non serve sapere che il motore eroga 54,85996548 cavalli, ma è sufficiente sapere che lì dentro i pezzi sono stati fatti (quasi) a mano da te.

per Manu, riguardo l'affidabilità c'è qualche riferimento nel testo. ma queste non sono modifiche estreme, solo attente ottimizzazioni. quindi direi che l'affidabilità non ne risente poi tanto. consideriamo che un motore di serie, anche se trattato bene, a 40.000 km ha la metà dei pezzi già sottomisura e che sarebbero da cambiare... ma ci si va in giro allegramente lo stesso, coi ticchettii e i rumorini del caso.

per le prestazioni, a braccia direi che siamo oltre i 50 cavalli. la cilindrata effettiva è 674,97 cc, più la camma speciale, il carburatore FCR e lo scarico fattobene, quindi ci starebbero tutti.
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19/05/2018 11:18

Re: Re:
GPSmax, 18/05/2018 23.45:




per Manu, riguardo l'affidabilità c'è qualche riferimento nel testo. ma queste non sono modifiche estreme, solo attente ottimizzazioni. quindi direi che l'affidabilità non ne risente poi tanto. consideriamo che un motore di serie, anche se trattato bene, a 40.000 km ha la metà dei pezzi già sottomisura e che sarebbero da cambiare... ma ci si va in giro allegramente lo stesso, coi ticchettii e i rumorini del caso.




Mannaggia a me, quando non leggo bene e salto qualche riga... [SM=x653542] [SM=x653542]

... È che il racconto è avvincente, e giustamente lungo (nel senso buono del termine [SM=g27988] )
e ho perso il segno [SM=g27995]

L'importante, come hai già detto all'inizio,
che si salvi questo post per i posteri... [SM=g28002].

Lunga vita alla NX 680 R !!

[SM=g4259407]





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19/05/2018 14:33

i miei più sinceri complimenti per il lavoro la dedizione e la passione che ci hai messo bravo...
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19/05/2018 15:12

non è un lavoro che ho fatto io, ma un socio del forum cugino XR-Italia. non posso prendermi il merito di cose non mie, anche se le cose mie vengono bene comunque...

[SM=g27988]
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Bravo riky e bravo anche a max che ce lo ha fatto scoprire...il passo successivo è ...un dominator xr così curato nei particolari,per caso... Riky ha fatto qualche cosa del genere?mi son guardato tutte le foto,letto tutto il racconto...per vocazione sono contrario ad andare attorno alle cose che funzionano ma capisco ...il "sacro fuoco" del tentativo di avvicinarsi alla
propria idea di perfezione,ottimizzando e alleggerendo con cognizione di causa e dopo tanti anni di esperienza.Piccola divagazione,Quale è la differenza fra chi viaggia in motocicletta sapendo come la moto funziona e chi non lo sa?in che misura ci si deve occupare della manutenzione della propria motocicletta?mentre guarda smaglianti prati blu di fiori di lino,nella mente del narratore si formula una risposta"il buddha il divino,dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima ad una montagna o nei petali di un fiore."Questo pensiero è la minuscola leva che servirà a sollevare altre domande subito incombenti,da che cosa nasce la tecnologia?perchè provoca odio?perchè è illusorio sfuggirle?cosa è la qualità?perchè non possiamo vivere senza di essa?riflessioni tratte da un libro "abbastanza"famoso...lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta,non è un libro di viaggi in moto...non solo...una scusa per alcune riflessioni, un po pesante in alcuni punti ma coinvolgente...consigliata la lettura...
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20/05/2018 20:08

la ricerca della perfezione è insita nell'animo di (alcuni) esseri umani. in queste persone non si ha mai fine alle modifiche ed agli adattamenti (di una moto come di una barca o di una bici) in quanto l'essenza stessa della modifica è parte del proprio vivere l'oggetto stesso.

tutto questo è molto zen. e non importa se non avrà mai fine. il viaggio non serve per arrivare, ma per essere percorso.
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21/05/2018 09:52

Re:
GPSmax, 20/05/2018 20.08:

il viaggio non serve per arrivare, ma per essere percorso.




Minchia Max, questa me la rivendo subito! [SM=g27990]


Leandro (da Milano)
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23/05/2018 22:21

Invidia pura.
Ma, per chi come me che in garage ha il limite di avere un secchio tra cacciaviti e chiavi aperte/chiuse e tocca il cielo con un dito quando compra la chiave dinamometrica della Lidl, ce la fa Rickyx a spiegarci come ha costruito la cassa filtro e come ha modificato la parte terminale dell'Arrow? [SM=g27988]
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24/05/2018 23:26

per quello posso rispondere io...

la cassa filtro è modellata su uno stampo grossolano di polistirolo rivestito di domopak. viene costruito in in due metà, una alla volta, e successivamente unite tramite incollaggio.

non è difficilissimo, basta solo un pò di pazienza, un pò di manualità e di precisione nei tagli. il filtro all'interno è fissato direttamente sul manicotto, si tratta di un classico filtro a cornetto di grandi dimensioni della K&N, tipo questi:



per lo scarico, è facile avendo un tornietto a disposizione. il fondello Arrow si smonta facile, e sostituirlo non è un problema.
[Modificato da GPSmax 24/05/2018 23:28]
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