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    zorrorosso@EFP
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    00 27/04/2021 19:49
    Re: Re: Re: V
    mystery_koopa, 27.04.2021 18:00:




    Grazie di cuore! 💚
    Ahimè, col covid cambia poco, ma anche senza pandemia non è che sarebbe cambiato più di tanto, a dire il vero XD

    Passando alla valutazione in sé, capisco che possa non essere stata presa benissimo, soprattutto per i punteggi relativi alle parti "formali" come la grammatica, i punti bonus, ecc.
    Apprezzo molto il tuo spirito di partecipazione! Ma in ogni caso, come ho detto all'inizio, per me non è assolutamente un problema confrontarmi con voi riguardo alle valutazioni. Se non sei d'accordo su qualsiasi punto, anzi, mi farebbe piacere sapere il perché, anche per un miglioramento reciproco. Sempre se avrai voglia/pazienza/tempo, ci mancherebbe, era solo per dire che io non ne sarei affatto infastidito "perché qui il giudice sono io", tutt'altro.
    Ho ricontrollato la fonte sui nomi, e in effetti "Castor e Pollux", alla latina, erano i secondi nomi dei due bambini. Mi scuso per non averci pensato prima, ero sicuro ci fosse un qualche oscuro collegamento XD
    Grazie anche per la spiegazione del finale! Il senso generale l'avevo colto, ma molte sfumature mi erano sfuggite. Felice di averci preso sull'allusione al Delfino.
    Passo subito a lasciarti la valutazione come recensione. Inoltre, avendo vinto un premio speciale avresti diritto a una recensione premio: posso scegliere io o avresti qualche storia da consigliarmi?
    Alla prossima!
    mystery_koopa



    😂🤣😂 Solo con il mio giudizio, e sulla mia storia, non credo di avere i parametri giusti.
    Anche questo mi ha spinto a cancellare l'elenco di "proteste".
    Voglio vedere prima come hai giudicato le altre storie e vedere se questa cosa che ho notato per me, si ripresenta anche nelle altre storie.
    Comunque apprezzo il fatto che tu sia comunque aperto al dialogo. Se trovo un punto più chiaro da rivedere, prometto di mandarti una mail o un messaggio in pvt.

    Sarebbe stato definitivamente peggio se ci fossero stati X punti per la grammatica e tu avessi corretto e penalizzato solo le storie che ti stavano più "antipatiche" o che "non ti ispiravano" e avessi tralasciato gli errori di altre, ma AHIMÈ, hai fatto un buon lavoro di analisi e rilettura! (Sì, è possibile, è una cosa che ho visto fare per altri contests) 😁

    Per la recensione premio ti lascio libero di scegliere, ma in tutta onestà, se non sei interessato alle mie storie e al mio stile, veramente non c'è bisogno di lasciare nulla. Mi accontento di questa recensione 😄

    Ora che ho avvisato, sappi soltanto che ho una storia "trappola" e se la scegli perderai tutta la mia stima 👹👹👹 (sono al livello di "tra quella e niente, piuttosto niente").

    Grazie per questo giudizio!
    A presto 😅
     
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    mystery_koopa
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    00 27/04/2021 21:47
    Re: Re: Re: Re: V
    zorrorosso@EFP, 27/04/2021 19:49:



    😂🤣😂 Solo con il mio giudizio, e sulla mia storia, non credo di avere i parametri giusti.
    Anche questo mi ha spinto a cancellare l'elenco di "proteste".
    Voglio vedere prima come hai giudicato le altre storie e vedere se questa cosa che ho notato per me, si ripresenta anche nelle altre storie.
    Comunque apprezzo il fatto che tu sia comunque aperto al dialogo. Se trovo un punto più chiaro da rivedere, prometto di mandarti una mail o un messaggio in pvt.

    Sarebbe stato definitivamente peggio se ci fossero stati X punti per la grammatica e tu avessi corretto e penalizzato solo le storie che ti stavano più "antipatiche" o che "non ti ispiravano" e avessi tralasciato gli errori di altre, ma AHIMÈ, hai fatto un buon lavoro di analisi e rilettura! (Sì, è possibile, è una cosa che ho visto fare per altri contests) 😁

    Per la recensione premio ti lascio libero di scegliere, ma in tutta onestà, se non sei interessato alle mie storie e al mio stile, veramente non c'è bisogno di lasciare nulla. Mi accontento di questa recensione 😄

    Ora che ho avvisato, sappi soltanto che ho una storia "trappola" e se la scegli perderai tutta la mia stima 👹👹👹 (sono al livello di "tra quella e niente, piuttosto niente").

    Grazie per questo giudizio!
    A presto 😅




    Capisco benissimo il tuo punto di vista. In ogni caso io sono qui XD
    No, non sono il tipo che penalizza solo alcune storie. Anche perché, ponendo che per assurdo mi venisse la tentazione, sarei comunque troppo pignolo per non segnare ogni errore grammaticale che vedo, non ti dico la fatica che faccio a rivedere le mie di storie 😂😂😂 (e riesco a lasciare errori comunque, ma dettagli)
    Spero di non prendere proprio quella allora!
    A presto
    mystery_koopa
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    Vale_P
    Post: 98
    Utente Junior
    00 27/04/2021 23:53
    Re: III
    mystery_koopa, 26/04/2021 22:37:

    TERZO POSTO, CON UN TOTALE DI 49,5/55
    Come sole e acqua ad oriente, di Vale_P

    Grammatica e Stile: 8/10 (media tra 7,3/10 di g. e 8,75/10 di s.)
    La grammatica, nonostante qualche piccola distrazione, è molto curata, tuttavia un paio di volte ti sono sfuggiti dei congiuntivi che ti hanno penalizzata.
    “che le avvolgeva” – “che la avvolgeva”, il soggetto è “tazzina” al singolare -0,20
    “ora si troverebbero” – “in quel momento si sarebbero trovati” -1,00
    “venne ad annunciare” – “venisse” -1,00
    “primo genito” – “primogenito” -0,10
    “l’incontro appena terminato non aveva appena scalfito” – c’è un “appena” di troppo -0,10
    “non abbiamo il dovere” – logicamente, il “non” dovrebbe mancare o essere un “noi” -0,10
    “mattina?Nel” – manca una spaziatura -0,10
    “Quel giorni” – “quel giorno” -0,10
    Non ci sono altri errori. Il punteggio è 7,3/10.

    La caratteristica principale del tuo stile (o almeno, quello che hai impiegato in questa storia, visto che non ho mai letto altri tuoi racconti e non saprei cosa aspettarmi!) è, secondo me, una grande attenzione alla costruzione di una precisa atmosfera, che emerge sin dalle prime righe e permane fino alla fine del racconto, arricchendosi man mano di alcune sfumature e perdendone altre. Proseguendo nella lettura l’ho sentita praticamente sempre quell’aria pesante, che rende difficile persino respirare, presente nella casa di Xia. Non c’è una vera e propria tensione (approfondisco nel parametro dedicato al commento sul genere thriller), quanto una pressione che incombe su tutti i protagonisti, in particolare su Xia, e che nemmeno nei momenti che a prima vista possono sembrare più luminosi rispetto al tono generale scompare del tutto, diradandosi solo leggermente (il primo degli incontri con Shui presso il fiume, oppure i momenti in cui Yu suona il flauto prima della morte del padre – e qui ne approfitto per aggiungere un commento: ho apprezzato enormemente come l’atto di suonare lo strumento, nella seconda parte della storia, perda la sua funzione di passatempo che alleggerisce la mente, diventando piuttosto l’espressione del dolore familiare).
    All’interno del racconto, tuttavia, ho trovato anche dei punti che mi hanno convinto di meno: il primo riguarda l’utilizzo di alcune espressioni in stile flashforward, che secondo me rovinano un po’ l’atmosfera generale e avrebbero potuto essere tranquillamente evitate (“In quel momento ancora nessuno lo sapeva…” e simili). Il secondo caso, invece, è un errore di ricostruzione storica che salta subito all’occhio, visto che indichi una lunghezza in metri, quando nell’Impero cinese non era certamente questa l’unità di misura. Da una breve ricerca credo che avresti dovuto esprimerla in Li, ma non posso garantire che l’informazione sia giusta.
    Parlando in fine dei dialoghi, devo dire che mi sono piaciuti soprattutto per un motivo, ovvero che li ho trovati molto realistici, onesti e in grado di trasmettere davvero splendidamente le emozioni di chi parla, anche se esse, a causa del contesto, vengono spesso forzatamente nascoste (in questo, anche le descrizioni delle scene ti hanno aiutata, in quanto sono davvero approfondite nel modo giusto; sì, ci sono anche diversi luoghi descritti con cura e attenzione, ma è proprio nel raccontare scene di vita quotidiana che, secondo me, il tuo stile è riuscito a risplendere maggiormente!). In essi riescono a emergere tutte le convenzioni sociali e i rapporti di forza all’interno del contesto narrato, sia esso familiare o no, e in generale li ho trovati molto interessanti. In particolare, la parte emotiva è emersa nei dialoghi tra Xia e Shui, soprattutto nel primo, in cui i sentimenti sono molto delicati nonostante la loro profondità, e nell’ultimo, dove invece è il dolore dell’imminente addio a prendere in mano la scena. Tuttavia, ho avuto bisogno di rileggere un paio di volte alcune battute per capire chi delle due stesse parlando, perché il loro modo di esprimersi nel bel mezzo delle conversazioni non è così tanto differenziato (come lo è invece all’inizio e alla fine dei discorsi) e sembra quasi che le due voci si stiano parlando l’una sopra l’altra anche in momenti in cui questo effetto non dovrebbe esserci. Al contrario, ho trovato corretta l’idea di rendere “formale ma con errori” il linguaggio delle due serve, ha dato un po’ di colore alla storia senza cadere in banali stereotipi o stonature di sorta.
    In conclusione, pur se con qualche imprecisione, ho apprezzato davvero molto lo sviluppo di questo parametro e l’aspetto formale della storia, complimenti! Assegno quindi un buon punteggio di 8,75/10, che sarà poi mediato con il parametro grammaticale.

    Trama e Originalità: 10/10
    Per quanto riguarda questo parametro, mi hai veramente colpito! Scrivere una storia così complessa per un contest non è assolutamente una cosa da poco, considerando anche lo spazio da te utilizzato: secondo me, infatti, sei riuscita a far svolgere il racconto entro i limiti di parole in modo ottimale, riuscendo al tempo stesso a dire tutto ciò che era necessario, senza omissioni o parti evidentemente tagliate, e a mantenere quel caratteristico ritmo lento, denso e introspettivo fino alla fine, senza appunto accelerate improvvise dovute all’avvicinarsi della conclusione. In particolare, la prima parte della storia è stata proprio perfetta sotto questo punto di vista, in quanto ho trovato un ottimo bilanciamento tra il tempo del racconto e il tempo dell’azione: tutto è scandito dalla lentezza, dalla ripetitività e dalla rigidità formale (la vestizione della sposa, la cerimonia del tè, l’abitudine della clessidra, l’accoglienza degli ospiti e, saltando in avanti, l’ispezione del Sensale) e la tua scrittura coglie alla perfezione questo aspetto, dandosi le giuste pause descrittive per far percepire al lettore le stesse sensazioni provate dai personaggi (ed è un grandissimo pregio!).
    Procedendo nella lettura, invece, il ritmo tende ad accelerare, senza tuttavia mai perdere la moderazione che contraddistingue i protagonisti persino nei momenti più delicati (la scena in cui gli incensi appena messi vengono tolti a causa dell’arrivo degli ospiti mi ha colpito moltissimo, sembrerà strano visto il numero di eventi “più rilevanti” presenti lungo il corso del racconto ma è il momento che mi ha dato più brividi proprio grazie a questa descrizione così vivida e pregnante).
    Si arriva così al finale, che ho trovato ben costruito per due motivi. Il primo è la rivelazione di come sia avvenuta la morte del padre di Xia, che non ho trovato per nulla forzata, nonostante una spiegazione che arriva a poche righe dalla fine dia spesso questo effetto: sinceramente non me lo sarei per niente aspettato, ma ripensandoci dopo avrei dovuto capirlo al primo accenno delle ferite di Shui… e invece l’introspezione mi ha distratto, concentrandosi su tutt’altro argomento rispetto all’identità dell’”assassino” del padre e facendo così funzionare perfettamente il colpo di scena! In secondo luogo vorrei segnalare l’ottimo utilizzo del genere femslash, in particolar modo l’assenza quel bacio che sembrava così ovvio nel momento dell’addio. Ovviamente non ti avrei penalizzata se l’avessi inserito, ma ho assolutamente preferito che il racconto si chiudesse così, coerentemente con il contesto storico: le due ragazze non sapevano nemmeno cosa volesse dire provare dei sentimenti per qualcuno, tantomeno per un’altra donna, senza nemmeno considerare un’eventuale parte fisica! Per cui ho trovato la tua scelta ottima dal punto d vista di ricostruzione storica, e ti faccio i miei complimenti a riguardo.
    Infine, passando all’originalità, l’unico neo potrebbe essere il riferimento alla ballata di Mulan, che mi aspettavo fin dall’inizio, ma credo fosse quasi una tappa obbligata nel percorso di crescita delle protagoniste, vista anche la segretezza con cui la lettura avviene, per cui non credo affatto di dover penalizzare questo aspetto. Davvero complimenti!

    Caratterizzazione e introspezione dei personaggi: 10/10
    Anche per quanto riguarda questo parametro, non ho alcuna critica da porti, ma solo grandissimi complimenti: penso infatti che tu sia riuscita a trasmettere ai tuoi personaggi entrambe le caratteristiche necessarie alla buona riuscita di un racconto storico come si deve: una crescita personale consistente e ben motivata durante il corso del racconto e un’ottima aderenza al contesto scelto. In particolare, credo che queste caratteristiche siano entrambe incarnate in uno dei personaggi principali.
    Il processo di crescita è infatti perfettamente rappresentato dalla tua protagonista, Xia: già all’inizio della storia non è una ragazza che accetta passivamente ciò che la società le impone (certo, segue tutte le convenzioni ufficiali e non ha la minima intenzione di disonorare la sua famiglia fuggendo dal matrimonio, ma allo stesso tempo incontra Shui al fiume, legge e scrive in segreto, e ciò denota la sua grande voglia di evadere dalla vita quotidiana, nonostante lei stessa non ne sia pienamente consapevole). Solo a seguito di eventi che “scuotono” la situazione, come la paura di poter essere rifiutata dall’esaminatore o, ancora di più, la morte del padre e la conseguente convinzione di essere la prossima a morire, Xia inizia un vero e proprio percorso di crescita e allontanamento da un modello precedente. In un certo senso, trova gradualmente il coraggio di prendere in mano la sua vita: certo, le cose andranno come era sempre previsto che andassero, ma in un certo senso, è lei ora a capire come agire e a scegliere quale strada percorrere per arrivare a quel medesimo traguardo. Così come ho fatto riferimento a questo aspetto nel parametro relativo alla trama, allo stesso modo il percorso della tua protagonista “cambia di passo”, appunto, e ciò, nella pratica, avviene soprattutto grazie ai dialoghi, che nella seconda parte della storia, perdono un po’ di quella (giustissima per il contesto!) formalità estrema che li condizionava nelle prime battute del racconto, e si liberano, diventando proprio il modo che Xia ha per esprimersi indipendentemente. Funzione che invece, nel caso di sua madre, è presa dalla musica: è proprio Yu infatti il personaggio che, per me, incarna alla perfezione la storicità del racconto, l’essenza della cultura cinese, e ciò si nota soprattutto nel suo rapporto con il marito. È infatti evidente come lei sia in grado di prendere in mano la famiglia una volta che il padre di Xia muore, ma fino ad allora non l’aveva mai fatto, limitandosi a stare “al suo posto” con piena convinzione (ne è esempio la scena del calcio sferratole dal marito dopo cui si ricompone con eleganza, oppure il ricordo che Xia ha della prima fasciatura, avvenuta proprio prima di quell’esame così importante). Alla morte del marito, inoltre, Yu non è in lutto per lui, quanto per la famiglia come istituzione “sacra”, passami il termine, e ciò la mostra ancora più calata nel suo ruolo così rappresentativo. Concludo rinnovandoti i miei grandi complimenti, hai fatto davvero un grandissimo lavoro sotto questo punto di vista!

    Bonus: 9,5/10
    Contesto – Cina Imperiale: La storia è ambientata nel periodo richiesto, e la cultura cinese è mostrata in modo esteso e rispettoso della realtà storica. Complimenti! 2,5/2,5
    Sottogenere – Thriller: Sono stato piuttosto in dubbio sul punteggio da attribuire a questo parametro. Mi spiego meglio: il genere thriller è sicuramente presente, fin dall’inizio c’è un’atmosfera “strana”, che fa sentire al lettore che qualcosa non andrà nel verso giusto, e alla morte del padre di Xia è attribuito il giusto spazio all’interno del racconto. Tuttavia, in nessun punto della storia ho percepito suspense o tensione, proprio per l’impostazione che hai dato al racconto. L’attenzione del lettore è presa dai preparativi per il matrimonio, da Shui e da tutto il resto… e quando si scopre la verità è il dolore ad emergere, e non lo scioglimento di una tensione. In ogni caso, il genere è stato inserito, anche nell’elemento delle indagini compiute dalla madre e dalla serva. 2/2,5
    Oggetto – Chiave: Ho apprezzato molto la scelta che hai fatto di presentare l’oggetto solo nel finale del racconto: sei riuscita a metterlo in risalto e a renderlo molto significativo! Esso non rappresenta solo un semplice mezzo tramite cui sostentarsi o un pegno d’amore che Xia lascia a Shui, ma simbolicamente “chiude” effettivamente la loro storia e ne apre altre due, due futuri più che mai incerti e probabilmente destinati all’infelicità. Davvero complimenti. 2,5/2,5
    Luogo – Camera da letto: Le camere da letto di Xia e di sua madre sono l’ambientazione di molte scene importanti della storia: i preparativi per l’incontro con il padre dello sposo, le riflessioni di Xia, l’esame del Sensale e il momento in cui Xia origlia la serva parlare del ritrovamento della scarpa. Davvero un ottimo uso del prompt. 2,5/2,5

    Titolo: 3/5
    Devo essere sincero, il titolo non mi è piaciuto molto, sia per quanto riguarda il suo significato, sia per ragioni “estetiche”. Partendo proprio da queste ultime, ho trovato decisamente cacofonica la scelta di inserire la d eufonica prima di “oriente”, mi suona male e interrompe la scorrevolezza della frase: piuttosto ci sarebbe stata meglio, secondo me, prima di “acqua”, la pausa ci sarebbe comunque stata ma non in modo così deciso. Per quanto riguarda invece il significato, ho apprezzato il richiamo ai significati dei nomi di Xia e Shui, prontamente spiegati nelle note, ma allo stesso tempo non ho trovato un ruolo attivo negli altri elementi della frase: il “come” lascia presagire una metafora, che tuttavia nel testo non viene sviluppata ulteriormente, mentre l’indicazione “ad oriente” indica che la storia è ambientata in Cina, niente di più e niente di meno… l’immagine del sole che sorge sul mare/fiume a oriente è molto poetica e viene subito alla mente leggendo, ma anche qui, col testo non c’entra nulla. Un collegamento con la storia c’è, ma l’ho trovato piuttosto debole, soprattutto per chi non dovesse leggere le note. Mi dispiace molto ma non posso assegnare un punteggio più alto, nonostante la frase in sé sia molto bella.

    Gradimento Personale: 9/10
    La storia mi è piaciuta per diversi motivi, molti dei quali sono stati sviscerati meglio in precedenza: la trattazione eccezionale di una coppia saffica in relazione al contesto storico e alla condizione delle due protagoniste, l’atmosfera pressante, che fin dall’inizio lascia presagire la tragicità della continuazione, l’attenta rappresentazione delle convenzioni della società cinese. Inoltre, il tuo stile così ricco di spunti e riflessioni interessanti ha avuto la capacità di catturare la mia attenzione fin dalle prime righe. Tuttavia, devo anche riconoscere che questa storia ha un po’ sofferto della mancanza di quella “tensione da thriller” che ti ho segnalato in precedenza: certo, l’elemento non era obbligatorio, ma sono convinto che avrebbe dato al racconto quel qualcosa in più, come uno stacco tra la densità della parte iniziale e la forte partecipazione emotiva del finale. Invece tutto mi è risultato un po’ sullo stesso piano, senza variazioni di tono rilevanti, e in un racconto autoconclusivo così lungo è un elemento che può stancare un pochino prima della fine (che, ripeto, di per sé è stata bellissima e molto ben orchestrata anche grazie ai riferimenti alla libertà dell’eroina Mulan!). Spero di essere riuscito a spiegarmi bene, mi rendo conto di aver messo giù il discorso in un modo leggermente confuso: in caso avessi dubbi, non farti alcun problema a chiedere! In conclusione, ribadisco che il racconto (a parte quelle piccole sbavature che ti ho segnalato nella forma e nella resa della tensione) mi ha convinto, e che le sue atmosfere mi hanno proprio catturato. Sono certo che leggerò altre tue storie in futuro, perché il tuo stile è riuscito a intrigarmi in un modo particolare e diverso dal solito. Complimenti!

    Ciao Mystery!
    Intanto volevo scusarmi per non essere stata molto attiva in questa discussione, che comunque ho seguito silenziosamente 😁 quindi anche io ti faccio i miei complimenti per la tua puntualità e precisione come giudice e i miei auguri di compleanno!! 🥳
    Per quanto riguarda il giudizio:
    WOW!!
    assolutamente non me lo aspettavo e ne sono super felice! ^^
    Cavolo peccato per aver utilizzato i metri come unità di misura!! Quello l'ho proprio scritto senza pensarci, è stato davvero uno strafalcione!
    E la ballata di Mulan... ti dirò che mi stavo adoperando per trovarne una che potesse essere un po' più ricercata, ma casualmente mi sono imbattuta nel video di una ragazza che "analizzava" e raccontava la ballata di Mulan e me ne sono innamorata di nuovo, forse complici i ricordi d'infanzia legati al cartone! Hahaha sono contenta che comunque la banalità della cosa non ti abbia infastidito.
    L'unico argomento sul quale vorrei spiegarti meglio la mia è il titolo:
    Allora quello che io intendevo fare con il titolo era richiamare subito nel lettore alcune immagini e immergerlo nell'atmosfera prima ancora di iniziare la storia. Per questo ho messo "ad oriente" accentuando (secondo me) la parola "oriente". Altri esempi che avrei potuto utilizzare in diverse situazioni sarebbero stati "Come sabbia e aria del deserto" oppure "Come il sole e il ghiaccio dell'Everest" ecc.
    Volevo richiamare come un quadro nella mente del lettore che lo predisponesse al mood della lettura.
    E il come avevo pensato fosse interpretabile:
    come sole e acqua -> lontani tra loro
    Come sole e acqua -> qualsiasi cosa accada attorno a loro devono continuare ad esistere e a bruciare/scorrere
    Ecc.
    Poi ho cercato di richiamare nuovamente il titolo utilizzando il nome delle due protagoniste...
    Diciamo che forse ho "osato troppo". Ho provato, senza riuscirci 😂 però ci tenevo a spiegartelo.
    Detto questo, ti chiederei se fosse possibile ricevere il giudizio come recensione :)
    Per la recensione premio invece non so come funziona, se scegli tu o accetti suggerimenti, comunque vorrei sconsigliarti il mio lavoro "Behind Nature"... è un progetto nel quale ancora credo, ma è fermo da circa un anno e al momento mi imbarazza (sto pensando se toglierlo momentaneamente).
    Per il resto, grazie ancora! Forse non ho espresso a dovere la mia super felicità, ma c'è eccome!! Hahahaha
    A presto 😘
    [Modificato da Vale_P 27/04/2021 23:57]
    Vale_P
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    mystery_koopa
    Post: 2.900
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 28/04/2021 10:49
    Re: Re: III
    Vale_P, 27/04/2021 23:53:

    Ciao Mystery!
    Intanto volevo scusarmi per non essere stata molto attiva in questa discussione, che comunque ho seguito silenziosamente 😁 quindi anche io ti faccio i miei complimenti per la tua puntualità e precisione come giudice e i miei auguri di compleanno!! 🥳
    Per quanto riguarda il giudizio:
    WOW!!
    assolutamente non me lo aspettavo e ne sono super felice! ^^
    Cavolo peccato per aver utilizzato i metri come unità di misura!! Quello l'ho proprio scritto senza pensarci, è stato davvero uno strafalcione!
    E la ballata di Mulan... ti dirò che mi stavo adoperando per trovarne una che potesse essere un po' più ricercata, ma casualmente mi sono imbattuta nel video di una ragazza che "analizzava" e raccontava la ballata di Mulan e me ne sono innamorata di nuovo, forse complici i ricordi d'infanzia legati al cartone! Hahaha sono contenta che comunque la banalità della cosa non ti abbia infastidito.
    L'unico argomento sul quale vorrei spiegarti meglio la mia è il titolo:
    Allora quello che io intendevo fare con il titolo era richiamare subito nel lettore alcune immagini e immergerlo nell'atmosfera prima ancora di iniziare la storia. Per questo ho messo "ad oriente" accentuando (secondo me) la parola "oriente". Altri esempi che avrei potuto utilizzare in diverse situazioni sarebbero stati "Come sabbia e aria del deserto" oppure "Come il sole e il ghiaccio dell'Everest" ecc.
    Volevo richiamare come un quadro nella mente del lettore che lo predisponesse al mood della lettura.
    E il come avevo pensato fosse interpretabile:
    come sole e acqua -> lontani tra loro
    Come sole e acqua -> qualsiasi cosa accada attorno a loro devono continuare ad esistere e a bruciare/scorrere
    Ecc.
    Poi ho cercato di richiamare nuovamente il titolo utilizzando il nome delle due protagoniste...
    Diciamo che forse ho "osato troppo". Ho provato, senza riuscirci 😂 però ci tenevo a spiegartelo.
    Detto questo, ti chiederei se fosse possibile ricevere il giudizio come recensione :)
    Per la recensione premio invece non so come funziona, se scegli tu o accetti suggerimenti, comunque vorrei sconsigliarti il mio lavoro "Behind Nature"... è un progetto nel quale ancora credo, ma è fermo da circa un anno e al momento mi imbarazza (sto pensando se toglierlo momentaneamente).
    Per il resto, grazie ancora! Forse non ho espresso a dovere la mia super felicità, ma c'è eccome!! Hahahaha
    A presto 😘




    Grazie a te per aver partecipato, sono davvero felice che le valutazioni siano state apprezzate!
    Ti ringrazio per la spiegazione riguardo al titolo, ora mi è decisamente più chiara l'intenzione che c'era dietro. Questo tipo di titoli "a elenco" non mi convince mai del tutto, ma gli elementi che hai scelto hanno decisamente senso, qui. Forse il richiamo anche con i nomi delle due protagoniste è stato un po' troppo, questo sì
    Ma a parte questo, la storia è davvero stupenda!
    Accetto volentieri il tuo suggerimento: visto che mi hai consigliato una long passerò sicuramente dal prologo.
    Grazie a te e a presto!😉
  • OFFLINE
    Vale_P
    Post: 98
    Utente Junior
    00 28/04/2021 11:30
    Re: Re: Re: III
    mystery_koopa, 28/04/2021 10:49:




    Grazie a te per aver partecipato, sono davvero felice che le valutazioni siano state apprezzate!
    Ti ringrazio per la spiegazione riguardo al titolo, ora mi è decisamente più chiara l'intenzione che c'era dietro. Questo tipo di titoli "a elenco" non mi convince mai del tutto, ma gli elementi che hai scelto hanno decisamente senso, qui. Forse il richiamo anche con i nomi delle due protagoniste è stato un po' troppo, questo sì
    Ma a parte questo, la storia è davvero stupenda!
    Accetto volentieri il tuo suggerimento: visto che mi hai consigliato una long passerò sicuramente dal prologo.
    Grazie a te e a presto!😉

    Nono scusami!! Quella mia storia te la SCONSIGLIO hahahaha
    Per il resto scegli pure la storia che preferisci :)
    Vale_P
  • ONLINE
    mystery_koopa
    Post: 2.900
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 28/04/2021 11:41
    Re: Re: Re: Re: III
    Vale_P, 28/04/2021 11:30:

    Nono scusami!! Quella mia storia te la SCONSIGLIO hahahaha
    Per il resto scegli pure la storia che preferisci :)




    Oddio che figura! Scusami, non so leggere 😂😂
    Sceglierò con calma tra le altre storie :)
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    Il Maiale
    Post: 608
    Giudice*****
    Utente Senior
    00 29/04/2021 01:09
    Re: I
    mystery_koopa, 26/04/2021 22:41:

    PRIMO POSTO, CON UN TOTALE DI 52,5/55
    La Mattanza, di Il Maiale/WodkaEiffel

    Grammatica e Stile: 7,75/10 (media tra 6,5/10 di g. e 9/10 di s.)
    La grammatica è generalmente corretta, ma sono presenti diversi errori di battitura e distrazione dovuti probabilmente al fatto che hai consegnato all’ultimo, e non hai quindi avuto tempo per rileggere la storia a mente fredda.
    “un’enorme peso” – “un enorme”, peso è maschile -0,20
    “il cappelli” – “il cappello” -0,10
    “per qualche minuti” – “per qualche minuto” -0,10
    “arrivare il punto” – “arrivare al punto” -0,20
    “rivolgergli a lui” – “rivolgerli a lui”, ti riferisci agli occhi -0,20
    “che assassinarono mio padre” – “assassinassero” tuttavia la sottrazione di punteggio non è completa perché potresti averlo scritto coerentemente con la mancanza d’istruzione del personaggio che parla (se è questo il caso, avresti dovuto indicarlo in una nota). Inoltre, in inglese entrambi i tempi verbali si esprimono allo stesso modo, con il past simple -0,50
    “quello sguardo” – manca il punto -0,10
    “saremmo troppi” – “saremo troppi” -1,00
    “casa del signore” – “Signore” -0,10
    “leccandoli” – “leccandosi” -0,10
    “uomo di guarda” – “guardia” -0,10
    “Si erano detto” – “Si erano detti” -0,10
    “compre” – “compere” -0,10
    “in lontana” – “in lontananza” -0,10
    “Signor Delancy io qui…” – manca la virgola dopo il vocativo -0,20
    “Dì” – “Di’” -0,20
    “california” – “California” -0,10
    Non ho trovato altri errori. Il punteggio assegnato alla grammatica è quindi 6,5/10

    Così come la grammatica, anche nel parametro stilistico ho trovato cose che non mi hanno convinto del tutto, anche se in questo caso si tratta di aspetti davvero marginali e che, come puoi vedere, non hanno influito molto sull’esito della valutazione. Inizierò il commento a questo parametro proprio con i punti che ho trovato più fuori fuoco, ma ci tengo a precisare fin da ora che ho apprezzato tantissimo lo stile in cui è scritta la storia per un semplice motivo, ovvero che hai adottato una scrittura perfetta per questo tipo di racconto, ma approfondirò in seguito questa osservazione.
    Innanzitutto ho trovato qualche ripetizione: te ne segnalo un paio che mi sono segnato, ma anche qui credo si sia trattato soltanto della fretta, e che con un’ulteriore rilettura le avresti trovate senza alcun problema. In ogni caso, in un testo così lungo è praticamente normale che qualche refuso scappi, per cui durante la lettura non ne sono risultato particolarmente infastidito nonostante il mio annoso problema con le ripetizioni localizzate in righe contigue.
    “resto” / “resto”
    “solo quello” / ”solo immaginato”
    Il secondo aspetto riguarda la tua scelta di andare a capo piuttosto frequentemente, che ha dato un aspetto leggermente frammentario alla lettura: sinceramente durante la lettura non sempre l’ho notato, visto il mio grande coinvolgimenti negli eventi narrati (soprattutto in corrispondenza delle due sequenze finali!), ma trovo che questa scelta in alcuni punti ti abbia penalizzata: in particolare, trovo che i passaggi in cui sei andata a capo dopo poche parole per enfatizzare un climax o un concetto particolare, che ho trovato stupendi e sempre sul pezzo, ne siano risultati un po’ indeboliti, in quanto non sono riusciti a emergere del tutto.
    Ritornando invece sul discorso di prima, lo stile che hai adottato è proprio del tipo che preferisco per storie più lunghe di una flash, ovvero molto “narrativo”: la prosa è infatti arricchita da immagini molto interessanti, ma mai in modo ingombrante (com’è giusto che sia in un racconto western, è la cruda realtà ad avere uno spazio privilegiato all’interno della narrazione), e in generale il tono si mantiene lineare e scarno al punto giusto: niente manca, e niente è di troppo, mai.
    Ho apprezzato moltissimo la suddivisione in paragrafi titolati, mi ha ricordato la struttura di quei vecchi film “a episodi collegati” e mi ha incuriosito fin dal principio, dando precise indicazioni che altrimenti, se inserite all’interno della prosa, sarebbero un po’ risultate fuori luogo, vista la focalizzazione interna (che invece è stata perfettamente rispettata). Anche i dialoghi mi sono risultati molto naturali, tesi al punto giusto, viste le sfumature thriller del racconto, ma mai irrealistici o improbabili.
    Un’ultima nota: ho amato alla follia l’espressione “raccontandosi e narrandosi”; trovo che abbia una sfumatura di significato bellissima, come se il protagonista volesse dare un’interpretazione della realtà diversa da quella effettiva, piegandola al suo modo di vedere le cose, proprio per come accade per le leggende folkloristiche.

    Trama e Originalità: 9,75/10
    Partendo dall’originalità, devo dire che una piccola detrazione si rende necessaria vista la quantità di cliché del genere western inseriti all’interno della storia, come tu stessa hai ammesso nelle note (il prete pedofilo, il cowboy omosessuale, i padri violenti e tutto il resto. Poi, per quanto mi riguarda, io amo i racconti con queste caratteristiche, ma il gradimento personale dev’essere tenuto fuori dalla valutazione degli altri parametri). Tuttavia ho apprezzato lo sforzo di dare nuova vita a questi luoghi comuni, introducendo spunti a mio parere molto interessanti grazie a oculati parallelismi: ne sono esempi il rapporto giovanile tra Vicky e lo Sceriffo, rovinato da quel bacio che mai sarebbe dovuto accadere, che viene paragonato a quello fraterno tra John e Kyle, oppure il diverso atteggiamento che i due personaggi principali hanno avuto nei confronti del loro genitore violento.
    La trama di per sé è molto solida: come ho già detto in precedenza è riuscita a tenermi attaccato allo schermo (ed erano le 11 di sera, ora a cui solitamente ho il cervello più che spento, e rileggendo al mattino la storia, a mente fresca, la situazione non è per nulla cambiata, il che è indicatore di un ottimo lavoro di strutturazione dell’intreccio) fino alla conclusione. Non è facile condensare una storia thriller/noir nello spazio ridotto di una oneshot, soprattutto se ciò che si vuole ricercare è l’effetto sorpresa, in quanto il rischio di incorrere in situazioni banali o “già viste” è molto elevato quando si ha uno spazio di manovra ridotto. Tuttavia, sei stata molto attenta a non caderci: le morti di animali associate a quelle di umani non sono un elemento innovativo in termini assoluti, ma ho trovato veramente geniale l’idea di prendere la mattanza del bestiame come “prova generale” della serie di omicidi!
    Il finale poi, è stato davvero incredibile: come approfondirò poi nel parametro del gradimento personale, avevo le idee abbastanza chiare su chi fossero i responsabili delle aggressioni. Eppure, non appena si è verificato l’omicidio del prete (anche qui, l’ho colto subito che non era esattamente integerrimo, la descrizione non lasciava proprio spazio a fraintendimenti), io sono letteralmente saltato sulla sedia, non me lo sarei mai e poi mai aspettato. E in un racconto di questo genere non avrei potuto chiedere di meglio di un effetto sorpresa doppio come questo: doppio perché non solo mi hai sorpreso, ma non mi aspettavo di essere sorpreso dalla conclusione del racconto, proprio per niente. La scena finale del treno, poi, è stata bellissima anch’essa, perfettamente in linea con le atmosfere del racconto: l’ultimo dialogo ha racchiuso la vera essenza dell’intera storia, tirandone le fila e richiamandone tutti i temi portanti, e l’ultima frase ha lasciato delle sfumature quasi dark, davvero ottimali per una storia come questa in cui è stato proprio l’elemento della serialità del male, a tenere la scena.

    Caratterizzazione e introspezione dei personaggi: 10/10
    Da questo punto di vista hai fatto un lavoro davvero ineccepibile, sotto ogni punto di vista. In particolare, ho apprezzato la costruzione degli archi narrativi dei diversi personaggi, che, in un modo diverso l’uno dall’altro, giungono a ognuno al proprio compimento. Partendo dal protagonista, Victor, ho apprezzato molto la sua crescente consapevolezza, relativa non solo al suo presente, ma anche e soprattutto al suo passato: fin dai primi accenni a “ciò che successe” si poteva intuire l’evoluzione e la seguente rottura del suo rapporto giovanile con lo sceriffo Wyatt, tuttavia, credo proprio che all’inizio del racconto egli stesso non sarebbe mai stato in grado di affrontare direttamene la questione come invece ha fatto alla fine (seppur parzialmente), non solo con l’amico ma nemmeno con se stesso. In un certo senso, il compito di stilare una sua analisi me l’ha già tolto John nel dialogo conclusivo, e direi che più preciso di così non avrei mai potuto essere.
    Passando invece proprio a John, sono rimasto abbastanza in dubbio su come capirlo, e soprattutto come valutarlo umanamente e letterariamente: sicuramente non spicca per originalità assoluta, così come gli altri elementi della storia che ho commentato nei parametri precedenti. Eppure, nel contesto descritto, egli ha assunto davvero un ruolo unico, più che fondamentale: non è un concetto facile da esprimere, e capisco che questo ragionamento possa essere abbastanza confuso (spero si capisca qualcosa!), ma in un certo senso, trovo quasi che la storia per come è strutturata non avrebbe nemmeno potuto esistere, senza di lui, e non certo perché gli omicidi sono la colonna portante di questa trama, ma soprattutto per il enorme impatto. In un certo senso, anche io come lettore mi sono sentito scrutato, perforato dai suoi sguardi taglienti, proprio come Vicky in ognuno dei dialoghi in cui i due sono stati contrapposti. A risaltare, qui, è stata l’attrazione mentale che tu stessa hai voluto sottolineare nelle note d’autore, e questa tensione ancora più forte di quella “da thriller” è ciò che, secondo me, ha reso così speciale questa storia. Complimenti, davvero, non posso dire nient’altro.

    Bonus: 10/10
    Contesto – Western: Il genere è stato centrato alla perfezione: non solo l’ambientazione è il Far West del XIX secolo, ma tutti gli elementi caratteristici, quasi stereotipici, del western sono stati riportati nella storia e descritti con attenzione: il saloon, il cacciatore di taglie, lo sceriffo in pose pensierose col cappello da cowboy… insomma, non potevo chiedere di più! 2,5/2,5
    Sottogenere – Noir: Anche in questo caso hai rispettato alla perfezione le caratteristiche richieste dal genere noir, che si sono sposate molto bene col contesto western: il protagonista, VIcky, è indubbiamente un antieroe, e ho apprezzato moltissimo la sfumatura sinistra che hai voluto dare alle atmosfere più scure e agli omicidi, ponendo estrema enfasi sulla loro serialità e sui dettagli di volta in volta ripetuti dai killer. 2,5/2,5
    Oggetto – Arma da taglio: La lama insanguinata trovata nel retro di casa Heart è stata sicuramente un elemento di svolta per la trama, in quanto ha portato all’arresto dei due colpevoli e, indirettamente, alla rivelazione della verità a Victor da parte di Johnny. Hai sicuramente valorizzato l’elemento nel modo giusto. 2,5/2,5
    Luogo – Taverna: Ricordo che avevi avuto un paio di dubbi sull’utilizzo di questo prompt, ma il classico saloon da western, in cui è ambientata l’intera prima sequenza, corrisponde perfettamente alle caratteristiche che cercavo quando ho inserito questo elemento in lista. Ancora una volta, ho amato la tua capacità di caratterizzazione degli ambienti anche con pochissime parole a disposizione. 2,5/2,5

    Titolo: 5/5
    Se dovessi descrivere con una sola parola questo titolo, non potrei dire altro che “perfetto”. Prima di tutto, l’ho trovato estremamente aderente al contenuto della storia: già sarebbe stato sensato se collegato alla catena di omicidi, vista la sua serialità e la brutalità con cui essi sono stati compiuti, ma il contemporaneo massacro dei bovini uccisi dai ragazzi “per esercitarsi” gli ha attribuito ben altra caratura, arricchendo il termine “mattanza” del suo significato specifico di “uccisione in massa di bestiame”. Il parallelismo con gli uomini uccisi, poi, si verifica praticamente spontaneo.
    Di questo titolo, inoltre, ho apprezzato moltissimo altri due aspetti: il primo è il fatto che è stato richiamato all’interno del testo, ed è una cosa che per me è sempre di grande importanza, soprattutto perché trovo che, in una storia più corposa come una oneshot, la ripresa del titolo indichi davvero la spannung, il punto focale dell’intera struttura. Infine, l’ho trovato adatto anche all’ambientazione in sé, ha fatto in modo che fin dalle prime righe si respirasse quell’aria di sangue e polvere che ha poi caratterizzato il racconto nel suo intero.

    Gradimento Personale: 10/10
    L’avrai capito anche leggendo la valutazione, non ho altro da dire se non ripeterti i miei complimenti più assoluti per l’ennesima volta. Ormai lo sanno anche i muri che in questo periodo ho una fissa incredibile per tutto ciò che riguardi il country/western, che si tratti di musica, film, o serie tv, per cui si sa che avrei apprezzato a prescindere, considerata anche la presenza del cowboy omosessuale che è tipo il mio guilty pleasure per eccellenza in ogni western che si rispetti XD
    Tuttavia, a prescindere da questa mia passione per il contesto da te scelto e per i suoi cliché, è innegabile che la storia sia strutturata benissimo, comprensibili errori di battitura a parte: ti dirò che fin da subito avevo capito che John avesse ucciso il padre e che l’amico fosse il responsabile della morte del gestore del saloon, ma dall’omicidio del prete in poi sono veramente saltato sulla sedia, stavo morendo di sonno ma per nessun motivo avrei mai potuto mollare la storia a metà! Anche perché il collegamento con Dora, ripensandoci dopo, aveva tutto il senso del mondo, ed è proprio questo a rendere la struttura del racconto genialmente perfetta. E poi, il finale… mi ha lasciato di sasso, e con dei brividi che non hai idea. Semplicemente stupendo. Sarà banale da dire, ma sono felicissimo di aver tenuto la tua storia per ultima, e soprattutto che tu sia riuscita a consegnarla! Uno dei migliori regali che ho ricevuto per il mio diciottesimo compleanno, senza dubbio XD
    Ancora una volta, ti ringrazio per aver partecipato e ti lascio sentiti complimenti!

    Intanto scusa per il ritardo con cui rispondo, MA sono strafelice ovviamente.
    Salto a piedi pari la valutazione sulla grammatica perché è proprio il mio punto debole. Scrivo di fretta, non ho mai voglia di rileggere, ma sopratutto non ho mai tempo per ricontrollare a mente “fresca”.
    Io sono quella che osanna gli editor, loro sarà il Regno dei cieli. Non è cattiveria o menefreghismo, ho dei limiti mentali che mi vietano di trovare tutti gli errori 😂
    Sullo stile ti ringrazio: ho dato particolare attenzione su quel punto perché conosco le mie debolezze e i miei punti forti e in generale lo stile lo considero “un mio punto forte”.
    Che dire... beh, palese fosse John l’assassino di suo padre, manco ci ho provato a nasconderlo anche perché non avrebbe avuto senso, anzi. Di Madrigan ho provato a trarre in inganno il lettore, ma non avevo dubbi che ci arrivassi.
    Dal secondo omicidio abbiamo il plot twist e il resto è tutto immaginazione.
    John Reddy Heart è un personaggio che si ispira ad un altro personaggio che a sua volta si ispira al vero John Reddy Heart.
    Ho cercato di renderlo al meglio e, come hai dedotto anche tu, la storia non sta proprio in piedi senza di lui.
    Lui è una sorta di paziente zero, è il virus che piano piano infetta e si diffonde.
    Si ispira anche un po’ al personaggio di Billy the Kid che, leggendo le varie biografie (attendibili non so quanto), era una sorta di paladino dei deboli, un anticonformista che andava contro i prepotenti.
    John Reddy non è spinto da nobili valori, ma da ottime giustificazioni.

    Non so se lo hai già fatto ma piacerebbe anche a me ricevere la valutazione come recensione.
    Per quanto riguarda le storie ti lascio carta bianca.
    Anche se circola voce che le mie storie siano horror, non lo sono, mai scritto horror.

    Grazie ancora per tutto il lavoro svolto, per l’attenzione che hai dato ad ognuno di noi e per la serietà con cui ci hai valutati.
    Ancora tanti auguri
  • ONLINE
    mystery_koopa
    Post: 2.900
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 29/04/2021 23:07
    Re: Re: I
    Il Maiale (WodkaEiffel), 29/04/2021 01:09:

    Intanto scusa per il ritardo con cui rispondo, MA sono strafelice ovviamente.
    Salto a piedi pari la valutazione sulla grammatica perché è proprio il mio punto debole. Scrivo di fretta, non ho mai voglia di rileggere, ma sopratutto non ho mai tempo per ricontrollare a mente “fresca”.
    Io sono quella che osanna gli editor, loro sarà il Regno dei cieli. Non è cattiveria o menefreghismo, ho dei limiti mentali che mi vietano di trovare tutti gli errori 😂
    Sullo stile ti ringrazio: ho dato particolare attenzione su quel punto perché conosco le mie debolezze e i miei punti forti e in generale lo stile lo considero “un mio punto forte”.
    Che dire... beh, palese fosse John l’assassino di suo padre, manco ci ho provato a nasconderlo anche perché non avrebbe avuto senso, anzi. Di Madrigan ho provato a trarre in inganno il lettore, ma non avevo dubbi che ci arrivassi.
    Dal secondo omicidio abbiamo il plot twist e il resto è tutto immaginazione.
    John Reddy Heart è un personaggio che si ispira ad un altro personaggio che a sua volta si ispira al vero John Reddy Heart.
    Ho cercato di renderlo al meglio e, come hai dedotto anche tu, la storia non sta proprio in piedi senza di lui.
    Lui è una sorta di paziente zero, è il virus che piano piano infetta e si diffonde.
    Si ispira anche un po’ al personaggio di Billy the Kid che, leggendo le varie biografie (attendibili non so quanto), era una sorta di paladino dei deboli, un anticonformista che andava contro i prepotenti.
    John Reddy non è spinto da nobili valori, ma da ottime giustificazioni.

    Non so se lo hai già fatto ma piacerebbe anche a me ricevere la valutazione come recensione.
    Per quanto riguarda le storie ti lascio carta bianca.
    Anche se circola voce che le mie storie siano horror, non lo sono, mai scritto horror.

    Grazie ancora per tutto il lavoro svolto, per l’attenzione che hai dato ad ognuno di noi e per la serietà con cui ci hai valutati.
    Ancora tanti auguri




    Grazie per la bellissima storia, mi hai davvero conquistato! Passo subito a lasciarti la valutazione su EFP.
    Per la grammatica posso solo capirti. Io sono pignolo e maniaco dell'ordine ai limiti dell'inverosimile e comunque riesco a trovare tutti gli errori giusto nelle drabble, lasciamo perdere 😂😂
    "Lui è una sorta di paziente zero, è il virus che piano piano infetta e si diffonde." metafora perfetta, mi trovi assolutamente d'accordo. Per i premi sbircerò nel tuo profilo con attenzione, sono certo che troverò diverse storie stupende :)
    Grazie ancora per gli auguri! Complimenti e a presto, io ho solo cercato di dare del mio meglio.
    mystery_koopa
  • ONLINE
    mystery_koopa
    Post: 2.900
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 15/06/2021 12:00
    Recensioni premio
    Il Maiale 4/4
    BessieB 2/2
    Vale_P 1/1
    Zorrorosso 1/1

    Valutazione come recensione: 7/7
    [Modificato da mystery_koopa 25/08/2021 14:44]
  • OFFLINE
    Flappergiuly
    Post: 49
    Utente Junior
    00 17/06/2021 21:56
    Aiutatemi voi, qui c'è l'imbarazzo della scelta! Hahaha è che non saprei cosa decidere in quanto contesto tra: western e belle époque/1 guerra mondiale; luoghi: taverna o accampamento militare... comunque sottogenere opto per il thriller... quindi ci sto!
    [Modificato da Flappergiuly 17/06/2021 23:24]
  • ONLINE
    mystery_koopa
    Post: 2.900
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 18/06/2021 17:22
    Re:
    Flappergiuly (fb_10218144787184368), 17/06/2021 21:56:

    Aiutatemi voi, qui c'è l'imbarazzo della scelta! Hahaha è che non saprei cosa decidere in quanto contesto tra: western e belle époque/1 guerra mondiale; luoghi: taverna o accampamento militare... comunque sottogenere opto per il thriller... quindi ci sto!




    Ciao!
    Mi fa piacere che il contest ti abbia incuriosito/a, tuttavia è scaduto ormai da oltre due mesi...
  • ONLINE
    mystery_koopa
    Post: 2.900
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 18/06/2021 17:22
    Tutte le recensioni premio rilasciate!
    [Modificato da mystery_koopa 25/08/2021 14:45]
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