Totale (3): 55/55
(1)
Dimmi tu addio
Tot (1): 52.90/55
Grammatica e stile: 14.90/15 (rispettivamente 9.90/10 e 5/5)
La grammatica è corretta e molto curata, come sempre, ti è sfuggito solamente un minuscolo errore di battitura che, per correttezza, sono tenuta a segnalare:
– il guaio → doppio spazio – 0.10 pt
Il resto è perfetto e si vede che hai lavorato in maniera ottima su questa storia, che non vuol dire né tanto né poco, perché quello che intendo dire è che hai lavorato bene.
Parliamo di stile. Come penso tu sappia, solitamente sono la tua più grande fan, in questo parametro: ci metti sempre una semplicità e una delicatezza tale da sconvolgere. E, anche a questo giro, mi hai completamente convinta.
Inizialmente ero un po’ perplessa per via della grande quantità di incisi nella primissima parte della storia ma, una volta arrivata alla conclusione, ne ho compreso il senso e ho scelto di non penalizzare una scelta stilistica che mira a un intento ben definito, che lentamente scema nella conclusione.
Nel complesso, quindi, posso dirti che sicuramente questa storia si fa leggere molto bene: nel suo essere tagliente in maniera opprimente, sicuramente lascia un segno profondissimo in chi è abbastanza attento da coglierne i sottintesi.
Penso che scrivere di un dolore tale in maniera stilisticamente tale sia difficile, perché il dolore rischia di essere banalizzato sia che si descriva in tante parole sia che si descriva in pochissime: in questo senso, tu hai scelto una via di mezzo che non è né vincente né perdente, ma funziona perché è scritta da te.
Vorrei continuare e penso che potrei – d’altronde, gli svarioni sono la specialità della casa – ma preferisco riservare altre osservazioni per il resto della valutazione, senza che questa diventi una sorta di grossissimo spoiler ambulante.
Titolo: 5/5
Il titolo è oggettivamente bellissimo ma, ovviamente, non ho giudicato esclusivamente in base al mio gradimento personale; quindi, ti lascio qui di sotto lo schemino che ho seguito (e che ovviamente è uguale in tutte le valutazioni):
- Coerenza con il testo: 3/3 → il titolo rispecchia perfettamente il contenuto che anticipa, senza “spoilerare” troppo il tema, ma suggerendo l’andazzo della storia riga dopo riga.
- Correttezza grammaticale: 1/1 → il titolo è grammaticalmente ineccepibile.
- Gradimento personale: 1/1 → mi è piaciuto molto, l’ho trovato perfetto sia in relazione a quello che stavi raccontando sia in relazione al punto di vista dei personaggi principali o, in questo caso, di Hermione.
Trama e originalità: 9/10 (rispettivamente 5/5 e 4/5)
Qui, come penso scriverò tra parentesi dopo il parametro, ho scelto di dividere la valutazione in due parti. Andrò con ordine, illustrandotele entrambe.
La trama è solida: si basa su un presupposto semplice, ma non per questo meno d’effetto (la morte di Fred) e indaga in maniera molto puntigliosa e approfondita come questo avvenimento sconvolga la vita di Hermione e, nel suo piccolo, degli altri personaggi.
L’introspezione aiuta questo viaggio nel dolore individuale, non per questo togliendo compiutezza e coerenza alla trama, parametri che ho trovato pienamente e totalmente rispettati. Molto bella, a mio parere, la corrispondenza che si crea tra incipit e conclusione, una chiusura del cerchio a dir poco perfetta.
Per quanto riguarda l’originalità ho relativamente poco da dire: sono dell’opinione che le storie su Fred ed Hermione ambientate dopo la sua morte siano innumerevoli e, di questo, ho tenuto ovviamente conto. Non è un tema semplice da trattare, ma sicuramente è un tema che è stato trattato e in tantissime declinazioni.
Non posso dire, in questo senso, che la tua storia mi abbia fatto pensare a qualcosa che non avevo mai sentito in vita mia (cosa che, comunque, ritengo sia impossibile per tutte le storie, c’è sempre un rimando) – anche, se devo fare un esempio, la tematica del “perché non ridi mai”, mi è suonata molto familiare, all’interno del gran calderone delle storie contenenti Fred come personaggio principale.
Il motivo per cui la tua storia, per quanto mi riguarda, guadagna tanto in originalità è per via di come tu hai impostato la storia: gli episodi salienti della vita di Hermione dopo Fred vengono ripercorsi con dolcezza, con un dolore che è terribile proprio perché è così sottile, e per l’uso di quel “dimmi tu addio” che sinceramente è una di quelle idee che vorrei avere avuto io.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Penso che si sappia: sono una mezza psicopatica, per quanto riguarda la caratterizzazione di Hermione, se vedo OOC urlo e mi arrabbio tantissimo. No, okay, sto esagerando – ma diciamo che l’OOC di Hermione è una delle cose che più mi irrita del fandom, per questioni di tolleranza personale.
In questo caso, anche per via del fatto che la storia è ambientata post guerra e quindi con personaggi cambiati, io OOC non ne ho visto.
Hermione è perfetta in ogni sua riflessione, in ogni suo dialogo e nel finale amaro, amarissimo. È il personaggio preponderante e, per questo, ho valutato solamente lei ai fini di questo parametro (gli altri compaiono così poco che è impossibile darne un giudizio approfondito, anche se aggiungo una piccola nota di merito per Ron che si arrabbia per via di Scorpius Malfoy).
In poche parole, bravissima: so quant’è difficile trovare una Fremione IC e, per questo, ti assicuro che hai fatto un eccellente lavoro.
Gradimento personale: 10/10
Non posso dire con sicurezza se questa sarà la mia storia preferita, dato che è la prima che valuto – ma, se queste sono le premesse, direi che ha un’ottima probabilità di esserlo.
È una storia che fa male, malissimo, e per questo lascia un segno indelebile in chi la legge. È una storia che è fatta di pezzi che s’incastrano alla perfezione, di lacrime, di tagli che si aprono su un orizzonte infinito – e per questo incomprensibile, a una prima lettura superficiale.
La cosa che mi è piaciuta di questa OS è che si srotola lentamente, non la capisci tutta subito ma, quando inizi a pesarne le parole, il pieno significato emerge chiaramente. E l’ho trovata bellissima.
So che la Fremione non è propriamente la tua coppia per eccellenza, ma a questo punto devo motivarti a continuare a scriverne, perché è davvero molto bello come esperimento.
Utilizzo del pacchetto: 4/4
Ti lascio qui di seguito le due riflessioni che ho strutturato in seguito alla lettura della tua storia, brevi ma intense (scherzo, sono due righe simboliche):
- Canzone: 2/2 → la canzone è premessa alla storia, come avevo richiesto, ed è sicuramente ben integrata con il testo, che la richiama in ogni sua parte.
- Prompt: 2/2 → il genere Angst è stato rispettato.
Bonus: 0/1
Il prompt “Contraddizione” non è stato utilizzato.
(2)
Ninnananna Aritmetica
Tot (2): 52.5/55
Grammatica e stile: 15/15 (rispettivamente 10/10 e 5/5)
La Grammatica è perfetta, in tutto il testo non ho trovato errori di sorta e/o sviste, quindi ti faccio i miei complimenti, è stata una lettura molto soddisfacente da questo punto di vista.
Parliamo di stile: devo dire che ho apprezzato molto questa OS a specchio, se così la possiamo chiamare. Come sai, io adoro le storie speculari, che siano 1-2-3-1-2-3 o 1-2-3-3-2-1, apprezzo indistintamente tutto: in questo caso, se devo essere sincera, mi sono accorta solamente alla fine che la storia era a specchio e, quando finalmente ci sono arrivata, è stata una bellissima sorpresa.
Trovo che la tecnica sia molto ben padroneggiata, la storia scorre sul suo schema senza sembrare mai forzata ed è un vero piacere leggerla.
Bellissimo lo stile, semplice ma con una propria intrinseca eleganza che cattura immediatamente il lettore e non lo lascia andare fino alla conclusione. Nel complesso, una lettura sicuramente piacevole e che mi ha fatto digerire un personaggio di cui tendo a non leggere troppo, complimenti.
Titolo: 5/5
Io a volte mi domando come tu faccia a partorire sempre il titolo più bello per ogni storia, quando io non riuscirei a pensare di meglio (e mi reputo bravina con i titoli), quindi davvero complimenti. Ti lascio il solito schemino qui di seguito:
- Coerenza con il testo: 3/3 → il titolo rispecchia perfettamente il contenuto che anticipa, che effettivamente è una vera e propria “Ninnananna Aritmetica”, scandita dai pensieri della protagonista.
- Correttezza grammaticale: 1/1 → il titolo è grammaticalmente ineccepibile.
- Gradimento personale: 1/1 → mi è piaciuto molto, l’ho trovato perfetto rispetto ai pensieri della Vector, forse il titolo più bello tra quelli che mi hai presentato.
Trama e originalità: 10/10 (rispettivamente 5/5 e 5/5)
Beh, che dire. Andrò con il solito ordine ma, e faccio uno spoiler di qualche riga, ho davvero pochissimo da dire, perché le uniche cose che partorirei sono mere ovvietà e, quindi, se vuoi saltare a piè pari questo parametro ti capisco: rimarcherò l’ovvio con una nonchalance disarmante, mi paro dicendolo subito.
La trama si basa su un presupposto, a mio parere, solidissimo: reputo anche io molto probabile che Piton abbia potuto provare quantomeno interesse per una donna che non fosse Lily ma che, in qualche modo, la cosa fosse naufragata per vari motivi. In questo senso, geniale far intercedere Silente, il quale temeva di veder rovinato il suo piano.
In questa cornice, sicuramente di una genialità e di un’inventiva che sono rarissime, ho apprezzato moltissimo l’inserimento di un personaggio semi-originale (d’altronde, della Vector cosa si sa?) e che, di conseguenza, si prestava a un livello di caratterizzazione molto fluido. La professoressa Vector viene inserita in questo quadro con naturalezza, il lettore è spinto a pensare che sia sensato che lei avesse una relazione con Severus, sembra tutto molto dovuto, come se fossimo messi davanti a un fatto compiuto che fa pensare “oh, ma perché non ci ho pensato prima?”.
Insomma, tutto ciò per dire che secondo me la trama è ineccepibile – scorre con molta linearità, a dispetto della struttura a specchio, con una conclusione che pone un punto definitivo a ogni speranza (della Vector, del lettore) e lascia un po’ con uno squisito amaro in bocca.
Parliamo dell’originalità: inutile dire che, io, una storia così non l’avevo mai letta (e rieccoci con la mia celebre frase). Non avevo mai pensato a un'altra relazione per Severus, anche se mi è facile ammetterne la possibilità ma, semplicemente, non avevo mai dato un nome e un volto a quest’altra donna – e che nome! Hai scelto un personaggio semi-sconosciuto e le hai dato un ruolo chiave in questa vicenda, stravolgendo il Canon, cosa che dico con una valenza che è ovviamente positiva.
Insomma, in poche parole, hai creato un mondo in una OS e sarei sicuramente curiosa di leggere di più di questa coppia.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Caratterizzazione ottima, e potrei chiudere qui la valutazione e offrirti un caffè per il disturbo di dover leggere tante ovvietà. Ma, ovviamente, non so essere sintetica, quindi scusami ancora una volta.
Mi sono attenuta, per questo parametro, alla caratterizzazione della Vector, che comunque è il personaggio principale di questa breve OS. E, se devo essere sincera, l’ho trovata meravigliosa.
In poche righe hai tirato su una caratterizzazione priva di lati ombrosi, luminosa e perfetta – chiarissimo, il ruolo della professoressa nel contesto Canonico, così come sono ben delineati e approfonditi i suoi sentimenti, che emergono con decisione tra le parole.
È una caratterizzazione che trascina il lettore in quella “Ninnananna Aritmetica” che descrivi con tanta bravura, imponendo un ritmo ai tuoi pensieri e mantenendolo costante per tutto il tempo della narrazione.
La Vector emerge, in questo contesto, come un personaggio forte, seppur scalfito dalla piega imprevista presa dalla propria vita – in questo contesto, mi permetto di fare una piccola menzione d’onore sia per Severus, il cui IC emerge nonostante la breve apparizione, ma soprattutto a Silente, che ho trovato indirettamente meraviglioso, nel suo essere sempre il Deus ex machina.
Complimenti.
Gradimento personale: 8.5/10
La storia è sicuramente bellissima ma, se devo essere sincera, mi ha coinvolta di meno rispetto alle altre due che hai presentato. Ovviamente il voto non è dato in relazione alle altre storie, semplicemente ho constatato che mi ha dato meno emozioni di quanto mi sarei aspettata, avendo letto precedentemente le altre due.
È una storia che apparentemente non ha lati negativi, e sinceramente sarebbe falso se ne elencassi qualcuno, semplicemente non mi ha coinvolta al 100% come mi sarei aspettata: non mi ha lasciata indifferente, ma non mi ha nemmeno portata sull’orlo delle lacrime come, guardando i generi della storia, mi sarei aspettata.
Utilizzo del pacchetto: 4/4
Ti lascio qui di seguito le due riflessioni che ho strutturato in seguito alla lettura della tua storia.
- Canzone: 2/2 → la canzone è premessa alla storia, come avevo richiesto, ed è sicuramente ben integrata con il testo, che la richiama in ogni sua parte.
- Prompt: 2/2 → il genere Introspettivo è stato rispettato.
Bonus: 0/1
Il prompt “Contraddizione” non è stato utilizzato.
(3)
Quarzo Rosa
Tot (3): 55/55
Grammatica e stile: 15/15 (rispettivamente 10/10 e 5/5)
La grammatica è perfetta, non ho riscontrato la presenza di errori e/o sbavature di sorta, l’ho trovata assolutamente ineccepibile.
Parliamo di stile – sono dell’opinione che costruire le drabble sia un lavoro estremamente in grado, forse paragonabile al cercare di costruire una perla da un granello di sabbia: puoi faticarci quanto vuoi, ma se c’è una crepa o un’imperfezione, salta subito all’occhio. Tutta questa bellissima metafora per dire che, io, di imperfezioni non ne vedo nemmeno una.
Sono due drabble (ancora una volta a specchio) ben pensate, ragionate, che si sviluppano con coerenza interna e con una ben distinta poeticità. Le ho apprezzate molto, contrariamente a ogni mia aspettativa, dato che l’introduzione mi aveva esaltata in maniera relativamente bassa, ma comunque questa storia si è ripresa alla grande, la trovo assolutamente meravigliosa e forse, delle tre, è quella che ho preferito stilisticamente. Complimenti!
Titolo: 5/5
Inizialmente non ero troppo entusiasta del titolo ma, ricollegandolo al senso della storia, ne ho capito la funzione e sono rimasta assolutamente incantata. Di seguito, il solito specchietto che ho usato per l’attribuzione dei punteggi:
- Coerenza con il testo: 3/3 → il titolo rispecchia perfettamente il contenuto che anticipa e, in questo senso, l’analogia tra Dolores e il sopracitato quarzo rosa a mio parere regge perfettamente,
- Correttezza grammaticale: 1/1 → il titolo è grammaticalmente ineccepibile.
- Gradimento personale: 1/1 → mi è piaciuto molto, l’ho trovato perfettamente azzeccato, poetico e soprattutto risulta essere quasi la personificazione di uno dei personaggi principali. Ottimo lavoro!
Trama e originalità: 10/10 (rispettivamente 5/5 e 5/5)
Ho un commento preliminare da fare: penso che ogni autore abbia quella coppia in cui si muove con più sicurezza delle altre e, senza ombra di dubbio, questa è la tua. Non fraintendermi, penso che tutte le tue storie siano bellissime, ma quando scrivi dei Dolastor hai quella marcia in più che mi fa dire “okay, è LA storia di questo contest” e riesci sempre a emozionarmi in un modo che, le altre tue storie, riescono a fare con una fatica maggiore.
Tutto ciò per dire che, secondo me, questa storia in quanto a originalità non si può battere – semplicemente, non si può, la coppia di per sé è originalissima. Ma, seppur sia totalmente inedita (o, almeno, per me lo era prima di leggere te), non risulta mai come “presa e messa lì a caso”, ma è sempre ben motivata in ogni angolo del testo: e, alla fine, mi stai convertendo nonostante il mio odio spassionato per quella generazione.
La trama è molto ben pensata, risulta essere coerente con il tema cui fai ruotare tutto, il quarzo rosa, e si dipana con una dolcezza malinconica che conquista il lettore parola dopo parola.
Non ho obiezioni di sorta da fare – hai scelto ancora una volta di presentarmi una storia a specchio e, anche qui, il riflesso è netto e perfetto: hai restituito un ritratto preciso e puntuale della relazione di Alastor e Dolores in una maniera che mi fa essere grata di aver potuto giudicare questa storia, nonostante io stia facendo una notevole fatica a cavarmi via delle parole che possano esprimere quello che tu hai restituito a me scrivendo queste due drabble.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Caratterizzazione ineccepibile e, anche qui, potrei chiuderla qui e tanti saluti, è stato bello, arrivederci.
Si vede che hai scritto di due personaggi che ti sono in qualche modo familiari, che senti come tuoi e, per questo, sai come muovere senza farli mai risultare noiosi, banali o (ancora peggio) OOC.
In poche parole, sia Alastor sia Dolores respirano nella tua fanfiction, che potrebbe benissimo essere un’appendice romance della saga canonica.
Il personaggio che emerge con maggiore chiarezza, in questo contesto, è sicuramente Dolores, vista dagli occhi di Moody: è esattamente lei, con i suoi difetti (tanti) e forse persino qualche pregio, ma è pienamente lei – e, come dici tu, non è rospa, ma gatta.
Anche Alastor è caratterizzato divinamente: tutto una cicatrice, scopre che l’amore ne costituisce l’ennesima.
Mi fermo qui, prima di tediarti ulteriormente con le mie riflessioni. Posso solo dirti: brava, brava, brava!
Gradimento personale: 10/10
Al momento in cui scrivo, non ho ancora la classifica completa, ma posso dire con certezza che, quando mi toccherà eleggere la mia storia preferita per questo contest, sicuramente la tua sarà una valida candidata.
È la storia che ho preferito tra quelle che mi hai proposto e sono contenta, visto che so quanto tieni alla coppia, di potertelo dire. È una storia pensata, ben costruita, ben caratterizzata – tutta un complesso di bene che mi fa essere davvero contenta di poter scrivere un parere sopra un lavoro così ben (di nuovo) fatto.
Mi ha colpita come un pugno e, adesso, sono qui che cerco le parole per dirti quanto effettivamente mi sia piaciuta. L’ho amata in ogni sua parte ma, nello specifico, ho adorato il paragone con la pietra preziosa, che regge tutta la narrazione.
Ancora complimenti!
Utilizzo del pacchetto: 4/4
Ti lascio qui di seguito le due riflessioni che ho strutturato in seguito alla lettura della tua storia.
- Canzone: 2/2 → la canzone è premessa alla storia, come avevo richiesto, ed è sicuramente ben integrata con il testo, che ne suggerisce il rimando in più punti.
- Prompt: 2/2 → il genere Romantico è parte integrante del testo.
Bonus: 1/1
Il prompt “è quasi amore” è stato inserito nel testo.