D&D Mania

---

Temendo che la regina avesse contaminato il Sangue reale con la magia, il popolo, sobillato dal Ciambellano reale, costrinse il re a ripudiare moglie e figlia.

L’unico fardello lasciato dal suo passato rimane il mistero sul perché un regno così intimamente legato alla magia l’abbia ripudiata.

[...] viaggia attraverso il regno in cerca di nuove bambine dotate di potere [...]

---

ethors, 15/12/2022 20:28:

---

Vodia, 15/12/2022 18:19:

---

[...]
@ thors o Dark Sider o Ghostro (chiunque dei 3 voglia rispondere): Perché le Din Nadair sono considerate eretiche? Dalle descrizioni, sembrano maghe normalissime... Che tipo di magia praticano? Sono forse binder*? *me confusa* ...O questo è un altro dei dettagli che dobbiamo definire noi?

* I binder sono evocatori di spiriti (più o meno) che vengono spesso scambiati per evocatori di demoni (e quindi non hanno vita facile) -- sono descritti nel "Tome of Magic" (il cui pdf lo trovate in chiaro online, a patto che non abbiate problemi con l'inglese)

---

Mi pare che gli unici passaggi a cui appigliarsi siano questi:

---

Temendo che la regina avesse contaminato il Sangue reale con la magia, il popolo, sobillato dal Ciambellano reale, costrinse il re a ripudiare moglie e figlia.[...]

L’unico fardello lasciato dal suo passato rimane il mistero sul perché un regno così intimamente legato alla magia l’abbia ripudiata.[...]

[...] viaggia attraverso il regno in cerca di nuove bambine dotate di potere [...]

---

Di sicuro il Ciambellano ha convinto il regno che una principessa capace di evocare la magia fosse qualcosa di inaccettabile. Forse nel regno i maghi, ad eccezione delle eretiche Din Nadair, sono controllati come schiavi (tipo le Damane -- nota: incanalare significa raccogliere il potere magico per lanciare l'incantesimo)? Forse solo per le donne è tabù fare incantesimi (questa però è debole, perché la questione principale era il sangue contaminato)? O ancora i maghi sono stati banditi o confinati perché è la magia in sé ad essere ritenuta malvagia? O forse questa avversione valeva solo per le famiglie nobili? Forse sono davvero maghe cattive (e non solo disprezzate), ma per qualche motivo non le si può cacciare dal regno?

Penso che ci siano svariate altre interpretazioni e che tu puoi intenderla come ti piace di più, ovviamente soddisfacendo i riferimenti nella scheda.

---

---

Anche se [Kevset] è disposto a collaborare con dei maghi, se necessario, soprattutto chi, come le Din Nadair, non sempre è ben visto da coloro che definiscono cosa sia naturale e cosa non lo sia.

---

---

L’unico fardello lasciato dal suo passato rimane il mistero sul perché un regno così intimamente legato alla magia l’abbia ripudiata

---

Spettro94, 16/12/2022 07:11:

---

La magia è una risorsa molto importante in questo universo fantasy, ma per qualche strano motivo una principessa/regina maga dev’essere ripudiata. Tenete anche presente che Kevset è stato ripudiato per essere geneticamente nato privo di magia, qualcosa che nella scalata sociale della sua famiglia è considerata la cosa più grave che potesse accadere.

---

---

Ghostro, scusa ma mi hai fatto nascere un dubbio...

Io avevo inteso che Kevst fosse nato e cresciuto in un regno diverso da Magena, e non credo ci sia nulla nelle schede per poter affermare il contrario... Nel tuo passaggio, invece, mi sembri suggerire che Magena sia uno strano regno, in cui la famiglia reale non deve avere la magia, mentre le altre famiglie nobili non aspirano ad altro...
Sono conscio che devo rendere il "regno così intimamente legato alla magia", però pensavo di farlo in altro modo.

---

---

Io ho l'impressione che emeryl sia stata bandita per quel potere particolare e la sua pericolosità, infatti ha ucciso un uomo quando ha perso il controllo. Forse la forza di quel potere e la mancanza di padronanza su di esso hanno spaventato la famiglia reale perché ingovernabile all'epoca. Quando poi ha imparato a dominarlo presso le incantatrici era troppo tardi. I fratellastri di emeryl hanno preso il suo posto.
Potrebbero anche aver usato l'incidente come scusa per mandarla via.

---

---

Hum... no, perché "temendo che la regina avesse contaminato il Sangue reale con la magia," sono stati banditi madre e figlia. È scritto "la magia" (generico), non "quella magia". Ci fossero stati altri figli di Sheeira, sarebbe stato coerente mandare via anche quelli, visto che condividevano il sangue contaminato. I "fratellastri" di Emeryl, infatti, dovevano essere nati da un'altra madre per essere tali.

---

---

Inoltre, ho avuto l'impressione che Emeryl fosse l'erede al trono, perché non c'erano figli maschi e, nel momento in cui sono nati, quel suo diritto è svanito...

---

Damien di Grimson

Nome: Damien di Grimson

Descrizione fisica: Damien è un ragazzo che ha appena raggiunto la maturità. Chiunque lo guardi non gli darebbe più di vent’anni, con un nido di capelli ricci sempre in disordine, di un colore castano chiaro. Magro, di altezza nella media. Occhi piccoli e infossati, di un gradevole azzurro che risalta il carnato particolarmente chiaro della sua pelle. A prima vista non ha alcuna caratteristica che possa suggerire che il suo Sangue abbia delle particolarità degne di nota. È un figlio del popolo. Genuino come il suo sorriso.

Carattere: Damien è un giovane mezz’elfo di indole mite e gentile. Nonostante i problemi che ha avuto con la sua gente durante l’infanzia, è sempre pronto e disponibile ad aiutare le persone in difficoltà. Soprattutto coloro che riescono a guadagnarsi la sua fiducia. Nonostante le sue abilità magiche siano pari, se non superiori ai membri delle famiglie più nobili e potenti del continente, l’umiltà rimane la sua più grande virtù; delle volte, questo sentirsi tremendamente ordinario lo rende incapace di esprimere tutto il suo potenziale magico come potrebbe. La sua forza interiore è tale che mai e poi mai userebbe i suoi talenti per fare del male al prossimo. Solo per difendersi, e difendere. Ama molto la natura e gli animali, con cui ha stretto un ottimo rapporto.

Classe: Mago (ha lo stesso talento di Sangue di Emeryl), guaritore. Riesce a creare delle illusioni ma sta facendo ancora pratica.

Lore: Damien è il figlio di un’elfa erborista e del principe ereditario di Magena (uno dei fratellastri di Emeryl, per intenderci) che s’incontrarono in circostanze segrete e trascorsero insieme soltanto una notte. La donna era una spia al servizio delle Din Nadair, all’epoca assai preoccupate che il Ciambellano stesse tramando di invadere la Foresta delle Lame per uccidere la loro nuova accolita. Tenne nascosta la gravidanza per evitare che il figlio potesse subire lo stesso trattamento della principessa ripudiata, o peggio che potesse essere usato per qualche fine dalla Torre d’Opale (Din Nadair). Perché le Din Nadair avevano scoperto qualcosa di fondamentale: il potere del fulmine non era presente nel Sangue della regina Sheeira. Esso era latente da generazioni nei membri della famiglia reale stessa!
Ferita a morte dalle spie del Ciambellano, non ebbe altra scelta che abbandonarlo nei pressi di un villaggio di nome Grimson, sulla soglia della casa di un ciabattino che aveva una numerosa famiglia. Il bambino venne ospitato per un paio di mesi senza che nessuno sospettasse della sua vera natura. La madre gli aveva fatto indossare una catenina magica creata appositamente dalle Din Nadair mentre studiavano il Sangue di Emeryl - (Emeryl è complice, non una cavia) - in grado di schermare i suoi eventuali poteri, se si fossero manifestati. Un giorno, uno dei figli del ciabattino riuscì a strappargliela e la magia si manifestò. Spaventati, gli umani decisero di lasciare il neonato nella piazza del villaggio e di fuggire via.
Il piccolo pianse scatenando un temporale: un fenomeno sinistro. Gli abitanti del villaggio additarono subito il bambino come maledetto. Alcuni proposero di ucciderlo, altri di denunciarlo alle autorità di Magena. Ma un umile frate che curava gli orfani dei dintorni lo prese sotto la sua ala protettiva e fuggì insieme a lui senza lasciare traccia. È un dono, disse, mentre gli dava il nome di un grande eroe del passato: Damien la Fenice.
All’età di sei anni, lasciò il bambino andò a vivere in una fattoria e promise che presto sarebbe tornato a riprenderlo (non lo fece mai.) Ma non rimase mai solo: quella famiglia che lo accettò come se fosse uno di loro.
Nonostante il suo buon carattere ed i sani principi con cui fu allevato, il ragazzo non sapeva controllare ancora i suoi poteri e inevitabilmente un giorno fu scoperto che possedeva il dono della magia e gli fu comandato di recarsi all’Accademia di Gamirhia, da sempre rivale dell’altra e più famosa Accademia del continente: quella di Valldysi. Stavolta fu Rettore Meldor a prendere il ragazzo sotto la propria ala. Insegnò al ragazzo le basi di ogni sorta di arte magica, e quando comprese quanto Damien fosse speciale lo prese come suo allievo personale e lo trattò quasi come un figlio.
Damien avrebbe potuto aspirare ad una carriera gloriosa, ma spesso nelle parole del Rettore traspariva l’intenzione che ci fossero altri piani in serbo per lui. Forse aspirava a farlo diventare qualcosa di più che un semplice mago. Damien lo comprese man mano che esplorava la portata della sua abilità più potente, e rimaneva sempre più spaventato dalla potenza distruttiva che cresceva con l’accumularsi del suo bagaglio di sapere magico.
Decise di fuggire.
Damien ormai aveva capito quanto il suo potere potesse suscitare interesse nei potenti e aveva iniziato a temere che fosse proprio questa la causa della sparizione del padre, o del fatto che non sapesse chi fossero i suoi genitori. L’unica certezza era che non poteva fidarsi di nessuno e fece sparire le sue tracce. Iniziò a viaggiare come mago itinerante e completò gli studi da autodidatta. Fu solo dopo aver offerto i suoi servigi al re di una terra lontana che comprese che la sua vita poteva avere uno scopo: adoperare tutti i suoi talenti magici per fare del bene. Da allora viaggia spesso per il continente, approfondendo i suoi studi, aiutando le persone. Medita ogni giorno sul mistero che si cela nel suo Sangue, non sapendo tuttavia da dove cominciare per scoprirne di più.
Di recente una nuova Era Glaciale si è abbattuta sul mondo. C’è chi sospetta che abbia avuto origine ad est, nel regno di Iberia. Damien sospetta che non si tratti di un fenomeno naturale ma che ci sia qualcosa dietro. Qualcosa di oscuro. Ma, di nuovo, su chi o cosa potrà fare affidamento per scoprire la verità?
E così continua a viaggiare, temporeggiando. Alla ricerca di una risposta alle sue domande.

Aspirazioni: Damien, non sogna gloria o ricchezza, la sua felicità consiste nell’accrescere il suo sapere e poter aiutare gli altri. Il suo desiderio e scoprire le sue origini e trovare il suo posto nel mondo. Nonché (nella storia o come sogno generico) scoprire e fermare la causa che ha scatenato la nuova Era Glaciale.

Abitudini: si sveglia presto la mattina canticchiando, raccoglie delle erbe per preparare le pozioni, fa dei sogni premonitori.

Equipaggiamento: Damien veste con abiti semplici e ormai consunti, a causa dei suoi continui viaggi. Li cambia solo per praticità, quando ormai sono ridotti a nient’altro che stracci. L’unico capo che indossa sempre è un mantello scuro con il cappuccio. Chiuso all’altezza della spalla sinistra da una spilla di zaffiro a forma di esagono. Un dono Meldor che Damien ha abilmente incantato per disturbare il segnale magico che giace all’interno e impedire al suo vecchio maestro di rintracciarlo.
Nella sua bisaccia ha due libri, uno di medicine e uno di erbe ed un taccuino dove scrive appunti di viaggio.
Ha delle ampolle e accessori per lavorare alle erbe e un pugnale per difendersi anche se lo usa di rado preferendo affidarsi alla magia. Lo usa di più per tagliare foglie e rami.
Un bastone che ha intagliato lui stesso che lo sostiene nel cammino.

---

Un’Era Glaciale, evento che l’ultima volta scoppiò proprio su quelle sponde, non si vedeva da 2000 anni e adesso, in ogni parte del mondo, ...

[...]

Le voci sul fatto che esista un legame tra ciò che successe dieci anni fa (la caduta di re Dunkan) in quel regno e questo pesante flagello continuano a moltiplicarsi.

---

---

Una notte, quando Kobin giudicò che Vanir fosse meritevole e non un altro fallimento, esiliò suo figlio primogenito nelle fogne della città. [...] Qui, Kewst s’imbatte in un Re Ratto. [...] il suono del corno che sanciva l’arrivo dell’Era Glaciale risuonò in tutta la città.

---

---

Damien [...] aveva iniziato a temere che fosse proprio questa la causa della sparizione del padre, o del fatto che non sapesse chi fossero i suoi genitori.

---