Ecco la recensione che ho scritto sul mio blog:
E' un film che mi ha decisamente “diviso” nel dare un opinione, infatti se da un lato si tratta di un’opera d’arte visiva e sonora con una grafica impeccabile, una regia sapiente e una colonna sonora coinvolgente, dall’altro lato ho trovato una narrazione con un protagonista passivo e una trama lineare. Partendo dalle note dolenti, la storia ha come protagonista Mahito, un ragazzo che si ritrova in un mondo fantastico alla ricerca della sua zia scomparsa. Lungo il cammino incontra vari personaggi e creature magiche, ma non sembra mai avere una scelta propria, cioè sembra che proceda con la sua avventura per inerzia. Questo secondo me è il difetto di questo film che non me lo ha fatto apprezzare completamente.
Certo è che Il Ragazzo e L’Airone ha dei grandi meriti dal punto di vista tecnico e artistico, senza se e senza ma. Graficamente perfetto, e non esagero nello scriverlo, con una originalità nelle animazioni che si differenziano molto dai precedenti film. Capisco solo ora di come per poter realizzare Il Ragazzo e L’Airone ci siano voluti cinque anni pieni. Le musiche sono ottimamente inserite nella storia, calzano a pennello in ogni frame del film e regalano alla storia un forte pathos.
Leggendo qua e là ho scoperto come Il Ragazzo e L’Airone sia pieno di riferimenti che durante il film li ho totalmente mancati per ignoranza mia. Grazie a Wikipedia ho notato a posteriori la citazione a Idee chiare di Magritte e all’Isola dei morti di Arnold Bocklin, riproposta da Miyazaki come sepolcro dello spirito misterioso in cui il protagonista si scontra con i pellicani e viene salvato da Kiriko.
Sembra inoltre che questo film sia un vero e proprio lascito di Miyazaki alle future generazioni, inoltre le sequenze dei bombardamenti e dell’incendio all’ospedale sembrano chiari riferimenti alla sua giovinezza,un film non autobiografico, ma comunque collegato al suo “io” passato e forse anche presente.
In conclusione Il Ragazzo e L’Airone è un film intenso, con personaggi enigmatici come lo Studio Ghibli sa regalare, ma con una storia fin troppo lineare che personalmente non mi ha entusiasmato. Forse è un film da rivedere per comprenderlo a fondo? Penso proprio di si.
Si si, mi ha deluso e non deluso allo stesso tempo. Quando il trailer inganna...