un conto è poter prevedere cosa farei io (ragionandoci ora, in astratto, direi che senza dubbio sceglierei l'eutanasia, ma ovviamente non so come reagirei davvero), un altro è trovare assurdo, come thors e carlao, che non ci sia una legge che garantisca la libertà di scegliere, soprattutto nei casi in cui non ci si può suicidare autonomamente (paralisi complete e simili)
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ed il nemico attuale è sempre e ancora eguale a quel che combattemmo sui nostri monti e in Spagna.
uguale è la canzone che abbiamo da cantare: scarpe rotte eppur bisogna andare.