Soul_Shine, 25/08/2020 17:32:
QUARTA CLASSIFICATA
“Maschere di ceramica e colla” di NaoYoshikawa
VALUTAZIONE DI SABRIEL
Grammatica&Stile: 9/10
Non ho riscontrato errori di grammatica, per cui ti faccio i complimenti per la cura che hai riposto nel testo, compreso lo stile: mi è piaciuto molto, l'ho trovato scorrevole e adatto alla storia che hai scelto di raccontare. Si tratta di uno stile e di un lessico semplice, ma terribilmente effettivo per aiutare il lettore a immedesimarsi nella protagonista.
Si vede che hai curato molto questo aspetto, nonostante, soprattutto nei primi paragrafi, siano presenti alcuni errori di battitura che provvederò a segnalarti privatamente, se lo vorrai.
Inoltre, ho notato che utilizzi parecchio la d eufonica quando non è necessaria, ossia tra due vocali diverse, come in “ed allora”, “ad essere”, “ad un'altra”.
Non so quale sia la posizione degli altri giudici a riguardo, ma da quanto ne so viene ormai considerato un errore vero e proprio e anche io lo considero tale, motivo per cui ho dovuto penalizzarti.
Ho notato anche che tendi ad inserire la virgola dopo i dialoghi, come in: “«Perché no? Sarà un compito divertente da portare a termine», disse Mary.”, mentre talvolta non la inserisci.
Dal mio umile punto di vista è questione di pura scelta stilistica, nonostante venga prediletta l'omissione della virgola; per questo motivo ho voluto portare la questione alla tua attenzione.
Infine, ti segnalo alcune frasi che avrei scritto diversamente:
[…] Poteva permettersi di far rumore, la sua coinquilina, con cui condivideva l’appartamento, era già uscita. → Personalmente avrei diviso la frase in due parti, in questo modo: “Poteva permettersi di far rumore: la sua coinquilina, con cui condivideva l’appartamento, era già uscita”. In verità, avrei omesso “con cui condivideva l'appartamento”, semplicemente perché, se specifichi che Vanessa è la coinquilina di Isabel, è logico con condividano l'appartamento, e quindi superfluo specificarlo. Sono piccolezze che saltano all'occhio solo a una lettura approfondita e che non hanno alcun peso nella sostanza, però ti consiglio di tenerne conto.
Era sempre stata abituata a fingere che andasse tutto bene, per la gente, una persona come lei – insicura, timida, emotiva -, era scomoda, molto meglio nascondere tutto dietro un bel sorriso. → Lo stesso avrei fatto qui, scrivendo la frase così: “Era sempre stata abituata a fingere che andasse tutto bene: per la gente, una persona come lei – insicura, timida, emotiva -, era scomoda, molto meglio nascondere tutto dietro un bel sorriso”. Non so se in questo modo anche a te il ritmo appaia diverso come a me, ma mi pare che la frase funzioni meglio, proprio a livello di fluidità.
[…] sono sarcastico fino ad a volte risultare insensibile […] → “Ad a volte” non mi convince. Avrei semplicemente scritto: “[...] sono sarcastico fino a risultare insensibile, a volte [...]”.
Chiaramente si tratta di semplici suggerimenti. In ogni caso, nonostante i refusi, è innegabile la cura che hai dedicato alla parte stilistica di questa storia.
Trama&Personaggi: 18/20
Più che presentare una trama vera e propria (che comunque c'è), trovo che questa storia si basi più su un personaggio, su cui hai fatto un lavoro enorme e che ho subito sentito mio: non solo mi rivedo in Isabel praticamente in tutto ma, giunta alla fine, mi sono accorta di quanto mi fosse entrata dentro, o io dentro la (sua) storia.
Isabel è uno di quei personaggi che mi piace definire “completi”, cioè di quelli che riesco a sentire dalla prima all'ultima riga, che percepisco anche quando non agisce e che riesco a leggere fra le righe, appunto per la tua bravura nel raccontarla.
La sua evoluzione è impressionante: in poche pagine non solo l'hai resa viva, ma l'hai cambiata, l'hai fatta crescere ed evolvere, e innegabilmente in meglio. Leggere questa storia e leggere quindi di lei è stato come fare un viaggio nella sua psicologia, e in un modo così delicato e sublime da farmela davvero entrare nelle vene, così tanto da oscurare qualsiasi altro personaggio, compreso Levi, della cui caratterizzazione non si percepisce, in verità, nemmeno il bisogno: è come se lui vivesse attraverso di lei e, pur avendo un ruolo fondamentale nella trama, la sua essenza e le conseguenze delle sue azioni si vedono riflesse attraverso quelle di Isabel, un po' come nello specchio in cui lei ha tanto paura di guardarsi.
Ho particolarmente apprezzato la scelta di mantenere tra i due un'accezione non romantica, da buona amante delle brotp e dei rapporti d'amicizia in generale: non saprei nemmeno dire che cosa sia, ma trovo abbia attribuito ai personaggi stessi e alla trama quel qualcosa che mi ha fatto apprezzare il tutto ancora di più.
Per quanto riguarda la trama vera e propria, ammetto che mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa di più: ho apprezzato molto l'accento che hai posto sull'introspezione di Isabel, ma avrei apprezzato anche vederla muovere in qualche contesto effettivo (escluso quello dell'accademia, ovviamente), avrei voluto vederla in azione, così da conoscerla anche “sul campo” e non solo a livello introspettivo.
Questa è onestamente l'unica pecca, se così si può chiamare, che ho riscontrato in questa storia: sicuramente, visto anche il limite di parole, il lavoro che hai fatto è stato eccezionale e la necessità di una trama più particolareggiata, alla fine della storia, passa in secondo piano, oscurata dall'imponenza del personaggio di Isabel e dalla sua ritrovata forza interiore.
Utilizzo Pacchetto: 10/10
Hai inserito il sogno previsto dal contest in un punto focale della narrazione, che personalmente ho interpretato come un momento di svolta: dopo il sogno di ritrarsi Isabel non è più la stessa, perché l'azione stessa di dipingere il proprio autoritratto è per lei di fondamentale importanza.
Questo si può interpretare come un segno di accettazione, come previsto dal pacchetto da te scelto, cosa che effettivamente accade in seguito.
Hai saputo mescolare ed equilibrare perfettamente ciò che il contest richiedeva, in un modo che appare naturale e rendendolo carico di significato, per cui non posso che darti il massimo del punteggio.
Gradimento Personale: 5/5
Lo devo dire? Ho amato questa storia con tutta me stessa: come già scritto, mi sono rivista molto in Isabel e forse è anche per questo che mi è entrata dentro.
La delicatezza con cui l'hai raccontata, quasi sottovoce, in punta di piedi, ma attribuendo alla sua psicologia e a ogni sua azione un significato immenso, mi hanno toccata e mi hanno fatto riflettere parecchio: questa è una di quelle storie che, per comprenderle appieno, richiedono tempo, da quanto sono intense e profonde.
E senz'altro adoro la morale: l'accettazione non può che partire prima di tutto da noi stessi, ma non è facile a farsi quanto a dirsi, come quasi tutte le cose.
È un processo immenso e doloroso a volte, come in questo caso, e ognuno lo vive in maniera personale e diversa.
Dunque ti faccio davvero i miei complimenti per l'ottimo lavoro e ti ringrazio per aver proposto una storia così intensa.
Totale: 42/45
VALUTAZIONE DI SOUL
Grammatica&Stile: 8,5/10
Carissima Nao, che bello averti finalmente a un mio contest dopo aver gareggiato tante volte “contro” di te ^^
Ma bando alle ciance, passiamo a parlare di questo parametro!
Dal punto di vista grammaticale non mi è parso di scorgere nessun particolare errore, il testo è ben scritto e scorre in maniera fluida e naturale. Ti segnalo solo qualche errorino di battitura:
“Dopo essersi sciacquata al viso” -> sciacquata il viso.
“E nonostante la sua stravaganza piaceva eccome.” -> E nonostante ciò.
“una persona come lei – insicura, timida, emotiva -, era scomoda” -> ok, sono tremendamente puntigliosa XD il secondo trattino è corto, a differenza del primo (e di tutti quelli inseriti nella storia) e questo rende la grafica non uniforme. Non è proprio un errore, ma ho comunque deciso di segnalartelo perché vedendolo mi ha fatto storcere un po’ il naso ^^ sono terribile, lo so, ahahah!
“Isabel batté le lunga ciglia” -> le lunghe ciglia.
Queste sono le sviste che ho trovato, ma appunto non ti penalizzano troppo perché sono soltanto degli errori di battitura!
Un’altra piccola cosa che mi ha lasciato confusa è stata questa frase, subito dopo aver fatto un discorso introduttivo/descrittivo di Levi:
“E nonostante la sua stravaganza piaceva eccome. Probabilmente forse un po’ lo invidiava.”
Chi lo invidiava? Noi sappiamo che la storia è dal punto di vista di Isabel, ma dato che è in terza persona e che lei non veniva nominata da un po’ di tempo nel testo, avrei aggiunto il soggetto per rendere il tutto più immediato!
Per quanto riguarda lo stile, l’ho apprezzato davvero tantissimo: è scorrevole in una maniera disarmante, mi ha catturato fin dalla prima riga e sono arrivata alla fine del testo senza nemmeno rendermene conto! Per tutto il tempo mi sono immedesimata tantissimo nella protagonista, sono riuscita a seguire perfettamente non solo i pensieri, ma a vivere le vicende come se fossi insieme a lei, anzi, come se fossi lei!
Trovare il giusto equilibrio tra introspezione e dinamicità secondo me è una delle cose più importanti per un autore, proprio perché permette un coinvolgimento completo di chi legge, e io questo equilibrio l’ho trovato nel tuo testo: ci sono descrizioni, pensieri, dialoghi, sensazioni, azioni, emozioni… tutto!
Il lessico da te scelto e il modo in cui strutturi le frasi, poi, rendono il testo ancora più scorrevole e dinamico: non vai a ricercare paroloni, non ti perdi in fronzoli e non elabori periodi troppo lunghi e ricchi di subordinate – ma questo non è assolutamente un difetto, anzi!
C’è giusto qualche piccolo dettaglio inerente alla punteggiatura che ci terrei a farti notare, ma già da ora ti dico che non sono problemi gravi, solo piccoli appunti ^^ tra l’altro la punteggiatura, oltre a essere estremamente soggettiva, è anche la più grande piaga degli scrittori… e te lo dice una che è stata rimproverata tantissimo XD
Allora, in certi caso ho trovato che nelle frasi ci fossero delle virgole in eccesso, che non erano prettamente necessarie e appesantivano soltanto il periodo. Ti faccio alcuni esempi:
“Troppo gelosa, di ogni persona a cui teneva” -> qui toglierei la virgola tra ‘gelosa’ e ‘di’. Non so se la tua sia stata una scelta stilistica e pensata, ma la frase è già di per sé molto breve e non necessita di essere frammentata ancora.
“Anche in questo, non pensava di avere un grande talento” -> anche qui la virgola non è necessaria.
“È più facile a dirsi, che a farsi.” -> altra frase molto breve e virgola superflua.
Non è una cosa particolarmente invalidante o che compromette la buona riuscita e la scorrevolezza del testo, ma in certi casi rende la frase più ‘pesante’ da leggere, ecco!
Un’altra cosa che mi è saltata all’occhio è che spesso tendi a frammentare i periodi, ricorrendo a segni di punteggiatura come virgole o punti. Questo non lo considero un vero e proprio difetto (come ti dicevo prima, sono una grande fan dello stile frammentato), ma in certi punti, come per esempio nella prima parte introspettiva, sarebbe meglio unire alcuni periodi e alcuni concetti ricorrendo a segni di punteggiatura come punto e virgola o due punti – che nel tuo testo ho visto molto raramente.
Utilizzare una punteggiatura più variegata in realtà ti potrebbe aiutare in molti casi, anche per dare un aspetto più fluido e ‘sensato’ alle frasi. Ti faccio qui un esempio:
“Poteva permettersi di far rumore, la sua coinquilina, con cui condivideva l’appartamento, era già uscita.”
Ho dovuto leggere due volte questa frase prima di capirne il senso XD e ti dico cosa non mi convince: la prima virgola, quella tra ‘rumore’ e ‘la’, che sostituirei coi due punti. Suonerebbe così:
“Poteva permettersi di far rumore: la sua coinquilina, con cui condivideva l’appartamento, era già uscita.”
I due punti si utilizzano per spiegare/specificare qualcosa o comunque entrare nel dettaglio; in questo caso spiegheresti il motivo per cui Isabel poteva permettersi di far rumore, ovvero che la coinquilina è già uscita.
Spero di essere riuscita a spiegarmi senza fare troppa confusione, altrimenti sono qui per chiarire ogni dubbio ^^
Ho invece adorato il modo in cui hai gestito la punteggiatura e la costruzione delle frasi quando hai raccontato i dialoghi: hai trovato il giusto equilibrio tra discorso diretto e indiretto, sei stata dinamica e al contempo ordinata.
In linea di massima ho apprezzato tantissimo il tuo stile (forse, lo ammetto, è anche perché l’ho trovato molto affine al mio) e mi è dispiaciuto non metterti il punteggio pieno, perché sono rimasta davvero colpita e coinvolta! Se ho apprezzato tanto questa storia è anche per merito del modo in cui l’hai raccontata *-*
Trama&Personaggi: 20/20
Ho trovato la trama gestita in maniera ottimale: ti sei presa il tuo tempo per ogni scena, per ogni riflessione, per ogni dettaglio; non hai corso e al contempo sei riuscita a mantenere un ritmo incalzante e mai noioso, non ti sei ‘arenata’ o bloccata su nessun punto in particolare. La trama è andata sempre avanti, con i suoi giusti tempi, e questo ha tenuto alta la mia attenzione.
Inoltre secondo me ti sei focalizzata sulle scene giuste, quelle più importanti per la crescita del personaggio e per lo sviluppo della vicenda.
Parlando della trama in sé, è abbastanza lineare e non mostra particolari scossoni, però al contempo è completa e ha esattamente tutto ciò che una trama deve avere. Ha il suo perché, insomma. Non ho trovato buchi di trama, lacune, punti spiegati in maniera frettolosa o vaga: tutto fila liscio ed è espresso meglio, alla fine della lettura non sono rimasta con dubbi o domande. L’unica cosa che mi viene da chiedermi è: Isabel sarà riuscita a togliersi davvero la sua maschera? E questo grazie al bellissimo finale aperto che hai deciso di inserire, che permette di scorgere un passo avanti nella protagonista ma non ci dice fin dove riuscirà ad arrivare.
Viene spontaneo chiederselo anche perché al termine della storia ci si è ormai affezionati alla tua protagonista e a tutti i personaggi in generale: io, almeno, sono entrata talmente tanto nella vicenda che è come se li avessi conosciuti e fossi diventata un po’ loro amica ^^
Isabel è incredibilmente complessa, lo si percepisce dal suo modo di fare e pensare, o meglio, dal modo in cui pensa una cosa e poi fa tutto l’opposto. Sei riuscita a raccontarla in maniera magistrale, a far emergere la sua paura di essere costantemente giudicata – paura che poi la porta a comportarsi in maniera stravagante e di conseguenza essere giudicata ancora di più.
Oltre a esplorare i suoi pensieri tramite un’introspezione impeccabile, ci hai mostrato lei e il modo in cui appare tramite gesti e parole: vediamo il modo in cui reagisce in maniera esagerata perché non riesce a gestire le sue emozioni, il modo in cui si domanda cosa stiano pensando gli altri di lei ogni volta che apre bocca, ma anche il modo in cui alla fine si lascia andare con Levi ed essere se stessa. L’ho apprezzata molto come personaggio e soprattutto come persona che è cresciuta, che ha capito e ha imparato. Non è stata statica, ma ha compiuto un viaggio.
Inoltre sono riuscita a empatizzare tantissimo con lei, forse proprio perché mi ci sono rivista in una maniera impressionante. È un po’ come se avessi raccontato me, quindi sono rimasta davvero colpita.
Levi, vabbè, mi sono innamorata follemente di lui *____* è esattamente l’amico che tutti vorrebbero avere al proprio fianco, stravagante eppure saggio, che sa ascoltarti e accettarti per quello che sei. Sei riuscita a delinearlo con una precisione incredibile e non ho fatto fatica a immaginarlo, con le sue battute e la sua scarsa modestia XD
Forse i personaggi positivi come lui sono un po’ un cliché, ma sai che ti dico? Amen, è un cliché che non guasta e non stanca mai :3
Tra l’altro, fun fact (so che sto divagando in una maniera spaventosa, ma vabbè XD): mi sono immedesimata tantissimo in Isabel quando sobbalzava per l’arrivo improvviso di Levi, perché alle superiori avevo un compagno di classe che faceva esattamente come lui, ovvero arrivava silenziosamente vicino a me mentre ero concentrata nel fare qualcosa e poi mi salutava quando ormai era vicinissimo e mi faceva venire un infarto ogni volta XDD in effetti ora che ci penso quel mio compagno è stato un po’ il mio Levi…
Ma chiudiamo questa parentesi autobiografica delirante che non interessava a nessuno AHAHAHAH
Devo dire che mi ha colpito anche il modo in cui hai gestito le “amiche” di Isabel, talmente superficiali e focalizzate solo su loro stesse, per niente attente a Isabel e a quello di cui potrebbe aver bisogno. Non si domandano come sta, come mai è così, e rispecchiano esattamente quella fetta di società che Isabel cerca di compiacere. Magari non lo fanno per cattiveria, ma semplicemente per poca attenzione.
Insomma, ottimo lavoro anche qui, la tua storia è completa e sviluppata sotto tutti i punti di vista!
Utilizzo Pacchetto: 10/10
La storia verteva proprio su Isabel, i suoi difetti e l’accettazione di essi, proprio come era specificato nel pacchetto da te scelto: hai letteralmente costruito la storia su questo concetto, quindi l’hai rispettato perfettamente.
Inoltre, anche se non era obbligatorio, hai sviluppato perfettamente anche il titolo del pacchetto: dipingere non solo come attività, ma anche come concetto astratto, ovvero come ci dipingiamo noi e come ci dipingono gli altri. Già di partenza amavo questo pacchetto, ma nel modo in cui l’hai sviluppato lo amo ancora di più *-*
Il contest richiedeva anche l’inserimento di un sogno e l’hai fatto, dando anche una certa rilevanza a questo dettaglio: è proprio durante questo sogno che Isabel parla con se stessa, è grazie a questa proiezione del suo subconscio che inizia pian piano ad accettarsi. Ed è un altro frammento della maschera che cade.
Inoltre mi ha colpito molto il modo in cui l’hai raccontato, specificando che lo scenario racchiudeva i colori preferiti della protagonista, come a voler simboleggiare un luogo rassicurante e piacevole. Davvero bellissimo, brava!
Gradimento Personale: 5/5
Che posso dire? L’ho ADORATA alla follia, dalla prima all’ultima parola! Innanzitutto per il tuo stile incredibilmente coinvolgente, che mi ha letteralmente catapultato dentro la storia, accanto ai personaggi *-*
Poi per i personaggi stessi, di cui mi sono davvero innamorata. Mentre in Isabel mi sono rivista del tutto, Levi è stato quella presenza rassicurante che è stato in grado di trasmettere calma anche a me mentre dialogava con Isabel; e forse anche io ho imparato qualcosa da lui ^^
A parte che sono morta da ridere quando Isabel l’ha accusato che ci stava provando con lei e lui ha rivelato di essere gay AHAHAHAHAH ho davvero amato quella scena, stupenda!
E poi ho amato la tematica da te trattata. Ho sempre un debole per le storie con una morale e un insegnamento finale, ancora di più quando si tratta di temi così personali e profondi, che riguardano un po’ tutti. Adoro le fragilità umane, adoro i personaggi pieni di difetti ma anche di potenzialità, amo chi cade ma in un modo o nell’altro riesce ad alzarsi… e AMO le storie d’amicizia. Ti giuro, sono andata fuori di testa quando Levi ha detto di essere gay perché ho realizzato che lui e Isabel non sarebbero finiti insieme e non saresti caduta in questa banalità. Hai fatto benissimo, davvero: la storia è meravigliosa proprio perché parla di un’amicizia e non di un amore.
Complimenti e grazie davvero per averci consegnato questa storia! Sono stra felice di averla letta e sono stra sicura che mi rimarrà nel cuore *-*
Totale: 43,5/45
TOTALE COMPLESSIVO: 85,5/90