_pollina_, 23.04.2013 23:43:
Erena-chan, 23/04/2013 20:30:
Questo io non mi spiego: è una questione di nomi o persone? O della sezione in cui pubblichi?
Davvero non capisco perchè t'incasini tanto XD (senza offesa, eh :) è solo che non capisco dove vuoi arrivare).
A me sembra ugualmente stupido sia il comportamento dell'autore che dipinge un personaggio reale come fosse un assassino-schizzoide-stupratore che quello dell'autore che infila in un'Originale un personaggio vero modificandone quache tratto.
Ok, oltre al semplice buon senso e del regolamento di EFP:
se io dico Brad Pitt e descrivo Brad Pitt, parlo sia del personaggio famoso che lavora ad Hollywood che di tutto il suo ufficio stampa e tutta la gente che lavora dietro di lui: parlo di un'industria dell'immagine costruita apposta per lui.
Per esperienza personale credo sia proprio una questione di Nome (associato definitivamente a quella persona), ma principalmente di nome.
Se parli di un'azienda reale al minimo dettaglio, ma cambi solo il nome, e' probabile che la passi piu' liscia, rispetto al contrario.
Da quel che ne so, entrambi i casi vanno in un certo senso contro la legge, in particolar modo se poi ti capita di lavorare per quell'azienda e di conoscere dettagli sconosciuti al resto del pubblico.
Mettiamo il caso di Brad Pitt: mettiamo che io sono la sua truccatrice e so che il tizio ha un grosso segreto che ha tenuto da parte alla stampa perche' se il pubblico sapesse si insospettirebbe, se scrivo una FF su quel suo segreto, compio un reato grave e rischio di essere licenziata immediatamente (anche dicendo la verita').
Allo stesso modo, se vado su FB e scrivo delle cose diffamanti a suo nome sulla sua pagina, potrei venire come minimo licenziata dal mio posto di lavoro se non accusata di altri reati.
Ad ogni modo, se oggigiorno si crea qualche cosa che lede l'immagine di un'azienda, si compie un reato.
(Per questo, in un post precedente, faccio eccezione per i personaggi storici, da quel che ne so non sono molti ad avere un ufficio stampa che aleggia sulle loro pagine FB a cercare gente da licenziare/arrestare/denunciare per diffamazione, in piu' non si puo' fisicamente avere lo stesso apporto di informazioni che si ha per un personaggio attuale, quindi bisogna quasi per forza inventarsi qualche cosa).
Io non mi riferisco piu' alle persone: industrie attorno agli One Direction o Justin Bieber vanno molto oltre la persona. Si incomincia a parlare di profumi, giocattoli, magliette e copripiumini...
Altra questione, che ricopre il buon senso: se io scrivo una storia che ha come protagonisti gli One Direction mi rivolgo ad un pubblico che ha probabilmente tra i 12 e i 15 anni. Non lo trovo molto corretto a livello etico mettermi a scrivere che si drogano o agli afterparty violentano le groupies, perche' so gia' che le destinatarie di quegli scritti sono praticamente delle bambine.
Ok, dopo questa pappardella ho un'altra romanza altrettanto lunga da scrivere: casi in cui dire la "verita'" possono essere comunque considerati una calunnia, tipo quello di Micheal Jackson passato da criminale a santo.
Tutte le vittime che lo hanno accusato di pedofilia, sono state pagate profumatamente per ritirare le accuse nel tentativo di scagionarlo. In moltissimi, poi, continuarono a considerarlo colpevole perche' il suo caso continuava a puzzare (lui stesso ammetteva di aver dormito con le vittime).
Mi ricordo di un documentario che fece scalpore anni ed anni fa, che lo dipingeva proprio come una persona molto disturbata mentalmente: lui stesso poi dichiaro' di essere stato "ingannato" a dire quelle cose dal giornalista e, in quel documentario, dichiarava delle confidenze private che mai sarebbero dovute essere state rese pubbliche.
Dopo questa storia, ci fu una campagna di "ripulitura" della sua immagine durata un sacco di anni alla fine dei quali sarebbe dovuto tornare in tour, ma e' morto: da qui l'azienda e' passata in mano agli altri membri della famiglia e lui e' diventato proprio un santo.
Non ho mai sentito piu' nessuno, neanche un media, parlare di quanto la star fosse disturbata, anche perche' i media sono stati accusati dalla famiglia come i veri "assassini" dell'uomo.
Adesso, se io mi mettessi a scrivere una biografia su di lui, dal punto di vista dei "colpevolisti" non mi distaccherei neanche troppo dalla realta', citerei fatti realmente accaduti, ma sono certa che avrei comunque tutti i suoi pubblicitari contro: c'e' gente che ha lavorato decenni per ripulirlo delle accuse a lui attribuite e, se e' stato in qualche modo scagionato dal tribunale, per i suoi avvocati vale lo stesso di dire che e' innocente.
Quello che ho trovato piu' ironico di tutta quella storia e' stato il merchandise, magliette e CD, destinato per la maggior parte ai ragazzini.