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Curiosità sulle Fanfiction AU + OOC

Ultimo Aggiornamento: 14/03/2014 23:35
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Utente Junior
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07/02/2014 17:32
 
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Buona sera a tutti! ^_^

Riflettevo, oggi e non per la prima volta, su una stranezza (per lo meno, ai miei occhi è tale) riguardante alcune fanfiction.
Mi è capitato, in alcune occasioni, di leggere fanfiction, quindi riguardanti temi e/o personaggi già esistenti (creati da altri e da quelli rielaborati a piacimento), giustamente segnalate come AU. In più erano anche palesemente OOC (segnalato o meno, ma lo erano).
Ebbene, questo "fenomeno" non mi entra in testa. Perché prendere "creature" altrui ed esistenti, toglier loro il proprio carattere, toglier loro il proprio habitat, toglier loro le proprie normali compagnie e piazzarli in un mondo creato nuovo nuovo dall'autore di fanfiction di turno. Ma non solo, con un modo di fare che non gli appartiene ma che all'autore, evidentemente, piace particolarmente, privati altresì di alcune caratteristiche e/o abilità che fanno di loro quello che sono, e magari accompagnati ad altri personaggi ai quali normalmente non si accompagnerebbero mai.
Insomma, dopo tutto questo preambolo, la domanda è: perché fissarsi su una fanfiction quando, con la stessa idea, si potrebbe scrivere una buona originale (o quanto meno leggibile)? Solo per non prendersi il fastidio della descrizione fisica (che, a questo punto, è l’unica particolarità del personaggio che permane invariata)? Sinceramente mi sembra un po’ poco. Tuttavia non sono mai stata in grado di darmi altre risposte, fino ad ora.
Qualcuno, qui, ha qualche altra idea illuminante?

Grazie ^_^

BD




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"Mi piaci silenziosa, perché sei come assente mi senti da lontano e la mia voce non ti tocca. Par quasi che i tuoi occhi siano volati via ed è come se un bacio ti chiudesse la bocca. Tutte le cose sono colme della mia anima e tu da loro emergi" - Pablo Neruda

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ROGER TAYLOR BRIAN MAY IN THE LAP OF THE GODS EROS & PSICHE


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Utente Senior
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07/02/2014 17:55
 
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Alcuni ti risponderanno: "Perché sì", che sarebbe legittimo (SE metti gli avvertimenti del caso).
Altri: "Perché all'autore piace così/è pigro/altro" (variante di quanto sopra).
Per me (e credo anche qualcun altro): "Perché l'autore è incapace di distinguere tra il personaggio "reale", con le sue caratteristiche, e quello che si è creato in testa. Questo in genere perché l'autore non conosce il personaggio di cui scrive.

Esistono rare eccezioni in cui l'autore lo fa apposta, ed è un bravo autore -- e quando mi è capitato di leggerne, qualcosa di fondo dei personaggi originali c'era ancora, anche se la storia non aveva niente a che fare con l'originale.
Post: 179
Utente Junior
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07/02/2014 18:02
 
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È capitato anche a me di leggere storie di questo tipo, scritte anche bene, con una bella trama e tutto. Ma dei personaggi originali c’era rimasto ben poco. Ed è stato proprio allora che mi sono chiesta perché. Ho pensato subito che sarebbe stata probabilmente perfino più apprezzabile scritta come un racconto originale, in cui i personaggi te li puoi immaginare con la tua testa (invece che con la testa del suo creatore originale).
Punti di vista (e il “perché sì” lascia un po’ con un pugno di mosche e nessuna soddisfazione).




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ROGER TAYLOR BRIAN MAY IN THE LAP OF THE GODS EROS & PSICHE


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Utente Senior
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07/02/2014 18:49
 
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Re:
Suzeanne la Petite, 07/02/2014 18:02:


Punti di vista (e il “perché sì” lascia un po’ con un pugno di mosche e nessuna soddisfazione).




Ti do ragione, ma alla fine è una risposta valida. Se io voglio scrivere di una Usagi Tsukino (Sailor Moon) secchiona e che vive in un mondo dove non esiste nessun regno della Luna e nessuna guerriera Sailor, nel momento in cui io ti dico: "questa storia è così, così e cosà" io ho fatto tutto il mio dovere. Se a te non piace, non la leggi e pace, non ti devo rendere conto del perché l'ho scritta. xD
Se vuoi un perché: perché volevo vedere come si sarebbe comportata cambiando quei dettagli, perché volevo che fosse lei, anche se non è la lei originale.
Se non riesci a riconoscerla, anche se l'italiano è impeccabile, non è una buona storia.

Personalmente non mi piace l'OOC messo "perché sì", ma semplicemente evito le storie che riportano la dicitura. (Ci ho provato solo poche volte.)
Se l'OOC, invece, è a seguito di un motivo logico nella storia (la mamma di Usagi è morta quando lei era piccola, Usagi le aveva promesso che sarebbe diventata una ragazza brava e diligente ed ha mantenuto la parola data), lo apprezzo e condivido (=uso) anche nelle AU.
Post: 2.818
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Utente Veteran
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07/02/2014 19:33
 
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Neanche a farlo apposta, pochi giorni fa ne parlavo con alcune amiche ^^

Prima di rispondere alla domanda, ci sono alcune premesse da fare.
1. A me le Au piacciono, ne leggo e ne scrivo sempre con piacere.
2. Nelle AU i personaggi devono essere riconoscibili, devo poter dire che sono loro anche se manca qualche particolare dell'originale.

Detto questo, credo che la risposta migliore alla tua domanda sia: perché voglio scrivere proprio di quei personaggi.
Il punto è questo: a me piace un personaggio, voglio scrivere di lui e magari l'ho anche già fatto in decine di fanfiction, solo che questa volta voglio scrivere di lui in modo diverso.
Il punto centrale del discorso è che il personaggio deve comunque essere quello, altrimenti non è divertente!
In questo modo, posso rendere Harry Potter novello Cenerentolo, o Sherlock mago di Hogwarts, per dire. Posso scrivere di Tiger che combatte con la spada invece che con l'armatura o di Colson che gira davvero su un pulmino invece che su un aereo personale.

Il motivo per cui le Au non sono storie originali è perché non avrebbe senso renderle tali. Se io scrivo di Potter, il mio personaggio sarà Potter: un po' fessacchiotto, con un culo grande come una casa e con una storia personale di un certo tipo. Allo stesso modo, se scrivo di Sherlock il mio personaggio sarà stronzo, asociale, rompipalle e assolutamente geniale, anche se lo faccio diventare studente di Hogwarts.
Non avrebbe senso fare delle originali perché dovrei comunque specificare che i personaggi della mia storia, anche se hanno nomi diversi, sono comunque Potter o Sherlock.

Certo, diverso è il caso di Au in cui i personaggi hanno solo il nome di quelli originali. Quel genere di storie non piace nemmeno a me.
Il punto è che se io apro una storia perché uno dei protagonisti è Harry Potter non voglio leggere di un tenero fiorellino terrorizzato anche dalla sua ombra, giusto per fare un esempio.
[Modificato da sango_79 07/02/2014 19:34]
Post: 179
Utente Junior
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07/02/2014 21:01
 
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Re:
sango_79, 07/02/2014 19:33:



Il motivo per cui le Au non sono storie originali è perché non avrebbe senso renderle tali. Se io scrivo di Potter, il mio personaggio sarà Potter: un po' fessacchiotto, con un culo grande come una casa e con una storia personale di un certo tipo. Allo stesso modo, se scrivo di Sherlock il mio personaggio sarà stronzo, asociale, rompipalle e assolutamente geniale, anche se lo faccio diventare studente di Hogwarts.
Non avrebbe senso fare delle originali perché dovrei comunque specificare che i personaggi della mia storia, anche se hanno nomi diversi, sono comunque Potter o Sherlock.




Ed il punto è esattamente questo, perché io parlavo di AU in cui i personaggi già creati da altri non somigliano nemmeno di striscio ai suddetti. Giusto il nome e l'aspetto. Ma nella realtà gente con un aspetto del tutto simile ne esiste parecchia. Ciò che lo distingue è il carattere, il modo di porsi, le emozioni che prova, ecc. Se togli al personaggio tutto questo ti rimane... che cosa ti rimane? L'idea che una volta era lui e che avrebbe potuto esserlo, se solo non ti avesse preso un po' la mano.
Questo è ciò che mi lascia perplessa, non tanto nel voler spedire un personaggio di un libro, un film, un anime, ecc. in un mondo differente da quello in cui è nato e cresciuto, quanto nel decidere di prendere quel personaggio e trasformarlo in ciò che più ci piace, pretendendo poi che venga riconosciuto ugualmente.
E ripeto: non si tratta di non apprezzare la storia. Può essere scritta davvero bene e lasciarti qualcosa. Ma hai aperto un racconto appartenente ad un dato fandom per ritrovare personaggi che hai apprezzato in quanto tali. Dove sono finiti? Bastano i nomi a qualificarli? Non credo proprio.




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Utente Veteran
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07/02/2014 21:24
 
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Re: Re:
Suzeanne la Petite, 07/02/2014 21:01:


Ed il punto è esattamente questo, perché io parlavo di AU in cui i personaggi già creati da altri non somigliano nemmeno di striscio ai suddetti. Giusto il nome e l'aspetto. Ma nella realtà gente con un aspetto del tutto simile ne esiste parecchia. Ciò che lo distingue è il carattere, il modo di porsi, le emozioni che prova, ecc. Se togli al personaggio tutto questo ti rimane... che cosa ti rimane? L'idea che una volta era lui e che avrebbe potuto esserlo, se solo non ti avesse preso un po' la mano.
Questo è ciò che mi lascia perplessa, non tanto nel voler spedire un personaggio di un libro, un film, un anime, ecc. in un mondo differente da quello in cui è nato e cresciuto, quanto nel decidere di prendere quel personaggio e trasformarlo in ciò che più ci piace, pretendendo poi che venga riconosciuto ugualmente.
E ripeto: non si tratta di non apprezzare la storia. Può essere scritta davvero bene e lasciarti qualcosa. Ma hai aperto un racconto appartenente ad un dato fandom per ritrovare personaggi che hai apprezzato in quanto tali. Dove sono finiti? Bastano i nomi a qualificarli? Non credo proprio.



Lì il problema, a mio parere, più che l'Au è l'OOC.
Io scrivo praticamente solo what if?, quindi l'ooc più o meno leggero, in base a quanto decido di cambiare degli eventi della storia originale, da me sta di casa.
Allo stesso modo, e ancor di più, l'ooc in una AU è quasi impossibile da evitare. Ma proprio perché è una AU la caratterizzazione dei personaggi dovrebbe essere quanto più possibile vicina a quella originale. Altrimenti, se oltre all'ambientazione ti inventi anche i personaggi sì, fai prima a scrivere direttamente un'originale.

Poi, i motivi per cui lo si fa possono essere tanti. Per esempio, tu ti sei immaginata il tuo protagonista con quella faccia e ti viene più semplice dargli lo stesso nome del personaggio a cui appartiene. Oppure ti sei semplicemente fatta prendere la mano perché la tua ambientazione ha preso il sopravvento sui personaggi, che non è una bella cosa ma può capitare, ma decidi di lasciare tutto così perché in fondo l'hai scritta pensando a quel determinato fandom.
Oppure ancora, e mi è capitato molto spesso soprattutto in passato quando leggevo molto di più, hai scritto un'originale che non è stata filata nemmeno di striscio e hai pensato bene di cambiare i nomi dei protagonisti e segnalarla come AU in un fandom molto frequentato. La cosa più assurda è leggere quelle storie e accorgersi che i nomi dei protagonisti ogni tanto cambiano e tu stai lì a fissare lo schermo e a chiederti "e adesso chi è 'sto pincopallo e da dove è spuntato fuori?" O_O

Comunque, alla fine, per l'AU vale lo stesso discorso che vale per tutte le altre storie: dipende da chi lo scrive e da come è scritto. Se è fatto bene a me piace tantissimo ^^

[Modificato da sango_79 07/02/2014 21:25]
Post: 179
Utente Junior
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07/02/2014 21:25
 
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Re: Re:
Nike DeBoner, 07/02/2014 18:49:




Ti do ragione, ma alla fine è una risposta valida. Se io voglio scrivere di una Usagi Tsukino (Sailor Moon) secchiona e che vive in un mondo dove non esiste nessun regno della Luna e nessuna guerriera Sailor, nel momento in cui io ti dico: "questa storia è così, così e cosà" io ho fatto tutto il mio dovere. Se a te non piace, non la leggi e pace, non ti devo rendere conto del perché l'ho scritta. xD
Se vuoi un perché: perché volevo vedere come si sarebbe comportata cambiando quei dettagli, perché volevo che fosse lei, anche se non è la lei originale.
Se non riesci a riconoscerla, anche se l'italiano è impeccabile, non è una buona storia.





"Dunque, c'è questa ragazza orientale, tale Usagi Tsukino, che a quindici anni ha vinto una borsa di studio e si trasferisce a Londra per approfondire il suo inglese sul campo. Qualche mese più tardi, durante una visita medica programmata dalla scuola, scopre di essere miope, viene spedita da un oculista un po' scorbutico per il quale si prende una sbandata. Disgraziatamente non riesce a spiccicare parola e tutto quello che sa fare è arrossire ed annuire alle domande del medico. Per dimenticare i problemi di cuore di getta sui libri trascurando una buona cura di sé ed una sana e bilanciata alimentazione. Viene premiata passando l'esame di astrofisica a pieni voti ma decide che la sua vera strada è l'insegnamento."
Beh, certo è bionda (le guanciotte non ci sono più causa alimentazione sbilanciata, ma vabbeh) ed ha il nome "giusto".

Storie narrativamente buone, piacevoli ed in un certo senso "profonde", pur se AU ed OOC ne ho incontrate un po'. Se non mi fossero piaciute le avrei semplicemente ignorate. Erano interessanti... ma i personaggi per le quali ho aperto la pagina non c'erano. Cioè, c'erano virtualmente, ma mancavano completamente della loro natura. Quindi? Non penso siano da buttare, che non siano buone storie, eppur tuttavia non le trovo adatte alle aspettative di un fandom.




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07/02/2014 21:31
 
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Storie narrativamente buone, piacevoli ed in un certo senso "profonde", pur se AU ed OOC ne ho incontrate un po'. Se non mi fossero piaciute le avrei semplicemente ignorate. Erano interessanti... ma i personaggi per le quali ho aperto la pagina non c'erano. Cioè, c'erano virtualmente, ma mancavano completamente della loro natura. Quindi? Non penso siano da buttare, che non siano buone storie, eppur tuttavia non le trovo adatte alle aspettative di un fandom.



Che non rispondano alle aspettative di un fandom potrei anche darti ragione, se non fosse che il fandom è vasto e magari a qualcuno piacciono e riesce anche a vederci i personaggi per cui ha aperto la pagina. Una parte dei motivi per cui sono state scritte così l'ho elencato nel messaggio subito precedente al tuo e, per come la vedo io, sono comunque validi.
Resta il fatto che se tu sei rimasta in qualche modo delusa hai tutto il diritto di farlo sapere all'autore. Magari ti sentirai rispondere che lei vede quel determinato personaggio esattamente nel modo in cui l'ha reso nella sua storia, ma perlomeno avrai una risposta ai tuoi dubbi ^^
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Utente Junior
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07/02/2014 21:34
 
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Re: Re: Re:
sango_79, 07/02/2014 21:24:



Lì il problema, a mio parere, più che l'Au è l'OOC.
Io scrivo praticamente solo what if?, quindi l'ooc più o meno leggero, in base a quanto decido di cambiare degli eventi della storia originale, da me sta di casa.
Allo stesso modo, e ancor di più, l'ooc in una AU è quasi impossibile da evitare. Ma proprio perché è una AU la caratterizzazione dei personaggi dovrebbe essere quanto più possibile vicina a quella originale. Altrimenti, se oltre all'ambientazione ti inventi anche i personaggi sì, fai prima a scrivere direttamente un'originale.

Poi, i motivi per cui lo si fa possono essere tanti. Per esempio, tu ti sei immaginata il tuo protagonista con quella faccia e ti viene più semplice dargli lo stesso nome del personaggio a cui appartiene. Oppure ti sei semplicemente fatta prendere la mano perché la tua ambientazione ha preso il sopravvento sui personaggi, che non è una bella cosa ma può capitare, ma decidi di lasciare tutto così perché in fondo l'hai scritta pensando a quel determinato fandom.


Credo che il problema, mio probabilmente, sia proprio la combinazione di AU ed OOC, soprattutto quando il cambio di "carattere" è molto marcato. Ho paura che, in qualche modo, non riuscire a trovare punti in comune con i personaggi che cerco mi innervosisca un po'. Se però è comunque un racconto piacevole faccio finta che non si tratti proprio di quelli che conosco e vado avanti. Spesso, in questo modo, ho letto cose interessanti.

Oppure ancora, e mi è capitato molto spesso soprattutto in passato quando leggevo molto di più, hai scritto un'originale che non è stata filata nemmeno di striscio e hai pensato bene di cambiare i nomi dei protagonisti e segnalarla come AU in un fandom molto frequentato. La cosa più assurda è leggere quelle storie e accorgersi che i nomi dei protagonisti ogni tanto cambiano e tu stai lì a fissare lo schermo e a chiederti "e adesso chi è 'sto pincopallo e da dove è spuntato fuori?" O_O


Ma tu pensa... Io invece ho fatto il contrario. In più di un caso ho scritto racconti pensando a personaggi (in realtà erano persone, quindi reali) preesistenti, ma ho deciso di farne delle originali O_o





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07/02/2014 21:54
 
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Mi trovate pienamente d'accordo. Ottime considerazioni. Aggiungo quanto segue. Una storia basata su un un prodotto già confezionato e con "pubblicità già fatta" (la normale fanfictions) quale può esser un film o un telefilm dà grossi vantaggi rispetto ad un'originale. Verrà matematicamente più cliccata anche se mediocre. Infatti, un' eccessiva AU+OOC in realtà è un'originale che sfrutta la grossa notorietà di quei personaggi e di conseguenza otterrà maggiore visibilità.
Post: 2.313
Utente Veteran
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08/02/2014 10:32
 
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Ti do ragione, ma alla fine [perché sì] è una risposta valida.


Strano: quando ero piccola e rispondevo così ai miei genitori, mi sentivo sempre ribattere il contrario -- per rispondere alla domanda iniziale, credo sia perché molti pensano che nell'AU sia compreso anche il What If (mentre implica solo un cambio di scenario, in cui dovrebbero essere fatte solo le modifiche strettamente necessarie)...
[Modificato da Vodia 08/02/2014 10:35]

Vodia, autore su EFP e Funfiction
Assistente (nullafacente) del Cronologo Ufficiale del Regno di Blue Dragon
Aiutante (altrettanto nullafacente) dei Bibliotecari Arcani


IN THE NINJA WORLD, PEOPLE WHO BREAK THE RULES AND REGULATIONS ARE CALLED TRASH...
BUT THOSE WHO DON'T CARE FOR THEIR COMPANIONS ARE EVEN WORSE THAN TRASH.
OBITO UCHIHA, HATAKE KAKASHI

Post: 179
Utente Junior
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08/02/2014 10:52
 
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Re:
Vodia, 08/02/2014 10:32:


per rispondere alla domanda iniziale, credo sia perché molti pensano che nell'AU sia compreso anche il What If (mentre implica solo un cambio di scenario, in cui dovrebbero essere fatte solo le modifiche strettamente necessarie)...



Da quel poco che credo di sapere "What If" non è obbligatoriamente sinonimo di stravolgimento del carattere di un personaggio, ma solo degli eventi della sua vita. Quindi penso si possa tranquillamente leggere una what if in cui riconoscere perfettamente i personaggi originali. Lo stesso, immagino, valga in caso di AU. Il problema è quando metti insieme AU, OOC (e magari anche What If)





⊱ஐ˙·٠•●●•٠·˙ღ¸.•**•.¸♥¸.•**•.¸ღ˙·٠•●●•٠·˙ஐ⊰
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Post: 533
Utente Senior
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08/02/2014 11:04
 
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Re:
Vodia, 08/02/2014 10:32:


Ti do ragione, ma alla fine [perché sì] è una risposta valida.


Strano: quando ero piccola e rispondevo così ai miei genitori, mi sentivo sempre ribattere il contrario



Dipende da cosa riceve la risposta "perché sì". Sui gusti personali c'è poco da spiegare. Mi piace la cioccolata fondente e non quella al latte. Perché? Perché . Non devo essere per forza allergica al lattosio per non apprezzare la cioccolata al latte.
C'è gente a cui non piace la Nutella e la Coca Cola. Perché , perché non incontrano i loro gusti, anche se non sono fissati della nutrizione e del mangiar sano.
Mi piace scrivere storie AU e OOC con i personaggi di tale opera. Perché , perché voglio vedere come riesco a gestire quella cosa.

Certo, se rispondi perché sì a domande tipo "Perché hai colorato il cane con la vernice?", qualcosa che non va c'è...
Suzeanne la Petite, 08/02/2014 10:52:

Vodia, 08/02/2014 10:32:


per rispondere alla domanda iniziale, credo sia perché molti pensano che nell'AU sia compreso anche il What If (mentre implica solo un cambio di scenario, in cui dovrebbero essere fatte solo le modifiche strettamente necessarie)...



Da quel poco che credo di sapere "What If" non è obbligatoriamente sinonimo di stravolgimento del carattere di un personaggio, ma solo degli eventi della sua vita. Quindi penso si possa tranquillamente leggere una what if in cui riconoscere perfettamente i personaggi originali. Lo stesso, immagino, valga in caso di AU. Il problema è quando metti insieme AU, OOC (e magari anche What If)




What if non è mai sinonimo di stravolgimento dl carattere. E sì, nelle what if e nelle AU, dove non diversamente specificato, i personaggi dovrebbero essere IC (in character), salvo modifiche dettate dalla trama, appunto, come ho detto alcune risposte fa.
[Modificato da Nike DeBoner 08/02/2014 14:38]
Post: 760
Giudice*
Utente Senior
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09/02/2014 10:59
 
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Re:
Suzeanne la Petite, 07/02/2014 17:32:


Insomma, dopo tutto questo preambolo, la domanda è: perché fissarsi su una fanfiction quando, con la stessa idea, si potrebbe scrivere una buona originale (o quanto meno leggibile)?



La risposta è che gli autori non vogliono scrivere originali, vogliono scrivere fanfiction, con quei personaggi, perché è così che hanno iniziato ad immaginarlo. Tralasciando ovviamente quelli che scrivono originali e poi li traslano in fanfiction per avere più recensioni, perché non conta, la maggior parte scrive AU perché vuole scrivere AU, e poi la cosa gli sfugge di mano perché, inevitabilmente, il carattere dei personaggi cambia (la AU, tanto più è distante dal canon, tanto più presuppone anche un cambiamento di carattere, perché i personaggi sono cresciuti in differente ambiente e atmosfera) e si finisce per scrivere cose lontanissime dall'IC.
A me è capitato qualche anno fa, avevo scritto un'AU che non c'entrava assolutamente nulla con il canon e dopo aver riletta tempo dopo averla scritta, mi sono resa conto che ormai i personaggi non avevano quasi più niente dell'anime da cui li avevo preso e che avrei potuto tranquillamente trasformarla in un originale e nessuno se ne sarebbe accorto (cosa che, tra l'altro, molti autori fanno, tipo la Manni). Però quando l'avevo scritta io stavo pensando a *quei* personaggi, nella mia mente erano loro e non solo come aspetto fisico, volevo vedere loro nella situazione AU in cui li stavo ponendo. Quindi non volevo scrivere un originale, non l'ho poi fatto perché comunque volevo scrivere una fanfiction.
Al momento faccio più attenzione e quando creo AU costruisco anche il setting in maniera da riuscire a ricostruire con più attenzione quello che è il canon, ma penso che quando si è all'inizio - o ci si interessi di meno a rispettare il canon - sia più facile che le cose sfuggano di mano.

Ovviamente ci sono anche dei casi di autori che semplicemente se ne fregano, vogliono che il personaggio faccia quello che vogliono loro, ed ho notato questa cosa soprattutto nelle Modern!AU che vengono create allo scopo di parlare dei propri pairing preferiti, lì veramente ho notato che si buttano via le caratterizzazioni anche quando si potrebbero tenere.


per rispondere alla domanda iniziale, credo sia perché molti pensano che nell'AU sia compreso anche il What If (mentre implica solo un cambio di scenario, in cui dovrebbero essere fatte solo le modifiche strettamente necessarie)...



Ma anche no XD Il "what if" implica cambiare un determinato avvenimento all'interno della storia, che potrebbe incidere come no sul carattere di uno o più personaggi. La maggior parte delle volte non lo fa, a dire la verità, dipende molto da cosa si decide di cambiare. L'AU è molto più invasiva da questo punto di vista nel canon, dato che cambia totalmente la situazione (o comunque in maniera massiccia) e quindi è anche più difficile mantenere l'IC.
[Modificato da +Ashley+ 09/02/2014 11:03]
We live -as we dream, alone (Conrad)
Post: 533
Utente Senior
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09/02/2014 13:23
 
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Ashley, non sono del tutto concorde con la tua visione dell'AU. Si possono fare AU ambientate in qualsiasi setting lasciando la storia personale dei personaggi invariata, o con modifiche talmente lievi da essere irrilevanti. Ma anche cambiandogli lavoro, facendo diventare il buono un criminale o il cattivo un filantropo, l'essenza dei personaggi ci può essere -- ripeto: SE conosci i personaggi di cui scrivi. Se pensi solo che quello sia solo, boh, un dongiovanni riporterai solo quella macchietta, ma non ti resterà altro.
Ho letto molte AU, cavolo, ho letto au dove i personaggi da umani diventavano GATTI. xD E non per colpa di qualche incantesimo, proprio erano nati gatti, o cani, o altro, ma non per questo ho mai pensato "oddio, del pg X ha solo il nome". No, erano loro in tutto e per tutto, solo che invece di leggere e studiare, si leccavano il pelo e correvano dietro alle lucertole. XDD

Poi, sì, ci sono anche casi in cui nel mondo di arrivo succedono cose tali che il pg si trasforma e diventa un altro, ma questo capita anche con le what if. Potrebbe capitare anche in canon. Volevo fare un esempio generale, ma mi son ritrovata a portare la trama di una fic che avevo letto, quindi uso i nomi 'veri'.
Peter Burke è un uomo innamorato pazzo della moglie, mette lei prima di tutto, ma è anche un federale. E' legato al suo lavoro e vuole farlo al meglio, è uno stacanovista di prima categoria. Per colpa di ciò è costretto a trascurarla. Alla fine, decide di prendersi una vacanza con lei, però il giorno prima, la moglie muore per malattia fulminante. In tutti i mondi (AU, what if, canon), questo è un avvenimento che porterebbe quel personaggio a reagire in un determinato modo. Odierebbe il suo lavoro e si chiuderebbe più in sé stesso e diventerebbe un tipo duro e scontroso, anche se prima era stato disponibile. Per me che conosco il personaggio come le mie tasche, questo è uno sviluppo più che plausibile. E' un personaggio che non sopporta le ingiustizie, da qualsiasi parte arrivino. E' un personaggio che (in canon) rifiuta una promozione che ha sognato per tutta la vita perché "ai piani alti" (dove sarebbe finito) prendono decisioni solo sulla base del tornaconto, senza preoccuparsi del fattore umano. Che diventi uno stro**o violento è lontano da questo stereotipo, eppure è "IC" perché avviene a seguito di un avvenimento preciso, la morte della moglie (e, in canon, ha prima tirato un pugno a un collega solo perché aveva usato/danneggiato il lavoro della moglie per i suoi scopi, e poi l'ha quasi ucciso perché ha messo in pericolo uno dei suoi più cari amici), dunque la violenza c'è nel personaggio, se scaturita per i giusti motivi.
E' questo che intendo per "conoscere i personaggi". Quella storia non mi sarebbe piaciuta se Peter, alla morte della moglie, si fosse solo preso un permesso e poi fosse tornato a lavoro come se niente fosse successo, e avesse seguito il canon di bravo, docile e rispettoso uomo di legge (infatti tenta di uccidere il criminale dietro a cui ha perso tempo invece che di stare con la moglie, nella fic).

Scusate il papiro. XD
Post: 760
Giudice*
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09/02/2014 14:25
 
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Re:
Nike DeBoner, 09/02/2014 13:23:

Ashley, non sono del tutto concorde con la tua visione dell'AU. Si possono fare AU ambientate in qualsiasi setting lasciando la storia personale dei personaggi invariata, o con modifiche talmente lievi da essere irrilevanti. Ma anche cambiandogli lavoro, facendo diventare il buono un criminale o il cattivo un filantropo, l'essenza dei personaggi ci può essere -- ripeto: SE conosci i personaggi di cui scrivi. Se pensi solo che quello sia solo, boh, un dongiovanni riporterai solo quella macchietta, ma non ti resterà altro.



Ho idea che non ci siamo capiti XD
Io non ho mai detto che non si possano scrivere AU IC (pure io ho letto storie in cui i personaggi erano gatti e le ho adorate XD). Cielo, io spero di scrivere AU IC, altrimenti sarei messa molto male XD
Ma qui la domanda del topic era "ormai i personaggi sono OOC, perché non hai scritto direttamente un originale?" e io ho cercato di spiegare che la gente scrive AU perché vuole scrivere fanfiction, e poi perde la presa (o vuole perderla, eh; ci sono anche questi casi). Non è che succeda per forza, ma può succedere (dopotutto, è pieno di storie AU + OOC là fuori). Soprattutto se l'AU è molto diverso, perché ci sta che qualcuno decida di interpretare il carattere dei personaggi in base al mondo in cui li trasla: se parto da un'ambientazione moderna e sposto i personaggi nella preistoria, nell'antica Roma o nel Medioevo, posso valutare che possano avere esperienze totalmente diverse, dato che la mentalità del periodo è totalmente estranea a quella dove i personaggi sono cresciuti nel canon (senza contare che potrei essere costretta a modificare la storia passata perché non si adatta all'ambientazione, e quindi come può un personaggio mantenere lo stesso carattere se ha avuto esperienze totalmente diverse? Bisogna fare anche attenzione che la cosa abbia senso per la trama che sto scrivendo). E se traslo troppo, posso finire per fare OOC (leggero o pesante che sia). Oppure risulta che sono troppo brava e riesco a rendere l'IC perfettamente pur traslando il carattere sulla base dell'ambientazione.
Uhm, non sono sicura che sia più chiaro adesso... XD

Sulla questione del what if, devo ammettere, non ho capito cosa intendi dire ^^' Soprattutto, non ho capito il tuo esempio, in quanto in quel caso non è OOC, semplicemente fai capitare un avvenimento mai capitato in canon e interpreti la reazione del personaggio sulla base di quello che sappiamo, quindi non riesco a cogliere la connessione con quello che stavo dicendo io, rispondendo all'altra ragazza, che sostanzialmente era: non è che il what if, per forza, implica un cambio di carattere, anzi!
Un what if è un cambio di avvenimento, semplice, che può essere anche una cosa: e se a Sarah Ellis non avessero mai offerto un lavoro a Londra? In che modo questo what if cambia il carattere dei personaggi? In nessuno modo. Quindi non capivo su che base un AU + OOC dipendesse dal pensiero di comprendere anche il what if, che non c'entra nulla con l'AU (a meno che l'AU non sia causato dal what if, ma questa è una cosa diversa ancora) e che, in teoria, è anche più difficile che causi un OOC (poi, come al solito, dipende dalla capacità dell'autore - ci sono storie OOC senza what if/AU/whatever, quindi... XD).
We live -as we dream, alone (Conrad)
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09/02/2014 15:20
 
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Okay, scusa. Mi son persa passaggi, evidentemente. XD

Per la questione del what if? c'è gente che considera anche quella cosa OOC - beh, tecnicamente, è OOC, anche se giustificato xD - e dicevo che, appunto, dipende da quello che avviene. Può portare un ooc o meno. Aka, mi sa ci siamo ripetute con parole diverse, sorry. xD (E mi è salito il mal di testa, quindi non so se son riuscita a spiegarmi bene.)
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Giudice*
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09/02/2014 20:46
 
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Figurati, capita in internet di non capirsi, e sostanzialmente sì, credo che stessimo dicendo la stessa cosa :)
Capisco che alcune persone possano reputare il what if OOC, ma appunto dipende dal what if (e comunque al massimo l'avvertimento OOC è insito nel what if, cioè è sensato che succeda nella storia, altrimenti sarebbe IC ma fuori dal mondo come trama XD), non è una cosa obbligata.
We live -as we dream, alone (Conrad)
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12/02/2014 23:36
 
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Re:
Nike DeBoner, 09/02/2014 15:20:

Okay, scusa. Mi son persa passaggi, evidentemente. XD

Per la questione del what if? c'è gente che considera anche quella cosa OOC - beh, tecnicamente, è OOC, anche se giustificato xD - e dicevo che, appunto, dipende da quello che avviene. Può portare un ooc o meno. Aka, mi sa ci siamo ripetute con parole diverse, sorry. xD (E mi è salito il mal di testa, quindi non so se son riuscita a spiegarmi bene.)


Ma OOC non vuol dire che il personaggio X è un personaggio noto, lo stesso personaggio X di quella serie ma che è caratterizzato in modo del tutto diverso? Tipo le Sheila e Kelly lesbiche ed incestuose di una fanfiction in cui mi sono imbattuta per puro caso tempo fa...
Mentre la What if dovrebbe comprendere anche una scelta diversa di personaggi canonici, per es. una fanfiction che sto seguendo con interesse e che pone il problema: E se Candy non fosse riuscita a salvare Susanna quando ha tentato di suicidarsi?
Comunque a me le OOC non piacciono (meglio le originali che i personaggi di una serie nota che hanno comportamenti troppo assurdi per loro), mentre mi capita più volte di apprezzare le AU, a volte sono simpatiche. [SM=g27985]



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