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  09/03/2014 16:45 | |
CHI SONO?
Wincus non è altro che il mio nome d'arte, scelto qualche anno fa in occasione della creazione di un piccolo gruppo rock con la mia migliore amica. Il gruppo andò presto a rotoli; ma il nome Wincus rimane da allora.
Sono in prima superiore, Liceo Musicale, dove studio trombone. Mi hanno assegnato arpa come secondo strumento, ma non parliamone: è una costrizione. ç_ç
Dunque, amo suonare. Poi, amo disegnare, recitare, e infine, motivo per cui sono qui: scrivere.
I primi racconti li ho scritti che andavo in quinta elementare. Storie troppo surreali addirittura per stare sulla carta, per stare nella fantasia. Non stavano né in cielo, né in terra. Riflettevano un po' chi ha scritto, insomma! Ero così, io, distratta, spensierata, l'unico amore che avevo era il mio letto. Bei tempi! Ora ho scoperto di essere bisessuale. Ho amato per cinque mesi una ragazza che non ha mai ricambiato e ora non so più da che parte girarmi.
Conoscete la Friendzone?
Ecco.
Sono felice, però. Adesso so come evitarla.
CHE FINE HA FATTO ACQUA?
Ambientata nel 1800, la storia di Acqua è una vicenda romantica, drammatica, passionale, confusionaria e fallita che prende forma dall'anno 2010.
Acqua è il lavoro per cui un ristretto pugno di persone su EFP mi conosceva; per ora, è stato cancellato. Andava assolutamente riscritto daccapo. Non sarà pubblicato finché non l'avrò finito, ma intanto, mi dedico alla pubblicazione di altri racconti, non importanti quanto Acqua, ma che contano sempre tanto per me e per la mia attività scrittoria.
Acqua era alla sesta stesura quando l'ho pubblicato. Avevo appena cestinato la quinta, lunga circa 350 pagine, dato che ormai aveva una trama troppo effimera per sembrare qualcosa di senso compiuto. La sesta stesura, però, è la prima che ha dato una grande svolta alla trama originale di Acqua:
1, i genitori delle sorelle Tewar non muoiono all'inizio del racconto.
2, c'è un prologo.
3, è ambientata in città immaginarie.
La settima stesura non è altro che un miglioramento di tutto ciò che è già stato scritto. Questa volta, per aiutarmi nella trama, ho scritto la storia di ciascun personaggio. Mi aiuterà a non tralasciarne mai nessuno durante il lavoro; inoltre, mi diverte.
In conclusione: Acqua non è asciugata. Acqua deve crescere, ma tornerà presto!
COSA SCRIVO ORA?
Tre, due e uno è una storia che mi è venuta in mente nell'estate 2013. L'ho ambientata a Brescia, dove studio. Anche i personaggi frequentano la mia stessa scuola. Naturalmente, sono fittizi! Daniel e Dom non esistono e non frequentano il liceo musicale.
Dan è stato impersonato come se fosse mio fratello: poeta, anima che viaggia tra le anime, le conosce tutte e ne conosce solo alcune, quelle di cui s'innamora, quelle a cui vuole bene, quelle che gli danno l'opportunità di restare.
Dom è la sua fidanzata, l'unica persona al mondo che può decidere di nascondergli qualcosa. E ciò che gli nasconderà è il suo lato fragile. E Dan, convinto di conoscere le debolezze di lei, non presterà mai troppa attenzione ai suoi bisogni più intimi, che Dom ha imparato a non manifestargli più. Con un fascino che non sa nemmeno di avere, è la musa di Dan, che le dedica gran parte dei suoi lavori.
Ma la piccola parte delle parole di Dan che non parla di lei, di chi parla? Ecco.
C'è infatti una seconda musa con cui Dom si troverà in lotta, senza mai arrivare a sapere della sua esistenza. E' Krystal, migliore amica di Dan e voce della sua coscienza, che gli giunge attraverso banali messaggi sul cellulare. Con il suo subentrare nella relazione amorosa di Dom e Dan, porterà il ragazzo in un periodo confusionario, che lo porterà a riflettere su sé stesso e su ciò che ha già. Così, Daniel, bisognoso di uscire nei giorni di sole e vivere respirando aria e vite comuni, sceglierà, ancora una volta, Dom.
La storia, se v'interessa, sta qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2489216&i=1
Oltre a Tre, due e uno, ho in corso una raccolta di poesie scritte negli ultimi cinque mesi, dedicate alla ragazza che ho amato: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2497394&i=1
ALTRO DA DIRE?
Mh, no, nient'altro. Non sono una persona che sa descriversi bene. Ma se leggete Tre, due e uno prestando molta attenzione al personaggio di Daniel, forse mi conoscerete un po' meglio!
Il resto del mio lavoro letterario consiste in poesie, tutte quelle che ho dedicato al mio amore incorrisposto negli ultimi cinque mesi. Ma ci sono ancora molte idee di racconti che aspettano soltanto di uscire.
Perciò, preparate i vostri stomaci, lettori miei; ne vedrete delle belle!
Il mio account di EFP è qui che vi aspetta! http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=502960
Un saluto a tutti!
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| | | | Post: 9 | Utente Junior | | OFFLINE |
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| 15/03/2014 15:07 | |
Prima fermata: La seconda volta.
Vedendo il partire dei racconti come un risveglio, ne ho creato uno anche nel capitolo. A svegliarsi, è Daniel, che con un po' di memoria e un pizzico di erotismo ricostruisce la sua seconda volta con Dom. Il suo viaggio indietro nel tempo, attraverso la notte passata, è solo una piccola fermata di quelle che il treno della sua vita deve compiere. Ce ne saranno, di guasti e ritardi, ce ne saranno; e, a partire dal primo capitolo di Tre, due e uno, si vedrà con gli occhi di Dan la strada che percorre da Brescia a... Dom.
Io sono qui, se vi va!
www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2489216&i=1 |
| | | | Post: 9 | Utente Junior | | OFFLINE |
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| 15/03/2014 16:03 | |
PRIMA LETTERA.
Gnari: vi presento la prima delle poesie in Andrea!
Io le considero importanti e diverse da quelle vecchie. Perché sono le prime ad avere una storia dietro i versi.
Mesi fa, il ventotto settembre 2013, scrissi questa poesia. Era quasi mezzanotte. C'impiegai meno di cinque minuti, sicché doveva essere pronta per il ventinove.
Perché?
Me lo chiedo anch'io.
Quella sera, alle 18:26, mi aveva scritto quella che sarebbe stata la ragazza che avrei amato; se n'è andata, mi ha riscritto la sera, mi ha detto che era il suo compleanno. E io, senza conoscerla, le ho scritto una poesia.
Già, mi chiedo perché ho dedicato una poesia ad una perfetta sconosciuta.
In ogni caso, la raccolta di poesie ha il suo nome.
Godetevela!
www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2497394&i=1 |
| | | | Post: 9 | Utente Junior | | OFFLINE |
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| 16/03/2014 15:59 | |
Il Cinema Sociale parla del pathos.
Ultimamente, scrivere Tre, due e uno, diventa sempre più facile. Dopo un po', parlare sempre della stessa coppia riesce a farla scoprire in un modo diverso persino a te, autore che l'hai inventata e portata fino qui, al sesto capitolo.
Chiedo scusa alla compagna di classe, marikuzzola su EFP, alla quale ho rotto le scatole per sapere che aspetto avesse il Cinema Socale di Brescia e ringrazio anche lei!
Pathos e Kino sono due parole che sto imparando ad usare, e mi piacciono molto. Il Pathos greco è la passione, mentre il Kino è un modo di toccarsi leggero, tipo quando hai intenzione di conquistare una persona e abituarla al tuo tocco. Allunghi qualche carezza sulla spalla, le prendi una mano, le accarezzi il viso.
E con questo, passo e chiudo!
www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2510000&i=1 |
| | | | Post: 9 | Utente Junior | | OFFLINE |
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| 17/03/2014 18:05 | |
SETTIMA LETTERA.
Quando la poesia è stata scritta, ero sotto il portico della tabaccheria davanti alla stazione. Ultimi di ottobre, nebbia fredda, il profilo di Brescia immerso ancora nel blu notturno.
Lei, la musa ispiratrice di questa mia raccolta, si era fidanzata da una settimana, nonostante il mio amore, nonostante, con i mesi a venire, lei si fosse resa conto che la facevo stare meglio di lui.
E così, dedico la mia poesia alla coppia anonima in stazione, ai promemoria gialli del Samsung dov'era stata scritta.
Scusate il piccolo sfogo, lol. Ero comunque molto felice, perché mi bastava amarla dal mio angolino, in mezzo alla mia vita.
Buona lettura, gnari!
www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2512014&i=1 |
| | | | Post: 9 | Utente Junior | | OFFLINE |
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| 21/04/2014 12:13 | |
A tutti coloro a cui piaceva Acqua: STA PER TORNARE SU EFP.
Per chi non sapesse che diavolo di racconto è, ve lo spiego brevemente e con piacere.
Acqua bagna quasi tutto il diciannovesimo secolo. Essa non è altro che una linea storica immaginaria parallela a quella reale. La trama, ambientata in alcune città che ho inventato apposta per scrivere il racconto, consiste in qualche poligono amoroso amalgamato con fatti storici che, chiaramente, sono stati ideati a parte da quelli realmente accaduti, e proprio per questo, non considero la mia storia di genere storico.
Sapete dov'è il mio profilo EFP: tenetevi pronti, allora, perché nei prossimi giorni troverete la prima delle quattro parti del prologo!
Buona giornata a tutti. :3
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