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Dialogo: Dall'Unità al molteplice e al ritorno all'Unità -

Ultimo Aggiornamento: 18/07/2014 15:04
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13/05/2014 11:17
 
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Caro Andrea,
rileggendo qualche punto dei tuoi post, trovo ancora oscuro alcuni particolari.
Ad esempio quello che dici riferendoti allo Spirito Santo non è chiaro.
Tu scrivi:
"...posso aggiungere che ogni singolo fotogramma di cui si compone lo Spirito Santo preso in se stesso non ha una valenza etica positiva o negativa: non è né bene né male. Se è possibile, per t che tende all'infinito prima o poi si manifesterà. Sta a noi fare in modo che si manifesti con una valenza positiva, ovvero, meno entropica possibile, meno distruttiva possibile: al limite lasciandolo solo al livello di atto potenziale. ..."


Per la maggioranza dei cristiani lo Spirito Santo è una Persona, che procede dal Padre e dal Figlio. Che si dona a chi lo chiede e si dispone a riceverlo con il cuore umile e sincero aiutandolo con la sua guida e la sua protezione a camminare nella via della carità. Ma può darsi che uno lo rifiuti consapevolmente e si chiuda alla sua Grazia anche di fronte alla piena evidenza che gli viene concessa, magari in certi casi nell'ultimo istante della vita. Si tratta di un peccato che Gesù qualifica come la bestemmia contro lo Spirito Santo che non potrà trovare remissione mai, perchè il rifiuto è fatto con piena avvertenza e deliberato consenso e un tale atto di libertà vincola Dio stesso al rispetto ed a non potergli offrire la propria luce, pace e gioia.


Perciò un tale caso, contemplato nella Scrittura, non potrà mai essere perdonato. Anche gli stessi angeli ribelli hanno fatto una scelta pienamente consapevole e irreversibile, tale da non poter essere modificata dallo stesso Creatore che per amore ha creato esseri liberi.

Ora, dai tuoi post mi è parso di capire che tu pensi ad una possibile conversione in future vite di possibili altri mondi che permetta agli uomini di maturare e di salvarsi.
Non so se ho afferrato bene il tuo pensiero e quindi correggimi se così non fosse.

Per quanto sappiamo dalla fede, il Signore concede di purificarsi, anche dopo la morte, in vista della salvezza, a chi non lo rifiuta ma desidera salvarsi aggrappandosi alla grazia che gli viene offerta in virtù del sacrificio di Cristo. Ma se tale grazia viene respinta, come potrebbe Dio forzare ed imporre la sua volontà di portare un'anima dove essa non vuole essere portata?
Ecco dunque che il Signore si trova costretto a dover accontentare tale sua creatura, che non è di natura divina ma umana, tenendosi lontano da questa sua creatura, che va dove non vi è luce nè pace nè gioia.
Questo è pressappoco quanto possiamo ipotizzare stando alla Rivelazione. E' certamente possibile immaginare e ipotizzare qualcosa per quanto riguarda il purgatorio, e magari ragionarci sopra per cercare di comprendere meglio di cosa si tratti. In ogni caso si rimarrebbe nel campo delle ipotesi.

Mi fermo aspettando tuo riscontro
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