Il discorso di "imitare" una tematica o una trama è una cosa presente un po' ovunque ed in genere spesso è legata alla fama che un certo libro o un certo film hanno ottenuto. E questo è presente sia nel mondo dilettante com'è il nostro sia in quello professionale.
Mi viene da pensare al proliferare di ragazze dai capelli celestini, vagamente loli, taciturne che si è avuto negli anime dopo Neon Genesis Evangelion. Si trattava di un personaggio che aveva avuto un certo riscontro di gradimento presso il pubblico e quindi ecco che lo si infilava dappertutto.
A volte, invece, si crea il discorso dello stereotipo. Harry Potter, Twilight e via dicendo hanno creato dei nuovi stereotipi e questi vengono utilizzati nella creazione di una storia originale. Se prima, ad esempio, il vampiro era il classico non morto, affascinante magari ma pur sempre non morto, che si teneva lontano dalla luce del sole e dormiva in una bara, adesso il vampiro è diventato un bel tenebroso, diurno, romantico e decisamente lontano dal caro, vecchio conte Dracula.
A questo punto, quindi, diventa quasi normale, scrivendo una storia sui vampiri, prendere ispirazione da questi nuovi stereotipi.
È un male?
Non direi. Spesso quando si inizia a scrivere si tende a ispirarsi a ciò che piace maggiormente (a volte si continua anche dopo) anche per sentirsi più sicuri e per muoversi in un ambiente che già si conosce.
È da criticare?
Anche qui, sinceramente, non me la sentirei di criticare un autore che cerca di trarre la sua ispirazione da altre opere, semmai diventa criticabile quando tranne la trama non vi pone nulla di suo ma riprende semplicemente personaggi e ambientazioni cambiando semplicemente i nomi. Ma in questo caso siamo al limite, se non oltre, il discorso del plagio e la cosa cambia.
Discorso diverso, ma qui si esula un po' dall'argomento del topic, è la cosa inversa, ovvero quelle fanfiction che sono quasi dei veri e propri originali con solo una spruzzata del fandom.
Hasta Luego
[Modificato da suinogiallo 25/06/2014 02:51]