| | | | Post: 6 | Utente Junior | | OFFLINE | |
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14/07/2014 20:41 | |
Ho scritto la prima parte di una fanfiction (ora sono in un periodo di maditazione, che spero di concluderà presto ) e per occupare il tempo la sto trascrivendo. Il problema è questo: la brutta copia è scritta in prima persona e mi piace perchè mi sembra di poter trascrivere meglio le sensazioni della protagonista, utilizzando anche battutine pungenti nella narrazione, tipiche del suo carattere, ma in seguito dovranno subentrare anche le vicende di altri personaggi.
Cosa mi consigliate? Cambiare tutta la storia in terza persona o, da lettori, credete che potrebbe funzionare scritta in prima con alcuni inserti in terza? |
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| | | | Post: 138 | Giudice* | Utente Junior | | OFFLINE |
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15/07/2014 11:02 | |
Personalmente mi infastidisce molto il cambio di POV quando si usa la prima persona (nelle fan fiction), quindi, se in seguito dovranno subentrare anche i punti di vista di altri personaggi, beh ecco, da lettrice preferirei leggere la storia in terza persona.
Battutine e pensieri di un personaggio si possono fare anche quando scrivi in terza, fidati. E' come se usassi una prima persona dal punto di vista introspettivo, ma in realtà stai scrivendo in terza.
L'importante è essere bravi a far capire ai lettori che è il personaggio che sta pensando.
Io sto sperimentando questa tecnica proprio con la storia che sto scrivendo.
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| | | | Post: 411 | Utente Senior | | OFFLINE |
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15/07/2014 20:26 | |
In terza e' tutto piu' semplice, puoi dire e non dire, senza per forza immedesimarti nel dramma del personaggio singolo.
In prima persona certi eventi potrebbero non essere raccontabili con la stessa facilita' e se parli delle vicende di un altro personaggio, queste dovrebbero essere filtrate dal punto di vista del narratore.
Se la storia e' ambientata nel passato rispetto al narratore, questo potrebbe sapere un po' piu' di cose (tipo durante una sua assenza, qualcos'altro accadeva di cui lui allora non era a conoscenza), ma al presente non risulterebbe molto naurale per il narratore conoscere certi dettagli e anche io non credo sia un'ottima idea cambiare spesso narratori per adeguarsi al POV.
A me e' piaciuto molto il sistema di una scrittrice che utilizzava lo stile "diario" quindi prima persona che parla spesso di un passato recente e qualche volta dei ricordi d'infanzia. Per cambiare il POV, ma non la narrazione, ammette semplicemente di aver letto il diario dell'amica e riporta nel suo diario come questa ha interpretato certi fatti: prima persona, stessa narratrice, ma diverso POV.
Io non sarei mai in grado di portare avanti una cosa del genere! |
| | | | Post: 6 | Utente Junior | | OFFLINE | |
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16/07/2014 13:04 | |
Come pensavo, mi tocca modificare tutto
Cmq grazie mille x il vostro parere |
| | | | Post: 2.313 | Utente Veteran | | OFFLINE |
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17/07/2014 12:30 | |
Per cambiare il POV, ma non la narrazione, ammette semplicemente di aver letto il diario dell'amica e riporta nel suo diario come questa ha interpretato certi fatti: prima persona, stessa narratrice, ma diverso POV.
Con il diario non c'è bisogno di fare questo, basta alternare le pagine dei diversi diari (il diario è, con l'epistolare, uno dei pochi stili a consentire l'alternanza di più punti di vista, pur scrivendo in prima persona) -- e se invece il punto è far sì che un personaggio sia consapevole dell'opinione dell'altro, basta riportare un dialogo fra i due... [Modificato da Vodia 17/07/2014 12:30] Vodia, autore su EFP e Funfiction
Assistente (nullafacente) del Cronologo Ufficiale del Regno di Blue Dragon
Aiutante (altrettanto nullafacente) dei Bibliotecari Arcani
IN THE NINJA WORLD, PEOPLE WHO BREAK THE RULES AND REGULATIONS ARE CALLED TRASH...
BUT THOSE WHO DON'T CARE FOR THEIR COMPANIONS ARE EVEN WORSE THAN TRASH.
OBITO UCHIHA, HATAKE KAKASHI
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| | | | Post: 411 | Utente Senior | | OFFLINE |
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17/07/2014 17:01 | |
Vodia, 17.07.2014 12:30:
Per cambiare il POV, ma non la narrazione, ammette semplicemente di aver letto il diario dell'amica e riporta nel suo diario come questa ha interpretato certi fatti: prima persona, stessa narratrice, ma diverso POV.
Con il diario non c'è bisogno di fare questo, basta alternare le pagine dei diversi diari (il diario è, con l'epistolare, uno dei pochi stili a consentire l'alternanza di più punti di vista, pur scrivendo in prima persona) -- e se invece il punto è far sì che un personaggio sia consapevole dell'opinione dell'altro, basta riportare un dialogo fra i due...
Veramente l'effetto creato era molto bello: la narratrice poteva leggere, commentare e riportare singole frasi, senza trattarsi proprio di una corrispondenza vera e propria. Poi certo, il romanzo epistolare o un diario a piu' mani sono cose facili e chiare da esporre.
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