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Quali sono le critiche che non avete digerito?

Ultimo Aggiornamento: 02/02/2021 20:02
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Giudice*****
Utente Senior
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08/02/2020 19:43
 
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Re:
@Lord Larry Ciao! Piacere di fare la tua conoscenza ^.^ non avevo ancora mai risposto in questa discussione, ma adesso che è stata "ritirata su" mi ci è caduto l'occhio e me la sono messa a leggere... e volevo dirti che sono davvero d'accordissimo su tutto quello che hai detto nell'ultimo commento!
In particolare:


Conta molto di più la caratterizzazione dei personaggi, conta molto di più il world building, e forse più di tutto il resto conta lo stile..




Ho sempre notato una certa tendenza, spesso auto-consolatoria, degli scrittori in erba a sottovalutare l'importanza del saper scrivere bene, perché "ciò che conta è la storia". Che se ci si pensa è un'assurdità, è come dire che "per saper dipingere non è importante saper miscelare i colori e muovere il pennello, ma immaginare un bel soggetto". Io so immaginare bellissimi soggetti in testa, ma metterli su carta o tela è tutta un'altra questione, ed è quella la parte difficile, ed è quella la parte che solo gli artisti sanno fare. Con la scrittura non è diverso: le "buone storie" te le tirano dietro, non c'è niente di speciale nell'avere in mente una buona storia; la cosa difficile è trasformarla in un buono scritto. E quello richiede pratica, studio... insomma preparazione tecnica.



Quoto in toto! Davvero non avrei saputo dirlo meglio!

[Modificato da Earth 08/02/2020 19:44]

Su EFP mi trovate qui: Earth ~ Di qua invece c'è la mia pagina giudice
***
Quello che la neve sa
Post: 435
Utente Senior
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08/02/2020 20:36
 
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Re: Re:
_Earth_, 08/02/2020 19.43:

@Lord Larry Ciao! Piacere di fare la tua conoscenza ^.^




Piacere mio! ;)

Ma mi viene in mente che in effetti non sono intervenuto sulla domanda del topic...

Ok, ho ricevuto la mia parte di recensioni critiche... e secondo me meno critiche di quanto mi meritassi. Non sono praticamente mai soddisfatto di quello che scrivo, quindi mi aspetto di essere trattato con una certa severità e lo gradisco.

Solo una volta "non ho digerito" la recensione, molti anni fa. Praticamente il recensore, invece di commentare in maniera costruttiva la mia storia, dichiarò di di averne lette un po', e di essersi fatto un giro sul mio profilo, e di averne concluso che ero una persona molto superba e bisognosa di una lezione di umiltà.
In pratica mi scrisse tipo quindici righe di recensione, e di queste solo due erano davvero recensione della storia, il resto erano commenti sulla mia persona, sul fatto che me la credevo troppo, che mi prendevo troppo sul serio etc etc.
Tutte cose dedotte peraltro solo da quello che avevo scritto nel profilo; praticamente mi aveva recensito il profilo invece della storia.

Ora, io accetto tutte le critiche che vuoi alla storia che stai commentando, ma che tu ti metta a recensire me invece della mia storia, questo no, non lo accetto. Non sei nessuno per dare giudizi sul mio valore umano.

Se poi si conta che alla fine non mi ha neanche indicato i difetti o i punti da migliorare di nessuna delle mie storie, si capisce ancora di più l'irritazione.



Mai accàunt end mai stories! Engioi.

"Il mio regno è il deserto. Ed esso è anche la mia opera. Ovunque io giri lo sguardo, tutto ciò che mi sta intorno deve trasformarsi in deserto. Lo porto in me. Sono fatto di fuoco micidiale. Come potrebbe essermi destinata sorte diversa dall'eterna solitudine?"
(Michael Ende, "La Storia Infinita")



Post: 1.394
Giudice*****
Utente Veteran
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08/02/2020 21:10
 
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Alcune ripetizioni (volute, tra l'altro) mi hanno fruttato una bandierina bianca. SOLO per le ripetizioni e unica bandierina bianca da me ricevuta ahah
Non l'ho incassata perchè mi sembra ridicolo mettere una bandiera bianca per qualche ripetizione. Ma soprattutto perchè le ripetizioni a volte servono per sottolineare concetti... Inventare stupidi sinonimi e ardite parafrasi per non far incrociare due termini a volte è solo controproducente - sfatiamo questo mito che le ripetizioni di parole sono il male assoluto (dipende sempre dal contesto e dalla funzione narrativa) 😊
Post: 995
Utente Senior
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09/02/2020 13:44
 
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Non concordo.
L'italiano (e lo stile) contano, ma non devono, come importanza, superare una idea costruita in modo sensato, altrimenti proliferano fanfic scritte in italiano buono, ma assurde e cretine.
Premettendo che gli errori esagerati mi fanno attorcigliare gli occhi, preferisco una storia con qualche errore in più, ma costruita in maniera sensata, rispetto ad una storia scritta con grande proprietà di linguaggio, ma che precipita nel WTF per l'idiozia conclamata.

Vecchia critica che non digerii: che schifo, due gay che scopano.
Ma scusa, fallocefalo, ho messo l'avvertimento YAOI, che ti aspettavi? Polli che ballavano la macarena? (?)
Se uno si è guadagnato il diritto ad essere quello che è nessuno glielo toglie.

Il mio archivio[URL]
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Utente Senior
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09/02/2020 15:15
 
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Re:
Evil Lady Nanto, 09/02/2020 13.44:


rispetto ad una storia scritta con grande proprietà di linguaggio, ma che precipita nel WTF per l'idiozia conclamata.


Ti capita spesso? Mai successo a me. Di solito chi scrive con proprietà di linguaggio mette un minimo di cura anche nella storia. Rispetto a grammatica, sintassi e lessico, la capacità di costruire una storia è un'abilità più avanzata, che di solito viene acquisita dopo e presuppone le prime.
Metti la virgola fra soggetto e verbo, ripeti la stessa parola cinquecento volte, scrivi "se lui sarebbe", e io dovrei supporre che tu sia capace di stendere il nuovo Signore degli Anelli? Tolkien lavorò per anni su tutti i più sottili dettagli della sua storia, inventando addirittura le lingue in cui parlano i suoi popoli e curando ogni aspetto della cosmologia e storiografia del suo mondo: riuscite a immaginare che uno con questa dedizione al dettaglio commettesse errori di grammatica e sintassi?
È ovvio che se ti manca la base non potrai andare oltre; una casa la inizi dalle fondamenta, non dal soffitto. Non ho mai visto questo proliferare di storie cretine scritte in un Italiano buono; semmai ci sono tante storie appena passabili scritte in un Italiano appena passabile.

Poi ovviamente è solo la dose che fa il veleno: oltre un certo livello di indecenza grammaticale, non c'è storia che possa salvarti; oltre un certo livello di indecenza narrativa, non c'è proprietà di linguaggio che possa salvarti.
Ma questi casi estremi si presentano di rado.

Mai accàunt end mai stories! Engioi.

"Il mio regno è il deserto. Ed esso è anche la mia opera. Ovunque io giri lo sguardo, tutto ciò che mi sta intorno deve trasformarsi in deserto. Lo porto in me. Sono fatto di fuoco micidiale. Come potrebbe essermi destinata sorte diversa dall'eterna solitudine?"
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Post: 2.030
Giudice*****
Utente Veteran
Mari
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09/02/2020 15:38
 
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Re: Re:
Lord Larry, 09/02/2020 15.15:


Ti capita spesso? Mai successo a me. Di solito chi scrive con proprietà di linguaggio mette un minimo di cura anche nella storia. Rispetto a grammatica, sintassi e lessico, la capacità di costruire una storia è un'abilità più avanzata, che di solito viene acquisita dopo e presuppone le prime.
Metti la virgola fra soggetto e verbo, ripeti la stessa parola cinquecento volte, scrivi "se lui sarebbe", e io dovrei supporre che tu sia capace di stendere il nuovo Signore degli Anelli? Tolkien lavorò per anni su tutti i più sottili dettagli della sua storia, inventando addirittura le lingue in cui parlano i suoi popoli e curando ogni aspetto della cosmologia e storiografia del suo mondo: riuscite a immaginare che uno con questa dedizione al dettaglio commettesse errori di grammatica e sintassi?
È ovvio che se ti manca la base non potrai andare oltre; una casa la inizi dalle fondamenta, non dal soffitto. Non ho mai visto questo proliferare di storie cretine scritte in un Italiano buono; semmai ci sono tante storie appena passabili scritte in un Italiano appena passabile.

Poi ovviamente è solo la dose che fa il veleno: oltre un certo livello di indecenza grammaticale, non c'è storia che possa salvarti; oltre un certo livello di indecenza narrativa, non c'è proprietà di linguaggio che possa salvarti.
Ma questi casi estremi si presentano di rado.

Quoto tutto.


L'Anno Aspec (challenge annuale)

«Chi ha la ventura di nascere personaggio vivo può ridersi anche della morte. Morrà l'uomo, lo scrittore, strumento della creazione; la creatura non muore più!»
Post: 995
Utente Senior
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09/02/2020 21:44
 
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Sì, ho trovato molte storie scritte con proprietà di linguaggio, che presentavano situazioni insensate, anche per l'iperbole di quel fandom.
(faccio un esempio: in una due super guerrieri si facevano catturare e molestare da un maniaco a caso, che nella serie originale potevano stendere con facilità)
Non è che solo perché a te non succedono le cose non accadono. EFP è un sito grande, ci puoi trovare di tutto.
Se uno si è guadagnato il diritto ad essere quello che è nessuno glielo toglie.

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Post: 435
Utente Senior
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09/02/2020 22:16
 
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Ho visto vari film porno con una trama simile. Facevano il loro dovere, ovvero far eccitare coloro che trovano eccitanti questo tipo di situazioni. Non sto parlando di me, ovviamente. Di un mio amico. Anzi, un amico di un mio amico.

Le situazioni assurde di cui parli si trovano spesso nel campo Yaoi, ma il punto è che molte volte sono dei porno soft... O neanche tanto soft. Chi li ha scritti non s'è preoccupato/a troppo di intessere una trama avvincente, credo fosse più interessato/a a descrivere addominali d'acciaio e membri pulsanti. Probabilmente lo stile funzionava, per quello.

Comunque vorrei sviscerare di più l'argomento, ma temo che ciò richieda un topic apposito perché l'argomento è vasto.

Mai accàunt end mai stories! Engioi.

"Il mio regno è il deserto. Ed esso è anche la mia opera. Ovunque io giri lo sguardo, tutto ciò che mi sta intorno deve trasformarsi in deserto. Lo porto in me. Sono fatto di fuoco micidiale. Come potrebbe essermi destinata sorte diversa dall'eterna solitudine?"
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Utente Junior
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30/08/2020 14:40
 
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Lord Larry, 08/02/2020 15:20:

criceto84, 22/10/2019 14.25:



A parte questo penso che le critiche sulla grammatica siano sterili: l'ortografia si può sempre correggere ma se mancano le idee e una trama solida allora non c'è niente da prendere.

Preferisco una storia affascinante ma sgrammaticata ad una con uno stile perfetto che non dice niente( questo è l'errore principale dei laureati in lettere che esibiscono uno stile meraviglioso che non compensa la mancanza di trama e organizzazione interna del libro.

Io la penso così.




Meeh.
Dissento abbastanza.
Grammatica e sintassi sono la base della scrittura, e sono fondamentali non meno della costruzione della trama nel prodotto finale. Anche perché una storia infarcita di errori di grammatica risulta semplicemente illeggibile.

Mi si può dire che grammatica e sintassi sono "facili da imparare" e quindi anche se non le sai puoi rimediare... Ma non è mica tanto vero. Di solito le impari alle elementari e medie, e le affini durante il liceo, ma se arrivato a diciotto anni ancora fai errori seri è difficile che cose così basilari le recuperi dopo, il tuo cervello inizia a perdere elasticità.

Capisco che senz'altro non basti la grammatica a saper scrivere una storia. Ma se è per questo, allora, non basta nemmeno una trama interessante, anzi: in effetti è forse l'aspetto che conta di meno. Conta molto di più la caratterizzazione dei personaggi, conta molto di più il world building, e forse più di tutto il resto conta lo stile... anche se, questo lo condivido, spesso gli studenti di lettere sanno scrivere sì in un bell'Italiano, ma non necessariamente sono dei buoni narratori. Una cosa è l'Italiano con cui scriveresti un saggio di filosofia, una è quello con cui scriveresti un articolo di giornale, un'altra ancora è quello con cui racconti una storia; talora non hanno presente la differenza. Ma in ogni caso lo stile è fondamentale.

Ho sempre notato una certa tendenza, spesso auto-consolatoria, degli scrittori in erba a sottovalutare l'importanza del saper scrivere bene, perché "ciò che conta è la storia". Che se ci si pensa è un'assurdità, è come dire che "per saper dipingere non è importante saper miscelare i colori e muovere il pennello, ma immaginare un bel soggetto". Io so immaginare bellissimi soggetti in testa, ma metterli su carta o tela è tutta un'altra questione, ed è quella la parte difficile, ed è quella la parte che solo gli artisti sanno fare. Con la scrittura non è diverso: le "buone storie" te le tirano dietro, non c'è niente di speciale nell'avere in mente una buona storia; la cosa difficile è trasformarla in un buono scritto. E quello richiede pratica, studio... insomma preparazione tecnica.

Concordo in parte quello che dici ma non del tutto ma forse sono di parte perché dislessica. Spesso ho avuto la percezione che criticare o valutare una storia in base alla corretta grammatica sia un modo per liquidare velocemente uno scrittore e senza dargli una reale possibilità. Nel mio caso specifico correggo la grammatica in modo ossessivo: correggo prima tutto da punto e a capo, poi parto dall'ultima frase alla prima e per finire correggo ogni paragrafo aiutandomi con word. Il risultato è frustante perché sempre qualcosa mi scappa e quindi inizio ad andare in ansia ogni volta che scrivo perché SO che sbaglierò qualcosa. Quindi quando una persona critica principalmente la mia grammatica mi sento ancora più frustata. Secondo me una persona normale si può rendere facilmente conto della persona che non corregge e la persona che ha corretto con tutte le sue forze, ma , ahimé, qualcosa le è scappato e quindi nell'ultimo caso può segnalarlo ma non farlo diventare il punto focale della recensione.
Post: 11
Utente Junior
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02/02/2021 20:02
 
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Una persona mi ha detto che non comprendeva il narratore della mia storia (un narratore esterno con limitazioni, un po' estremizzato) e che aveva dovuto rileggere il capitolo più volte.
Per curiosità sono andata a leggere qualcosa di suo e non c'era un tempo verbale che tornasse..
Quindi ecco, non è che non l'ho digerito, più che altro mi ha fatto ridere.
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