Sei mai stato contattato da qualcuno proveniente dall'Estero?


Sì, allora guarda il nostro esperimento! 


Sono sempre più frequenti le segnalazioni dei nostri utenti che ci avvisano di essere stati contattati da persone provenienti proprio da lì, dalla Costa d’Avorio. Le email e gli SMS (con prefisso della Costa d'Avorio) ricevuti sono strani: i testi sono scritti in un italiano scadente e richiedono di essere contattati a un indirizzo alternativo rispetto a quello fornito da noi.


Adesso ti spieghiamo cosa sono queste richieste truffaldine. Perché, sì, di tentativo di truffa si tratta.


 Cos’è la “truffa alla nigeriana”?


La truffa della Costa d’Avorio o nigeriana, è un banale tentativo, di natura fraudolenta, di ottenere denaro tramite lo sblocco di un finto bonifico.


Il tipo di contatto tra gli utenti è di carattere del tutto casuale. Il finto richiedente non è affatto interessato all’oggetto in vendita; vuole solo arrivare alla definizione di un pagamento per attuare la cosiddetta “truffa alla nigeriana”.


 


Le 4 fasi della “truffa alla nigeriana”.


Ma vediamo in brevi passaggi come si configura questa fantomatica truffa.


Fase 1


Il truffatore va alla ricerca su internet di annunci di vendita regolari, cioè persone che realmente hanno messo in vendita oggetti di un certo valore. Una volta trovata la potenziale vittima, il truffatore passa alla fase successiva.


Fase 2


Il truffatore contatta tramite email l’acquirente, mostrando un particolare interesse per il suo annuncio. L’intenzione è quella di portare a termine l’acquisto tramite bonifico. Naturalmente, all’interno della mail troverai descritta una situazione verosimile, che possa rendere ancora più convincente l’acquisto.



Fase 3


Dopo aver ottenuto la fiducia dell’acquirente, il truffatore spiega che effettuerà il pagamento tramite bonifico bancario dalla Costa d’Avorio. Aggiungerà che, purtroppo, per confermare la transazione è necessario pagare una tassa nazionale, pari a una percentuale sul valore del bonifico.


A questo punto comincia a saltare fuori la truffa, ma a renderla ancora più evidente è il metodo di pagamento che viene chiesto per pagare questa tassa, ovvero un trasferimento di denaro verso un paese estero tipicamente tramite Western Union o MoneyGram. Con questi due metodi è impossibile risalire a chi ha riscosso i soldi.


 


Fase 4


Questa è la parte più importante e a cui devi prestare più attenzione. Qui è dove il truffatore fa di tutto per convincere a pagare la tassa per sbloccare il bonifico. Ti dirà di tutto e di più per convincerti a pagare: affermerà che è disposto a rimborsare la tassa una volta sbloccato il pagamento, poi, per rendere la cosa ancora più credibile, ti manderà via email dei documenti in PDF di un fantomatico funzionario della Costa d’Avorio che confermerà che è necessario pagare questa tassa. Inutile dirlo: è tutto falso. 



 


Ecco come puoi difenderti!


Non fornire mai alcun dato, né su di te né sul tuo conto corrente. Chiudi subito ogni contatto senza pensarci due volte.


Per riconoscere la truffa della Costa d’Avorio o nigeriana, ricordati di questi campanelli d’allarme:


- Nella risposta all’annuncio non viene richiesta nessuna informazione aggiuntiva sull’oggetto che hai messo in vendita.


- Il contatto non è quasi mai diretto, ma rimanda a un altro indirizzo. 


- Il metodo di pagamento richiesto per la fantomatica tassa è tramite servizi di pagamento come Western Union oppure MoneyGram. Ricorda che questi due metodi non permettono di risalire alla persona che ha incassato il denaro.


Se dovessi ricevere richieste “strane”, se senti puzza di bruciato, be’ ascolta il tuo istinto. Spegni l’entusiasmo e accendi il radar antitruffa!