[Media] #cesenastories

Non so i soldi che girano in questa pagliacciata, ma secondo me è la prima cosa alla quale possiamo fare a meno e avere migliori risultati sul campo !

iuris911, 07/10/2018 10.51:

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A me ogni volta sembra fantascienza che ci sia una cosa simile dedicata alla nostra squadra...

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beh, non è un caso che tutti i canali della serie B ci abbiano dato sempre molta attenzione, e ora SKY provi a mantenere vivo l'interesse verso questa squadra. E' forse una delle poche cose positive del fallimento: Lugaresi non blocca più la comunicazione.

Non è che Sky faccia sto gran che, siamo relegati nei meandri di un sito tra migliaia di robe, e per trovarci devi cercare a fondo. Noi che sappiamo il link facciam presto.

Se ci avessere mandato in onda in tv allora era diverso, ma così è un contentino.
Mi piace (a parte la cagata grottesca di Ricciardo che canta "Romagna mia") ma potevan dare più visibilità ad una delle più importanti piazze della serie B.
Forse il fatto di non avere più la B, andata su DAZN, ha inciso.

Ma in fondo, che cazzo me ne frega?

Il racconto della settimana del Cesena parte dal pareggio con la Sangiustese fino al ritorno di Federico Agliardi, che già ha difeso la porta bianconera per 43 volte tra Serie A e B. Poi, un "giro in passeggino" con Loris Tortori, tenero papà della piccola Viola che già gioca con un... Cavalluccio

L'ottavo appuntamento con #CESENASTORIES inizia dalla colazione a Monte San Giusto, da dove il Cesena è rientrato con un punto. Potevano essere tre, ma all’85’ (come a Matelica, dove però arrivò la prima sconfitta) è arrivato il gol del pari. Al rientro in Romagna la squadra ha trovato un… portiere in più. All’esperienza di Biondini e De Feudis si aggiunge quella di Federico Agliardi. Dopo una breve parentesi riprende infatti la sua avventura in bianconero, iniziata a metà della stagione 2013-14 (subito coronata dalla promozione in serie A) e poi era proseguita per altri quattro campionati. Per Agliardi 19 stagioni tra i professionisti (216 presenze) e una carriera legata, oltre al club romagnolo, principalmente ad altre tre squadre: Brescia (cinque campionati e mezzo), Palermo (due e mezzo) e Bologna (due e mezzo). “Darò tutto me stesso per questi colori, ormai sono dentro il mio cuore”. Per il neo-numero 1 del Cesena un contratto di un anno.

Dalla porta all’attacco, per raccontare la storia di Loris Tortori, attaccante romano classe 1988, che diventerà trentenne sabato 13 ottobre.

Tortori è tornato in serie D, lì dove era partita la sua carriera, esattamente nel Cynthia: era la stagione 2007/08 chiusa con 33 presenze e 8 gol. Poi sono seguiti 10 campionati tra i professionisti: 276 gare e 48 reti. Un lungo viaggio da Nord a Sud: Isola Liri, Paganese, Latina, Melfi, Feralpi Salò, Venezia e, nell’ultima stagione, Viterbese (fino a dicembre) e poi Carrarese.

Con il Cesena un solo gol all’esordio contro l’Avezzano, ma è tra i titolarissimi di Angelini. Romano, Loris tifa Lazio e ci tiene a dire che nello spogliatoio il derby lo vincono loro. “Io Valeri e Benassi siamo laziali, i giallorossi sono in minoranza: Alessandro e Ciofi”.

Dal campo al parco, dove l’attaccante si racconta mentre spinge il passeggino con la piccola Viola, 4 mesi, già tifosa del Cesena. “Le abbiamo comprato un peluche a forma di cavalluccio marino e sembra apprezzare”, scherza papà Loris.

Per Tortori non c'è solo il calcio, infatti tra i suoi idoli sportivi sono, oltre a Ronaldo, Valentino Rossi (“il più grande di tutti”), Mike Tyson e Michael Jordan. Una passione così forte che il suo braccio è completamente dedicato a loro…

https://sport.sky.it/calcio/altro/2018/10/10/cesena-stories-ottava-puntata.html

#CESENASTORIES, 9^ puntata: Manuzzi, si torna a casa!

Il Cesena tornerà a giocare nel suo stadio, che si è rifatto il look per l'Europeo Under 21 in programma tra qualche mese. La squadra debutterà contro il Francavilla. Il sindaco Lucchi: "Adesso in questo impianto ci si potrebbe giocare anche la Champions League!"

Sei giornate per tornare a casa. Adesso il Manuzzi è pronto a farsi vedere nel nuovo look. Si è rifatto per ospitare l’Europeo Under 21 e, naturalmente, il suo Cesena. La squadra è pronta al debutto, domenica contro il Francavilla sul prato appena posato, quello vero. Via il sintetico, si ritorna all’antico. Di nuovo ci sono invece le panchine e i seggiolini, in tutte le parti dell’impianto, curve comprese. Quindi sono “cadute” le ultime recinzioni, anche se il Cesena non gioca in Premier, ma nei Dilettanti.

“Tutti vorrebbero giocare in uno stadio così”, spiega capitan De Feudis. Adrenalina ed emozioni per tifosi e giocatori. Un vanto per il primo cittadino di Cesena, Paolo Lucchi: “Adesso qui si potrebbe giocare anche la Champions”.

Nella “bolgia” dell’Orogel Stadium saranno in 7600. Tanti sono gli abbonati che hanno dato fiducia a squadra e società. Sabato il conto finale, quando chiuderà ufficialmente la campagna abbonamenti. Ma è già record.

https://sport.sky.it/calcio/altro/2018/10/12/cesena-stories-nona-puntata.html

“Io guardo la curva. E' lì il vero spettacolo”, a dirlo è Andrea Zamagni, difensore 21enne nato a Cesena, cresciuto in bianconero, giocatore e... tifoso. In 10.481 hanno trascinato la squadra contro il Francavilla: "Una cosa da mal di testa”, parola di Federico Agliardi, all'esordio nei Dilettanti

Il dodicesimo uomo in campo. Non è un modo di dire e a Cesena lo sanno bene. L’esordio nel rinnovato Orogel Stadium ha portato tre punti alla squadra di Angelini e tante emozioni. La squadra lo sapeva, ma essere lì fa tutto un altro effetto. Giocare davanti a 10mila persone, in Serie D, succede di rado. Cesena è una di quelle piazze (Bari l’altra) e allora accade che Alessandro, l’autore della doppietta, si riguardi le immagini della partita per 12 volte e che l’allenatore parli di qualcosa di commovente. E che lo stesso Agliardi, 19 stagioni tra i professionisti e 216 presenze, alla sua prima nei Dilettanti, racconti di “una cosa da mal di testa”. Nell'appuntamento odierno di #CESENASTORIES riviviamo la sbornia casalinga, ma sabato pomeriggio c’è già da pensare al primo derby, quello con il Santarcangelo di Daniele Galloppa, 13 punti come il Cesena. Poi mercoledì 24 ottobre turno infrasettimanale contro il Forlì. Si dovrebbe giocare di sera, manca solo l’ufficialità. Domenica la curva ha srotolato un grande libro bianco, perchè c’è una storia da scrivere. La penna l’hanno portata i tifosi, l’inchiostro ce lo deve mettere la squadra.

https://sport.sky.it/calcio/altro/2018/10/17/cesena-stories-decima-puntata.html

Spettacolo...

“L’ottimismo è il profumo della vita”: il Cesena prende in prestito lo slogan- che diventò un tormentone- di Tonino Guerra, il poeta di Santarcangelo e punta alla vittoria nel primo dei due derby di questa settimana. "Abbiamo due risultati su tre, ma propendo più per i tre punti", il pensiero del presidente bianconero

Società e giocatori suonano la carica. C’è un derby da giocare, sabato (ore 15), contro il Santarcangelo che divide il quarto posto in classifica proprio con i bianconeri. Dopo un’estate piena di incognite la Santarcangiolese si è “ritrovata” in Serie D e si è affidata al 33enne Daniele Galloppa, 200 presenze in Serie A tra Siena e Parma, alla sua prima da allenatore. Per l’ex centrocampista anche due presenze con la Nazionale maggiore, una delle quali –l’amichevole contro la Svezia nel novembre del 2009- giocata proprio a Cesena. Venti chilometri dividono le due città, ma gli incroci sono tantissimi: a partire da Giuseppe Angelini che nel paese di Tonino Guerra ha chiuso la carriera da calciatore nel 2001, per tornare da allenatore nel 2010, conquistando la prima apparizione dei gialloblù in Lega Pro. A Santarcangelo è tornato anche nel giugno dello scorso anno, chiudendo l’avventura a dicembre. Le “vecchie” conoscenze non finiscono qui perché sul Monte Giove gioca anche il centrocampista Emmanuel Cascione, 124 presenze con il Cesena tra Serie A e B dal 2013 al 2018. Ma il futuro è oggi e il Cesena non si nasconde: “Voglio vincere entrambi i derby. Perché, come dice Biondini (squalificato per due giornate, ndr), queste partite non si giocano, ma si vincono” spiega Nicola Capellini. Dal derby di Milano a quello del Sangiovese: ognuno ha il suo e nessuno lo vuole perdere perchè “quando il Cesena vince in casa c’è buonumore, per questo sono la prima tifosa. Non voglio mica vedere musi lunghi…”, ammette una signora "costretta" al bianconero da marito e figlio. Sono anche questioni di famiglia.

https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2018/10/19/cesena-stories-undicesima-puntata.html

Non ci capiterà più una roba come quest'anno...😃

A me piace molto

Questa puntata è molto bella:

sport.sky.it/calcio/altro/2018/10/24/cesena-stories-dodicesima-punt...

Spettacolissimo!!!
😜😜😜😜😜

Sono fantastiche queste clip 😎🤣

https://sport.sky.it/calcio/altro/2018/10/26/cesena-stories-tredicesima-puntata.html

JaLucchi, 24/10/2018 13.03:

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Questa puntata è molto bella:

sport.sky.it/calcio/altro/2018/10/24/cesena-stories-dodicesima-punt...

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#CESENA STORIES, 12^ puntata. Con la tripletta al Santarcangelo Ricciardo diventa GR9. Stasera il derby con il Forlì

“Un gol così non lo fa neanche giocando alla Playstation” , scherza Fabio Caressa, telecronista per un giorno del Cesena. Ma il gol di Ricciardo a Santarcangelo è davvero bello e allora l’attaccante si trasforma nel GR9 bianconero. Chiuso il poker c’è già la prossima mano da giocare: al Manuzzi stasera c’è il Forlì, per la prima by night

Quattro gol a Santarcangelo. Il Cesena riparte per il turno infrasettimanale da una certezza, la tripletta di Giovanni Ricciardo e il gol di Capellini. Una vittoria che dà ai bianconeri il terzo posto in solitaria e una spinta in più verso l’ennesimo derby, quello di stasera con il Forlì (ore 20.45) allenato dal doppio ex Nicola Campedelli che del Cesena è stato giocatore ed allenatore per ben due volte: la prima nel 2012 in Serie B "durata" 5 giornate, prima di essere esonerato dal fratello-presidente e l'anno scorso.

Per Fabio Caressa - che ha prestato la voce per il commento di Santarcangelo-Cesena di sabato – l’attaccante messinese è così diventato GR9, soprattutto grazie al terzo gol in rovesciata “difficile da rifare anche alla Playstation”. A servire il poker è stato Nicola Capellini, ex del Santarcangelo e anche del Forlì. “Sabato è arrivato il mio primo gol in bianconero, erano 20 anni che ci provavo”, scherza l’attaccante 27enne nato a Cesena. “L’obiettivo è di vincere le partite all’interno dello spogliatoio, ancora prima di giocarle. Con la forza del gruppo”, come è successo contro il Francavilla. “Vincere giocando in dieci per quasi tutta la partita (rosso a Biondini dopo 30 minuti, ndr) significa che la squadra c’è ed è compatta e forte”. Poi il numero 32, detto Ficarra, si diverte a raccontare i suoi compagni:“Ricciardo sembra un perfettino, ma è un patacca come noi romagnoli. Quello che mi fa più ridere? De Feudis, anche se non so nè come né perchè”.

Ma il tempo per scherzare è già finito: il Cesena prova ad essere bello anche di sera contro il Forlì perchè l’ottava giornata di campionato porta con sé un altro derby. In diecimila hanno già prenotato il Wednesday Night.

Ocirne89, 26/10/2018 23.00:

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https://sport.sky.it/calcio/altro/2018/10/26/cesena-stories-tredicesima-puntata.html

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#CESENASTORIES, 13^ puntata: Ricciardo come Brienza. Il tuffo in curva dopo il gol al Forlì

Tanta l’emozione che il Cigno di Messina (Cit. Biondini) si è lanciato in Curva Mare. Come fece l'attuale capitano del Bari in un Cesena-Juventus di qualche anno fa. Ricciardo non si ferma più e con l'ottavo gol in altrettante partite regala al Cesena il derby di Romagna contro il Forlì. Domenica trasferta a Jesi

Non aveva ancora segnato sotto la sua curva. Ed era il suo sogno. Ora lo ha realizzato. Una “goduria” per l’attaccante numero 9 del Cesena che i compagni hanno battezzato “Cigno di Messina”. Un gesto già visto, diverso il protagonista e soprattutto l'avversario. Brienza si lanciò tra i tifosi dopo aver messo la firma sul 2-2 contro la Juventus.

Si scherza nello spogliatoio bianconero: secondo posto in solitaria a due lunghezze dal Matelica. E, come sentenzia l’accompagnatore del Cesena: “Anche loro, prima o poi dovranno… scapuzzare”. Tradotto, inciampare. Ma è già tempo di pensare alla trasferta nella Marche, domenica pomeriggio c’è la Jesina: quart’ultima contro seconda, 6 punti contro 19, otto gol fatti contro 17. 14 reti incassate contro 4. A questi numeri si aggiungono gli oltre 500 tifosi che hanno già staccato il biglietto per domenica.

#CESENASTORIES, 14^ puntata. Angelini, figlio del Cesena: "Vorrei essere l'allenatore che riporta il club tra i prof"

Un'altra vittoria e due gol, la “struzzata di testa” raccontata da Noce e il pronostico di Capellini: “Se segna Casadei mi mangio un gatto”. Poi è Angelini-story: “Sono nato come allenatore del Romagna Centro- club che lo ha chiamato in panchina a giugno e da cui è ripartita la squadra romagnola- e dopo un mese mi sono ritrovato ad allenare il Cesena. Tutto è legato a questa città: è un po’ come se mi avessero partorito”

Il racconto della quattordicesima puntata di #CesenaStories parte da Jesi, dove il Cesena ha vinto grazie a due nuove firme. Dal gol di Noce, che il difensore siciliano classe 1999 spiega così: “Ho fatto la struzzata di testa”. Poi accade quello che Capellini aveva pronosticato in allenamento: “Se fa gol Casadei mi mangio un gatto”. Chissà se avrà mantenuto la promessa...

E’ la quarta vittoria di fila per i bianconeri, la terza fuori casa. Un bottino che soddisfa l’allenatore dei romagnoli. Perché Giuseppe Angelini ha il Cesena nel cuore. Cresciuto in bianconero come calciatore, il suo esordio in prima squadra risale alla stagione 1983-84, in Serie B. Con Bruno Bolchi in panchina, nel 1986-1987, contribuisce anche al ritorno dei romagnoli in Serie A. Rimane a Cesena fino al 1988 e colleziona quasi 100 presenze. Poi, per l’ex centrocampista inizia la carriera da allenatore: nel 2002 parte da Bellaria, ma nella stagione 2009-2010 è già di ritorno a Cesena come vice di Bisoli, giusto il tempo di riportare i bianconeri in Serie A. Quindi Santarcangelo, gli Allievi Nazionali della Juventus e dal 2013, per un quadriennio, il ritorno a “casa” come allenatore della Primavera.

Una nuova (e breve) parentesi al Santarcangelo, ed ecco di nuovo il Cesena.“Sono nato come allenatore del Romagna Centro- la squadra che lo ha chiamato in panchina a giugno 2018 e da cui è ripartito il nuovo club- e dopo un mese mi sono ritrovato ad allenare il Cesena. Tutto il mio lavoro è legato a questa città: è un po’ come se mi avessero partorito. Che allenatore sono? Penso di ricordare quello che ero da giocatore. Tutti pensavano che non avessi la cattiveria giusta, invece non era vero: se c’era da fare l’entrata, non mi sono mai tirato indietro. E penso di essere così anche oggi. Il Cesena di oggi è stato costruito facendo una scelta mirata, cercando ragazzi che conoscevamo, guardando oltre all’aspetto professionale, anche quello umano. Gori? Mi assomiglia molto, anche se io parlavo più di lui, ma in campo ha una personalità fuori dal comune. In futuro sentiremo parlare di questo ragazzo”. Dal campo al progetto di una stagione che punta a portare subito fuori la squadra dai Dilettanti. "Per tutti questo è un campionato storico e io vorrei essere l’allenatore che ha riportato il Cesena nei professionisti”.

In una parola, vincere. Anche grazie ad Angelini, un mister che si sente figlio del Cesena.

https://sport.sky.it/calcio/altro/2018/10/31/cesena-stories-quattordicesima-puntata.html

Capellini come Bigazzi 🐈

Mi piace sempre più questo Cesena stories

"Se segna Casadei mi mangio un gatto". Così parlò Capellini prima di Jesi, l’ultima partita di campionato vinta 2-0 dai bianconeri. Pronostico azzeccato. Gatto mangiato…

Prima della partita contro la Jesina, ottava giornata di campionato, Nicola Capellini si era sbilanciato: "Se segna Casadei mi mangio un gatto". Entrato al minuto 68, il giovane attaccante ce ne ha messi solo cinque di minuti per fare gol. Anche un bel gol, per il 19enne arrivato dalla Juniores che non sognava altro che indossare la maglia bianconera. E allora ecco Casadei presentarsi al campo d'allenamento con un gatto, o meglio, con una caramella a forma di gatto. "E’ arrivato il momento della resa dei conti", la sentenza assai divertita del giovane attaccante. Capellini paga pegno, ingoiando il (dolce) boccone e pronosticando nuovi successi per il compagno: "Al prossimo gatto". La sfida felina è ufficialmente partita. Dagli scherzi da spogliatoio al campo. Domenica pomeriggio al Manuzzi arriva la Recanatese, ottava in classifica con la "pareggite" (5 ics in nove giornate), 9 gol fatti contro i 19 segnati dal Cesena, ma solo 5 quelli subiti, uno in più di quelli incassati dai bianconeri. Sarà anche Gianni Ricciardo contro Manuel Pera, la punta dei marchigiani che marcia ad una velocità di 27 gol a stagione in Serie D (105 reti segnate negli ultimi quattro campionati). Capocannoniere del campionato con 8 gol il siciliano bianconero, sei reti per il giallorosso della Recanatese. Una sfida nella sfida. E magari Casadei ci mette lo zampino..

https://sport.sky.it/calcio/altro/2018/11/02/cesenastories-quindicesima-puntata.html