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Mi ha deluso e soddisfatto assieme che nessuno l'abbia indovinata (anche se Giuly potrebbe averla ipotizzata), ma d'altronde, l'apeiron è l'unione dei contrari. Ecco la soluzione nei dettagli:
Sentiva (non ricordava: non sono pignolo, ma preciso sì) ancora gli ordini ricevuti in quel modo insolito (da dietro la nuca) mentre percorreva quel labirinto posto tra le mura di un luogo così antico e pieno di magia (i sotterranei della Gringott). Ma non aveva bisogno di ordini: i delitti che doveva compiere (infrazione e furto) rientravano naturalmente nella sua sopravvivenza (una sopravvivenza eterna, considerando l'oggetto da rubare).
Nessuno avrebbe mai potuto scoprirlo (in effetti), perché sarebbe tornato indietro (Diagon Alley) non appena tolta la vita (di vari secoli) al suo proprietario, secondo i piani del solo che potesse dirigere le sue intenzioni (qui la perifrasi non necessita parafrasi).
Era costretto dal proprio istinto (per chi non avesse capito questa parte, immaginatevi di avere un mago privo di pietà vicino e di non conversare con lui dopo che vi da ordini; bisogna essere piuttosto coraggiosi per non cedere all'istinto) a sussurrare nel buio ciò che bramava, tanto nessuno avrebbe potuto capirlo (lì ci sono solo draghi). O almeno era ciò che credeva (e chi ha detto che sbagliava?).
Non aveva bisogno di bastoncini per uccidere (questa è senz'altro la parte più fuorviante: si riferisce al fatto di aver tentato di strangolare Harry, anziché usare una MSP [che non è un messaggio privato]). Doveva solo agire entro un certo orario (prima che Hagrid prendesse la pietra, ma mi sa che l'orario era già passato).
Quindi la mia storia non tratta di un mostro velenoso (lo lascio a menti più nere), ma di un insegnante dai due volti (solo che preferisco mostrare quello sotto il turbante prima della vera faccia). Ma davvero Mary pensava che avessi detto "Geniale!" alla mia storia per trarre in inganno? Io non ho bisogno di queste bassezze.
Fin dalle materne adoravo inventarmi doppi sensi per gli indovinelli (poi ho iniziato a preferire i tripli sensi, ma nessuno li capisce) e mi ha sempre annoiato che una caratteristica così pura e poetica del linguaggio venga usata per gli insulti, anziché per insegnare. In particolare ho notato che le femmine più dei maschi la usano in questo modo per cercare un'emancipazione alla sensazione di inferiorità rispetto all'uomo (illusoria) rafforzatasi nei secoli. Peccato che essendo indirette rafforzano la paura ("La paura di un nome non fa che incrementare la paura della cosa stessa"). Non che non abbia incontrato donne (intellettualmente, se ci fossero dubbi amletici) mature, ma avrei voluto che fossero di più.
Questa è la lista di difficoltà delle altre storie secondo me:
1 Squarta (ieri ero assonnato e mi sono dimenticato: complimenti!)
2 Gregory Goyle (ottimo lavoro anche per questa, devo dire di aver pensato a un personaggio razionalmente limitato come Hagrid, ma poi ho preso la carenza di cervello come letterale e il titolo come un falso modo per depistare)
3 Zabini
4 Penna Prendiappunti
5 Mappa
6 Sirius (ci avevo anche pensato per Azkaban, ma mi sembrava troppo banale e ho voluto credere che parlasse degli occhi di Lily con il verde) e Trofeo (mi sono fatto ingannare dal figlio... cioè, dal fatto che solo alla fine si dica che sia stato lucidato)
7 Cissy
8 Luna
9 Thestral
10 Crosta
11 Harry
Non ho capito cos'è il trono di squarta, mentre non conosco la storia della signora Zabini (a parte che è sette volte vedova), perciò chiedo a Freya di spiegarmi tutti i riferimenti.
Per la Penna è stata un'idea fuori da ogni schema, ma l'avevo indovinata un'ora e mezza dopo le pubblicazioni delle storie, subito dopo la mappa.
Per Sirius credo che l'accenno alla guerra sia fuori dal personaggio: è stato incarcerato a guerra finita ed è evaso prima che riniziasse.
Narcissa e Luna le stavo per confondere con l'allegra donna nel ritratto e con Fleur, ma risate grottesche e lucciole mi hanno tolto ogni dubbio.
Se non avete capito qualcos'altro, non vergognatevi a chiedere.