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[fanfiction e originali] Generi a catena

Ultimo Aggiornamento: 19/10/2020 19:06
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Post: 1.104
Giudice*****
23/06/2020 12:04
 
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Terza classificata
“Emma” di Sabriel_Little Storm


Grammatica e stile:
10/10 (5 grammatica + 5 stile)

Dal punto di vista grammaticale, non ho riscontrato alcun errore o refuso. Hai presentato un testo perfetto.

Per quanto riguarda lo stile, hai un modo di scrivere davvero funzionale al genere di storia che hai presentato: le frasi sono fluide, prive di fronzoli, con un linguaggio ricercato ma non eccessivamente aulico, e atte ad esprimere in maniera essenziale concetti, situazioni e sensazioni. Prediligi periodi brevi, senza troppe subordinate, e questo rende il tuo testo pulito e scorrevole, piacevole da leggere e per nulla pesante. Il lessico è ricco e variegato, a testimonianza della tua padronanza della lingua italiana; inoltre, esso è anche appropriato al contesto e ai personaggi e varia in base a questi ultimi: sia Sindy che Derek hanno un eloquio particolare, che li caratterizza e contraddistingue subito, cosicché il lettore riconosce chi sta parlando anche senza leggere a chi è attribuita la frase, e questo contribuisce a dare maggior carattere la tua storia e a renderla ancora più apprezzabile. La punteggiatura è usata sempre in maniera corretta e variegata, in modo che la narrazione assuma il giusto ritmo durante il suo svolgimento: è più distesa all’inizio, concitata nella parti in cui a parlare è il marito della vittima, e più rapida verso la fine, quando Sindy comprende cosa sia accaduto e i due agenti fanno ritorno alla casa del criminale.
Le descrizioni sono essenziali, brevi, concise, eppure chiare: dicono ciò che è necessario e nulla di troppo. Questo permette al lettore di avere una visione chiara di ciò che sta accadendo, senza però che la narrazione venga eccessivamente appesantita e che si perda la tensione che si crea man a mano che la lettura procede. L’equilibrio tra parti dialogate e narrate è ottimo, così come quello tra introspezione e azione.

IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Nella tua storia sono presenti tre personaggi principali: Sindy, Derek e l’assassino e tutti e tre sono magnificamente caratterizzati.
Sindy si presenta come un personaggio interessante e sfaccettato, complesso e a tutto tondo. Nonostante sia entrata da poco in polizia e non abbia molta esperienza, si dimostra essere una ragazza capace e accorta, che sa cogliere i dettagli e comprendere gl’intenti delle persone. Ha l’istinto dalla sua parte, e l’intuizione, tutti strumenti che si rivelano molto utili nel tipo di lavoro che svolge. Un lavoro che Sindy ama e che è stato il suo obiettivo da quando ha dovuto rinunciare alla sua carriera di pattinatrice, un obiettivo che è riuscita a raggiungere e che è mosso da nobili intenzioni: vuole rendere migliore la città in cui si trova, renderla più sicura. Questa ragazza, che ha avuto un’infanzia dura e difficile, un’infanzia che ha visto crollare presto, e che le ha insegnato a essere forte, ma non sprovveduta. È una persona diretta, ma sa cosa dire e quando e come dirlo. Nonostante si tratti di un personaggio che compare anche in altre tue storie e, quindi, già delineato, qui non si ha la sensazione di non riuscire a comprenderlo perché poco approfondito o perché sono state date per scontate alcune cose. Hai fatto un quadro molto chiaro della situazione generale, della vita di Sindy e di ciò che la muove: hai mostrato gli aspetti salienti della sua vita e del suo carattere, in modo che il lettore non si trovasse disorientato o spaesato. Le introspezioni di Sindy sono molto ben curate e gestite e trascinano il lettore nella sua tumultuosa interiorità, facendolo facilmente entrare in empatia con lei. Sindy è un personaggio che sa farsi certamente ricordare e che entra nel cuore del lettore.
Derek è il poliziotto con esperienza, quello scherzoso e giocoso, che si diverte a prendersi gioco di Sindy per il suo essere l’ultima arrivata, ma che ne riconosce anche il valore, tanto che le lascia campo libero, la lascia intervenire, asseconda le sue idee, sebbene spesso in un primo momento non le comprenda e le reputi avventate o istintive. Si coglie molto bene il rapporto di profonda amicizia e di rispetto che intercorre tra i due, il loro prendersi affettuosamente in giro e completarsi, in un equilibrio che come coppia di lavoro funziona perfettamente. Anche con lui hai fatto un ottimo lavoro di caratterizzazione e, sebbene si tratti di un personaggio secondario, è tratteggiato magnificamente e la sua personalità è delineata molto chiaramente nei suoi tratti salienti.
Abbiamo poi l’assassino, che compare sia negli intermezzi a lui dedicati, sia come marito della vittima. Possiamo, dunque, vederne i due volti, quello ingannatore che in un primo momento confonde anche il lettore, quello dell’uomo innamorato e preoccupato per sua moglie, e quello dell’assassino, dell’essere crudele e spietato, che si accanisce sulla donna che dice di amare, per quello che dice essere amore. Anche qui, ci hai dato un’immagine sintetica, ma molto efficace e potente, dell’interiorità di questo personaggio; ci hai fatto entrare nella sua psicologia, ci hai fatto dare un’occhiata all’oscurità della sua mente, una mente perversa e torbida, che tu hai saputo rendere con vividezza, delicatezza e realismo. Hai delineato un uomo meschino, perverso e oscuro, che si presenta come la più insospettabile e docile delle persone, a rimarcare come il male si nasconda nei posti più impensati. Per questo, l’assassino è ancora più raccapricciante e inquietante, soprattutto quando si arma per andare ad aprire la porta ai poliziotti, pronto ad affrontare l’inevitabile con una calma ieratica.

Trama e originalità: 8/10

La trama è ben strutturata e gestita e non presenta buchi. Non vi sono particolari intrecci, ma nonostante ciò risulta molto interessate per il modo in cui è stata gestita la narrazione: l’alone di mistero intorno agli eventi e il modo in cui hai costruito lo svolgersi degli avvenimenti pian piano, lasciando che i dettagli emergessero poco alla volta, ha contribuito a rendere la tua storia avvincente e a far nascere nel lettore la curiosità di scoprire cosa ci fosse dietro il rapimento di Emma. Inoltre, hai deciso d’inserire anche il punto di vista dell’assassino, alternandolo a quello degli agenti, e questa scelta si è rivelata vincente per far rimanere il lettore attaccato allo schermo, per fargli sorgere domande e ipotesi: chi è quest’assassino? Perché ha rapito Emma? Sono queste le domande iniziali, sostituite poi dal dilemma sulla sua identità: sei stata molto brava a costruire il tutto in modo che l’assassino potesse essere sia il responsabile delle vendite sia il marito e quest’ambiguità ha reso il tutto ancora più intrigante. Hai fatto arrivare il lettore alla verità lentamente, svelando sempre qualche dettaglio in più ogni volta che gli proponevi il punto di vista dell’assassino e chiarendo poi definitivamente il quadro nella parte finale, dove i punti di vista del criminale e dei poliziotti s’intrecciano. Hai gestito davvero molto bene la narrazione, creando una storia molto interessante.
Per quanto riguarda l’originalità, la tua storia non è molto innovativa. Il tema della gelosia d’amore è molto usato, così come quello dei delitti compiuti in suo nome; di storie così, quindi, se ne leggono molte, tuttavia il punteggio è comunque alto proprio per il modo in cui hai strutturato e presentato la storia, alternando il punto di vista dei poliziotti e quello del criminale, con un andamento che ha reso il racconto accattivante e coinvolgente. Inoltre, è apprezzabilissimo il finale aperto, che lascia la vicenda in sospeso e non dice cosa accadrà dopo, facendo permanere nel lettore una sottile curiosità.

Attinenza al genere: 5/5

Il genere che ti era stato assegnato è il drammatico e tu lo hai rispettato in pieno. La tua storia è piena di dramma, dalla prima all’ultima riga e questo dramma è accompagnato da una tensione sempre crescente e dalla cupezza che avvolge la storia quando inizia a comparire il punto di vista dell’assassino. Ogni paragrafo è un crescendo di angoscia e dramma: la tua storia ha il sentore di finale tragico, di una vicenda terribile che non ha possibilità di lieto fine. Il lettore assiste alla vita che abbandona lentamente il corpo di Emma, alle violenza che ha dovuto subire, al dolore che prova ed è impotente dinanzi al suo carnefice che l’accusa di averlo costretto, di averlo obbligato a ridurla in quello stato. Il finale è amarissimo, come richiesto dal genere: la vittima muore, i poliziotti hanno fallito nel tentativo di salvarla e l’assassino si appresta ad aprire loro la porta, armandosi di un coltello che sa già sarà inutile. La morte attende anche lui. Hai presentato un racconto carico di pathos e dramma, complimenti!

Gradimento personale: 5/5

La tua storia mi è piaciuta molto. Adoro i racconti drammatici e con le atmosfere cupe, i racconti terribili, che finiscono il più male possibile e dove i personaggi sono senza possibilità di redenzione. La tua storia mi ha dato tutto questo e lo ha fatto con un testo ben scritto e scorrevole e delineando dei protagonisti davvero ben caratterizzati e che sanno farsi ricordare. Ho amato entrare nella mente dell’assassino e leggere della sua spietatezza, della sua fredda follia che lui chiama amore; ho trattenuto il fiato per le sorti di Emma e per la curiosità di sapere se i poliziotti avrebbero mai scoperto la verità. Il finale aperto è stato la ciliegina sulla torta, che ha dato quel quid in più alla storia. Nonostante la tipologia di vicenda sia usata e abusata, la tua storia non mi è risultata per nulla noiosa e sono arrivata alla fine senza neppure accorgermene. Complimenti!

Utilizzo prompt: 1,5/2

Hai inserito bene la frase e in maniera coerente con il contesto e con la vicenda. L’assassino la pronuncia alla fine, quando comprende che non ha più possibilità di nascondere il corpo di sua moglie, ma, nonostante ciò, in un guizzo di feroce spavalderia, asserisce che non dirà mai loro dove ha tenuto nascosta sua moglie per tutto quel tempo, non importa che cosa gli faranno. Una sorta di piccola rivincita personale. Il punteggio non è pieno perché la frase non mi è parsa molto naturale nel punto in cui è stata inserita: l’assassino si rivolge a Emma sempre in seconda persona, e solo nel caso in cui pronuncia quella frase parla di lei in terza, per poi tornare alla seconda persona, e questo cambiamento momentaneo nel modo di rivolgersi a lei ha stonato un po’ con l’insieme. Rimaneggiando la frase in modo da poter usare anche quella alla seconda persona singolare avrebbe sortito un effetto più omogeneo, ma tolto questo hai fatto davvero un ottimo lavoro.

Punteggio totale: 39,5/42

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