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Non ci resta che sognare

Ultimo Aggiornamento: 13/07/2021 10:33
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Post: 2.664
Giudice*****
25/08/2020 17:37
 
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SECONDA CLASSIFICATA

“Somewhere in between” di Kim WinterNight





VALUTAZIONE DI SABRIEL



Grammatica&Stile: 10/10


Non ho trovato alcun errore di grammatica e il testo è molto curato sia a livello grammaticale sia stilistico, per cui complimenti!
Solamente una frase non mi convince (ma non ti ho comunque tolto alcun punto, perché il testo è praticamente perfetto!): “Nessuno passa mai a ripulire la lastra che ricopre il mio sepolcro, è la prima volta che mio figlio si addentra in cimitero e in un certo senso preferirei che non l’avesse fatto”. → Personalmente avrei scritto “...nel cimitero” o “...in un cimitero” (se il senso era più generale e non solo riferito al cimitero in cui è sepolta la madre), ma ho parecchi dubbi a riguardo e credo che “...in cimitero” sia ugualmente corretto.
Hai uno stile fluido e coinvolgente, che stimola il lettore senza mai annoiarlo, grazie anche alla relativa semplicità del lessico che utilizzi.
Inoltre, con una storia del genere ho trovato l'utilizzo della prima persona davvero d'effetto: hai reso così la comprensione più immediata, cosa che probabilmente si sarebbe persa se avessi usato la terza persona.
Siccome sono pignola, preferisco segnalarti alcune ripetizioni, se tali si possono considerare, che a una lettura più attenta saltano all'occhio:

 È il 21 marzo 1980, ormai sono morta da sei anni e il mio Ethan ne ha compiuto dieci poco più di un mese fa.
Seduta sulla mia stessa lapide, non riesco a credere che pochi mesi fa anche quella di Demetrius è stata riempita dal suo corpo senza vita. → “Poco più di un mese fa” e “pochi mesi fa” non stonano particolarmente, tuttavia la considero una “ripetizione” da evitare, se possibile.

 Lo stesso in: “Con la mano sinistra distende per bene la pelle, mentre con la destra guida l’ago fino a posizionarlo nel punto esatto in cui tra poco lo farà penetrare. [...]
Io cerco di non distogliere lo sguardo, ma è davvero troppo difficile per me seguire i movimenti che tra poco daranno inizio alla sua fine”.

Chiaramente si tratta davvero di piccolezze, ma ho voluto comunque evidenziarle, pur non potendo suggerirti un modo di scrivere alternativo.



Trama&Personaggi: 18/20


Pur conoscendo questa serie, quindi conoscendo (perlomeno in parte) le vicende e i personaggi, mi hai piacevolmente stupita con questa storia: innanzitutto, non mi aspettavo di trovare Carla Murphy come voce narrante, il che ha reso originale tutta la vicenda, pur raccontando eventi che in fondo già conoscevo; il modo in cui hai organizzato la trama è stato magistrale, hai accompagnato il lettore tra le (dis)avventure di Ethan come la madre ha fatto con lui, mi hai coinvolto tanto che mi sembrava di averla accanto.
D'altra parte, dal momento che devo giudicare la singola storia, posso affermare con certezza che l'avrei apprezzata e compresa allo stesso modo, se non di più, anche se già non la conoscessi: hai saputo creare un effetto sorpresa incredibile, che sarebbe stato ancora più intenso per il lettore che non conosce questa serie.
Lo stesso posso affermare per i personaggi: Carla è sviluppata in maniera limpida e sorprendente, tanto che, arrivata alla fine, mi sembra di conoscerla da una vita. Sicuramente è anche merito dell'uso della prima persona, ma mi sembra una caratteristica non da poco per un autore.
Anche Ethan l'ho trovato ben sviluppato, essendo “filtrato” dagli occhi della madre: tuttavia, avrei apprezzato un maggiore approfondimento del padre e delle motivazioni che lo hanno spinto ad abbandonare il figlio; in questa storia, infatti, presenti una profonda introspezione della madre, ma non di Demetrius.
Mi sarebbe piaciuto entrare di più nella psicologia di quest'ultimo, che qui ho trovato un personaggio secondario.



Utilizzo Pacchetto: 10/10


Il contest prevedeva venisse inserito un sogno, parametro che è stato ampiamente rispettato: non solo lo hai inserito, ma lo hai reso parte integrante della storia costruendoci sostanzialmente sopra la trama.
Carla ritrova nella dimensione onirica del figlio l'unico modo per comunicare con lui, nonché per portare a termine quella che nel corso della storia diventa una vera e propria missione: farlo desistere dal farsi del male, che rispecchia perfettamente anche una delle interpretazioni elencate nel pacchetto da te scelto.
Il sogno, l'inconscio e la dimensione immateriale costituiscono l'essenza della tua storia, amalgamata molto bene con ciò che esiste e che Carla non può più sperimentare: infatti, fallisce nel suo intento di “bloccare la persona che vive come sfuggente”, cioè Ethan, che la respinge non solo nei suoi abbracci onirici, ma nella vita e nella sua memoria.
Ho adorato il simbolismo nascosto dietro al gesto che dà il nome al tuo pacchetto, su cui hai giocato gestendone il reale significato in modo straordinario.



Gradimento Personale: 5/5


Leggere questa storia è stato doloroso e meraviglioso al tempo stesso, e credo tu possa capire perfettamente ciò che intendo con questo. A maggior ragione perché conosco gli antefatti, leggere di Carla, di ciò che ha provato e percepire il suo struggimento nel vedere il figlio farsi del male con le proprie mani è stato meravigliosamente doloroso.
Ho apprezzato moltissimo in particolare l'originalità di questa storia, il modo in cui questo nuovo personaggio (la madre di Ethan) viene presentato al lettore: il fatto che sia morta, infatti, non ha costituito per te un limite ma. al contrario, il suo rapporto con l'aldilà, il racconto di un mondo che non si può conoscere, ma che al tempo stesso appare così vivido al lettore, rappresentato i punti di forza di questa storia.
Ho estremamente apprezzato anche il confronto tra Carla e suo marito, che hai raccontato con estrema originalità, con la semplicità vivida e immediata che caratterizza i tuoi personaggi.
Complimenti per questa storia meravigliosa!


Totale: 43/45




VALUTAZIONE DI SOUL



Grammatica&Stile: 10/10

Ciao Kim, è un vero piacere averti al nostro contest a quattro mani, soprattutto con questo “fandom” di cui ormai mi sono innamorata perdutamente *_______*
Ma bando alle ciance, parliamo del parametro in questione!
Grammaticalmente non ho trovato assolutamente nessun errore, il testo è pulito e scritto in maniera corretta, scorre perfettamente sotto lo sguardo e non c’è nessun punto che abbia rallentato o fatto storcere il naso. L’unica piccolissima notina che voglio farti riguarda questa frase:
“Suo marito è morto in Argentina diversi anni fa, e lei è riuscita a trovare asilo a Los Angeles.”
Qui toglierei la virgola subito prima della ‘e’, perché la frase è già abbastanza breve di per sé e non è necessario frammentarla ulteriormente, ma è veramente un piccolissimo dettaglio e ovviamente non me la sento di essere troppo fiscale e toglierti punti per questo ^^
Lo stile che hai utilizzato è assolutamente perfetto per la storia e per il contesto che hai deciso di trattare: oltre alla prima persona, mi ha colpito molto la tua decisione di utilizzare frasi brevi e piuttosto frammentate, ottime per conferire dinamicità a un testo che è praticamente solo introspettivo. Carla non vive niente sulla sua pelle, si limita a osservare, raccontare e pensare, quindi giustamente non ci sono dialoghi o descrizioni di chissà quali azioni; una struttura del genere avrebbe potuto farti cadere nella trappola della staticità, invece la tua storia non mi ha affatto annoiato, anzi! È stata di una scorrevolezza unica, mi sono sentita coinvolta dalla prima all’ultima parola, ho seguito il filo dei pensieri della protagonista quasi come se fossero i miei!
Ottimo il lessico, coerente al contesto e omogeneo in tutta la storia, e perfetto anche l’inserimento della punteggiatura e la costruzione delle frasi. Davvero, non c’è una virgola fuori posto, mi è piaciuto tantissimo come hai gestito tutto e come hai raccontato le sensazioni di questo spettro, molto più ovattate ed evanescenti rispetto a quelle “normali”!
Ottimo lavoro ;)


Trama&Personaggi: 19,5/20

La trama non è altro che un susseguirsi di momenti che Carla osserva dall’alto, ma che sostanzialmente compongono l’esistenza di Ethan dal momento in cui sua madre è morta a quando lui ha deciso di dimenticarla e distaccarsene per sempre.
Ho trovato davvero sensato il modo in cui i due si sono separati, è come se avessi spiegato indirettamente le dinamiche dell’aldilà: Carla può stare accanto al figlio e sorvegliarlo finché lui lo vuole, finché lascia che il ricordo di sua madre gli infesta la mente. “Hold On To Memories” dei Disturbed dice: “we’re never really gone as long as there’s a memory in your mind”, e questa tua storia mi ha fatto pensare tantissimo a questo concetto, è come se fosse una trascrizione letteraria di questa frase. Non ce ne andiamo del tutto finché viviamo nella mente di chi amiamo, perché sono proprio queste persone che ci tengono in vita.
Come Ethan ha tenuto Carla in questa sorta di limbo, finché non ha poi voluto scacciarla definitivamente.
Tutto questo per dire che queste dinamiche sovrannaturali sono venute molto bene e le ho trovate ben gestite.
Mi è piaciuto molto anche il modo in cui hai raccontato la vita di Ethan tramite gli occhi di sua madre: ho trovato tutto assolutamente coerente e ben spiegato, sono riuscita a seguire la trama e le vicende, e questo a prescindere dal fatto che io abbia letto le altre storie della serie.
Ecco, forse l’unico piccolo dettaglio su cui avrei voluto leggere qualcosa di più è questo fatto del non dormire. Ci dici che Demetrius non dormiva per aspettare la moglie, che poi Ethan a sua volta ha cominciato a non dormire per aspettare il padre, ma non ci hai detto quando poi ha smesso e ha ricominciato a dormire normalmente – perché se Carla è potuta entrare nei suoi sogni, prima o poi dev’essere successo. È davvero un dettaglio piccolissimo e forse stupido, infatti sarebbe bastata proprio una frasetta per colmare questo piccolo vuoto.
Ma, a parte questo insignificante dettaglio che ho notato solo io (XD), tutto scorre alla perfezione!
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, innanzitutto mi è piaciuto come hai gestito due genitori, che sono esattamente ai due antipodi: Carla è morta e voleva vivere, Demetrius viveva e voleva morire, e alla fine è normale che, anche quando si sono rivisti nell’aldilà, le cose non sono tornate come prima. Lei è arrabbiata col marito perché lui aveva tutta la vita davanti e si è lasciato andare, ma soprattutto ha abbandonato il loro figlio.
Carla è una donna forte e lo si percepisce dal modo in cui lotta per stare accanto al figlio, mentre Demetrius è un uomo debole che, dopo la morte della moglie, si è lasciato trascinare dalla follia e non è più stato in grado di andare avanti.
Molto interessante per la caratterizzazione di Carla anche il dettaglio della negazione dell’omosessualità di Ethan; questo fa capire che, oltre esserti immersa appieno nella vicenda dei personaggi, hai anche saputo rispecchiare il pensiero del periodo in cui hai deciso di ambientare i fatti. L’ho trovata una cosa molto credibile e ben inserita ^^
Per quanto riguarda Ethan, secondo me sei riuscita a delineare perfettamente anche il suo personaggio, nonostante ci sia stata relativamente poca occasione di approfondirlo, dato che Carla lo osserva “da lontano”. Si capisce che è un ragazzo debole, distrutto dagli eventi che si sono susseguiti in maniera troppo rapida nella sua vita, e si nota quanto gli faccia male essere stato abbandonato da tutti. L’unica figura a cui si può aggrappare è Dave, con cui appunto instaura un rapporto molto stretto; l’unica altra entità con cui può stringere un legame è l’eroina, che diventa una sorta di pensiero fisso. Ethan comincia a idealizzarla, a pensare che sia l’unica soluzione per risolvere tutti i suoi problemi e per lasciarsi il passato alle spalle, e non si dà pace finché non riuscirà a farsi per la prima volta.
Ma, così come vediamo la sua sofferenza, possiamo notare anche il modo quasi maniacale in cui cerca di nasconderla. Non fa una piega quando legge gli appunti del padre, non fa una piega quando va a trovare la madre al cimitero… è spaventoso il modo in cui si tiene tutto dentro, perché non si sfoga e così facendo soffre ancora di più.
Viene voglia di entrare nella storia e abbracciarlo, ma noi lettori siamo un po’ come Carla: possiamo vedere ma non agire e intervenire!
Insomma, ottima caratterizzazione! È pazzesco il modo in cui sei riuscita a far trasparire così tanti dettagli sui personaggi in un testo così breve ^^


Utilizzo Pacchetto: 10/10

Allora, partiamo dall’inserimento del sogno: ti amo, sappilo! *-*
Quando io e Sabriel abbiamo elaborato questo contest, non avrei mai pensato di trovare il dettaglio del sogno inserito in questa maniera: ho sempre pensato a un classico sogno fatto da un protagonista che poi si sveglia eccetera. Non avrei mai immaginato di vederlo raccontato non in prima persona, quindi da un personaggio “esterno” che però è in grado di entrare nella mente del sognatore. Oltre ad aver inserito quest’elemento e avergli conferito un’importanza centrale, hai sviluppato questo elemento in maniera incredibilmente originale. Mi hai sorpreso, complimenti davvero!
Hai poi inserito anche il fattore dell’abbraccio, che non era obbligatorio ma che ho comunque apprezzato moltissimo… anche perché, diciamocelo, cosa c’è di più tenero di un abbraccio tra madre e figlio? E cosa c’è di più doloroso di una madre e un figlio che non si possono abbracciare?
Per quanto riguarda poi il contenuto del pacchetto, il significato che hai deciso di usare è quello della situazione o della persona “sfuggente”, che la si vuole bloccare tramite l’abbraccio. E cosa c’è di più sfuggente di un fantasma? Cosa c’è di più sfuggente di un limbo che non è da nessuna parte, che può condurre soltanto ai sogni (altro elemento sfuggente) e all’aldilà? È tutto così astratto, così fragile… e penso tu abbia espresso benissimo questo concetto, sviluppando al meglio il concetto.
Inoltre vediamo Carla che, tramite i suoi abbracci nella dimensione di Ethan, vuole impedire che il figlio le sfugga, lo vuole bloccare e fermare prima che prenda una via senza ritorno.
Insomma, credo che tu sia riuscita a integrare perfettamente il significato del tuo pacchetto all’interno della storia, senza ostentarlo troppo e farlo risultare forzato, ma facendolo comunque percepire tramite le tue parole. Bravissima!


Gradimento Personale: 5/5

Aaaaah, il dramma! Il disagio! Io ci sguazzo in queste cose *_________*
E poi sono innamorata di Ethan (come di tutti gli Ethan del mondo, del resto XD), quindi scegliendo questo personaggio e questa serie sei andata a colpo sicuro nel gradimento personale ^^
Ma, a parte il fatto che conoscessi già i personaggi, ho veramente adorato questa storia sia per la componente sovrannaturale, sia per i temi trattati, così delicati e drammatici: incontriamo Ethan quando è ancora bambino e lo vediamo alle prese con i problemi della sua famiglia, finché quest’ultima non va definitivamente allo sfascio, traumatizzandolo in maniera permanente. Lo vediamo crescere e, come se non bastasse, addentrarsi nel mondo della droga – mondo che, come ben sai, mi affascina tantissimo e di cui non mi stancherei mai di leggere!
In tutto questo, come ciliegina per questa drammatica torta (?), assistiamo al dolore di una madre che si sente impotente e non può far altro che assistere alla rovina del figlio.
Insomma, è tutto così tremendamente triste e angst! Queste sono esattamente le storie che adoro leggere e tu mi hai accontentato, come non darti il punteggio pieno in questo parametro?


Totale: 44,5/45



TOTALE COMPLESSIVO: 87,5/90

[Modificato da Soul Mancini 28/08/2020 13:27]

Io su EFP: Soul Mancini
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