Ciò che distingue l'uomo dall'animale, e l'uomo civile dal selvaggio senz'anima

ozymandias, 19/07/2020 19:06:

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Quanto è meraviglioso quello che hai scritto.

Ricordo che 45 anni fa, prima del terremoto, praticamente ogni famiglia aveva le viti e si faceva il proprio vino, offrendolo con orgoglio agli ospiti.
Ricordo le vendemmie sui roncs con i nonni, quando si veniva buttati dentro al catino a calpestare l'uva coi piedi, e ricordo l'uvaggio ottenuto che già da bambini si poteva bere, per assaggiarlo.
Bassa gradazione, ma colore e sapore decisi.
Di sicuro non aveva il tempo di affinarsi perchè quei 2/3 ettolitri non sopravvivevano mai a lungo .
E poi c'erano le bottiglie di quello buono a mio nonno materno portavano i grappoli di Tocai per fare il passito, un vino dolcissimo conservato per le grandi occasioni.

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Questo è esattamente quello che volevo raccontare. Il piacere e l'orgoglio del vino della casa.

Eh, ragazzi, magari, ma il fatto è io sono un cittadino, geneticamente, e dalla città dipendo. I miei ultimi antenati che abbiano avuto a che fare con la campagna sono stati due trisnonni, e uno era proprietario di agrumeti in Sicilia (più precisamente la proprietaria era la moglie e mia trisnonna, lui, il farmacista del paese, si giocò i terreni a Montecarlo); l'altro era il rettore della scuola agraria di Fabriano.

Il Vintage Tunina l'ho assaggiato una volta sola, un bel po' di tempo fa, spero che abbia effettivamente mantenuto il suo livello.

Visto quello che scrivi, Ozy, ti segnalo subito un vino del sud (a parte il Canayli con cui ho aperto il thread). Come referenza ti posso dire che dopo aver stappato e bevuto la bottiglia che avevo comprato tempo prima, ho SUBITO comprato un'altra bottiglia in sostituzione, una cosa che non faccio quasi mai. Si tratta del Nymphis, un vino campano di alta collina, un Coda di volpe davvero interessante e perfetto con il pesce.

Ottimo con un semplice branzino!

Ieri sera dopo 6 mesi di lockdown io e Cristina siamo usciti per una CENA CON DELITTO. Location rilassante in un parco, menù semplice con protagonista un'ottima tagliata.
Dopo la boccia di Merlot sfuso molto dignitoso, per il piatto principale ecco questo:

Uvaggio di Merlot Cabernet-Souvignon e...Pignolo che on-line ho visto talvolta omettono dalla descrizione chissà poi perchè.
Se avete carpacci, roast-beef o robe del genere secondo me meglio ancora.
Rosso anche d'estate per chi mal sopporta i solfiti.

Andando off-topic, 13 tavoli, solo in 3 hanno azzeccato il colpevole, solo noi anche l'arma del delitto e il movente Così ci hanno dato il diploma

Molto bravi gli attori, risate a non finire soprattutto alle buste finali con ipotesi davvero assurde. Risate fino alle lacrime.

P.S.: In realtà io troppo impegnato a non ci avevo capito una mazza. Ma Bedelia è peggio della signora in giallo!!!

ozymandias, 08/08/2020 08:09:

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Ieri sera dopo 6 mesi di lockdown io e Cristina siamo usciti per una CENA CON DELITTO. Location rilassante in un parco, menù semplice con protagonista un'ottima tagliata.
Dopo la boccia di Merlot sfuso molto dignitoso, per il piatto principale ecco questo:

Uvaggio di Merlot Cabernet-Souvignon e...Pignolo che on-line ho visto talvolta omettono dalla descrizione chissà poi perchè.
Se avete carpacci, roast-beef o robe del genere secondo me meglio ancora.
Rosso anche d'estate per chi mal sopporta i solfiti.

Andando off-topic, 13 tavoli, solo in 3 hanno azzeccato il colpevole, solo noi anche l'arma del delitto e il movente Così ci hanno dato il diploma

Molto bravi gli attori, risate a non finire soprattutto alle buste finali con ipotesi davvero assurde. Risate fino alle lacrime.

P.S.: In realtà io troppo impegnato a non ci avevo capito una mazza. Ma Bedelia è peggio della signora in giallo!!!

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Ahahahah!
Grandi!
Le cene con delitto mi piacciono un sacco, ma non riesco mai a indovinare un colpevole che sia uno!
Grazie per il suggerimento: mi annoto tutti i nomi che avete fatto finora! Di solito esco poco dal Piemonte, ma inizierò a fare eccezioni.

Felluga dice sempre la sua!

Io oggi ho un'ombrina che mi aspetta a casa, e in fresco quel Coda di Volpe di qualche post fa.

Azz! Mi viene in mente adesso che in una cena con delitto, crimini e sospetti, il VERTIGO è azzeccatissimo!

ozymandias, 10/08/2020 09:10:

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Azz! Mi viene in mente adesso che in una cena con delitto, crimini e sospetti, il VERTIGO è azzeccatissimo!

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L'avranno scelto proprio per questo! 😀

No no...l'ha scelto la Fabienne dalla fornitissima cantina!
Le ho chiesto delucidazioni e...non conosceva il titolo originale della DONNA CHE VISSE DUE VOLTE

ozymandias, 10/08/2020 12:53:

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No no...l'ha scelto la Fabienne dalla fornitissima cantina!
Le ho chiesto delucidazioni e...non conosceva il titolo originale della DONNA CHE VISSE DUE VOLTE

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Nun se po' senti'!

Stasera ho bevuto questo:



Ci sta benissimo con un Frico da combattimento.
Sappiate che se morirò stanotte, morirò felice.

Benvenuto tra noi 💕

Per il mio compleanno due amici m'hanno regalato la smartbox "Cantine d'Italia".
In pratica il regalo, per due persone, consisteva in un'ampia scelta di cantine tra cui sceglierne una e bere tutto quello che ti offrono. Alcune abbinano formaggi e grissini, altre pure salumi; alcune cantine ti regalano anche una o addirittura due bottiglie, alla fine. Alcuni ti fanno fare il giro della cantina o del vigneto, ma è tempo di vendemmia e imbottigliamento, quindi non si poteva, nel nostro caso.
Ho scelto di andare a Barolo, paesotto che, ad eccezione del grazioso castello, è finto e turistico quanto una banconota da tre euro, ma dalle vere, verissime doti agricolo-vinicole.
Sono stato alla cantina dell'Azienda Agricola Bric Cenciurio e la signora ci ha accolto e intrattenuto per un'ora e mezza, facendoci assaggiare ben otto vini tra quelli che produce (rispetto ai quattro che l'offerta proponeva).
Siamo partiti dai bianchi, due Arneis: un Roero Arneis D.O.C.G. 2019 raccolto in botte di metallo e un Roero Arneis "Sito dei Fossili", anch'esso del 2019, che ha riposato in botti di rovere.
La differenza al mio palato è stata notevole: freschissimi tutti e due, sì, ma mentre il primo rimandava percezioni floreali, il secondo era più intenso e, per i miei gusti, molto migliore. Non amo i bianchi, di solito, ma il secondo mi ha proprio colpito.
Il terzo, anch'esso un bianco, è stato un Langhe D.O.C. Riesling, pure del 2019, la cui qualità ho comunque ritenuto valida, ma non mi ha impressionato quanto il cugino appena precedente.
Siamo poi passati ai rossi: una Barbera, un Nebbiolo e due Barolo.
la Barbera Naunda (vuol dire "Un'onda") 2018 DOC è un vino che consiglio sentitamente. Non ho le capacità per delinearne il gusto appieno, ma ha tutta la forza e la personalità della Barbera e un tocco di riconoscibilità che non la rende comune.
Per intenderci: per me, la miglior Barbera che io abbia mai assaggiato è quella dell'azienda vitivinicola Pescaja, ma qui siamo proprio molto in alto.
Il Nebbiolo viene dalle stesse colline del Barolo, alla fine sono la stessa uva, ma è incredibile quanto le uve acquisiscano sentori e corposità diverse a seconda del punto della collina in cui nascono. Verso valle non può essere Barolo, e nemmeno se è una vigna poco esposta alla luce solare, quindi la denominazione è quella dell'uva: Langhe Nebbiolo DOC, annata 2019. Per dire, rispetto al vigneto Cenciurio dedicato al Barolo, è di 50 metri più in basso (come altitudine) ed è esposto a sud-ovest anziché a sud/sud-est.
Questo Nebbiolo è un vino giovane, che non dà l'idea di quei 14 gradi che ha, ma nel mentre ti ha tagliato le gambe. Ottima bevuta anche questa.
I due Barolo hanno caratteristiche molto diverse: quello tradizionale ha un sapore delicato, che non riconosco come tipico del Barolo, ma che ci ha ricordato più il Ruché. Io l'ho apprezzato un casino.
Il secondo è stato però il "piatto forte", un Barolo 2014 Costa delle Rose DOCG, coltivato quindi proprio su quella specifica collina. Qui ho ritrovato tutta l'energia che mi aspetto da questo vino che è un orgoglio italico. Il gusto è quindi più robusto di quello dell'eccellente omonimo e per quanto siano dello stesso anno, sembra quasi più invecchiato.
Abbiamo chiuso con una specie di passito Sito dei Fossili anch'esso, dal gusto davvero particolare.
La Cenciurio ci ha regalato una bottiglia di Barolo Pittatore, altro prodotto della casa, davvero gradito!

Quando eri andato?

Juan Galvez, 05/11/2020 19:40:

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Quando eri andato?

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Uhm... giovedì di una settimana fa, se non erro!

Carlo Maria, 05/11/2020 19:41:

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Uhm... giovedì di una settimana fa, se non erro!

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Bella esperienza.

Juan Galvez, 05/11/2020 20:13:

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Bella esperienza.

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Sì, molto, e regalo apprezzato.

Ho un po' negletto il thread, ma il post di Carletto mi ha, doppiamente, stuzzicato. Così ho messo in fresco un bianco dei Marchesi di Barolo che provvederò ad assaggiare quanto prima, ma intanto segnalo qui come davvero mooooolto interessante (non a caso subito dopo averlo bevuto l'ho ricomprato edizione vendemmia 2018) il Tintilia del Molise (vitigno, in quanto molisano, inesistente) della cantina Di Majo Norante.

I Marchesi di Barolo fanno proprio buone cosette! Ci sono passato davanti, tra l'altro, mentre il mio amico ed io passeggiavamo per il paese.
Sai? non ho però mai assaggiato i loro bianchi! Io punto sempre ai rossi, niente da fare!

Ottima invece la segnalazione sul Tintilia: non lo conosco per niente e lo proverò, ma non c'è neanche nella mia enoteca di fiducia!

Carlo Maria, 06/11/2020 14:08:

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I Marchesi di Barolo fanno proprio buone cosette! Ci sono passato davanti, tra l'altro, mentre il mio amico ed io passeggiavamo per il paese.
Sai? non ho però mai assaggiato i loro bianchi! Io punto sempre ai rossi, niente da fare!

Ottima invece la segnalazione sul Tintilia: non lo conosco per niente e lo proverò, ma non c'è neanche nella mia enoteca di fiducia!

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Immagino non sia reperibile facilmente ovunque.