Produzione in calo, mentre aumentano i nuovi prodotti salutistici
ROMA - Vita difficile nella Capitale per gli amanti-nostalgici della rosetta, pane tipico romano, insieme alla ciriola, che ha caratterizzato il pasto e le merende di molte generazioni deliziandole con farciture di mortadella, salame o formaggi grazie anche ai suoi "segni particolari": quelli di essere un pane soffiato, vuoto all'interno, dorato, croccante e friabile, somigliante vagamente a una rosa. Con un dato di produzione medio degli ultimi anni in calo, passato,secondo gli addetti ai lavori, da 50 kg giornalieri a 20 kg, oggi a produrre la rosetta sono rimasti per lo più solo i forni storici della città, presenti nella maggior parte dei casi nella zona periferica, gli altri, quelli centrali, sembrano infatti più orientati a scegliere le nuove preferenze di mercato e della maggioranza dei consumatori indirizzate verso prodotti più ricercati, salutistici e realizzati in parte con grani antichi.
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