| | | | Post: 1.299 Post: 1.299 | Registrato il: 14/11/2017
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07/10/2020 09:50 | |
MAXI TEX 27 I tre fratelli Bill - Mauro Boselli & Alessandro Piccinelli Albo dalle sensazioni contrastanti che in alcuni momenti ho trovato persino bello, per poi ripiombare nei solito triste andazzo attuale, salvo poi risalire un po' in superficie.
Poco meno di 300 pagine che se non soddisfano, per i motivi che proverò a spiegare eppure mostrano qualche spiraglio di luce.
Se solo Boselli si risolvesse per questi ultimi..
Mi sembra però opportuno partire dal lavoro di Piccinelli. Nella sterminata pletora di disegnatori appartenenti allo staff davvero non riesco più a distinguere i vari autori, tanto che di Alessandro mi sembra di ricordare solo una certa somiglianza di stile con Villa.
Bravo si, ma senza restare impresso nella memoria.
Bene, in questa avventura molto anni '50 mi pare di poter dire che si sia rifatto a quegli straordinari artigiani dell'epoca, i Muzzi, i Gamba, gli Uggeri, il grande d'Amy.
Forse a parte l'ultimo, non certo dei mostri sacri del fumetto, eppure così avventurosi.
Ecco, mi ha fatto piacere rivedere delle tavole apparentemente più "grezze", in grado, forse proprio per questo, di esaltare l'azione.
Tornando al racconto, il primo terzo è stato a tratti divertente. Bella la presentazione dei tre fratelli, ognuno con il suo carattere distintivo, Black il più in gamba con quell'aria un po' sinistra, Sam copia conforme all'originale di Gros-Jean Testo nascosto - clicca qui anche nella presentazione, visto che abbatte un locale tirando giù la trave di sostegno, come nel Tranello fa l'amico meticcio di Tex
e Kid il giovane dongiovanni.
Faccio notare la semplicità dei nomi inventati da GLBonelli in confronto con quelli creati da Borden. E lo stesso vale soprattutto per i pellerossa che una volta si chiamavano Piccola Volpe o Nuvola Rossa che ti rimanevano subito impressi, da quelli recenti filologicamente più corretti ma astrusi di cui dieci secondi dopo non ricordi più.
Tutto fila abbastanza liscio fino Testo nascosto - clicca qui allo scontro tra i tre Bill, gli apaches e coloro che viaggiavano sulla diligenza
. E qui purtroppo entra in azione il Boselli attuale. Leggere la discussione tra i tre e i viaggiatori è di una pallosità estrema. Accuse e ringraziamenti seguti da ringraziamenti e accuse e spiegazioni chilometriche, quando bastavano due parole e finirla lì.
Stessa situazione quando entrano in gioco Tex e Carson. Finché c'è da sparare tutto bene e apprezzabile. Poi si comincia a parlare con il frate, con il peones ed ecco puntuale lo sbrodolamento.
Una sequela di quanto sieti bravi, fighi, forti, belli, da far piangere i vitelli.
L'apice poi lo si raggiunge quando i nostri raggiungono Testo nascosto - clicca qui il villaggio di Cochise.
Direi che la mielosaggine qui tocca vette inimmaginabili e insopportabili. Aggiungo anche che è molto improbabile che Testo nascosto - clicca qui l'assenza di venti guerrieri, tra cui lo stesso Cochise, possa ridurre il suo "campo base" a un villaggio di soli vecchi, donne e bambini.
Strana anche la presentazione postuma dei tre da parte di Carson, anche qui con una serie di esagerazioni che ho tollerato solo nello spirito un po' d'antan del racconto.
Ancor più indigiribili tutti i richiami a storie pregresse - e vabbè - e addirittura future e per future intendo non ancora programmate!!! Ma che senso ha?
Il danno vero è dovuto proprio a questo voler spingere sulla continuity. Infatti quel bastardone di Tiago, appena lasciato Testo nascosto - clicca qui fuggire nella recente storia dei Netdahe, torna a fare danni.
E vedere Tex che si autocolpevolizza, a ragione, dei guai attuali è doloroso quanto squallido. Come si fa a non rendersi conto che un eroe come Tex non può lasciare le cose a metà, senza diventare indirettamente responsabile dei crimini e come questo sia distruggere il personaggio.
E poco importa che in Massacro, per una volta, sia successo. Quella è una storia capolavoro assoluto, di una bellezza irraggiungibie.
Dopo le recriminazioni e il solito Carson rompicoglioni che si lamenta dell'età anche se gli sforzi richiesti sono fatti nel tentativo di ritrovare un amico, finalmente si ritorna a sparatorie, agguati, ecc. e si respira.
Non mancano certo i personaggi grigi, non proprio marci ma neanche limpidi che Boselli infila immancabilmente ovunque. E proseguono - potevano mancare? - anche gli proloqui, i soliloqui e i dialoghi mostre.
Per fortuna l'avventura però non manca e non ci addormenta.
Tutto bene dunque? No.
Il finale a tarallucci e vino per esempio è talmente bizzarro che non me lo riesco a spiegare. Va bene lasciare andare i pesci piccoli, tuttavia qui si perdonano Testo nascosto - clicca qui razziatori e mercanti d'armi
. Che qualcuno nel frattempo per colpa di questi sia finito al creatore Testo nascosto - clicca qui vedi i presenti nel Trading post distrutto
pazienza.
Tex è diventato democristiano, oltreché terribilmente politicamente corretto.
Peccato davvero che siano proprio Tex e Carson quelli che rovinano il buono fatto da Boselli da altre parti. Molto meglio i fratelli Bill. Comincio a credere che la sindrome di Nizzi abbia contagiato il collega, ovvero che l'overdose di Tex glielo abbia fatto andare in odio e faccia di tutto per rovinarne il ricordo ai lettori... |
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| | | | Post: 5.569 Post: 5.569 | Registrato il: 12/11/2005
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07/10/2020 10:26 | |
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| | | | Post: 902 Post: 902 | Registrato il: 18/12/2017
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08/10/2020 00:56 | |
Re: MAXI TEX 27 I tre fratelli Bill - Mauro Boselli & Alessandro Piccinelli BertAdams, 07/10/2020 09:50:
di Alessandro mi sembra di ricordare solo una certa somiglianza di stile con Villa.
Bravo si, ma senza restare impresso nella memoria.
Il copertinista di Zagor non resta impresso nella memoria? Mazza, aoh |
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| | | | Post: 2.227 Post: 2.221 | Registrato il: 26/02/2004
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08/10/2020 11:40 | |
Re: Re: MAXI TEX 27 I tre fratelli Bill - Mauro Boselli & Alessandro Piccinelli C.Palomar, 08/10/2020 00:56:
Il copertinista di Zagor non resta impresso nella memoria? Mazza, aoh
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08/10/2020 14:36 | |
Re: Re: MAXI TEX 27 I tre fratelli Bill - Mauro Boselli & Alessandro Piccinelli C.Palomar, 08/10/2020 00:56:
Il copertinista di Zagor non resta impresso nella memoria? Mazza, aoh
Beh, per uno che legge Zagor è impossibile. Io che Zagor lo evito come la peste e vedo Piccinelli ogni 3 anni (di media) inframezzato ad altri 30 o 40 colleghi, faccio un po' fatica... |
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| | | | Post: 902 Post: 902 | Registrato il: 18/12/2017
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08/10/2020 15:22 | |
Re: Re: Re: MAXI TEX 27 I tre fratelli Bill - Mauro Boselli & Alessandro Piccinelli BertAdams, 08/10/2020 14:36:
Beh, per uno che legge Zagor è impossibile. Io che Zagor lo evito come la peste e vedo Piccinelli ogni 3 anni (di media) inframezzato ad altri 30 o 40 colleghi, faccio un po' fatica...
Perdonami, va bene tutto, avere idee diverse su un fumetto o su un autore. Ma giudicare un autore come un signor nessuno solo perché non appare regolarmente su Tex mi sembra un po' eccessivo. Altrimenti cosa si fa, si valuta Breccia per il Texone facendo finta che non abbia fatto altro? O Kubert? [Modificato da C.Palomar 08/10/2020 15:23] |
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| | | | Post: 1.299 Post: 1.299 | Registrato il: 14/11/2017
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08/10/2020 16:19 | |
Re: Re: Re: Re: MAXI TEX 27 I tre fratelli Bill - Mauro Boselli & Alessandro Piccinelli C.Palomar, 08/10/2020 15:22:
Perdonami, va bene tutto, avere idee diverse su un fumetto o su un autore. Ma giudicare un autore come un signor nessuno solo perché non appare regolarmente su Tex mi sembra un po' eccessivo. Altrimenti cosa si fa, si valuta Breccia per il Texone facendo finta che non abbia fatto altro? O Kubert?
Perdonami tu, ma non hai capito una mazza
Chi ha detto che Piccinelli sia un signor nessuno?
Ho solo detto che IO non riesco a distinguerlo tra i tanti che disegnano Tex.
Una volta erano in cinque, molto diversi uno dall'altro e quindi facilmente riconoscibili. Senza contare che passava molto meno tra un'uscita e l'altra dello stesso autore.
Ora è molto più difficile... |
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| | | | Post: 18.514 Post: 17.896 | Registrato il: 28/09/2001
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08/10/2020 17:00 | |
Re: MAXI TEX 27 I tre fratelli Bill - Mauro Boselli & Alessandro Piccinelli BertAdams, 07/10/2020 09:50:
Albo dalle sensazioni contrastanti che in alcuni momenti ho trovato persino bello, per poi ripiombare nei solito triste andazzo attuale, salvo poi risalire un po' in superficie.
Poco meno di 300 pagine che se non soddisfano, per i motivi che proverò a spiegare eppure mostrano qualche spiraglio di luce.
Se solo Boselli si risolvesse per questi ultimi..
Mi sembra però opportuno partire dal lavoro di Piccinelli. Nella sterminata pletora di disegnatori appartenenti allo staff davvero non riesco più a distinguere i vari autori, tanto che di Alessandro mi sembra di ricordare solo una certa somiglianza di stile con Villa.
Bravo si, ma senza restare impresso nella memoria.
Bene, in questa avventura molto anni '50 mi pare di poter dire che si sia rifatto a quegli straordinari artigiani dell'epoca, i Muzzi, i Gamba, gli Uggeri, il grande d'Amy.
Forse a parte l'ultimo, non certo dei mostri sacri del fumetto, eppure così avventurosi.
Ecco, mi ha fatto piacere rivedere delle tavole apparentemente più "grezze", in grado, forse proprio per questo, di esaltare l'azione.
Tornando al racconto, il primo terzo è stato a tratti divertente. Bella la presentazione dei tre fratelli, ognuno con il suo carattere distintivo, Black il più in gamba con quell'aria un po' sinistra, Sam copia conforme all'originale di Gros-Jean Testo nascosto - clicca qui anche nella presentazione, visto che abbatte un locale tirando giù la trave di sostegno, come nel Tranello fa l'amico meticcio di Tex
e Kid il giovane dongiovanni.
Faccio notare la semplicità dei nomi inventati da GLBonelli in confronto con quelli creati da Borden. E lo stesso vale soprattutto per i pellerossa che una volta si chiamavano Piccola Volpe o Nuvola Rossa che ti rimanevano subito impressi, da quelli recenti filologicamente più corretti ma astrusi di cui dieci secondi dopo non ricordi più.
Tutto fila abbastanza liscio fino Testo nascosto - clicca qui allo scontro tra i tre Bill, gli apaches e coloro che viaggiavano sulla diligenza
. E qui purtroppo entra in azione il Boselli attuale. Leggere la discussione tra i tre e i viaggiatori è di una pallosità estrema. Accuse e ringraziamenti seguti da ringraziamenti e accuse e spiegazioni chilometriche, quando bastavano due parole e finirla lì.
Stessa situazione quando entrano in gioco Tex e Carson. Finché c'è da sparare tutto bene e apprezzabile. Poi si comincia a parlare con il frate, con il peones ed ecco puntuale lo sbrodolamento.
Una sequela di quanto sieti bravi, fighi, forti, belli, da far piangere i vitelli.
L'apice poi lo si raggiunge quando i nostri raggiungono Testo nascosto - clicca qui il villaggio di Cochise.
Direi che la mielosaggine qui tocca vette inimmaginabili e insopportabili. Aggiungo anche che è molto improbabile che Testo nascosto - clicca qui l'assenza di venti guerrieri, tra cui lo stesso Cochise, possa ridurre il suo "campo base" a un villaggio di soli vecchi, donne e bambini.
Strana anche la presentazione postuma dei tre da parte di Carson, anche qui con una serie di esagerazioni che ho tollerato solo nello spirito un po' d'antan del racconto.
Ancor più indigiribili tutti i richiami a storie pregresse - e vabbè - e addirittura future e per future intendo non ancora programmate!!! Ma che senso ha?
Il danno vero è dovuto proprio a questo voler spingere sulla continuity. Infatti quel bastardone di Tiago, appena lasciato Testo nascosto - clicca qui fuggire nella recente storia dei Netdahe, torna a fare danni.
E vedere Tex che si autocolpevolizza, a ragione, dei guai attuali è doloroso quanto squallido. Come si fa a non rendersi conto che un eroe come Tex non può lasciare le cose a metà, senza diventare indirettamente responsabile dei crimini e come questo sia distruggere il personaggio.
E poco importa che in Massacro, per una volta, sia successo. Quella è una storia capolavoro assoluto, di una bellezza irraggiungibie.
Dopo le recriminazioni e il solito Carson rompicoglioni che si lamenta dell'età anche se gli sforzi richiesti sono fatti nel tentativo di ritrovare un amico, finalmente si ritorna a sparatorie, agguati, ecc. e si respira.
Non mancano certo i personaggi grigi, non proprio marci ma neanche limpidi che Boselli infila immancabilmente ovunque. E proseguono - potevano mancare? - anche gli proloqui, i soliloqui e i dialoghi mostre.
Per fortuna l'avventura però non manca e non ci addormenta.
Tutto bene dunque? No.
Il finale a tarallucci e vino per esempio è talmente bizzarro che non me lo riesco a spiegare. Va bene lasciare andare i pesci piccoli, tuttavia qui si perdonano Testo nascosto - clicca qui razziatori e mercanti d'armi
. Che qualcuno nel frattempo per colpa di questi sia finito al creatore Testo nascosto - clicca qui vedi i presenti nel Trading post distrutto
pazienza.
Tex è diventato democristiano, oltreché terribilmente politicamente corretto.
Peccato davvero che siano proprio Tex e Carson quelli che rovinano il buono fatto da Boselli da altre parti. Molto meglio i fratelli Bill. Comincio a credere che la sindrome di Nizzi abbia contagiato il collega, ovvero che l'overdose di Tex glielo abbia fatto andare in odio e faccia di tutto per rovinarne il ricordo ai lettori...
Alla fine il tuo commento è condivisibile pressoché in toto, anzi: è troppo generoso su un aspetto che ritengo fondamentale e su cui mi soffermerò dopo. Mi discosto solo per quanto riguarda i disegni, che io ho proprio apprezzato e gustato molto.
Ammetto inoltre che questa storia mi ha divertito mooolto più di quella mensile di Ruju, che tu consideri sufficiente.
È vero che è imperfetta e che ha momenti di stanca e di chiacchiere, però di avventura, come tu stesso scrivi, ce n'è davvero tanta, qui. I tre Bill sono molto ben delineati, così come diversi altri comprimari hanno i propri spazi, vedasi Flanagan o Kurt.
SPOILER
Ciò che invece mi sta molto meno bene, ed è registro del Boselli degli ultimi anni, è il fatto che Tex e Kit siano in secondo piano. Se da un lato la costruzione dei tre fratelli Bill è ottima (e a pagina 26 può già dirsi completata), il continuo ostinarsi a focalizzare la propria attenzione su costoro e non sul duo principale è un reato. Di fatto, pensiamoci: Black Bill ha ideato un piano che punisce rancheros messicani, trafficanti d'armi, traditori chirichahuas. Nel mentre, libera Cochiss dalle mani nemiche.
E Tex? Salva uno schiavo di colore, elimina qualche messicano dallo scenario secondario (quello di Flanagan e di Sam Bill), fa la parte della cavalleria nel salvare la pelle di Cochiss, Kid e Black. Gli eroi della storia sono altri e ciò non deve capitare. |
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| | | | Post: 902 Post: 902 | Registrato il: 18/12/2017
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08/10/2020 19:40 | |
Re: Re: Re: Re: Re: MAXI TEX 27 I tre fratelli Bill - Mauro Boselli & Alessandro Piccinelli
E figurati se non si va, come sempre, a insultare ( )
Ho solo fatto notare che liquidare un disegnatore come uno che "si dimentica facilmente" senza nemmeno valutare la sua carriera è un po', come dire, incauto.
Però, appena si fa una critica... Lancia in resta
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| | | | Post: 18.514 Post: 17.896 | Registrato il: 28/09/2001
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08/10/2020 20:04 | |
Re: Re: Re: Re: Re: MAXI TEX 27 I tre fratelli Bill - Mauro Boselli & Alessandro Piccinelli BertAdams, 08/10/2020 16:19:
Una volta erano in cinque, molto diversi uno dall'altro e quindi facilmente riconoscibili. Senza contare che passava molto meno tra un'uscita e l'altra dello stesso autore.
Ora è molto più difficile...
Questo capita anche a me su Dylan: cerco i nomi noti, da Stano a Roy passando per Brindisi o Casertano, Piccatto, Montanari&Grassani, Cossu, Dall'Agnol, mentre gli altri sono sempre in difficoltà a ricordare se abbiano già disegnato qualcosa per Dylan. Ad eccezione di Mari, che venne molto dopo, ma che è inconfondibile. |
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| | | | Post: 902 Post: 902 | Registrato il: 18/12/2017
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08/10/2020 20:09 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: MAXI TEX 27 I tre fratelli Bill - Mauro Boselli & Alessandro Piccinelli Carlo Maria, 08/10/2020 20:04:
Questo capita anche a me su Dylan: cerco i nomi noti, da Stano a Roy passando per Brindisi o Casertano, Piccatto, Montanari&Grassani, Cossu, Dall'Agnol, mentre gli altri sono sempre in difficoltà a ricordare se abbiano già disegnato qualcosa per Dylan. Ad eccezione di Mari, che venne molto dopo, ma che è inconfondibile.
Ma questi autori (a parte Mont&grass) sono ancora su DD? Non li noto mai in edicola, ma è vero anche che non sono un lettore abituale della serie.
So che Cossu è su Tex e Mari è tornato, ma degli altri ho perso le tracce. |
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| | | | Post: 1.299 Post: 1.299 | Registrato il: 14/11/2017
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08/10/2020 20:11 | |
Non è certo colpa di Piccinelli se non ha:
1) mai disegnato una storia memorabile (la responsabilità è divisa con chi scrive)
2) ha uno stile che ricorda Villa e quindi imho non originalissimo (con Carnevale mi è bastata una volta e non lo scorso piu. Sarà che mi piace di più?)
3) non è Magnus o Pratt o Ticci (giusto per fare dei nomi) ovvero fuoriclasse assoluti. Magari un giorno lo sarà, per ora per me è un ottimo professionista e questo mica significa che non lo stimi.
4) su questa testata a realizzato pochi lavori e il suo Tex è bello, ma imho deve ancora farne di strada per essere paragonabile a quello di Nicolò e Lettieri, che per me sono i migliori.
Adesso sono stato più chiaro? |
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| | | | Post: 18.514 Post: 17.896 | Registrato il: 28/09/2001
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09/10/2020 00:13 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: MAXI TEX 27 I tre fratelli Bill - Mauro Boselli & Alessandro Piccinelli C.Palomar, 08/10/2020 20:09:
Ma questi autori (a parte Mont&grass) sono ancora su DD? Non li noto mai in edicola, ma è vero anche che non sono un lettore abituale della serie.
So che Cossu è su Tex e Mari è tornato, ma degli altri ho perso le tracce.
Li citavo per dire che quando apro un albo spero sempre di trovare uno di loro, mentre degli altri non mi ricordo neanche il nome.
Stano e Roi sono molto presenti (Corrado ne ha disegnati 5 degli ultimi 10), Mari c'è, Montanari e Grassani pure, anche se solo sui Maxi.
Ambrosini di tanto in tanto fa ancora capolino. Dall'Agnol è in edicola ora, e con una storia doppia firmato con Chiaverotti e che propone la riscrittura di Mana Cerace. Brindisi è comparso l'anno scorso (giusto un albo) e Casertano pure, quindi li considero ancora membri dello staff. Piccatto manca da un paio d'anni, se non erro. Il buon Cossu manca da cinque o sei anni, purtroppo per me che l'apprezzavo. Freghieri, altro idolo storico, l'ho letto sicuramente l'anno scorso.
Mi pare che il mio mazzo di santini sia completo, chi altro disegni la testata non mi è dato saperlo, mi sa. |
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| | | | Post: 902 Post: 902 | Registrato il: 18/12/2017
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09/10/2020 00:33 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: MAXI TEX 27 I tre fratelli Bill - Mauro Boselli & Alessandro Piccinelli Carlo Maria, 09/10/2020 00:13:
Li citavo per dire che quando apro un albo spero sempre di trovare uno di loro, mentre degli altri non mi ricordo neanche il nome.
Stano e Roi sono molto presenti (Corrado ne ha disegnati 5 degli ultimi 10), Mari c'è, Montanari e Grassani pure, anche se solo sui Maxi.
Ambrosini di tanto in tanto fa ancora capolino. Dall'Agnol è in edicola ora, e con una storia doppia firmato con Chiaverotti e che propone la riscrittura di Mana Cerace. Brindisi è comparso l'anno scorso (giusto un albo) e Casertano pure, quindi li considero ancora membri dello staff. Piccatto manca da un paio d'anni, se non erro. Il buon Cossu manca da cinque o sei anni, purtroppo per me che l'apprezzavo. Freghieri, altro idolo storico, l'ho letto sicuramente l'anno scorso.
Mi pare che il mio mazzo di santini sia completo, chi altro disegni la testata non mi è dato saperlo, mi sa.
Una delle cose a mio avviso buone della gestione Recchioni è stata la variazione dei nomi ai disegni, penso che l'immagine della testata andasse rinfrescata. Sarebbe bello vedere Brindisi, Casertano e Ambrosini a lavoro su progetti nuovi; Freghieri lo apprezzerei anche molto su Tex o Zagor (ho visto che qualcosina su quest'ultimo l'ha fatta). Il mio sogno resta un suo ritorno alle origini, cioè a Martin Mystère, ma ha un compenso troppo alto per la serie.
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| | | | Post: 18.514 Post: 17.896 | Registrato il: 28/09/2001
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09/10/2020 10:30 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: MAXI TEX 27 I tre fratelli Bill - Mauro Boselli & Alessandro Piccinelli C.Palomar, 09/10/2020 00:33:
Una delle cose a mio avviso buone della gestione Recchioni è stata la variazione dei nomi ai disegni, penso che l'immagine della testata andasse rinfrescata. Sarebbe bello vedere Brindisi, Casertano e Ambrosini a lavoro su progetti nuovi; Freghieri lo apprezzerei anche molto su Tex o Zagor (ho visto che qualcosina su quest'ultimo l'ha fatta). Il mio sogno resta un suo ritorno alle origini, cioè a Martin Mystère, ma ha un compenso troppo alto per la serie.
Io no: io vorrei vedere tutti i mesi i nomi che amo e a culo gli altri. Carnevale a parte, direi.
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| | | | Post: 902 Post: 902 | Registrato il: 18/12/2017
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09/10/2020 12:18 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: MAXI TEX 27 I tre fratelli Bill - Mauro Boselli & Alessandro Piccinelli Carlo Maria, 09/10/2020 10:30:
e a culo gli altri.
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| | | | Post: 18.514 Post: 17.896 | Registrato il: 28/09/2001
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09/10/2020 16:20 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: MAXI TEX 27 I tre fratelli Bill - Mauro Boselli & Alessandro Piccinelli C.Palomar, 09/10/2020 12:18:
Espressione gucciniana.
Significa che degli altri non m'importa: il loro tratto non si lega a mie memorie, agli affetti che mi legano alla testata. "Son malato d'infanzia e di ricordi" cantava Branduardi nelle Confessioni di un malandrino. |
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| | | | Post: 2.227 Post: 2.221 | Registrato il: 26/02/2004
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09/10/2020 16:58 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: MAXI TEX 27 I tre fratelli Bill - Mauro Boselli & Alessandro Piccinelli Carlo Maria, 09/10/2020 16:20:
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| | | | Post: 902 Post: 902 | Registrato il: 18/12/2017
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09/10/2020 17:36 | |
Ma il problema è proprio questo, e mi rendo conto che è di origine sergiobonelliana: un editore ha il dovere di tenere un occhio fisso sul passato e uno sul futuro. Con la nostalgia si può vendere ai lettori di lunga data, ma non si va avanti.
Io, se vedo un Dylan Dog in edicola lo apro, quando vedo Mont&grass ai disegni lo lascio lì dov'è. Con rispetto per la loro onorata carriera. Sarà ch [Modificato da C.Palomar 09/10/2020 17:38] |
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| | | | Post: 18.514 Post: 17.896 | Registrato il: 28/09/2001
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09/10/2020 17:55 | |
C.Palomar, 09/10/2020 17:36:
Ma il problema è proprio questo, e mi rendo conto che è di origine sergiobonelliana: un editore ha il dovere di tenere un occhio fisso sul passato e uno sul futuro. Con la nostalgia si può vendere ai lettori di lunga data, ma non si va avanti.
Io, se vedo un Dylan Dog in edicola lo apro, quando vedo Mont&grass ai disegni lo lascio lì dov'è. Con rispetto per la loro onorata carriera. Sarà ch
Sì, beh, fra tutti i nomi storici che ho fatto, hai preso non a caso quelli del duo, eh?
Ti dirò che invero, se mi decidessi a lasciare in edicola i Dylan che sento di dover evitare, più che il nome del disegnatore, verificherei solo ed esclusivamente quello dello sceneggiatore. Per me il racconto ha più penso, a conti fatti.
E il dovere di guardare al futuro mi convince fino ad un certo punto: Roi è forse a livelli che non aveva vent'anni fa o trenta. Ha disegnato pagine davvero ottime, negli ultimi cinque anni. Brindisi ha una costanza ed un'abilità straordinarie. Ambrosini è autore unico e ha sempre una qualcosa da dire di interessante, per lo meno (certo più di Simeoni, autore unico che come sceneggiatore è bollito già dalla sua terza opera). Casertano mi piaceva di più
col suo vecchio stile, ma resta una bellezza. Freghieri ha un po' di alti e bassi, ma il suo stile è così riconoscibile e personalmente apprezzabile... eccetera. Quindi? Vuoi dirmi che disegnatori così non attirerebbero o convincerebbero nuovi lettori?
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