QUARTO CLASSIFICATO
Un Ordinario Pomeriggio a Casa Nostra, alle 15:15 - R.Mayfar
TOTALE: 21,6 su 30
Scrittura (8,8/10):
Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,8 su 3
Dal punto di vista grammaticale non ho notato errori, le virgole sono al loro posto, c'è un buon lavoro per quanto riguarda la suddivisione degli spazi e dei periodi e in generale il testo risulta curato e in ordine. Ho assegnato questo voto perché non mi hanno convinta i puntini di sospensione in particolare l'uso massiccio di questi, ma è più che altro una considerazione personale per questo non influisce così tanto sul punteggio.
Lessico (adeguatezza e varietà): 1 su 2
Dunque, qui abbiamo un testo che affronta tematiche decisamente importanti e attuali come quelle della violenza sulle donne e quella delle ripercussioni del lockdown odierno sulle coppie in cui esistono atti di violenza. In alcuni frangenti non mi ha convinta del tutto la nota comica presente all'interno del testo, ci sono momenti (ad esempio quello finale) in cui appare un mood diverso rispetto a quello che abbiamo incontrato fino a quel punto della storia. Mi spiego meglio, non mi ha dato l'impressione di essere un tipo di atmosfera in tono con la storia fino a quel momento. Con questo non voglio dire che ad oggi non si può nemmeno fare ironia su tematiche delicate, ma il tono sembra spezzarsi varie volte nel corso della storia con toni sempre diversi.
Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 5 su 5
Mi è piaciuto molto il tuo stile, l'ho trovato sfaccettato, pop in un certo senso, mai statico. E' uno stile che si adatta alla personalità dei personaggi, è un tipo di stile che sembra sempre spostarsi su varie “inquadrature” come la regia di un film, ci si concentra su vari dettagli, battute, reazioni, la scena rimbalza senza rimanere mai bloccata. E' comunque uno stile che rimane chiaro e mai sgranato o di difficile comprensione, scorre bene, in alcuni brevi istanti forse per questo continuo spostamento è un filo troppo veloce, ma non è una caratteristica che condiziona in modo negativo la lettura. Complimenti!
Trama (5,3/10):
Struttura narrativa: 1,5 su 3
Seguiamo le vicende di una coppia che si trasferisce in una nuova casa e dall'inizio si ritrova ad avere problemi con la lavastoviglie di casa, da quello che viene fatto intendere i due hanno provato di tutto, tecnici, soluzioni manuali improvvisate, soluzioni approssimative, cambi di strategia, ma nulla, non sono riusciti in nessun modo a risolvere il malfunzionamento.
Continuando la lettura ad un certo punto Anita, la giovane abitante della casa, ha un intuizione, quella legata ad una possibile possessione della lavastoviglie, secondo lei dentro l'elettrodomestico potrebbe esserci uno spirito che da tempo tenta di mettersi in contatto con loro. Dunque, vorrei subito farti i miei complimenti per le tematiche affrontate nel testo, parliamo di un tema purtroppo molto conosciuto e diffuso, ovvero quello del femminicidio, ma in questo caso ai tempi attuali, quelli del Covid e del lockdown. Come dicevo non sempre mi ha convinta l'atmosfera di questo racconto, non capisco se l'ironia in alcune scene era voluta o no, trovo che in alcuni punti sia accettabile e non suoni fuori luogo, ma in altri invece fa un poco l'effetto delle unghie sulla lavagna, non sembra mimetizzarsi del tutto con la storia. Ad esempio il fatto che Anita si metta a parlare di un possibile matrimonio con il compagno davanti allo spettro, come se fosse un'amica di vecchia data che si incontra per un tè e per fare gossip, non mi ha convinta del tutto. In più il fantasma ad un certo punto finisce per scusarsi con i due giovani dicendo di aver reso la loro vita “un inferno”, mi è sembrato parecchio esaltato questo aspetto, lo spettro tratta l'accaduto come se fosse una grande tragedia, ma è importante ricordare che stiamo comunque parlando di una lavastoviglie. Qui torna il dubbio precedente, perché se la storia vuole essere comica il discorso può essere più diluito, ma dal tono generale non mi è sembrata una storia che vuole nascere come comica. Vorrei inoltre fare un'ultima considerazione per questo criterio, il modo in cui si arriva ad una possibile possessione della lavastoviglie mi ha lasciata con qualche dubbio, Anita sembra arrivare a questa conclusione all'improvviso, non è un pensiero “comune” o che può giungere in modo così veloce e deciso secondo la mia interpretazione.
Gradimento personale: 1 su 2
Mi è piaciuto decisamente il tuo stile come scritto qualche criterio fa, anche le immagini dipinte non sono assolutamente da ignorare, questo ritorno del 15 legato alla morte della povera vittima, o i continui riferimenti al poco aiuto fornito da chi di dovere contro le violenze, e anche l'immagine della coppia giovane e felice che si ama per davvero, insomma ci sono vari messaggi degni di nota e li ho davvero apprezzati. Come scritto anche nei criteri precedenti, non ho capito il tono della storia e alcuni incastri lasciati abbastanza vaghi, come quello del pensare al fantasma come motivo del malfunzionamento della lavastoviglie.
Elementi paranormali (il fantasma e/o le sue manifestazioni paranormali): 2,8 su 5
Ho sentito la mancanza di più descrizioni, sappiamo che il fantasma ha un segno sul viso legato all'urto che l'ha portata alla morte e nelle frasi finali il protagonista facendo delle considerazioni si concentra sul viso di lei dicendo che guardandola bene non ha un brutto viso, ma risulta abbastanza complesso immaginarsela del tutto senza finire negli stereotipi del classico spettro vestito magari di bianco.
Personaggi (7,5/10):
Descrizione fisica e caratteriale (valgono sia quelle esplicite che quelle implicite): 4 su 5
I personaggi sono decisamente caratterizzati, forse Anita è per certi versi più caratterizzata rispetto ad Agostino, perché Agostino parla molto di lei e sembra focalizzarsi più su di lei che su lui stesso. Di Anita capiamo che è una ragazza molto forte e determinata, ma anche capace di una grande sensibilità per il modo in cui reagisce allo spettro. Agostino invece sembra un personaggio più complesso, molte delle sue sfaccettature non sono analizzate del tutto, ad esempio sappiamo che era un ragazzo perso sotto certi punti di vista prima di Anita, che lei è la ragione per cui è arrivato dove è ora e che può avere a tratti un carattere abbastanza fumatino, lo capiamo dalla reazione che ha con lo spettro alla scoperta del fatto che il marito l'ha fatta franca. Ho assegnato questo punteggio perché avrei gradito qualche aspetto in più legato ad Agostino e allo spettro della donna, Margherita, che viene presentata come una donna dolce e affranta che ha tentato in tutti i modi di farsi ascoltare dagli altri e quando riesce nel suo intento non mi è sembrata così trafelata o disperata, anche la sua reazione alla battuta finale non mi ha convinta del tutto.
Sviluppo del personaggio: 3,5 su 5
Qui parliamo del protagonista, o narratore, quindi Agostino, il ragazzo che conosciamo all'inizio ci sembra diverso per le parti del suo passato che ci racconta, e di certo c'è un mutamento, questo è rappresentato dal suo arrendersi ad Anita e approfondire il discorso “possibile spettro nella lavastoviglie”, lasciando da parte i suoi pregiudizi. Tuttavia il suo comportamento finale non è così diverso da quello iniziale, sembra colpito solo in parte da questo evento dell'apparizione, anche il fatto che i due ragazzi parlino con Margherita con estrema naturalezza e spontaneità come se fosse una di famiglia e viva sopratutto, mi ha lasciata con qualche dubbio.
NB:il fantasma verrà valutato nel criterio “elementi paranormali”
TOTALE: 21,6 su 30
PUNTI EXTRA (0/6):
Originalità (+2): punti non assegnati
Titolo (+2): punti non assegnati
Inquietudine (+2): punti non assegnati