Le ricerche continuano....
Nacci Antonio:
i fanti dell'83° Reggimento caduti nelle azioni tra Monte Civerone, Novaledo, comprendendo quelle del 13 aprile su Spigolo Fratasecca e Malga Broi, sono stati inizialmente sepolti nei cimiteri attorno a Borgo Valsugana. Tutti i riesumati sono stati poi trasferiti all'Ossario di Trento. Come sempre, è possibile che qualche caduto sia stato inizialmente sepolto in piccoli cimiteri civili della zona privi di indicazioni registrate. Questa evenienza si verificò varie volte durante il conflitto.
Montanelli Rodolfo:
Non siamo, attualmente, in grado di "tracciare" i movimenti della 760^ Compagnia mitraglieri e, ignorandone l'assegnazione ad un reparto specifico di fanteria, non possiamo collocarlo con precisione lungo il fronte del Piave.
I due Sacrari che raccolgono i caduti di quel fronte sono, entrambi in provincia di Treviso, a Nervesa della Battaglia e a Fagarè della Battaglia.
Marmugi Gaetano:
Il 7° Reggimento fanteria, nel periodo marzo-ottobre 1918 fu impiegato principalmente in azioni di disturbo operando nel settore vicino a Cornuda.
Abbiamo riscontrato che i feriti in combattimento di quel periodo furono inizialmente sepolti nei cimiteri tra Pederobba, Fanzolo e Altivole e, successivamente, traslati al Sacrario di Nervesa della Battaglia (Montello).
Presumiamo che salme non riconosciute siano state traslate tra gli ignoti in quel Sacrario.
Latini Pietro:
Sepolto inizialmente alla tomba n. 816 del cimitero militare di Fiumicello (UD) che comprende anche il territorio dove operava l'ospedaletto da campo 45 di San Valentino.
Il caduto è stato traslato al Sacrario di Redipuglia alla tomba n. 200155 - 10° Gradone come si evince dalle pagg. 37-38 del registro - progressivo 45430.
Per i caduti Gini e Landi è necessaria una ricerca collegata ai campi di prigionia. Abbiamo esperienza di notevoli difficoltà nel reperire dati sufficienti.
La ricerca continua....
Cordiali saluti,
Paola e Silvano
"...avremmo voluto scrivere di tutti. Ma di molti, poco sappiamo."