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Ultimo Aggiornamento: 31/01/2021 07:22
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30/01/2021 21:37
 
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Smetteranno mai di ferirsi a vicenda?


NON è raro udire che i sentimenti di qualcuno sono stati feriti. È un tipo di ferita che spesso dura più a lungo di quando il danno è fisico. Forse pensate che la vita sarà sempre così. Ma ci sono buone ragioni per credere che è possibile qualcosa di meglio. Per capire come, è utile considerare prima . . .

PERCHÉ SI FERISCONO A VICENDA?

Di solito questo avviene perché l’individuo pensa esclusivamente a sé e ai propri sentimenti. Forse non vuole ferire nessuno, ma in quel momento l’egoismo soffoca qualsiasi considerazione per gli altri.

Prendiamo un uomo che lavora tutto il giorno sotto un padrone difficile. La sua irritazione aumenta, però ha bisogno di lavorare e così sta zitto. Ma cosa succede quando arriva a casa? Non riesce a pensare ad altro che al proprio risentimento. Si sfoga sulla moglie, che forse ha avuto anche lei una giornata difficile. E può darsi che a sua volta lei si sfoghi sui figli.

Chi è troppo sensibile può permettere che il minimo incidente lo induca a ferire altri. Ecco un episodio accaduto in una grande città: il palo che reggeva la fune su cui una famiglia stendeva i panni cadde nel cortile di un vicino provocando alcuni danni. Ciò diede inizio a due anni di contrasti fra le famiglie, e infine la coppia a cui apparteneva il palo fu spietatamente uccisa a fucilate dal vicino. Immaginate, tutto questo per una finestra rotta e pochi cespugli schiacciati! Suscettibilità ed egoismo soffocarono qualsiasi sentimento di compassione.

Pertanto pressioni, affanni, e l’essere permalosi, son tutte cose che possono indurci a prendercela con gli altri. Purtroppo, il più delle volte ce la prendiamo con i nostri cari.

COSA PUÒ AIUTARCI A RISOLVERE IL PROBLEMA?

Ci sono molte idee in proposito. Ma chi ci conosce meglio di chiunque altro? Non è forse il nostro Creatore? Quali consigli pratici dà?

“Infine, fratelli, ci sia perfetta concordia tra voi: abbiate compassione, amore e misericordia gli uni verso gli altri. Siate umili. Non fate il male a chi vi fa del male, non rispondete con insulti a chi vi insulta”. — I Piet. 3:8, 9, ‘Parola del Signore, Il Nuovo Testamento’.

È sottolineata la necessità d’avere “compassione”. Mettetevi nei panni dell’altra persona. Molte volte questo risolve tutto, non è vero? Prima di parlare, chiedetevi: ‘Come mi sentirei se qualcuno dicesse la stessa cosa a me? Mi ferirebbe?’ In tal caso, perché dirla? — Luca 6:31.

Avendo “compassione” capiremo che chi ci tratta sgarbatamente forse è stanco, sotto pressione, o non sta bene, e probabilmente non intendeva irritarci. Tale empatia da parte nostra ci aiuterà a non rendere male per male.

Sebbene i consigli della Bibbia siano buoni, chi ha provato a seguirli si rende conto che non è sempre facile. Perché?

C’È QUALCOSA CHE NON VA NELLA NATURA UMANA?

Se siamo onesti, dobbiamo ammettere che abbiamo tutti la tendenza a fare il male. La Bibbia spiega che nasciamo col peccato ereditato. — Sal. 51:5.

“Ecco il punto”, sosterrà qualcuno. “Siamo nati tutti peccatori. Siamo deboli e facciamo il male per natura. Non possiamo farci niente. Siamo fatti così!” Al contrario, possiamo evitar d’essere sopraffatti dalle tendenze peccaminose. Infatti, conoscendo la nostra condizione peccaminosa ci sarà più facile evitar di ferire il prossimo. In che senso?

Comprendendo d’essere peccatori come tutti, difficilmente ci sentiremo superiori agli altri. Se lo riconosciamo, ci è più facile seguire il consiglio biblico: “Rivestitevi dei teneri affetti di compassione, benignità, modestia di mente, mitezza e longanimità. Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi liberalmente gli uni gli altri se alcuno ha causa di lamentarsi contro un altro. [Perché?] Come Geova vi perdonò liberalmente, così fate anche voi”. (Col. 3:12, 13) Vogliamo ricordare che spesso abbiamo chiesto perdono a Dio e siamo stati liberalmente perdonati. Questo ci permette di sopportare le debolezze altrui, anche se abbiamo una legittima ‘causa di lamentarci’.

CHE DIRE DI UN MONDO IN CUI NESSUNO FARÀ PIÙ DEL MALE?

È possibile, anzi, è sicuro, poiché Dio promette di distruggere tutti quelli che non sono disposti a vivere in pace coi loro simili. Dopo aver descritto la “distruzione degli uomini empi”, l’apostolo Pietro scrive: “Ma secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia” — II Piet. 3:7, 13.

La calorosa atmosfera già esistente fra coloro che seguono i principi biblici regnerà in tutta la terra. Persone che in precedenza hanno manifestato inclinazioni animalesche mostreranno mitezza. Il profeta Isaia lo illustra, dicendo:

“E in effetti il lupo risiederà temporaneamente con l’agnello, e il leopardo stesso giacerà col capretto, e il vitello e il giovane leone fornito di criniera e l’animale ingrassato tutti insieme; e un semplice ragazzino li condurrà. . . . Non faranno nessun danno né causeranno alcuna rovina”. — Isa. 11:6-9.

Immaginate: nessuno ‘danneggerà’ o ferirà un altro! Dio farà in modo che il peccato venga interamente eliminato, e con esso tutti quei sentimenti che istigano a combattere.

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31/01/2021 07:22
 
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TdG
Grazie Amalia per aver riportato in evidenza questo bellissimo articolo su una delle qualità umane sempre più spesso trascurata, la compassione (empatia).
👍
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