Non sono neanche sicuro che valga la pena aprire una discussione a parte, tanto sono certo che saranno in pochi ad essere interessati a questa lettura e io sconsiglio vivamente di spendere soldi per acquistarla.
A convincermi a prendere l'albo era il nome dell'autore dei testi, mentre il solo fatto di vedere per l'ennesima volta Cossu su Tex mi invogliava meno di zero. E tra i due l'unico che ha mantenuto fede alle attese è quest'ultimo, che come di consueto ha fatto pessimo lavoro.
Ci sono pochi disegnatori così poco adatti a Tex come Cossu, eppure si insiste a presentarlo con una certa continuità. Sarà anche veloce, ma diamine è al limite dell'inguardabile e non c'è nulla che salverei. Mi stupisce in particolare che nonostante gli anni di miglioramenti non se ne vedano. Lui disegna così. Tutto statico come al museo delle cere e se i volti di Tex e Carson gridano vendetta, non è che con gli altri se la cavi meglio. Le "bellezze" presenti tra l'altro sono due bei cessi (mi si passi il termine non proprio fine).
La nota dolente è però Gianfranco. Il soggetto poteva essere adatto ad uno scrittore delle sue capacità, invece ne è uscita una storia moscia e soprattutto sorprende
avviso per gli eventuali sprecadenaro
che il misterioso killer che doveva impressionare per le sue capacità (e per l'aspetto un po' cadaverico) si riveli una sciacquetta degna di un Faraci. Un bluff e nulla più.
Oltrettutto di mortiferi assassini ce n'era stato uno proprio recentemente ad opera di Ruju e altrettanto mal riuscito, quindi sarebbe almeno il caso di non farli uscire a distanza così ravvicinata, almeno per i lettori c'è il tempo di riprendersi un po'.
Non so quale sia la causa di una prova così scialba, certo è che non ci siamo proprio. Pare che ci sia un'influenza nizzizzante altamente infettiva e che i contagiati sia ormai la totalità dello staff.
Poi devo aggiungere, e questo mi dispiace assai stante il grande rispetto che porto a Villa, ma davvero basta con queste copertine che vedono due immagini distinte sovrapposte. Una volta fa figo, due vanno bene, mentre alla centesima dico che si è superato il limite.
Vi lascio immaginare con che voglia domani andrò ad acquistare l'inedito...