TEX MAGAZINE 2022

Ho terminato la lettura del racconto "lungo" e sfogliato il "breve".

Il primo, soggetto dell'Avv. Monni, sceneggiatura Ruju e disegni D'Agata, lo trovo molto penalizzato dal pessimo lavoro del realizzatore grafico.
I tempi che riservavano Tex ai migliori disegnatori sulla piazza sono passati da un pezzo. Adesso tutti i professionisti - e non - della SBE finiscono per passare, e spesso per restare, sulle testate del ranger con risultati a dir poco discutibili.
D'Agata entra di diritto nel pantheon dei peggiori mai visti all'opera al pari dei Danubio, dei Torti, dei Diso, ecc.

Una simile prova avrebbe affossato il lavoro del miglior fumettista sulla piazza, figuriamoci se i testi sono di Ruju, il quale spreca un soggetto che in mano ad altro autore poteva avere delle potenzialità.

Testo nascosto - clicca qui

sebbene il "ravvedimento operoso" sia credibile, non è la prima volta che un personaggio in dubbio faccia la scelta giusta e ancor più corretto il fatto che Tex sapesse già in anticipo cosa avrebbe deciso, i discorsi che intercorrono tra i due e tra il cacciatore di taglie e lo sceriffo sono troppo "telefonati" per funzionare.
Poco convincente che poi il giovane pistolero si fermi a chiacchierare mentre Tex potrebbe essere alle prese con la banda, quando già pare chiaro che ha fatto la sua scelta.
C'è poi una scena maldestramente disegnata che mi ha lasciato interdetto se la colpa è solo di D'Agata o di entrambi. Mi riferisco a Tex e il pard occasionale che si fronteggiano ed estraggono le colt eliminando due avversari. Se la posizione di Tex che dietro il bancone controlla l'uscita ci sta, come diavolo fa il cacciatore di taglie a colpire un avversario che deve essere di lato sparando apparentemente quasi verso Aquila della Notte? Boh.
Qui credo che i colleghi forumisti mi verranno in soccorso...

Insomma del trio salvo solo il soggettista che tutto sommato ha inquadrato bene Tex e l'idea che ha proposta non era così scontata. Peccato che la successiva messa in opera non sua stata all'altezza.

Sul secondo ritorno dopo aver completato la lettura, ma per quel che ho visto mi sembra un'ennesima bosellata...

Ah, dimenticavo. La sceneggiata finale con

rujiata

finta ferita mortale e ripresa che neanche Lazzaro si poteva permettere è una minchiata che su Tex fa venire solo i sorci verdi.

Ma come fa un autore esperto a fare simili figuracce?

Non ho nulla da contestare di quanto affermi sulla prima storia.
Alcuni punti io li ho apprezzati indubbiamente e il maggior merito va al soggettista. Pure un paio di dialoghi sono riusciti, però, solo che il lavoro di Ruju è altalenante tendente al basso: il Tex giudice morale è quello giusto, e alcuni dialoghi sono asciutti, cosa che con Boselli non sarebbe capitato, tant'è che la sua storia l'ho iniziata ieri, mi ci sono addormentato sopra e devo ancora riprenderla (attendo di esser di nuovo a letto)
I disegni sono oltre l'indecenza e affossano il giudizio complessivo: volti orrendi (ad eccezione di qualche primo piano), ma tutto è carente. Mi ha fatto sorridere un aspetto infinitamente secondario, a questo proposito: il bancone del locale, così lucido da sembrare di vetro e così resistente che addirittura i proiettili... ci rimbalzano sopra!
Nelle mani di un disegnatore di primo piano, credo anche io che questa storia avrebbe potuto risultare apprezzabile.
I testi sono altalenanti, dicevo: c'è una discreta componente d'azione, anche se il ritmo rallenta verso metà storia. L'approfondimento di Adam ci sta, il dilemma che gli si pone davanti è interessante, ma alcuni dialoghi sono l'altra gamba zoppa: se tutto sommato le scene con Tex e il suo momentaneo socio sono discrete, lo spiegozzo dello sceriffo è risibile, i pensieri del bandito di guardia alla porta delle cucine (ma che è in bella vista e fissa un punto a caso nella direzione opposta) sono stupidi e anche altri comportamenti non funzionano. Niente... è andata così.

Concordo al 100% con i vostri rilievi e lo sottolineo con molta amarezza.

Per uno di quegli strani collegamenti che mi capita di fare quando leggo, in particolare Tex, Adam mi ha fatto tornare in mente Andy Wilson come se - con tutti i dovuti distinguo - il soggettista avesse voluto raccontare una sorta di What IF con Tex che, stavolta, capisce perfettamente chi si trova di fronte.

Le storie sceneggiate da Ruju mi lasciano alla fine la solita fastidiosa sensazione di aver letto una storia di qualcun altro in un albo con il logo di Tex e anche questa non si sottrae. L'unica nota positiva è che tra poco l'avrò dimenticata, anche se purtroppo non scorderò facilmente i disegni di D'Agata.😱

La storia su Montales sceneggiata dall'Imam l'ho saltata dopo aver letto le prime due pagine. Non sapevo che anche questa riguardasse il passato del personaggio, anche se avrei dovuto immaginarlo. 🤬

Terribile! Terribile! Terribile!
Ho rinunciato a leggere una storia breve, quando persino le nizziate orrende come Fort Sahara ero riuscito a terminare. Cosa saranno, 32 tavole? Già alla seconda ero stufo marcio. Un inizio da commedia rosa con Maria, la moglie (sic!) dell'ex desperado e a seguire un boselliansunto su Montales. Ho letto altrove che lettori si sono dispiaciuti che questa storia non sia uscita sulla regolare. Ma per piacere...
Una rottura fenomenale di maroni in così poco spazio che dilatato su 110 o addirittura 220 avrebbe spinto il sottoscritto a smettere di acquistare del tutto i fumetti...
Come un ottimo sceneggiatore sia potuto trasformarsi in uno dei più prolissi e inconcludenti fumettisti dell'universo conosciuto è materia di studio per gli appassionati.
Di mio vorrei dirgli di darci davvero un taglio con il "passato di (personaggio a caso)". Aveva fatto un belllissimo lavoro con Carson, ma adesso che è regredito a livello del peggior Nizzi è ora che la pianti. E' solo capace di rovinare il ricordo di personaggi cui i lettori erano affezionati.
Invece so che succederà il contrario. So che nel prossimo incontro ci dirà per cosa sta quel F puntato (nel FantaTex ho puntato per Franciscofernandofidelfulgenzio), perché non possiamo certo non scoprire qual è il vero nome dell'amico messicano di Tex. E poi toccherà al patronimico...

Dotti è bravo ma disegna il giovane Montales un po' troppo simile a Cico

Il Magazine si dimostra un'inutile contenitore di ciarpame, salvo per le due bellissime - queste si - tavole di Toppi tratte da Un uomo, un avventura ..ah, ho trovato di discreto interesse la copertina di Vartan e questo la dice lunga sul grado di soddisfazione complessivo.

BertAdams, 02/02/2022 18:41:

---

In merito a questa parte sotto spoiler

Testo nascosto - clicca qui

C'è poi una scena maldestramente disegnata che mi ha lasciato interdetto se la colpa è solo di D'Agata o di entrambi. Mi riferisco a Tex e il pard occasionale che si fronteggiano ed estraggono le colt eliminando due avversari. Se la posizione di Tex che dietro il bancone controlla l'uscita ci sta, come diavolo fa il cacciatore di taglie a colpire un avversario che deve essere di lato sparando apparentemente quasi verso Aquila della Notte? Boh.
Qui credo che i colleghi forumisti mi verranno in soccorso...

mi sono sbagliato, invertendo le posizioni dei personaggi. Questo non toglie che rimane mal fatta. Sorry

---