Harry Potter e i filtri d'amore. E' giusto venderli ed insegnarli?

Ciao, spero che qualcuno voglia commentare con me la riflessione nata commentando una fanfic.
Nella storia, un personaggio somministrava ad un altro un filtro d'amore. Come, nel canon, ha fatto Merope con Riddle.

Voi cosa pensate dei filtri d'amore? E' giusto venderli o insegnarli a Pozioni?

Sono pur sempre filtri che annullano totalmente la volontà dell'altra persona, spingendola a fare qualcosa che non farebbe di sua volontà. Mi ricordano il GHB, sostanza usata nelle violenze a sfondo sessuale per annullare la volontà delle vittime e lasciare loro pochi o nulli ricordi dell'accaduto.
Non sono uno scherzo innocuo di poco conto, hanno delle conseguenze molto serie.
Non penso andrebbero insegnati ai ragazzi come normali pozioni, e nemmeno dovrebbero essere trovati così facilmente (ai Tiri Vispi Weasley)
Penso andrebbero considerati una sostanza illegale e non vendibile. Insegnarne, magari per creare un eventuale antidoto.

Ciao cara, che bella idea!
sai, non ci avevo pensato così tanto approfonditamente, perchè se mi ricordo quelli che si vendono dai Tiri vispi dovrebbero essere di breve durata, o relativi come potenza. O mi sbaglio?
In effetti insegnarli per creare gli antidoti è giusto, forse anche indispensabile, come qualsiasi "veleno".
Quello che ha usato Merope credo fosse ben diverso, probabilmente rientra nella magia oscura, quella amata dai Serpeverde, quindi il confine morale è qualcosa di separato da quello comune nel mondo magico.
(Anche se poi Merope non era cattiva in senso stretto, poverina)
Pensandoli in senso "umano" hai ragione, non ci dovrebbero essere, è molto strano che si possano vendere a dei minorenni, ma qualche falla in HP c'è. Non cose gravi, l'opera è grandiosa, niente da dire, ma ovviamente a volte per creare movimento si deve ricorrere a qualche stranezza... è strano che Hermione abbia avuto il dubbio di comprarne una, quello si!