16/04/2022 14:31 |
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Salve a tutti, solo leggendo il libro " La vittoria senza pace .Le occupazioni militari italiane alla fine della G.G "di Raoul Pupo 2014 ed. La Terza credo di essere riuscito a comprendere come mai , mio nonno ( nativo di Bologna) prigioniero il 15 Giugno 1918 sul Piave nel 243° regg Brigata Cosenza , sia stato congedato solo nell' ottobre 1919 a Chieti.
Presumibilmente è rimasto ad Innsbruck ( dove era prigioniero, sino al Novembre 1918) invertendosi i ruoli con gli austriaci divenuti a loro volta prigionieri e liberato ed inserito nel contingente della forza occupante.
Nel libro sopra citato appunto ho scoperto che la Brigata Chieti è stata utilizzata in quella forma come controllo del territorio Tirolese.
Chiedevo se qualcuno avesse altre notizie sulla Chieti.
Grazie a tutti Alberto |
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16/04/2022 21:31 |
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Ciao: puoi iniziare dando un'occhiata al riassunto storico della Brigata Chieti di tuo interesse presente nel sito CeT alla sezione : "documentazione storica" sottosezione "riassunti storici".
Più nel dettaglio temo tu debba andare all'AUSSME di Roma per potere consultare il diario storico integrale...
Buona lettura per ora ! |
17/04/2022 09:45 |
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C'è un equivoco: il 18° fanteria, il cui deposito era effettivamente a Chieti, faceva parte della brigata Acqui e non della Chieti. Per quanto riguarda i reggimenti dell'Esercito Permanente (quelli con numero inferiore al 94, per capirci...) non c'è alcun nesso tra la brigata di appartenenza e la località dove si trovava il comando/deposito. La brigata Aosta era in Sicilia e la Roma a Verona, tanto per dirne due.
I due reggimenti della brigata Chieti, il 123° e il 124° furono costituiti rispettivamente dal deposito del 18° Acqui (che era a Chieti) e del 13° Pinerolo (che era all'Aquila). I reggimenti della brigata Cosenza, invece furono costituiti così : il 243° dal deposito del 19° Brescia (a Monteleone Calabro, oggi Vibo Valentia) e il 244° dal deposito del 30° Pisa (a Nocera Inferiore).
Ciao |
21/04/2022 20:39 |
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Grazie moltissimo delle indicazioni Polesano, penso che dovrò andare all 'AUSSME senza dubbio.
Ho consultato riassunto storico della Chieti ed in effetti si parla dell ' ultimo periodo ad INNSBRUCK.quindi il dubbio è che sia stato appartenente al 123° o 124°
Per quel riguarda la tua precisazione è verissima, forse dovrei comprendere se al momento della smobilitazione di termine conflitto può esservi stato un riallacciamento che so.... con i depositi originari( cfr CHIETI 18 °)
Purtroppo qualche esperienza di ricerca mi ha portato a diffidare spesso delle situazioni istituzionalizzate nel caos generale ...addirittura avrei pensato di richiedere all Ufficio documentale sia di Chieti che di Catanzaro il matricolare "intero " di mio nonno visto che a Bologna non hanno trovato nulla.
Grazie di tutto
Alberto
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