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Candidatura Damian

Ultimo Aggiornamento: 21/08/2023 11:04
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31/05/2023 17:47
 
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Nome Candidato: Damian Umano Lv 4

Clan scelto: Ibrido

Motivo della Candidatura: Damian nasce come un pg dalla natura ambigua, fatto per diventare una razza chiusa che potesse rispecchiare questa sua essenza. Sviluppi in on, poi, lo hanno spinto a scegliere i Drakul piuttosto che un’altra razza.

Cos’è un Drakul: Una razza evoluta dalla figura del Vampiro che ne trae la natura ammaliante e sopperisce alle enormi limitazioni. Il Drakul è quella cosa che ti permette di poter giocare la Non-Vita nel modo più Romantico che si possa fare, romantico come genere letterario. Una razza potente legata alla via del sangue che sfrutta questo come fulcro principale di tutta la sua natura.

Backgroud: Damian nasce in una regione dell’estremo est, esterna all’Aengard, un forestiero. Secondogenito di una famiglia “cadetta” di un nobile, è il maschio che i genitori aspettavano e con questo la possibilità di ereditare le redini del casato in caso non fosse nato alcun erede nella principale. Damian ha una sorella, di diversi anni più grande, molto sfortunata perché nasce con dei tratti molto marcati, mascolini ed anche il suo carattere è estremamente burbero e rozzo come quello di un uomo. Questo la spinge ad avvicinarsi alle “Gang” della città e diventare una piccola teppista. Perché è importante questa specifica della sorella? Perché Damian, al contrario, nasce da subito con tratti molto morbidi, più simile alla madre, pelle candida, capelli lisci e fini adatti ad una capigliatura femminile. Questa contrapposizione fra una figlia mascolina, con difficoltà a trovare un uomo e quindi un peso per la famiglia, e un figlio estremamente femminile, che non dona una sensazione di maschia presenza rappresenta un motivo di derisione da parte della famiglia principale. I genitori, quindi, non prendono molto bene la faccenda e sfogano tutta la loro frustrazione sul corpo di Damian che viene martoriato da percosse e non solo sin dalla giovane età, facendo sviluppare in lui la malattia dell’amore sadomasochistico. Viene così continuamente preso di mira e malmenato fino all’età di 9 anni, quando un evento, sconosciuto, ha cambiato totalmente la sua vita. Rientrando a casa da una commissione, ritrova i genitori completamente martoriati nel modo più macabro possibile. La reazione del bambino, però, non è quella di spaventarsi e scappare, ma invece gode della visione, si inebria del loro sangue. Viene trovato completamente ricoperto dal liquido cremisi e in un’estasi che viene scambiata per terrore. Il nobile della famiglia principale, quindi, lo prende sotto la sua ala come parente prossimo, ma non per compassione, più per abusare di lui a sua volta. Così la sua infanzia e la sua adolescenza vengono trascorse come schiavo di tutti coloro che pagano bene diventando oggetto di ogni tipo di perversione conosciuta. Decide così di addestrarsi nell’uso delle armi come autodidatta, fino a trovare l’occasione giusta per squarciare la gola del nobile e fuggire. Ormai adulto, senza una casa, con una taglia sulla testa, decide di intraprendere un viaggio in cerca di posti completamente differenti. Passa la sua vita a sfruttare le arti perverse che ha imparato in gioventù per ammaliare persone e riuscire a vivere, finché non giunge nell’Aengard. Gira per diverse città e la prima persona con un certo carisma, con cui si intrattiene volentieri, è Sylmera. Conosce così anche altre persone fino ad incontrare un dispaccio del Governatore Lars Valdemar, in cerca di un Tenitore per il suo Bordello. Insomma quale occasione migliore se non quella per mettere in pratica tutte le tecniche imparate? Senza contare che così facendo può insinuarsi nelle menti dei suoi ospiti e carpirne i più profondi segreti. In tutto questo, il rapporto con Sylmera cresce, i due si trovano più volte a seguire una via molto particolare e fuori dagli schemi, finché il corvino non confessa il suo desiderio di morire. Questo desiderio, poi, svilupperà un attaccamento, un legame fra lui e Sylmera fino al punto di venir a conoscenza della natura di lei. Una natura che affascina da subito il corvino e che agogna per molti versi. L’incontro con Asphodel poi segna una virata totale nel rapporto tra Damian e la Drakul generata dalla rossa. Il corvino deve accettare di legarsi come vena a Sylmera in un tempo prestabilito o morire in caso contrario. Alla fine è il corvino stesso a costringere la Drakul a renderlo sua vena, non tanto per la minaccia, il tempo concesso era anche abbastanza, ma piuttosto un modo di insinuarsi nella mente di Sylmera e liberarla da quella catena che lui aveva visto nel rapporto tra la Drakul e Asphodel. Il tentativo del corvino di insinuarsi nella mente di Sylmera come unica figura importante, però, è stata un arma a doppio taglio: ha scoperto di provare dei sentimenti che pensava di aver seppellito da tempo, che non credeva di possedere. La promessa di essere ucciso da Sylmera, diviene poi una possibilità di condividere la natura di Drakul, diventare figlio di lei e vivere per sempre. Dietro il finto desiderio di immortalità per uno scopo egoistico, Damian sviluppa la consapevolezza di poter liberarsi di quel bambino che non ha potuto vivere la sua vita e che, ogni tanto, fa capolino nella sua mente insinuando dubbi e insicurezze che lo rendono debole. Diventare Drakul, quindi, non è solo la possibilità di vivere per sempre con Sylmera, ma di perdere il se “mortale” ed elevarsi a qualcosa di più unico, di più perfetto. Un dio.
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31/05/2023 20:27
 
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Ma benvenuDo! <3


Grazie anzitutto per la candidatura!
Ho dato una letta veloce e ho già un po' di domande a ronzarmi in testa, ma per le prime ti chiedo di pazientare un pochino, appena torno a pieno regime partiamo ;)
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04/06/2023 16:06
 
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Buona domenica! <3

Grazie per la pazienza, eccoci pronti a partire :3

- Vorrei innanzitutto che mi spiegassi meglio la tua definizione della razza (cosa intendi con il "sopperire alle enormi limitazioni"?) e cosa è per te un Drakul; mi spiego: al di là del collegamento alla matrice più classica (revenant, vampiri ecc.) e al di là di una descrizione prettamente manualistica, mi piacerebbe capire in che modo interpreti la razza così com’è articolata su LoM. Vorrei che mi illustrassi quelli che secondo te sono limiti e pregi della razza in senso narrativo e, collegandomi al motivo della candidatura, in che modo credi che la stessa possa calzare su Damian.

- Da quanto si evince dal BG, la tua scelta per l’eventuale Genitore ricadrebbe sul PG di Sylmera, puoi confermarmelo?

- Sempre riguardo al passato di Damian: per quanto sia chiaro il rapporto che avesse con i genitori e con il nobile che lo ha cresciuto post-strage, mi sfugge il rapporto che lo stesso aveva con la sorella. Vivendo anche lei lo stesso disagio di Damian (immagino, essendo anche lei "un peso" per la famiglia e con una "bruttezza" -?- che l'ha indotta ad essere più dura per reazione) condividevano un qualche tipo di rapporto elitario o era anche lei partecipe dei soprusi?

- Riguardo alla Forma Animale, invece, ti chiederei di indicarmi la tua scelta e quali sarebbero i tratti di Damian.

- Per quanto concerne la Stirpe adocchiata: perché proprio quella e non, ad esempio, la stessa della Genitrice o - rifacendomi al concetto di “romanticismo letterario” - quella di un Vivente? Qual è il processo che porterebbe Damian a risvegliarsi con un’indole Ibrida? Che cambiamenti comporterebbe la Stirpe nella gestione del tuo personaggio?





[Modificato da Asphodel•Dandelion 04/06/2023 16:06]
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04/06/2023 17:45
 
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Re:
Asphodel•Dandelion, 04/06/2023 16:06:


- Vorrei innanzitutto che mi spiegassi meglio la tua definizione della razza (cosa intendi con il "sopperire alle enormi limitazioni"?) e cosa è per te un Drakul; mi spiego: al di là del collegamento alla matrice più classica (revenant, vampiri ecc.) e al di là di una descrizione prettamente manualistica, mi piacerebbe capire in che modo interpreti la razza così com’è articolata su LoM. Vorrei che mi illustrassi quelli che secondo te sono limiti e pregi della razza in senso narrativo e, collegandomi al motivo della candidatura, in che modo credi che la stessa possa calzare su Damian.



- Per “sopperire alle enormi limitazioni” intendo questo: in ogni GDR l’enorme potenza di un “vampiro” o simili è di solito equilibrata da enormi malus narrativi e di meccanica che, a lungo andare, rendono difficile il gioco e spingono a lasciare il personaggio abbandonato. Quello che ho visto io nei Drakul non è altro che la bellezza di questa razza resa giocabile. Io sono una persona che ama sia la parte tecnica dei GDR che la parte narrativa. Quando ho creato Damian ho scelto di farlo estremamente sadico e masochista. Umano, perché fra tutte le razze solo quella Umana è capace di tanto orrore senza avere un motivo alle spalle (Mezzidemoni/Draghi cattivi/Drakul etc) Per cui la mia idea non è mai stata sin a subito il Drakul come razza, ma anzi era, forse, molto più probabile che sarebbe finito tra i mezzidemoni. Quindi la risposta alla domanda è, di base: ho scelto i Drakul perché sono la naturale conseguenza del gioco fatto con Damian. Sono attirato dalla razza, per i motivi già elencati, ma non per questo reputo i Drakul una scelta fatta a priori. Parlando di Limiti, infatti, credo ci siano solamente a livello narrativo, ovvero questa forte dipendenza al carattere della stirpe è qualcosa che costringe il personaggio a tenere un’evoluzione abbastanza statica sotto alcuni aspetti, un po’ perché non può effettivamente andare contro la propria natura, un po’ perché se così fosse è come se il PG prendesse consapevolezza che la “maledizione” che lo ha colpito non gli vada più bene e decida di morire nel tentativo di riprendere qualcosa che ha perso. I pregi al livello narrativo, invece, sono semplicemente loro stessi. Non voglio ripetermi, ma chi non sogna di poter muovere un “vampiro”? Avere la possibilità è un pregio di per se, giocare in un determinato modo è un pregio di per se, avere una famiglia (il conclave) con cui avere screzi e amicizie è un pregio di per se. Insomma che dire? Al cuor non si comanda.

Asphodel•Dandelion, 04/06/2023 16:06:

- Da quanto si evince dal BG, la tua scelta per l’eventuale Genitore ricadrebbe sul PG di Sylmera, puoi confermarmelo?



- Assolutamente sì

Asphodel•Dandelion, 04/06/2023 16:06:

- Sempre riguardo al passato di Damian: per quanto sia chiaro il rapporto che avesse con i genitori e con il nobile che lo ha cresciuto post-strage, mi sfugge il rapporto che lo stesso aveva con la sorella. Vivendo anche lei lo stesso disagio di Damian (immagino, essendo anche lei "un peso" per la famiglia e con una "bruttezza" -?- che l'ha indotta ad essere più dura per reazione) condividevano un qualche tipo di rapporto elitario o era anche lei partecipe dei soprusi?



- Effettivamente mi sono dimenticato di approfondire, la sorella è stata partecipe ai soprusi, per invida maggiormente, lei uscita troppo “brutta” per essere una donna e lui uscito troppo “bello” per essere un uomo. La discriminazione nei suoi confronti non è avvenuta per il suo carattere rude e mascolino, come detto sin a piccola si è fatta “amici brutti” che incutevano timore, una sorta di Yakuza se possiamo dire così. Nata forte caratterialmente ha saputo tenere testa ai genitori a differenza di Damian che invece era estremamente più docile.

Asphodel•Dandelion, 04/06/2023 16:06:

- Riguardo alla Forma Animale, invece, ti chiederei di indicarmi la tua scelta e quali sarebbero i tratti di Damian.



- La forma animale di Damian sarà un serpente. Una Atheris Hispida oppure Vipera Spinosa dei Cespugli. I tratti che vorrei sono: occhi da serpente, lingua biforcuta ed il volto ricoperto da scaglie spinose (come l’animale)


Asphodel•Dandelion, 04/06/2023 16:06:

- Per quanto concerne la Stirpe adocchiata: perché proprio quella e non, ad esempio, la stessa della Genitrice o - rifacendomi al concetto di “romanticismo letterario” - quella di un Vivente? Qual è il processo che porterebbe Damian a risvegliarsi con un’indole Ibrida? Che cambiamenti comporterebbe la Stirpe nella gestione del tuo personaggio?



- Come dico sempre, amo mettermi alla prova, l’ibrido fra tutte le stirpi dei Drakul è quello che, a mio parere, richiede il maggior sforzo di interpretazione. Parlando di Damian, invece, per sua natura non può diventare Vivente: questa stirpe ha quasi “l’invidia” (passami il termine) di quello che provava una volta, non avendo più picchi di sentimenti alti, non può che simulare uno sbiadito senso di quello che erano. Damian non vuole, invece, venir mosso dai sentimenti, perderli sarebbe essere finalmente totalmente libero da ogni catena. Per cui la scelta più “probabile” sarebbe il defunto, avendo uno spettro dei sentimenti totalmente azzerato se non per quelli più istintivi e animaleschi come possessione, territorialità, etc etc che sono invece sentimenti estremamente lontani dal carattere di Damian; territorio, possessione e cose del genere, non rientrano minimamente nella sua mente. Anche il fatto di essere il “proprietario” del bordello, non lo vede come un possedimento, ma più un mezzo per il suo scopo. Qui, quindi, rientra l’ibrido come scelta. Lo scopo. L’ibrido è fra tutti la stirpe che più ha perso lo spettro dei sentimenti per concentrarsi unicamente sul suo scopo, sul suo Sogno! Questo è Damian, prima di diventare Darkul, un ibrido che è ancora affetto dai sentimenti e dalle debolezze umane dettate dalla sua razza e dal suo essere vivo.
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05/06/2023 20:02
 
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Benissimo!

Agganciandomi alla prima domanda, dunque, ti chiedo: a livello tecnico, quali sono i limiti/punti deboli di un Drakul? Cosa differenzia le tre Stirpi nella percezione dei mortali? Sentiti pure libero di spaziare con una panoramica dettagliata delle tre linee di sangue.

Riguardo alla genitrice e alla Forma Animale con relativi tratti ok, e grazie riguardo alla specifica per la sorella. Da quel che mi sembra di capire, dunque, l’unico link emotivo autentico per Damian è quello nato con Sylmera, con la quale è maturato un sentimento che travalica la più semplice parafilia o l’ossessione sadomasochistica. In quest’ottica, come pensi che maturerebbe il rapporto tra Damian e Sylmera se questi dovesse diventare un Ibrido?
Che percezione avrebbe della sua madre/compagna (sia come link emotivo che come interpretazione di stirpe)? E, tecnicamente parlando, che tipo di figlio sarebbe Damian per Sylmera?

Infine: comprendo il processo che porterebbe Damian a diventare proprio un Ibrido (il desiderio, insomma, di liberarsi da passioni mortali e/o animalesche), la motivazione mi sembra logica e coerente. Quel che ti chiedo quindi è: in che modo Damian cercherebbe di raggiungere il suo scopo (che mi sembra, correggimi se sbaglio, quello di essere considerato “un dio in terra”)? In che modo verrebbe declinato lo stesso?

Ti chiederei anche di portarmi due esempi di role (numero di azioni a scelta, mi basta capire la psicologia/indole) in cui mi illustri Damian alle prese con una delle sue “sessioni” al bordello. Nel primo esempio vorrei che mi illustrassi Damian umano, nel secondo vorrei che mi descrivessi la versione ibrida di Damian.

A te la parola, prenditi pure tutto il tempo che serve! :3
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29/07/2023 17:51
 
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Re:

Agganciandomi alla prima domanda, dunque, ti chiedo: a livello tecnico, quali sono i limiti/punti deboli di un Drakul? Cosa differenzia le tre Stirpi nella percezione dei mortali? Sentiti pure libero di spaziare con una panoramica dettagliata delle tre linee di sangue.


I punti deboli dei Drakul. Possono essere feriti, mortalmente, solo dalla magia, per il resto possono tornare in vita dopo un tempo di riposo nel loro luogo di sepoltura. A proposito del luogo di sepoltura, questo non è un vero e proprio punto debole, ma chiunque venga a conoscenza del luogo di sepoltura di un Drakul è capace, previa competenza di manifestare un fuoco magico, di dare la Morte Ultima al non morto. Il perché è semplice, quando un Drakul torna nel luogo di sepoltura per rigenerarsi è completamente inerme e vulnerabile, ecco quindi perché sarebbe opportuno tenere il luogo di sepoltura segreto. Infine, ovviamente, il sole.

Per quanto riguarda il rapporto fra umani e Drakul a seconda delle linee di sangue possiamo dire questo:
1) I Defunti, sono legati ai loro averi e al loro territorio come degli animali, spinti da un istinto bestiale per cui il rapporto con i mortali è legato a questa cosa, se si è parte del proprio possedimento o se non lo si è. In caso non lo sia, il mortale viene visto in modo indifferente, a meno della minaccia, oppure come una prede, una necessità.
2) I Viventi, legati a ricordi di sentimenti provati in vita in maniera blanda, sono invece quelli che mantengono una parvenza di normalità. Per quanto comunque non vi sia un attaccamento forte, il vivente può vedere il mortale di turno come una pedina da sfruttare e quindi, se necessario, anche da mantenere in vita a differenza dell’Ibrido.
3) L’ibrido, riprendendo il discorso, è quello più distaccato e noncurante dei mortali, sono solo pedine, oggetti da sfruttare fino al loro meglio per i propri scopi. Immaginando una situazione in cui un vivente abbia soggiogato un regnante, che può tornare comodo anche a livello politico, tenterà di non sfruttarlo fino alla morte per avere un vantaggio continuo, mentre l’ibrido, legato più ad un’esaltazione del proprio scopo, della propria razza, una volta compiuta l’utilità del mortale, egli può anche perire non scaturendo alcuna reazione.

Riguardo alla genitrice e alla Forma Animale con relativi tratti ok, e grazie riguardo alla specifica per la sorella. Da quel che mi sembra di capire, dunque, l’unico link emotivo autentico per Damian è quello nato con Sylmera, con la quale è maturato un sentimento che travalica la più semplice parafilia o l’ossessione sadomasochistica. In quest’ottica, come pensi che maturerebbe il rapporto tra Damian e Sylmera se questi dovesse diventare un Ibrido?
Che percezione avrebbe della sua madre/compagna (sia come link emotivo che come interpretazione di stirpe)? E, tecnicamente parlando, che tipo di figlio sarebbe Damian per Sylmera?


Questa domanda può essere presa solo come supposizione, Damian e Sylmera si sono già promessi di cancellare qualsiasi legame si venga a creare tra genitore e rinato, cercando di portare avanti una vita comune immortale. Non posso avere, quindi, la certezza di dire come sarà Damian da figlio, perché non ci sarà occasione di essere veramente un figlio. Posso dire, però, che per come si sono evolute le cose fra i due, Damian terrà Sylmera al centro del suo Sogno, come compagna, come benefattrice di questa vita immortale o colei che gli ha fatto perdere del tutto (Finalmente) le debolezze da mortale. Investendola del ruolo di unica degna di sedersi al suo fianco sia durante il percorso che al compimento del suo Sogno.

Infine: comprendo il processo che porterebbe Damian a diventare proprio un Ibrido (il desiderio, insomma, di liberarsi da passioni mortali e/o animalesche), la motivazione mi sembra logica e coerente. Quel che ti chiedo quindi è: in che modo Damian cercherebbe di raggiungere il suo scopo (che mi sembra, correggimi se sbaglio, quello di essere considerato “un dio in terra”)? In che modo verrebbe declinato lo stesso?


Non propriamente un Dio in terra, piuttosto l’unico degno, colui che è stato investito dal Destino stesso. Il raggiungimento dello scopo sarà basato sul Caos, seminare e diffondere quanto più caos possibile, sotto ogni tipo di aspetto. Quando le basi salde di una società crollano è facile raccogliere le ceneri e ristabilire un ordine a proprio piacimento. L’unica cosa che potrebbe fermarlo, secondo me, è un’evoluzione dei mortali in qualcosa di più simbiotico. Se i mortali si riorganizzassero come le formiche, avrebbero modo di contrastare l’ascesa di Damian, con ruoli ben precisi, con la totale assenza di rivalsa personale, non ci sarebbe modo di mandare nel caos l’animo di nessuno. Sappiamo tutti, però, che gli umani (specialmente) sono egoisti e avari. Pertanto ci sono buone possibilità che l’unico modo per fermarlo sia Damian stesso o Sylmera (al massimo).

Ti chiederei anche di portarmi due esempi di role (numero di azioni a scelta, mi basta capire la psicologia/indole) in cui mi illustri Damian alle prese con una delle sue “sessioni” al bordello. Nel primo esempio vorrei che mi illustrassi Damian umano, nel secondo vorrei che mi descrivessi la versione ibrida di Damian.


Ecco a te:

Damian Umano:
-Damian [Conca del Tuono - Aconito] (Stanza del Nulla) La stanza è leggermente in penombra. La tenda scura è già tirata, quando vi è un ospite le piccole attenzioni sono importanti. A fare luce sono solo poche candele, giusto per permettere a chi non riesce a vedere nel buio, di distinguere le forme degli oggetti all'interno. Damian ha ancora la mano sulla maniglia della porta quando con un inchino fa entrare il cliente. {Benvenuta, mia Signora, nella stanza del Nulla.} Voce melliflua e cantilenante. Un inchino profondo con una mano che indica la poltrona al centro mentre l'altra, aperta a palmo, è poggiata dolcemente sul proprio cuore. Il battito lento, calmo, studiato. {Si sieda pure.} L'accompagna, se desidera, tenendole la mano, fino a raggiungere la seduta, solo allora si posta alle spalle e quando la cliente si siede, sorregge lo schienale, come etichetta vuole. {Respiri lentamente, si rilassi.} Con un sussurro si allontana da lei, andando a mettere la mano sulla corta che tiene legata l'enorme tenda al centro della stanza, proprio sopra la poltrona. Con un gesto lento, tira il nodo, che si scioglie e permette così al drappo nero e pesante di avvolgere la donna. Damian arriva poco dopo. La pesante stoffa copre ogni suono e filo di luce che le pareti non bloccano a sufficienza. Prima di entrare nel cerchio della tenda ha anche spento le ultime candele. Si posta, così, dietro la donna avvicinandosi con la bocca all'orecchio di lei. {Ora le prego di chiudere gli occhi, segua il suono del mio respiro e raggiunga il mio ritmo.} Un dolce sussurro a soffiare di poco sull'orecchio, le mani di Damian raggiungono con pacata calma le spalle della donna scivolando lentamente sulle braccia mentre cerca di far prendere il ritmo di un respiro lento e profondo. Inspira, espira. Sempre più profondo, sempre più lentamente. Finché il suono dell'aria che passa all'interno dei polmoni non è che l'unico udibile.

-Damian [Conca del Tuono - Aconito] (Stanza del Nulla) Prima esperienza, la più invitante per il corvino, che alla domanda alza l'angolo della bocca in un ghigno di piacere. Cerca ovviamente di non farsi vedere, non vuole rovinare tutto. Oggi si gusterà il piacere di sconvolgere la mente di questa ragazza. {Si chiama così, perché prima di vivere un'esperienza, bisogna perdere tutto, rimanere senza nulla. Niente tatto, vista, olfatto, gusto o udito. Dal nulla, rinascere nuova.} Cantilenante e provocatorio ovviamente, risponde alla domanda. Inizia così il processo di deprivazione sensoriale. Il tocco leggero, il calore dell'uomo, il suo fiato sull'orecchio di lei, tutto fatto apposta per abituare il corpo della donna a quelle sensazioni e quindi dimenticarsele. La domanda, però, potrebbe spezzare il ritmo, ma Damian è preparato anche a questo. {Si affidi solamente al dolce suono suono della mia voce, si liberi di ogni domanda, di ogni dubbio.} Un sussurro, velato, con voce calda e talmente bassa da essere quasi impercepibile, se non fossero in quella stanza studiata apposta. {Piano... piano...} Respira, lento ed il tocco sulle braccia di lei diviene sempre più leggero, anche la bocca si distacca di poco dall'orecchio, rendendo sempre più difficile sentirlo respirare. Così come il calore del suo corpo, quasi distante ora. A questo punto, dopo diversi interminabili minuti, il corpo della cliente si dovrebbe essere abituato a tutte queste leggere sensazioni tanto da non sentirle più. Ecco, quindi, che Damian prende la parola, leggiadra e sinuosa. {Nel nulla più assoluto, vi è una sola persona, e quella persona sei tu.} Respira, piano, aspetta che le parole vengano metabolizzate. {Sei da sola, ma non sei triste, perché sei nel tuo posto segreto, lì dove ti rifuggi ogni volta che ti vuoi liberare di tutto e di tutti} Respira, piano, ancora, da altro tempo. {Cosa vedi?}


Damian Ibrido:

-Damian [Conca - Aconito] (Stanza del Nulla)(Mat, Inn)La stanza è leggermente in penombra. La tenda scura è già tirata, non vogliamo far entrare raggi del sole casualmente, no? A fare luce sono solo poche candele, giusto per permettere ai clienti di vedere e di distinguere le forme degli oggetti all'interno, a differenza di lui. Damian ha ancora la mano sulla maniglia della porta quando con un inchino fa entrare il cliente. L'apparenza è tutto, si schifa del se stesso di una volta, così attaccato alla teatralità del gesto per abbindolare stolti mortali. Non può, però, perdere la faccia. Ormai accetta poche volte di elargire il proprio servizio, se lo fa è perché la persona di fronte ha qualcosa che gli interessa oppure è un tassello necessario per espandere il caos. {Prego} Mellifluo come sempre, ma non cantilenante, quasi altezzoso, cercando però di non valicare il limite del sopportabile. Accompagna così la mortale sulla poltrona prima di raggiungere la corda che lega la pesante tenda. {Sei quindi la cameriera del reggente, cosa vi ha spinto fin qui all'Aconito.} Tira così la corda e la pesante stoffa si libera fino ad avvolgere la postazione. {A parte la mia presenza, ovviamente.} Il fascino che la sua natura da non morto gli dona è un'arma importante per soverchiare le menti deboli. {Siediti pure} Continua mentre si fa dentro alla tenda anche lui. Guanti alla mano inizia ad indossarli lentamente. {Questi sono per una sensazione più avvolgente, non ti devi preoccupare.} Il corvino si porta così di fronte alla donna, abbassandosi il giusto perché ella possa vederlo in volto senza problemi. {Guardami, negli occhi.} Non ha motivo di dare il massimo, questa mortale potrà avvicinarlo al reggente, ma nulla di più, insinuare un po' di caos, sarà facile. Le prende le mani e le unisce. {Non staccare gli occhi da me, osserva le mie pupille, il loro movimento, ascolta la mia voce.} Lo charme farà il resto. {Rilassati, guardami, desiderami.} Sottomettiti, dimentica, nutrimi. {Sottomissione 1/2}
[Modificato da Mxyzptlk 29/07/2023 17:53]
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Bentornato! <3
Sull’inizio: perfetto! Ma hai dimenticato un punto debole: il cuore.
La magia che anima il Drakul è tutta concentrata in quel punto preciso: un colpo magico al cuore potrebbe annientarlo, così come una pugnalata – capace di condurlo letteralmente “alla tomba”, in attesa di rinascere. E sì: un colpo al cuore è un po’ il punto debole di qualunque razza, me ne rendo conto xD
Ma trattandosi del punto che “rianima” il corpo morto del Drakul, nonché il suo tallone d’Achille per neutralizzarlo velocemente, bisogna sempre tenerlo bene a mente uvu

Per il resto non ho altri appunti da farti: mi sembra tutto chiaro e ben descritto, quindi passerei direttamente al resto. And so:

- Pensi che il “senso estetico” di Damian potrebbe cambiare con la sua nuova natura? Voglio dire: al di là della percezione stessa del corpo “precedente” (delle sue cicatrici, per esempio), come credi che percepirebbe i suoi tratti ibridi (le pupille, le scaglie in viso, la lingua biforcuta)? Pensi li rivelerebbe volentieri o li terrebbe nascosti?

- Poi, sempre riguardo al proprio aspetto e alla possibilità di mutarlo: in quanto Ibrido, saresti il primo a poter utilizzare la seguente skill:

Specchio di Sangue

Credi di poterla sfruttare per lo scopo di Damian? O avendo un ruolo “di spicco” nella società eviterai di utilizzarla, temendo il rischio d’essere riconosciuto?

- Ancora: è probabile che alcune skill (come questa, se volessi prenderla), vengano insegnate a Damian dal PNG di Clan, Baskias. In tal senso vorrei che mi delineassi quella che potrebbe essere la percezione di Damian nei confronti degli altri Drakul, giocanti e non, in base ai legami stretti o potenziali.

- Damian sarebbe propenso a creare altri drakul?

- Infine: sappiamo che Damian ha una certa propensione al masochismo. La morte, in tal senso, potrebbe rappresentare il “dolore supremo”/l’estremo piacere, un’esperienza dinanzi alla quale persino lui potrebbe trovarsi “impreparato”. Pensi che in seguito alla morte l’aspetto masochistico rimarrebbe immutato, verrebbe accentuato o verrebbe del tutto neutralizzato/invertito? E perché?
(Non parlo dell’aspetto sadico, altrettanto presente se non ricordo male, perché insomma… sarebbe un drakul xD Avessi scelto un Vivente “obiettore/vegetariano” avrei chiesto, ma in questo caso mi sembra lapalissiano)

…e per ora è quanto, prenditi tutto il tempo che ti serve a rispondere! <3 (-> io spessa potrei essere randomica nel seguirti, tra risposte lampo o dilatate a causa dei momenti liberi che mi ritrovo totally A CASO, per questo chiedo venia in anticipo yuy So che le domande sono tante e particolari… a mia discolpa posso dirti che hai scelto l’esame più complesso da gestire, imho… ma per ora te la stai cavando! Daje!)



[Modificato da Asphodel•Dandelion 30/07/2023 00:02]
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30/07/2023 18:29
 
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Bentornato! <3
Sull’inizio: perfetto! Ma hai dimenticato un punto debole: il cuore.
La magia che anima il Drakul è tutta concentrata in quel punto preciso: un colpo magico al cuore potrebbe annientarlo, così come una pugnalata – capace di condurlo letteralmente “alla tomba”, in attesa di rinascere. E sì: un colpo al cuore è un po’ il punto debole di qualunque razza, me ne rendo conto xD
Ma trattandosi del punto che “rianima” il corpo morto del Drakul, nonché il suo tallone d’Achille per neutralizzarlo velocemente, bisogna sempre tenerlo bene a mente uvu

Per il resto non ho altri appunti da farti: mi sembra tutto chiaro e ben descritto, quindi passerei direttamente al resto. And so:


Ah! Grazie!

- Pensi che il “senso estetico” di Damian potrebbe cambiare con la sua nuova natura? Voglio dire: al di là della percezione stessa del corpo “precedente” (delle sue cicatrici, per esempio), come credi che percepirebbe i suoi tratti ibridi (le pupille, le scaglie in viso, la lingua biforcuta)? Pensi li rivelerebbe volentieri o li terrebbe nascosti?


Damian è un amante del bello, ma solo al di fuori di se. Conosce l’oscurità delle sue perversioni e le cicatrici che nasconde sono solo la conseguenza di una società che non accetterebbe il suo essere “rovinato”. Da Ibrido quel muro, creato dall’essere un umano, verrebbe meno e non avrebbe problemi a mostrare quello che è, come è fatto, quello che prova (anche se ormai nulla più). Il filtro morale verrebbe meno e da Ibrido andrebbe anche fiero di quello che è, scaglie, lingua, cicatrici comprese. L’unico motivo per cui, penso, terrebbe segreto i suoi tratti è se questi potrebbero divenire una minaccia per se, Sylmera o il suo sogno.

- Poi, sempre riguardo al proprio aspetto e alla possibilità di mutarlo: in quanto Ibrido, saresti il primo a poter utilizzare la seguente skill:
Specchio di Sangue

Credi di poterla sfruttare per lo scopo di Damian? O avendo un ruolo “di spicco” nella società eviterai di utilizzarla, temendo il rischio d’essere riconosciuto?


Questa Skill è la cosa più bella che potrebbe avere un Drakul. Ho immaginato più e più volte l’utilizzo che il mio caro Damian ne farebbe. Il ruolo di spicco non è un problema penso, forse sopravvalutando le mie capacità. Credo che, invece, ne potrei trarre i maggiori benefici per lo scopo di Damian, non temo di utilizzarla, anche spesso.



- Ancora: è probabile che alcune skill (come questa, se volessi prenderla), vengano insegnate a Damian dal PNG di Clan, Baskias. In tal senso vorrei che mi delineassi quella che potrebbe essere la percezione di Damian nei confronti degli altri Drakul, giocanti e non, in base ai legami stretti o potenziali.


Questa domanda… Te possino! Scherzo. Il rapporto di Damian con gli “altri” Drakul, per ora, non è dei migliori. Ha conosciuto Lars che ha tentato di sfruttarlo sin dal principio, ha incontrato Asphodel in una situazione particolare, creando una sorta di tensione fra i due e, prima fra tutti, ha incontrato Sylmera con cui si è legato più di quello che sperava. Per cui il rapporto con i Drakul, dal mio punto di vista, non posso definirlo già da ora. Posso però prevedere come vedrà la razza il Damian Ibrido. Sentendosi l’eletto, scelto per diventare il messia del nuovo mondo, vedrebbe gli altri Drakul come compagni da indottrinare al suo sogno, al suo scopo. Probabilmente, una volta acquisite tutte le conoscenze da chi è più “anziano” di lui, cercherebbe di creare una sorta di nuovo vangelo mettendosi ovviamente a capo di tutto. I rapporti, però, sono di solito a doppio senso, questo dipenderà molto anche da come gli altri Drakul vedranno il nuovo nascituro e come si comporteranno con lui.



- Damian sarebbe propenso a creare altri drakul?


Ovviamente sì. Anzi, probabilmente vorrà iniziare il prima possibile a creare una prole. Da umano conosce il forte legame che vi è fra figlio e genitore, avere un esercito di immortali generati da lui? Quale miglior modo per far avverare il sogno? Damian, da Drakul, probabilmente vedrà la propria razza come l’unica degna di regnare. Le altre sono solo fonte di nutrimento. Come l’uomo fa con gli animali da allevamento. Umani, Nani, Elfi e così via, non saranno altro che capre, pecore, mucche e maiali.



- Infine: sappiamo che Damian ha una certa propensione al masochismo. La morte, in tal senso, potrebbe rappresentare il “dolore supremo”/l’estremo piacere, un’esperienza dinanzi alla quale persino lui potrebbe trovarsi “impreparato”. Pensi che in seguito alla morte l’aspetto masochistico rimarrebbe immutato, verrebbe accentuato o verrebbe del tutto neutralizzato/invertito? E perché?
(Non parlo dell’aspetto sadico, altrettanto presente se non ricordo male, perché insomma… sarebbe un drakul xD Avessi scelto un Vivente “obiettore/vegetariano” avrei chiesto, ma in questo caso mi sembra lapalissiano)


Ho pensato molte volte a come vivrebbe la morte il mio Damian. L’ha vista in faccia da piccolo, l’ha desiderata da allora. Credo che si sia avvicinato ad incontrarla diverse volte, una fra queste anche te l’hai vissuta. Damian vede la morte come una cara amica e si congederebbe dalla vita camminando con lei da pari a pari *Wink wink* Poi, si è presentata l’occasione, in game, di non morire più (ovviamente a meno delle cose che ci siamo già detti) e la situazione è cambiata. Quindi il problema del suo “piacere” è diventato centrale nel pensiero di un Damian Drakul. Da Ibrido questi sentimenti sono ormai spariti, persi, ne desiderati, ne rimpianti. Alla fine, ci sono arrivato. Damian rimarrebbe un sadico, masochista, ovviamente ma non più per piacere ma solo come l’unico mezzo che conosce per destabilizzare la mente di qualcuno.
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03/08/2023 15:38
 
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Rieccoci!

Benissimo con la prima domanda, mentre per quanto riguarda la seconda vorrei che articolassi meglio la risposta. Dici che è una skill che utilizzeresti spesso e che hai immaginato più volte l’utilizzo che ne farebbe Damian: vorrei quindi che mi portassi qualche esempio, sia ipotizzando scenari off, sia provando a giocarmi qualche azione in uno di questi scenari possibili (così posso capire in che ottica pensi di sfruttarla rispetto allo scopo/con chi ecc.).

Ne approfitto, inoltre, per inserire una piccola domanda tecnica, e cioè: cosa differenzia lo Specchio di Sangue degli Ibridi dalla capacità mutaforma di un Mezzodemone?

E ancora: Damian sarebbe un “mangione” o avendo la capacità di conservare sangue nel tempo userebbe il morso con più parsimonia? Cadaveri ne berrebbe?


Sul terzo quesito invece insisto: comprendo benissimo che l’On è l’On e che i rapporti tra PG sono in gran parte basati su quanto viene giocato… tuttavia non m’interessa sapere cosa “effettivamente” accadrà sul lungo termine (sennò davvero “me possino” xD), quanto più come si articolerebbe la percezione degli altri Drakul una volta trovatosi “sul loro stesso lato della vita”. In soldoni: ho capito come Damian percepirebbe Sylmera (la genitrice) e in che modo si articolerebbe il loro rapporto in linea ipotetica, traslando dalla percezione umana a quella Drakul.
Cosa cambierebbe, invece, nella percezione di Lars o Asphodel (se credi che qualcosa cambierebbe), e come credi verrebbero percepiti Baskias, Roman ed Edelweiss?
(La cosa del “nuovo vangelo” mi piace ed è molto attinente all’indole Ibrida in senso generico, ma in questo caso m’interessa l’aspetto psichico personale, sia esso negativo, indifferente o positivo.)


Quindi Damian vede la sua prole non come “prole” in senso stretto ma come un “esercito” di immortali asserviti al suo stesso scopo , se ho bene inteso… Ora: visto che Damian odia le “catene” (es: percepisce – a oggi, da umano – il vincolo da Vena come tale e desidera non avere un vincolo genitoriale con Syl), pensi che questo “indottrinamento” sarà di tipo “psicologico” (e cioè giocato On-game, pensando di portare semplicemente i figli dalla propria parte e rescindendo dal vincolo genitoriale con loro) oppure credi che sarà dettato dal vincolo stesso (che quindi non rescinderebbe, soprattutto in caso di progenie degenere, per assicurarsi fedeltà volente o nolente)?

A proposito, buttata lì: cosa si intende per “progenie degenere”?
Damian farebbe differenze tra i suoi figli in base alla loro linea di sangue?

Come vedrebbe, invece, le sue Vene? E quelle degli altri?


Sull’ultima domanda non ho appunti, quindi mi fermo qui (“ed era ora!”, lol xD)
Al solito: tieni duro e prenditi tutto il tempo necessario a pensare <3
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Benissimo con la prima domanda, mentre per quanto riguarda la seconda vorrei che articolassi meglio la risposta. Dici che è una skill che utilizzeresti spesso e che hai immaginato più volte l’utilizzo che ne farebbe Damian: vorrei quindi che mi portassi qualche esempio, sia ipotizzando scenari off, sia provando a giocarmi qualche azione in uno di questi scenari possibili (così posso capire in che ottica pensi di sfruttarla rispetto allo scopo/con chi ecc.).


Qualche esempio scamatizzato:
1) Damian beve un bambino, ne prende quindi l’età. Si fa trovare da un gruppo notoriamente conosciuto come “buono”, si fa vedere capace nonostante l’età, determinato e si insinua fra le sue fila in cerca di informazioni o per mettere scompiglio.
2) Damian anziano. Uno di quelli un po’ rintronati, che fa domande, che non capisce bene, che fa fatica ad ascoltare o che magari parla tanto, a volte troppo. Un bel diversivo per delle guardie no? Come fai a cacciare in malo modo un vecchietto bisogno di aiuto, mentre magari qualcuno si infiltra per te?
3) La terza è molto estrema, non so se potrà essere applicabile, ma hai chiesto di fare degli esempi su come l’applicherei e quindi lo faccio. Sarà magari più divertente uscire dai guai se Damian si è fatto male i calcoli. Quindi un bell’infante. Neonato o comunque inferiore al primo anno di età. Ti fai trovare da una famiglia di nobili dopo aver fatto le opportune ricerche, magari anche grazie a qualche Drakul vivente, che sono bravi in politica, su di una coppia sterile. Ti adottano, cresci con loro e prima di capire che non stai effettivamente crescendo, qualche mese passerà, no? Nel frattempo hai già raccolto molte informazioni, le mamme parlano in presenza dei figli, tanto questi non capiscono! Poi, quando hai bisogno di tornare adulto, piangi per il latte e ZAK morso.

Scena:
Nessuno lo reclamerà. Il vecchio barbone fissa Damian con occhi spenti, da poco tempo la vita ha lasciato quelle pupille, quel cuore che non batte più. Il Drakul si osserva attorno, l'ora tarda lo aiuta a nascondersi nell'oscurità. Un gesto ampio del braccio ed il pesante mantello avvolge sia lui che la vittima. Non è facile bere il sangue di un morto, il cuore non aiuta a pompare il cremisi liquido fin dentro la sua bocca. Gli va bene comunque, gliene serve il giusto perché la magia della sua natura, del proprio sangue, ne percepisca la consistenza e si adatti a quella. La pelle inizia a cedere, rughe profonde compaiono sul volto e sulle mani. Gli occhi incavati rendono le pupille accentuate. Le labbra si ritirano mostrando in parte i denti appuntiti, infilati in gengive raggrinzite. La schiena si inarca a creare una leggera gobba, mentre braccia e gambe perdono la muscolatura. Quanti anni aveva quella bestia prima di morire? Se fosse vivo, Damian, sentirebbe il peso dell'età attraverso lo scrocchiare delle ossa, quando muove i suoi passi da anziano Drakul. Simula un andamento incerto, tipico di quelle persone fin troppo in là con l'età che devono cercare equilibrio ad ogni passo. Mano mano, si avvicina al gruppo di sentinelle che si trovano di guardia ad una porta. [Ehhhh.] Rende la voce più acuta. [Le mie povere ossa.] Con incuranza cerca di passare attraverso le guardie come nulla fosse, prima di venir fermato. [Cuosaaaaa?] Il vecchio Damian porta una mano a scodella verso l'orecchio, prima che la guardia alzi ancora la voce con la domanda, vuole sapere dove sta andando a quell'ora. [Dove vuole che vada giovanotto?] Sbiascica con le labbra, quasi a masticarsi la lingua. [Dopo una notte brava torno a casa! Eh Eh Eh] Ride sputacchiando, prima di tossire in faccia ad una guardia. [In che senso non posso entrare?] L'anziano Damian sbatte le palpebre incredulo, guardandosi attorno. [Sono quasi sicuro che questa sia casa mia!] agita il bastone rovinato sottratto al cadavere del barbone. Le guardie sembrano innervosirsi al suo atteggiamento. [Giovanotto, quando voi succhiavate il latte dalle te**e di vostra madre io ero già a capo delle guardie!] Ecco che le sentinelle sono visibilmente innervosite, cercando di mettere le mani sulle spalle del vecchio Damian, per intimargli di andare o forse per rassicurarlo. [Giovanotto non mi tocchi! Sta impedendo ad un povero anziano di raggiungere casa sua!] Alza il tono della voce, in una notte così silenziosa qualcuno si sveglierà. Ecco che le guardie quindi fanno qualche passo in là scortando con se il vecchio Drakul. [Inutile che facciate così, giovanotto. Io conosco bene i miei diritti e voi non potete impedire ad un uomo di raggiungere casa sua!] Le guardie cercando di accerchiarlo per costringerlo quasi ad abbassare la voce anche con un atteggiamento somatico. Nel mentre chi di dovere, non molto lontano, usa corda e rampino per arrampicarsi su di un lato della torre. Damian riesce a notarlo e quindi alza la tacca. [Io potrei stendervi a terra tutti e tre insieme, sono stato campione dell'arena di Ultima!] Balle, ma dette bene alla fine. Damian si mette in guardia, in malo modo ovviamente, facendo agitare ancora di più le guardie. [Cuosa?!] Urla. [Non è casa mia? E cosa sarebbe?] Sempre a tono alto. [Un palazzo governativo?! DAVVERO!?] Finge stupore. [Mi state dicendo che questa non è la via della taverna?] Nel mentre il complice esce dalla stessa finestra da dove è entrato, mostrando le carte appena rubate. [Oooh! Acciderbolina, credo proprio di essermi rimbambito! Scusate ragazzi, siete l'orgoglio della città. Difendeteci sempre! Bravi!] E come nulla fosse, ciondolando, si allontana.

Ne approfitto, inoltre, per inserire una piccola domanda tecnica, e cioè: cosa differenzia lo Specchio di Sangue degli Ibridi dalla capacità mutaforma di un Mezzodemone?


Ci sono diverse differenze fra le due capacità. Iniziamo da dire che per il Drakul vi è sempre la dipendenza di un corpo, meglio, la dipendenza dal sangue di un corpo. Contando anche che non va bene uno qualsiasi ma deve essere necessariamente dell’età giusta alla quale il Drakul vuole giungere. Pertanto non gli sarà possibile invecchiare bevendo un adolescente. Il cambiamento che avverrà, poi sarà legato prettamente all’aspetto che il corpo originale del Drakul ha a quell’età. Non può cambiare colore di capelli, degli occhi, la forma del naso, o qualsivoglia connotato differente da quello che aveva a quella specifica età. Il Mezzodemone, tuttavia, anch’egli è legato al sangue, ma solo al fatto di avere in se parte di quello del genitore demone, per cui la capacità del mezzo è data dalla sua innata natura. Il cambiamento, la mutazione, in loro può essere totale, non legata all’aspetto dell’età, ma cambiare letteralmente ogni connotato. Ha sono bisogno di studio e lezioni, anche autodidatte, per imparare a cambiare nella forma che preferisce.

E ancora: Damian sarebbe un “mangione” o avendo la capacità di conservare sangue nel tempo userebbe il morso con più parsimonia? Cadaveri ne berrebbe?


Tolta la necessità fisica di nutrirsi quando rimasto a secco, quindi a livello di regolamento , quando ha PS bassi, Damian sfrutterebbe la capacità di nutrirsi maggiormente per il momento antecedente, ovvero quando affascinerebbe la vittima. Si nutrirebbe quando avrà necessità di cambiare la sua età e per questo motivo non disdegnerebbe i cadaveri dato che è nelle sue possibilità. Insomma, lo farebbe sempre quando c’è un guadagno per lui, che sia a livello di “salute” che per il suo scopo.

Sul terzo quesito invece insisto: comprendo benissimo che l’On è l’On e che i rapporti tra PG sono in gran parte basati su quanto viene giocato… tuttavia non m’interessa sapere cosa “effettivamente” accadrà sul lungo termine (sennò davvero “me possino” xD), quanto più come si articolerebbe la percezione degli altri Drakul una volta trovatosi “sul loro stesso lato della vita”. In soldoni: ho capito come Damian percepirebbe Sylmera (la genitrice) e in che modo si articolerebbe il loro rapporto in linea ipotetica, traslando dalla percezione umana a quella Drakul.
Cosa cambierebbe, invece, nella percezione di Lars o Asphodel (se credi che qualcosa cambierebbe), e come credi verrebbero percepiti Baskias, Roman ed Edelweiss?
(La cosa del “nuovo vangelo” mi piace ed è molto attinente all’indole Ibrida in senso generico, ma in questo caso m’interessa l’aspetto psichico personale, sia esso negativo, indifferente o positivo.)

Mettiamo subito in chiaro che l’esaltazione della razza, sarà sempre alla base del rapporto tra lui e qualsiasi altro Drakul. Difenderli, elogiarli, assecondarli quando possibile, sarà sempre nelle sue corde. Parlando dei tre Png, Damian non li ha mai conosciuti direttamente, solo tramite i racconti di Sylmera, l’indifferenza nei loro confronti sarebbe la prima manifestazione. Un po’ perché non ha “ricordi” di loro da vivo, quindi non avrebbe necessità di mantenere apparenze o di temere qualche cambiamento di atteggiamento. Se ci sarà da sfruttarli si sfrutteranno per il Sogno, se non ci sarà possibilità saranno da gestire in modi differenti. Per quanto riguarda Asphodel e Lars la cosa potrà essere molto simile. L’atteggiamento di Damian nei loro confronti si sposterà ad una indifferenza sostanziale, perché ormai tutti i sentimenti umani che aveva (Ostilità o Sfruttamento) non li prova più. Sempre tenendo conto di quello che è l’atteggiamento base descritto all’inizio.

Quindi Damian vede la sua prole non come “prole” in senso stretto ma come un “esercito” di immortali asserviti al suo stesso scopo , se ho bene inteso… Ora: visto che Damian odia le “catene” (es: percepisce – a oggi, da umano – il vincolo da Vena come tale e desidera non avere un vincolo genitoriale con Syl), pensi che questo “indottrinamento” sarà di tipo “psicologico” (e cioè giocato On-game, pensando di portare semplicemente i figli dalla propria parte e rescindendo dal vincolo genitoriale con loro) oppure credi che sarà dettato dal vincolo stesso (che quindi non rescinderebbe, soprattutto in caso di progenie degenere, per assicurarsi fedeltà volente o nolente)?


Il sentimento di libertà, di spezzare ogni catena, è qualcosa di legato alla sua natura da umano e dalla sua esperienza di vita. Come tale, quando perderà lo spettro dei sentimenti, la cosa gli diverrà sicuramente molto meno importante. Come hai scritto anche nella domanda, Damian “percepisce” il legame, qualsiasi legame, come un catena che blocca e limita la libertà di qualcuno. Non avendo più percezione di questa cosa e dedicandosi unicamente al suo scopo, il rapporto con la propria prole sarà un misto di coercizione, lì dove la natura psicologica del “figlio” sia sottomettibile, sia un obbligo genitoriale dato dal vincolo di creazione.

A proposito, buttata lì: cosa si intende per “progenie degenere”?
Damian farebbe differenze tra i suoi figli in base alla loro linea di sangue?
Come vedrebbe, invece, le sue Vene? E quelle degli altri?


Si intende progenie degenere, quando il figlio manifesta una natura differente dal genitore (come Asphodel per Jehorme e Damian lo sarà per Sylmera). Date come premesse le risposte a tutte le domande precedenti, Damian non farà differenze fra i suoi figli, un po’ perché “l’importante è che sia Drakul” un po’ perché, qual si voglia linea se non è sottomettibile, allora sarà legata. L’unica eccezione che mi verrebbe in mente da dire, è se nasca un Ibrido dalle ambizioni più soverchianti di Damian, a quel punto, probabilmente si manifesterebbe un atteggiamento bistrattante. Le proprie vene e quelle degli altri appariranno agli occhi di Damian Drakul allo stesso piano, mere pedine mortali da sfruttare al massimo. L’unica differenza è che dovrà sopportare la reazione esagerata, eventualmente, di un Defunto e sicuramente qualche ripicca emo da parte dei viventi. Eccezion fatta, potrebbero essere le vene di Sylmera, in quel caso l’atteggiamento sarebbe basato sul rapporto che Damian ha con la Drakul.
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21/08/2023 11:04
 
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Bonjour!

Interrompo il silenzio stampa per dichiarare la candidatura congelata con esito positivo.
L'Ibrido mi sembra ben pensato e costruito - trattandosi della stirpe più complessa da gestire sul lungo termine, l'aspetto psicologico è la cosa che mi interessava più analizzare (soprattutto conoscendo già il livello tecnico del player), e per quello posso dirmi soddisfatta.

Tuttavia, data la richiesta del giocatore di poter prendere una pausa ruolistica, lo stesso esito è da considerarsi - come già detto - congelato. Ciò vuol dire che:

- Al ritorno del player non ci sarà bisogno di effettuare un nuovo esame (a meno che lo statuto di razza non sia profondamente cambiato sì da chiedere una valutazione ex-novo);
- Si valuterà, per la trasformazione, la presenza dell'invariabilità dei presupposti (conferma o cambio del genitore con conseguenze costruzione/ripresa del gioco ON, da segnalare via via alla Moderazione) e si procederà alla stessa in accordo con la Mod;
- Il Master scelto per la quest, come da prassi, verrà qui segnalato dal player insieme alla role riportata.


Grazie mille in ogni caso per la candidatura! :)
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