Ciao! Avendo maturato i requisiti richiesti, posto qui la mia candidatura per la razza di Mutaforma.
1- Una breve storia iniziale del personaggio; cosa sta facendo, come vive, come si colloca all'interno della società.
Passato
Sono nato dal rapporto occasionale di un elfo con la propria madre, di razza mezzelfica, frutto di un incontro casuale finito a letto e che non ha lasciato nessuna traccia
su questo mondo al di là di me.
Di mio padre, infatti, non so proprio niente se non che era un elfo e che di mestiere faceva il bardo, o quanto meno sapeva suonare molto bene il liuto, anche se la notte del mio concepimento mia madre mi ha detto di aver avuto sogni sgradevoli e pensieri cupi nel sonno, come mai le era successo prima..
Mia madre viveva, e a quanto ne so tuttora vive, in una sorta di famiglia allargata e itinerante.
Sono cresciuto con diversi fratelli, sorelle e cugini e zii di ambo i sessi e solo gli dèi sanno se erano davvero parenti di sangue o presunti tali.
A tenerci insieme era la povertà e la propensione a vivere di espedienti più o meno leciti, oltre che l'idea che, in un modo o nell'altro, l'unione faccia la forza, fatti
salvi i limiti del caso.
Durante la mia infanzia e adolescenza la "famiglia" era composta quasi esclusivamente da umani, con me e pochi altri come unica eccezione, e nessuno si è mai fatto problemi per le mie orecchie un po' appuntite, quindi non ho mai sofferto dei complessi da "mezzo" che ogni tanto i miei simili hanno e, nel contempo, non ho mai imparato una sola parola di elfico.
L'essere uniti come famiglia non significava che fossimo davvero uguali tra noi, comunque.
C'era sempre quello che prendeva un po' di più della sua parte e che faceva di meno per meritarsela, e al tempo stesso non ci voleva un'intelligenza straordinaria a capire che ad andare a zonzo sull'onda della fame e del bisogno di cibo da parte nostra e di lavoro umile da parte di chiunque altro, comprendendo pure l'accattonaggio, la prostituzione, i piccoli furti e tutto quello che fanno i poveracci troppo paurosi per voler rischiare davvero la pelle e senza una vera arte che non fosse quella di arrangiarsi, non si sarebbe ottenuto molto di più che una tomba senza nome in un qualche campo e tanti saluti a questo mondo, prima o poi, che fosse per malattia oppure per stenti.
Capita l'antifona, una volta diventato grandicello mi separo dagli altri, cosa che non suscita il malanimo di nessuno perché non era raro che qualcuno se ne andasse per conto proprio, per poi magari tornare dopo qualche tempo, e cerco di cavarmela da solo facendo anche cosucce più pericolose, come il palo in furti un po' più seri, il rissaiolo in taverna insieme ad altri laddove si adocchia un "pollo" sufficientemente ubriaco ma con abbastanza roba addosso da giustificare un'aggressione e il furto di ogni suo bene, vestiti inclusi, e così via.
Così facendo divento una sorta di bravaccio di taverna, disponibile ad affari poco puliti per conto terzi ma sempre lontano dai campi di battaglia.
Nel corso dei miei giri incontro pure gente fuori posto, all'apparenza, rispetto alla simpatica feccia dei locali di basso rango, quali allievii che han perso gli studi in fondo ai boccali, precettori anziani e fuggiaschi per aver fatto lezioni improprie con le loro giovani pupille e così via... persone abbastanza colte ma finite nella strada sbagliata, tirando le somme, e da loro imparo un po' di cosette, scoprendo pure che mi piace improvvisare versi.
Il grosso guaio - visto da come sono messo ora - il punto di svolta, lo fa un incarico svolto per un tale che muore prima di averci pagato, e dopo, però, che avevo fatto un bel viaggio per arrivare da lui. Rimango senza niente e, ancora una volta, torno ad arrangiarmi secondo lo stile di famiglia, temperato da una mia maggiore audacia. La ruota gira bene, questa volta, e così arriviamo a ...
Oggi
Ho unito le mie capacità, le occasioni fornite dalla fortuna e l'amore per il verseggiare, ed eccomi qui, nei panni di un poeta della lama.
Stile, parole, rime e lame in un solo Judicael, accompagnate finalmente da del denaro in tasca. E devozione per il Duplice, ma di quella parlerò dopo.
Gli amici sono pochi, vanno tenuti cari quando davvero sono tali.
Le leggi stanno ai sovrani come i capricci stanno ai bambini: frequenti e spesso assurde. I bambini però non hanno boia e soldati, quindi bisogna rigare dritti fino a quando non sia l'opportunità e il tornaconto di fare altrimenti.
Una buona parlantina e una mente fredda portano più lontano dell'impulsività e dell'istinto.
All'occorrenza, una lama piantata in un qualche pancino, messa insieme a quanto sopra, può portare ancora più lontano, basta farne uso solo quando proprio non ci sono mezzi migliori per risolvere un problema.
Il mondo è interessante e ricco, e di cose che vanno ben oltre le monete che tintinnano in tasca. Ci sono gli dèi, ci sono cose che vanno al di là della pura e semplice materia... tra un verso, un boccale e il divertimento, beh, voglio arrivare a conoscere quella realtà fino a farne parte. La chiamerei "trascendenza", ecco, e vorrei proprio trascendere.
Il Duplice può essere una chiave per trascendere, o quanto meno la migliore guida etica per me: esser bianco e nero, luce e ombra, a seconda delle necessità e,
perché no, della voglia, fosse pure il ghiribizzo del momento. Così, dopo anni di non devozione, ecco che a Feriy vanno le mie preghiere e i miei sacrifici.
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2- Una concisa ma chiara presentazione del genitore demone che possa donare un'idea della genesi; le ragioni che hanno spinto il demone a concepire.
2a- Presentazione del genitore demone
Ealaín
Stirpe oscura dell'Arte
Descrizione fisica e/o operante:
Demone delle Arti o Demone creativo. Trasmette i sentimenti e le sensazioni più negative e peccaminose attraverso le arti. Rabbia, gelosia, paura e terrore, lussuria e possessione tutte intrise nei volti deformati di dipinti, intrise nelle parole di un libro, o nelle note ansiogene di una melodia. La dualità tra il Bello e il Brutto, il paradosso di usare il Bello per portare il Brutto. In molte culture è conosciuto come la musa ispiratrice di chi ha dedicato la vita all’arte, la musa attraverso la quale scrittori e poeti hanno trasmesso ansia e dolore nelle loro opere, la stessa che i musici esaltano con le loro melodie piene di terrore, la musa che porta scandalo sessuale nei dipinti nei quali la lussuria peccaminosa è protagonista o la stessa che fa inscenare pazzia e controversia in un palco. Chi è stato ammaliato da questa arte demoniaca racconta e giura che la stessa ha portato sciagura nella sua vita: il dipinto che gli ha provocato un incredibile istinto sessuale che lo ha portato a tradire la moglie, la canzone che ha generato incredibile rabbia in uomo che si è ritrovato a uccidere lo stesso padre e il libro dalla trama tragica che ha portato una giovane fanciulla al suicidio. Altri non hanno modo di raccontare le loro esperienze perché hanno perso il senno, cadendo nel mondo della pazzia.
Vi sono alcuni invece che lo riconoscono come un demone creativo e decidono d’invocarlo: artisti alla disperata ricerca di un’ispirazione. Questi stessi artisti arrivano a concludere opere incredibilmente estetiche ma dal contenuto aberrante, controverso e immorale, alcune volte questo è difficile da notare, sono i piccoli dettagli tra le righe, che pian piano ti coinvolgono sempre più in trame fitte d’immoralità che portano al caos. Come una storia d’amore il cui inizio e le descrizioni suggestive portano a trascinarti dentro le vicende che la compongono ma, all’arrivo del suo culmine, si rivela distorta, tossica. Il costo che pagano questi artisti molto spesso è proprio la loro sanità mentale.
E’ un demone che, all’occorrenza, s’impossessa degli artisti più famosi, in modo che il caos creato possa raggiungere più persone e più zone, o ancora delle opere stesse, modificandone significato o forma.
Perché il genitore demone ha messo al mondo Judicael?
Perché era su questo mondo mentre un bardo elfo passava di lì e nei pressi c'era un'allegra congrega di vagabondi impegnata in canti e libagioni a base di pessimo liquore, dove si poteva mettere in cantiere un mezzodemone con vaghissime possibilità di cavarci fuori qualcosa di artistico. Quindi Ealain si è palesato, prendendo le sembianze dell’elfo bardo, che ha lasciato tutta la notte in stato catatonico, in preda a una malinconia profondissima per il ricordo di lutti familiari che un canto improvviso gli ha destato nel cuore.
Si è ripreso all’alba, da solo, distante dalla mia famiglia, con cui non ha mai incrociato il cammino e del tutto ignaro che Ealain, con le sue sembianze, ha generato un figlio: scherzi della sorte, oppure benedizioni della sorte.
3- Una descrizione di cosa è (per il candidato) un Mutaforma e quali dovrebbero essere i tratti distintivi del suo comportarsi.
I Mutaforma sono creature eternamente in bilico sia sul piano morale e mentale sia su quello fisico.
L'incertezza sul piano morale e mentale sta nel fatto che per metà condividono la natura di un essere estraneo dal mondo e dalla natura inequivocabilmente
malvagia e distruttiva, sia pur declinata in svariati modi. Quella sul piano fisico è espressa direttamente dal loro nome di specie: una creatura che
può diventare, teoricamente, qualsiasi altro essere non è mai veramente definito in sembianze certe.
Tutta questa ambivalenza, unita alla passioncella che ho per la divinità nota come il Duplice, mi ha portato a scegliere i Mutaforma come possibile razza speciale.
Sul piano comportamentale il Mutaforma deve sforzarsi di governare il caos che ha dentro di sè.
Da un lato ha una natura malvagia e, in ultima analisi, aliena al mondo in cui vive, perché originaria della Discrepanza, dall'altro ha sentimenti, affetti e aspirazioni più sane del voler appagare le proprie passioni demoniache, che nel caso dei figli di Ealain consistono nell’usare le arti come veicolo di emozioni e sensazioni negative, che inducono il peggio nelle persone. Una cosa che, da un punto di vista demoniaco, è a dir poco appagante da fare, da un punto di vista non malvagio è invece decisamente deplorevole.
Come al solito, occorrono stile, mente e modi appropriati per tenersi in mezzo tra queste due diverse realtà.
Come allineamento il pg è caotico neutrale, ma il suo retaggio demoniaco potrebbe farlo virare un tantino verso il caotico malvagio.
Anche portarlo a diventare un eccellente artista, però.
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4- Motivo per cui si ritiene il pg proposto adatto a far parte della razza Mutaforma.
Judicael è uno spirito libero, senza grandi legami pregressi nel suo background e propenso a curiosare e a sperimentare, nonché a conoscere nuove cose,
sempre temperando tutto questo con un sano istinto di sopravvivenza e con la prudenza innata di chi ha letteralmente tirato a campare per troppo tempo.
La sua indole è quella di un sopravvissuto che, almeno fino ad ora, "ce l'ha fatta" e si è sistemato, non privo di compassione per alcune persone
che l'hanno colpito profondamente nell'animo per la loro bontà, né alieno da sentimenti di amicizia e amore.
Neanche da quelli di uccidere a sangue freddo, però, se il bersaglio lo merita e l'occasione è propizia.
E' un personaggio di per sè in bilico tra l'essere buono e l'essere cattivo, che nella devozione in Feriy vede rappresentata la sua indole in ambito religioso.
Il passare a Mutaforma sarà fonte di una spinta verso il Male, che lui cercherà di riequilibrare, trovandosi, ancora una volta, in un'ambivalenza.
Quella di vedere la propria natura di Mezzodemone come qualcosa di terrificante e il goderne per via delle molteplici possibilità che gli offre
grazie alle facoltà che essa comporta.
5- Prospettive di sviluppi di gioco in seguito ad un eventuale cambio razza, cosa cambierebbe del suo stato attuale e cosa comporterà per la psiche del Personaggio.
Judicael avrà modo di ripensare completamente la propria vita, a partire dal passato, dove alla figura di un padre sconosciuto e del tutto assente viene a sostituirsi quella di un demone, dotato di nome e, sia pur nella Discrepanza, ben presente, per arrivare ai tempi odierni, dove si ritrova ad essere ben altra creatura rispetto al mezzelfo che era prima.
Dovrà quindi fare i conti con vantaggi e svantaggi della sua nuova natura, trovandosi contento per la possibilità di essere a contatto con una realtà che va oltre il puro e semplice mondo materiale ma anche con il problema che quella realtà ha una natura terrificante e orrenda per chiunque non veda la condizione di demone come qualcosa di auspicabile.
Tatuaggio
Forma di mezzaluna scura, posizionato all’interno coscia destra. Si muoverebbe sia orizzontalmente, compiendo quindi tutto il giro a 320° della coscia, sia verticalmente, da inizio coscia a metà di essa.
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