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05/05/2005 17:12 | |
Re: Re: Come volevasi dimostrare...
Scritto da: Juan Galvez 05/05/2005 15.53
Se anche questa storia l'avesse scritta Galati e non Berardi sarebbe da avere lo stesso.
Mo' non esaggeriamo...
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05/05/2005 20:32 | |
Re: Re: Come volevasi dimostrare...
Scritto da: Juan Galvez 05/05/2005 15.53
Andate a comprare questo albo. Andateci tutti. Perchè? Perchè lo disegna un Garcia Seijas in stato di grazia: parlare di perfezione è riduttivo, perchè quelle poche sbavature che si notano rendono il suo lavoro migliore di uno semplicemente perfetto. Se anche questa storia l'avesse scritta Galati e non Berardi sarebbe da avere lo stesso. Il più bell'albo dell'anno.
Grazie per la dritta, lo farò!!
Il mio nemico non ha divisa
ama le armi ma non le usa
nella fondina tiene le carte visa
e quando uccide non chiede scusa |
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06/05/2005 20:22 | |
Re: Re: Come volevasi dimostrare...
Scritto da: Juan Galvez 05/05/2005 15.53
Onestamente sono tutte cose che hanno scarsa importanza. O meglio, alcune ce l'hanno, sul piano del realismo, ma per l'economia della storia - l'economia vera della storia, il tema portante, che di certo non è la moda - non rilevano.
Non sono d'accordo, scusa.
Facciamo un esempio: immagina che la storia fosse ambientata nel mondo del calcio anzichè in quello della moda. Ora, all'inizio della storia immagina che prima della "partita dell'anno" il centravanti negli spogliatoi si senta poco bene ed il portiere gli dica "tranquillo, ci scambiamo i ruoli, così devi muoverti di meno". Poi escono in campo e il serial killer misterioso spara al centravanti prendendolo per il portiere. A questo punto tu cosa diresti? Che sarebbe una cagata pazzesca, ovvio.
Perchè quando si fa un fumetto realistico bisogna raccontare fatti plausibili, non impossibili.
Che due modelle si scambino un vestito ad inizio sfilata è impossibile. Punto.
Se poi invece "non rileva" perchè su 70mila lettori ce ne saranno 10 che se ne sono accorti, allora è un altro paio di maniche...
La storia è gradevole, certamente retorica questo sì, tuttavia il ritratto doppio femminile allo specchio Julia/Norma funziona, per una volta si esce dallo stereotipo che Berardi ha tessuto per le due sorelle lungo questi anni: il tentativo di ritrovarsi delle due Kendall è descritto - e lasciato intuire - benissimo.
Mah...così così, imho.
Eppoi il finale alla "Sotto il vestito niente" mi ha un po' rotto...
Ma anche tutto questo non ha importanza. Andate a comprare questo albo. Andateci tutti. Perchè? Perchè lo disegna un Garcia Seijas in stato di grazia
Qui invece sono parzialmente d'accordo.
Cioè, d'accordissimo sul fatto che l'albo vada comprato in quanto disegnato da Seijas (d'altra parte lo dicevo anch'io in fondo al mio post, questo è uno dei miei autori preferiti e guai a chi me lo tocca! ), però imho le limitazioni bonelliane(*) gli hanno un pochino impedito di dare il meglio di sè come invece era accaduto in Streghe o Specie in via d'estinzione.
Ma quello è ovviamente imho...
(*)per esempio, un paio di volti non mi sembrano nemmeno opera sua...possibile che abbiano osato ritoccare le tavole? Abitudine barbara che pare sia di casa su questa testata, peraltro...
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06/05/2005 22:24 | |
Re: Re: Re: Come volevasi dimostrare...
Scritto da: Takeshi Hirano 06/05/2005 20.22
Scritto da: Juan Galvez 05/05/2005 15.53
Onestamente sono tutte cose che hanno scarsa importanza. O meglio, alcune ce l'hanno, sul piano del realismo, ma per l'economia della storia - l'economia vera della storia, il tema portante, che di certo non è la moda - non rilevano.
Non sono d'accordo, scusa.
Facciamo un esempio: immagina che la storia fosse ambientata nel mondo del calcio anzichè in quello della moda. Ora, all'inizio della storia immagina che prima della "partita dell'anno" il centravanti negli spogliatoi si senta poco bene ed il portiere gli dica "tranquillo, ci scambiamo i ruoli, così devi muoverti di meno". Poi escono in campo e il serial killer misterioso spara al centravanti prendendolo per il portiere. A questo punto tu cosa diresti? Che sarebbe una cagata pazzesca, ovvio.
In compenso si devono fare esempi calzanti. E calzante sarebbe l'esempio di due wrestlers fisicamente somiglianti che si danno il cambio sul ring ;-). Ma facciamo che NON sia così
Scritto da: Takeshi Hirano 06/05/2005 20.22
Perchè quando si fa un fumetto realistico bisogna raccontare fatti plausibili, non impossibili.
Che due modelle si scambino un vestito ad inizio sfilata è impossibile. Punto.
Su questo, cmq, sono d'accordo. E infatti dicevo che sul piano realistico rilevava (o non l'ho detto? ). Ma anche in un fumetto realistico, il realismo può non essere la cosa più importante. Addirittura può essere marginale. Il mondo della moda, in questa storia, è uno sfondo. Puramente funzionale al confronto tra Julia e Norma; e anche alla descrizione della psicologia della terza protagonista. Oltre che cornice unificante, secondo, ovviamente, l'ottica berardiana. In questo senso, il dettaglio che giustamente puntualizzi, non ha la minima importanza.
E' come il colore del cielo in una vecchia copertina galleppiniana di Tex: magari rosso acceso, giallo canarino, viola. Nella nuova ristampa stanno trasformando questi irreali cromatismi in realistiche tinte naturali. Più aderenti alla realtà. E tanto, tanto una cagata pazzesca.
Scritto da: Takeshi Hirano 06/05/2005 20.22
Se poi invece "non rileva" perchè su 70mila lettori ce ne saranno 10 che se ne sono accorti, allora è un altro paio di maniche...
No, anche se, naturalmente, dovendo forzare la realtà dei fatti è sempre bene farlo su argomenti di cui in pochissimi si accorgeranno . Non rileva perchè è una forzatura strumentale alla descrizione e allo sviluppo di quello che a Berardi interessava.
Scritto da: Takeshi Hirano 06/05/2005 20.22
La storia è gradevole, certamente retorica questo sì, tuttavia il ritratto doppio femminile allo specchio Julia/Norma funziona, per una volta si esce dallo stereotipo che Berardi ha tessuto per le due sorelle lungo questi anni: il tentativo di ritrovarsi delle due Kendall è descritto - e lasciato intuire - benissimo.
Mah...così così, imho.
Eppoi il finale alla "Sotto il vestito niente" mi ha un po' rotto...
Continuate a vedere Julia come un giallo? Non lo è, forse non lo è mai stato. Tutto, in Julia, è più importante della trama gialla che fa da semplice "veicolo" alla vita di miss Kendall.
Scritto da: Takeshi Hirano 06/05/2005 20.22
(*)per esempio, un paio di volti non mi sembrano nemmeno opera sua...possibile che abbiano osato ritoccare le tavole? Abitudine barbara che pare sia di casa su questa testata, peraltro...
Qualche ritocco non è da escludere, inveterata abitudine bonelliana
V.
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06/05/2005 23:14 | |
Re: Re: Re: Re: Come volevasi dimostrare...
Continuate a vedere Julia come un giallo? Non lo è, forse non lo è mai stato. Tutto, in Julia, è più importante della trama gialla che fa da semplice "veicolo" alla vita di miss Kendall.
Naaa, non sono d'accordo.
Il discorso valeva magari per KP, dove c'era una continuity, il personaggio evolveva, e lo sfondo western era spesso e volentieri poco più di un'ambientazione di comodo per raccontare storie che andavano ben oltre (e lo facevano magnificamente, imho ).
Julia invece è tutt'altro paio di maniche, dài...il personaggio non mi pare cambiato granchè in 80 numeri (anzi!), nè tantomeno si evolvono gli altri personaggi, vere e proprie "macchiette" di contorno (tutte monoliticamente uguali a sè stesse dal numero 1 ad oggi, con la sola parziale esclusione della sorella, appunto, che comunque non compare praticamente mai e anche qui, quando compare, fa e dice pochissimo).
Qualche ritocco non è da escludere, inveterata abitudine bonelliana
Gran brutta abitudine, imho...
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07/05/2005 00:11 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Come volevasi dimostrare... Che non si evolva non ha granchè importanza. E' come una costruzione mille volte ripetuta, ogni volta indagata daccapo con varianti minime. E sullo sfondo le investigazioni. Che servono allo scopo di mostrare e rimostrare Julia, i personaggi fissi, il suo ambiente. Berardi ha capito che se voleva vendere doveva fissare una volta per tutti il canone kenparkeriano, e non far evolvere lo schema.
V.
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11/05/2005 09:42 | |
sì,certo qlc inesattezza c'è,ma io sono una fautrice del fumetto "libero" da troppi legami con la realtà!
qst volta il disegno vale da solo l'acquisto del numero,tuttavia anche la trama è piuttosto intrigante,con tante figure femminili,non solo le sorelle kendall, a condire il micromondo di julia.
fosse così tutti i mesi sarebbe una ghiottoneria!!!!
e mi sveglio
e metto i sogni nel cassetto
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06/06/2005 08:41 | |
almanacco del giallo julia non conoscevo qst laura zuccheri che lo ha disegnato,ma devo dire che la terrò d'occhio! molto della storia si regge proprio sui suoi primi piani e soprattutto su una julia giovanissima che vediamo alle prese col suo primo caso da studentessa, con i primi turbamenti adolescenziali e per una volta con la nonna che fà da madre e la sorellina che rompe!
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06/06/2005 09:05 | |
Re: almanacco del giallo julia
Scritto da: crimilde 06/06/2005 8.41
non conoscevo qst laura zuccheri che lo ha disegnato,ma devo dire che la terrò d'occhio!
E' semplicemente impossibile, ormai è da un bel pezzo che leggi Julia, e Laura Zuccheri è la disegnatrice "principale" della serie e ne ha disegnati dodici albi, oltre ad essere intervenuta in diversi altri (vero è che manca sulla testata dal n.70).
Cmq, una sua prova così fiacca non la ricordavo
V.
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07/06/2005 11:07 | |
Re: Re: almanacco del giallo julia
Scritto da: Juan Galvez 06/06/2005 9.05
E' semplicemente impossibile, ormai è da un bel pezzo che leggi Julia, e Laura Zuccheri è la disegnatrice "principale" della serie e ne ha disegnati dodici albi, oltre ad essere intervenuta in diversi altri (vero è che manca sulla testata dal n.70).
V.
e io credo di aver cominciato a leggere julia oltre il nm 90!
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07/06/2005 11:20 | |
Re: Re: Re: almanacco del giallo julia
Scritto da: crimilde 07/06/2005 11.07
e io credo di aver cominciato a leggere julia oltre il nm 90!
Un po' difficile, perfino per una strega: il n.90 uscirà tra nove mesi
V.
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| | | | Post: 4.544 Post: 4.536 | Registrato il: 28/09/2001
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07/06/2005 11:30 | |
oh perbacco,devo cambiare gli occhiali!!!! che caspita di nm ho letto???
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| | | | Post: 26.496 Post: 25.748 | Registrato il: 28/09/2001
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07/06/2005 11:35 | |
Scritto da: crimilde 07/06/2005 11.30
oh perbacco,devo cambiare gli occhiali!!!! che caspita di nm ho letto???
Quello di questo mese è l'81 ;-)
V.
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| | | | Post: 4.544 Post: 4.536 | Registrato il: 28/09/2001
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03/07/2005 12:21 | |
le tante vite di delmer barrows ottimo albo. una bella storia di investigazione molto psicologica, un unico siparietto VERAMENTE comico che attraversa tutta la storia senza troppi berci di emily, ed un buon disegno,pulito ed efficace, anche con belle trovate, come gli occhi di giulia nel bicchiere a pag. 81 o gli occhi del colpevole sulla lama del coltello di pag. 129.
ps. una curiosità... a pag. 81 la prima vignetta offre una visuale dal tavolo da cucina che mi sembra impossibile,poichè il tavolo è appoggiato al muro.... non sembra anche a voi? [Modificato da crimilde 03/07/2005 12.25]
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| | | | Post: 4.544 Post: 4.536 | Registrato il: 28/09/2001
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09/08/2005 19:27 | |
un bellissimo colpo d'ali per qst albo... gran bel disegno per una storia assai intrigante e dai molti motivi per riflettere... interessante soprattutto e anche per il finale non morbido...
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| | | | Post: 872 Post: 869 | Registrato il: 19/02/2005
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14/08/2005 03:29 | |
Scritto da: crimilde 09/08/2005 19.27
un bellissimo colpo d'ali per qst albo... gran bel disegno per una storia assai intrigante e dai molti motivi per riflettere... interessante soprattutto e anche per il finale non morbido...
Mmm...la storia è piaciuta molto anche a me, come in genere quasi tutte quelle della serie; magari a volte si scherza un po' su certi tormentoni (ne parliamo anche nel thread su Martin Hel... ), ma Berardi è sempre Berardi e la qualità imho si vede tutta.
Ciò detto, però, confesso che invece il finale mi è piaciuto un po' meno, per due motivi:
primo, perchè la "soluzione" l'avrei preferita diversa (di sicuro, meno "tirata via"); secondo, è più importante, perchè quel finale "aperto" alla "Grosso guaio a Chinatown", per quanto simpatico, mi è parso molto poco adatto alle atmosfere tipiche di Julia (su un DD per esempio sarebbe stato normalissimo e adattissimo, imho, qua invece tanticchia meno... )
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| | | | Post: 4.544 Post: 4.536 | Registrato il: 28/09/2001
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15/11/2005 17:42 | |
un pò di banalità e un pò di faciloneria in qst nm di julia,con un buon disegno,ma una trama forse troppo lineare per essere più che apprezzabile.
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| | | | Post: 4.544 Post: 4.536 | Registrato il: 28/09/2001
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15/11/2005 17:44 | |
molto ben scritto e ottimamente sceneggiato, e altrettanto ben disegnato qst volta julia ha fatto veramente centro!
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| | | | Post: 8.699 Post: 8.624 | Registrato il: 28/09/2001
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15/11/2005 20:11 | |
Questo è invece addirittura imperdibile:
uno degli albi Bonelliani più belli degli ultimi tempi.
Credo che persino il nostro Bardo stavolta potrebbe esserne davvero soddisfatto...
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| | | | Post: 6.694 Post: 6.689 | Registrato il: 28/09/2001
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15/11/2005 23:22 | |
Tentata di seguire il consiglio di Ozy, ma fatemi capire: vedo tre messaggi che parlano presumibilmente di albi diversi con la stessa data, quale devo prendere?
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