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Manga

Ultimo Aggiornamento: 10/11/2023 21:09
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09/07/2023 10:08
 
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Riprendo la lettura del mio amato Tezuka dopo diversi mesi.
Ho letto Il terzo occhio 2, che conferma l'ottimo giudizio che avevo dato a suo tempo per il primo volume.
SPOILER
L'albo presenta una serie lunga e autoconclusiva seguita da storie che palesemente sono precedenti perché slegate completamente da quanto letto fino a quel momento e prive dell'influenza drammatica degli eventi messicani. Questo inizialmente stranisce, poi si prende atto che evidentemente l'autore riprese il personaggio per creare storie ulteriori oppure che l'edizione, inspiegabilmente, non sia cronologica. [SM=x74895] [SM=x74996]
I personaggi sono ben delineati, c'è un ritmo sostenuto e ci sono buoni dialoghi.

Il film è vivo! è un'opera molto precedente, di fine anni cinquanta, che presenta una grande plasticità e scorrevolezza. La trama ha qualche imperfezione, i personaggi alcune incoerenze, tuttavia si lascia apprezzare come sempre per la grande capacità narrativa dei disegni e per l'interesse che comunque crea.
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Re:
Carlo Maria, 09/07/2023 10:08:

Riprendo la lettura del mio amato Tezuka dopo diversi mesi.
Ho letto Il terzo occhio 2, che conferma l'ottimo giudizio che avevo dato a suo tempo per il primo volume.
SPOILER
L'albo presenta una serie lunga e autoconclusiva seguita da storie che palesemente sono precedenti perché slegate completamente da quanto letto fino a quel momento e prive dell'influenza drammatica degli eventi messicani. Questo inizialmente stranisce, poi si prende atto che evidentemente l'autore riprese il personaggio per creare storie ulteriori oppure che l'edizione, inspiegabilmente, non sia cronologica. [SM=x74895] [SM=x74996]



L'ho già scritto diverse volte ma evidentemente non l'hai mai letto: l'edizione non è cronologica, e te ne accorgerai in modo eclatante leggendo i prossimi volumi. [SM=x74996] Va detto che quest'edizione riprende quella giapponese della Tezuka pro., quindi il problema è proprio a monte.

Tra le novità tezukiane di spessore, segnalo i due volumi Hikari di Birdmen, davvero eccellenti.

Tra le novità manga, invece, segnalo la ristampa J-Pop dello splendido Gaku, fumetto ad ambientazione montana che era stato iniziato da Planeta de Agostini e poi interrotto dopo solo quattro volumi per il fallimento dell'editore. Manga per me imperdibile, specie se si ama la montagna.

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Re: Re:
rimatt1, 15/07/2023 16:35:



L'ho già scritto diverse volte ma evidentemente non l'hai mai letto: l'edizione non è cronologica, e te ne accorgerai in modo eclatante leggendo i prossimi volumi. [SM=x74996] Va detto che quest'edizione riprende quella giapponese della Tezuka pro., quindi il problema è proprio a monte.

Tra le novità tezukiane di spessore, segnalo i due volumi Hikari di Birdmen, davvero eccellenti.

Tra le novità manga, invece, segnalo la ristampa J-Pop dello splendido Gaku, fumetto ad ambientazione montana che era stato iniziato da Planeta de Agostini e poi interrotto dopo solo quattro volumi per il fallimento dell'editore. Manga per me imperdibile, specie se si ama la montagna.




Ti ringrazio per la segnalazione di Birdmen: devo sempre rincorrere il mio fumettaro perché se li perde per strada!
Grazie anche per la segnalazione che si tratti di un'edizione non cronologica. Scelta discutibile, secondo me, ma non mi impedisce di godermi l'opera, che per ora è sicuramente valida.
Quanto a Gaku, di che genere è?
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Gaku è un manga che definirei avventuroso, con qualche innesto di slice of life. Senza spoilerare troppo, il protagonista lavora in montagna, spesso ad alta quota, quindi l'opera è consigliata particolarmente a chi apprezza gli ambienti montani (ma è valida a prescindere da questo).
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Ho letto il primo volume di Microid S.
Sono ancora indietro di venticinque o trenta volumi su Tezuka, mannaggia, ma pian piano mi rifarò sotto.
Per intanto, prendo tutto.
Microid è una storia di fantascienza interessante come sempre. Le numerosissime uscite ravvicinate, di tre diversi autori, per anni, hanno fatto sì che non mi ricordi più a menadito tutti gli albi di Tezuka che leggo con la stessa precisione di un tempo: mi tocca rincorrere, risfogliare, recuperare nei meandri della memoria. Questa non sarà una storia che mi rimarrà, secondo me, ma si fa leggere con grande piacere.
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Re:
Carlo Maria, 03/11/2023 21:41:

Questa non sarà una storia che mi rimarrà, secondo me, ma si fa leggere con grande piacere.



Secondo me è una delle migliori tezukiane "brevi" di sempre. [SM=x74971]

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Re: Re:
rimatt1, 04/11/2023 10:41:



Secondo me è una delle migliori tezukiane "brevi" di sempre. [SM=x74971]



[SM=x74971]




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Re: Re:
rimatt1, 04/11/2023 10:41:



Secondo me è una delle migliori tezukiane "brevi" di sempre. [SM=x74971]




Ho letto solo il primo tankobon, ma come sempre mi rassicura il fatto che tu la pensi all'opposto perché fuga i miei dubbi! [SM=x74909]
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Nel mentre, ho letto il primo volume di Billy Bat, storia di Urasawa che avevo lasciato da parte dopo la tripla delusione cocente di Monster, 20th Century Boys e Pluto.
Dopo la fine della pubblicazione di quell'ultimo titolo, ho letto con piacere alcuni volumi di Asadora, che però è tuttora in corso e potrà benissimo deludermi in seguito, e il volume unico Mujirushi, che invece ha una sua completezza ed è piacevole.
Quest'autore dal tratto bellissimo, insomma, mi attrae sempre, anche se lo prendo con le molle.
Tornando alla mia lettura, è estremamente introduttiva. I personaggi non sono ancora delineati e il protagonista piagnucola troppo. Spero che Matte mi venga a spiegare che si tratta della sua serie peggiore, in modo che io trovi quindi lo stimolo per continuarne la lettura, confortato! [SM=x74933]
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Re:
Carlo Maria, 04/11/2023 19:30:

Spero che Matte mi venga a spiegare che si tratta della sua serie peggiore, in modo che io trovi quindi lo stimolo per continuarne la lettura, confortato! [SM=x74933]


[SM=x74932]





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Carlo Maria, 04/11/2023 19:30:

Spero che Matte mi venga a spiegare che si tratta della sua serie peggiore, in modo che io trovi quindi lo stimolo per continuarne la lettura, confortato! [SM=x74933]



Lo confermo appieno. [SM=x74926]

Non l'ho trovata in senso assoluto una brutta serie, ma sicuramente è la meno incisiva tra quelle di Urasawa (autore che, lo specifico, NON è tra i miei preferiti: l'unico suo manga che mi ha convinto dall'inizio alla fine è Monster, mentre 20th Century Boys ha dei momenti bellissimi ma anche della parti abbastanza insalvabili).

Microids S di Tezuka è per me una gran serie, tesa e drammatica: possiamo tranquillamente considerarla una delle sue cose "minori", ma a memoria non mi vengono in mente altri suoi lavori medio/brevi (diciamo in due volumi) che si siano rivelati migliori. Un mio amico ha scritto un articolo (che forse verrà pubblicato su Nippon Shock) in cui propone un'interessante (e sensata) lettura parallela con DevilMan, nientemeno.

Tra i volumi tezukiani che (presumo) ancora non hai letto segnalo soprattutto The Crater, raccolta di racconti fantascientifici che per me è tra i capolavori assoluti di Tezuka. Il racconto che chiude la raccolta (e che le dà il titolo) è superlativo.


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Microid S.... ah, ma si tratta di Microsuperman! [SM=x75035]

Da bambino il cartone mi piaceva moltissimissimo e fino a non molto tempo fa non avevo idea che alla base ci fosse Tezuka.

Sash

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Re:
Sashimi, 06/11/2023 22:20:

Microid S.... ah, ma si tratta di Microsuperman! [SM=x75035]

Da bambino il cartone mi piaceva moltissimissimo e fino a non molto tempo fa non avevo idea che alla base ci fosse Tezuka.

Sash




Curiosità: il manga venne disegnato da Tezuka su commissione, dietro richiesta della Toei, che voleva un'opera con un protagonista microscopico; c'era infatti l'idea che, visto il successo dei robottoni giganti, anche l'eroe minuscolo avrebbe avuto fortuna e sarebbe diventato di moda. Manga e anime debuttarono pressoché in contemporanea e, proprio come accadde con il DevilMan nagaiano (che seguì un iter del tutto simile), si svilupparono in modo molto diverso: violento e crudele il fumetto, infantile e supereroistico l'anime.

Una precisazione sul mio post precedente: a rileggerlo, sembra che sia un grande ammiratore del Monster di Urasawa, ma non è esattamente così. Si tratta per me del suo manga più compiuto e compatto, ma la trama è comunque piena di forzature e in diversi punti mette a dura prova la sospensione dell'incredulità del lettore. Peraltro i momenti di grande suggestione non mancano. Insomma, è un buon manga, forse anche ottimo, ma nulla di più. A riprova di questo, dopo averlo letto a scrocco (me lo prestò un amico) non ho mai sentito il bisogno di comprarlo.
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Re: Re:
rimatt1, 05/11/2023 18:34:



Lo confermo appieno. [SM=x74926]

Non l'ho trovata in senso assoluto una brutta serie, ma sicuramente è la meno incisiva tra quelle di Urasawa (autore che, lo specifico, NON è tra i miei preferiti: l'unico suo manga che mi ha convinto dall'inizio alla fine è Monster, mentre 20th Century Boys ha dei momenti bellissimi ma anche della parti abbastanza insalvabili).

Microids S di Tezuka è per me una gran serie, tesa e drammatica: possiamo tranquillamente considerarla una delle sue cose "minori", ma a memoria non mi vengono in mente altri suoi lavori medio/brevi (diciamo in due volumi) che si siano rivelati migliori. Un mio amico ha scritto un articolo (che forse verrà pubblicato su Nippon Shock) in cui propone un'interessante (e sensata) lettura parallela con DevilMan, nientemeno.

Tra i volumi tezukiani che (presumo) ancora non hai letto segnalo soprattutto The Crater, raccolta di racconti fantascientifici che per me è tra i capolavori assoluti di Tezuka. Il racconto che chiude la raccolta (e che le dà il titolo) è superlativo.




Grazie per l'imbeccatura su Crater, caro: sbircerò.
Come dicevo, di Tezuka ho una trentina di volumi di arretrato. Quasi una trentina, via, ma potrebbero essermi sfuggite alcune pubblicazioni tipo il secondo volume di Ikki Mandala e altro.
Ovviamente recupererò tutto. [SM=x74874]
Quanto a Microid S, vedremo alla fine, allora: il primo volume ribadisco che sia senza dubbio interessante, come sempre o quasi, ma poco più. Vedremo.

Quanto a Monster, condivido il tuo parere espresso nell'ultimo post, mentre 20th Century Boys per me fu quasi una pietra miliare per una dozzina di albi... che poi scemò attestandosi a livelli altissimi fino al 18° o 19° volume e finì male. La delusione più cocente che io abbia mai provato per la lettura di un manga.
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09/11/2023 13:00
 
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Secondo me uno dei problemi di Urasawa è che qui in Italia ogni sua opera viene presentata come un capolavoro, e quindi il lettore si crea delle aspettative che poi, puntualmente, la lettura disattende (perché le voragini di sceneggiatura non mancano quasi mai, nei suoi lavori). Mutatis mutandis, è quel che succede anche con Taniguchi, che ha realizzato i suoi bei capolavori (in questo è sicuramente superiore a Urasawa, sia chiaro) ma anche i suoi lavori "alimentari", specie a inizio carriera, per cui a passare ogni suo scarabocchio per capolavoro si finisce per fargli torto.

Se Urasawa fosse considerato un autore normale, come tanti altri, probabilmente avrei gradito di più i suoi manga (che in senso assoluto non trovo brutti, lo ripeto).
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Re:
rimatt1, 09/11/2023 13:00:

Secondo me uno dei problemi di Urasawa è che qui in Italia ogni sua opera viene presentata come un capolavoro, e quindi il lettore si crea delle aspettative che poi, puntualmente, la lettura disattende (perché le voragini di sceneggiatura non mancano quasi mai, nei suoi lavori). Mutatis mutandis, è quel che succede anche con Taniguchi, che ha realizzato i suoi bei capolavori (in questo è sicuramente superiore a Urasawa, sia chiaro) ma anche i suoi lavori "alimentari", specie a inizio carriera, per cui a passare ogni suo scarabocchio per capolavoro si finisce per fargli torto.

Se Urasawa fosse considerato un autore normale, come tanti altri, probabilmente avrei gradito di più i suoi manga (che in senso assoluto non trovo brutti, lo ripeto).



Potrebbe essere che tu abbia ragione. Urasawa è un grande cesellatore di personaggi, imo, tuttavia gli manca realmente il controllo pieno dell'evoluzione delle trame che inventa e questo ne ridimensiona le doti. Di solito apprezzo le sue sceneggiature ed il suo tratto, così espressivo e dinamico, curato, ma sono prudente sul risultato complessivo ogni volta perché sono già rimasto scottato a sufficienza.
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