| | | | Post: 26.496 Post: 25.748 | Registrato il: 28/09/2001
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26/06/2006 10:37 | |
Dieci albi e non si vede la fine.
Questa storia mi sta facendo incazzare. Perché è splendida: fluviale, intensa, ricchissima di umanità, di avventura pura, di spunti di riflessione, di tristezza malinconica, di personaggi vivi e vividi, quelli commoventi come quelli laidi. Perché questa storia riporta sulla scena il Mister No più autentico, quello provato da mille vicissitudini eppure mai domo, quello che ha cambiato il fumetto seriale da edicola dimostrando quale profondità potesse raggiungere la leggerezza, quale complessità umana potesse nascondersi dietro la vita senza pensieri apparenti di un avventuriero sciupafemmine. Quel personaggio modernissimo, new global nel cuore e nei fatti - d'istinto, per istinto di giustizia - prima che in una qualsiasi scelta meditata.
Mi sta facendo incazzare perché questo personaggio era stato lasciato ingrigire, inaridirsi, in una serie di storie prive di ispirazione, di nerbo, storie annoiate dove la noia primaria era quella dei suoi autori; storie che fornivano il solito alibi, al solito falso come una moneta di cioccolata: cosa volete che abbia più da dire dopo trent'anni (per altri saranno venti, per altri ancora cinquanta o sessanta)?
Ed ecco cosa ha da dire Mister No oggi! Basta leggere questa storia, i suoi drammi umani e sociali che ci precipitano dritti agli albori di quella rivoluzione umana e sociale che stiamo vivendo; i drammi privati dei singoli che li vivono, li respirano, li soffrono, gli eroismi degli uni e le piccinerie degli altri. Il senso di questa storia è nell'avventura matura e complessa che essa racconta, avventura classicissima e modernissima, orchestrata con senso del ritmo perfetto, dosando pause e accelerazioni, scavando nei personaggi e lasciandoli liberi semplicemente di mostrarsi attraverso le loro azioni.
Questo racconto che vorremmo infinito ci restituisce completo il senso profondo del narrare, esplorandone ogni piega, ogni possibilità, al servizio di - e servito da - un protagonista che come nessuno è in grado di farsi ritratto delle inquietudini, delle paure dell'uomo, e della sua capacità di superare le seconde affrontando con spirito positivo le prime, con il coraggio di pagare sulla propria pelle le inevitabili sconfitte che il pragmatismo del mondo esterno impone agli idealisti.
Grazie Sergio per questa ultima storia; non ti odieremo mai abbastanza per aver lasciato che uno dei personaggi più belli della storia del fumetto si riducesse al lumicino.
V. [Modificato da Juan Galvez 26/06/2006 10.42]
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| | | | Post: 256 Post: 245 | Registrato il: 16/09/2002
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28/06/2006 21:49 | |
i primi albi della tirata finale, dico 'o vero, non mi avevano preso granché, forse perché mi sembrava che non stesse andando a parare da nessuna parte.
ora cmq diversi tasselli si stanno sistemando nei loro posti, come in un puzzle [pronuncia: puzzel] di cui non conosco il disegno completo, e mi ci sto appassionando, anche se continuo a chiedermi come mai in 15-20 anni (non so esattamente in quale anno fossero ambientate le storie, ma se eravamo nei fifties ed ora siamo negli anni '70) jerry drake non sia cambiato di una virgola.
che so, un po' di pancetta dovuta alla cachaca, o magari qualche altro capello bianco in più...
del resto secondo il biografo non ufficiale alfredo castelli nei primi anni '80 (quindi relativamente poco tempo dopo questa avventura) Mister No era già vecchietto e imbolsito...
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| | | | Post: 26.496 Post: 25.748 | Registrato il: 28/09/2001
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28/06/2006 22:42 | |
Come sai, i personaggi dei fumetti hanno l'età che decidono i loro autori :-).
Cmq, la storia attuale è ambientata nel 1970-71 se ho capito bene, mentre quella a cui fai riferimento è del 1986-87, sempre se ricordo bene, e quindi parecchio tempo più tardi, non poco. E' ipotizzabile che Jerome Drake sia nato intorno al 1920, quindi quello che vediamo agire al momento è un cinquantenne molto ben tenuto.
V.
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| | | | Post: 2.227 Post: 2.221 | Registrato il: 26/02/2004
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14/07/2006 22:42 | |
Re: Questioni anagrafiche
Scritto da: Juan Galvez 28/06/2006 22.42
quindi quello che vediamo agire al momento è un cinquantenne molto ben tenuto.
V.
O forse semplicemente il Mister No di sempre.
Penso che se Nolitta avesse visibilmente invecchiato il personaggio, avrebbe fatto la scelta peggiore.
Nolitta ci ha restituito semplicemente Mister No così com'è (era)
Per il resto, quoto tutto il tuo discorso.
Questa avventura fiume, che in realtà è una successione di eventi che possono essere letti anche *in sé* senza nulla perdere, ci restituisce IL personaggio. Poco importa il "puzzle".
Quel che conta, forse - e molto di più -, della storia, è esclamare sorpresi:<<È Lui!!!>>.
[Modificato da ddvd 14/07/2006 22.42]
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| | | | Post: 26.496 Post: 25.748 | Registrato il: 28/09/2001
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14/07/2006 22:46 | |
Re: Re: Questioni anagrafiche Senza dubbio si è scelto di non invecchiarlo graficamente. L'età è solo un dettaglio anagrafico, in effetti. Un dettaglio di date. Questo è Mister No, semplicemente.
V.
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| | | | Post: 2.227 Post: 2.221 | Registrato il: 26/02/2004
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15/07/2006 09:21 | |
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| | | | Post: 26.496 Post: 25.748 | Registrato il: 28/09/2001
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15/07/2006 11:49 | |
Scritto da: ddvd 15/07/2006 9.21
Hai letto l'ultimo MN?
Non ancora. Magari sfrutto il week end.
V.
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| | | | Post: 2.227 Post: 2.221 | Registrato il: 26/02/2004
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25/07/2006 23:36 | |
Ovviamente, caro Vincenzo, aspetto il tuo commento.
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| | | | Post: 26.496 Post: 25.748 | Registrato il: 28/09/2001
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26/07/2006 07:56 | |
Scritto da: ddvd 25/07/2006 23.36
Ovviamente, caro Vincenzo, aspetto il tuo commento.
Eccomi :-).
Continua a piacermi. L'addio di Esse-Esse riassume tutti i toni del personaggio e della serie: è struggente, malinconico, folle, anarchico, insensato e libero. E la cornice nella quale avviene rappresenta il trapasso dal grottesco brasiliano al drammatico brasiliano del rapporto di Jerry e Otto con l'Autorità del paese che li ospita. Entrambi avevano già sperimentato sulla propria pelle la tracotante ingiustizia di questa Autorità, eppure qui la vicenda ha un sapore più amaro perché vi è coscienza del suo essere definitiva. Otto Kruger - Esse-Esse - il combattente per il nazismo malgré lui va a finire i suoi giorni a San Carlos de Bariloche, rifugio per antonomasia di quei nazisti che ha sempre mal sopportato da che venne incastrato nel sistema. Forse è l'unico possibile compromesso, per lui, tra l'ansia di casa e l'ansia di libertà. Le Alpi austriache nel farsi surrogare dalle austriacanti Ande argentine appaiono come un arrendersi dolce, di memorie ed emozioni. Otto Kruger è ufficialmente vecchio, ma è sopravvissuto, e Bariloche è la punizione per questa sua colpa, travestita da illusorio premio: ne ha coscienza, e per questo sceglie comunque di vivere il suo premio in esilio.
V.
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| | | | Post: 2.227 Post: 2.221 | Registrato il: 26/02/2004
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26/07/2006 21:51 | |
Re: Re: Chi legge Mister No?
Scritto da: Juan Galvez 26/07/2006 7.56
Eccomi :-).
Continua a piacermi. [...]
Ottima recensione.
Da parte mia, ho visto in quest'albo il confronto fra due giganti: Esse-Esse e Mister No. Due sognatori, due idealisti, costretti ad arretrare di fronte alla civiltà onnivora che tutto cambia e trasmuta.
L'intero albo è dominato dalla loro grandezza, dalla loro forza. Ma anche dall'amarezza. Esse-Esse è il primo titano che cade, e decide di rifugiarsi laddove è ancora possibile vivere in quanto se stessi.
Mister No, al contrario, pur condividendo la vita di Otto, sceglie di non cedere ancora...
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| | | | Post: 26.496 Post: 25.748 | Registrato il: 28/09/2001
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27/07/2006 07:37 | |
Re: Re: Re: Chi legge Mister No?
Scritto da: ddvd 26/07/2006 21.51
Ottima recensione.
Da parte mia, ho visto in quest'albo il confronto fra due giganti: Esse-Esse e Mister No. Due sognatori, due idealisti, costretti ad arretrare di fronte alla civiltà onnivora che tutto cambia e trasmuta.
L'intero albo è dominato dalla loro grandezza, dalla loro forza. Ma anche dall'amarezza. Esse-Esse è il primo titano che cade, e decide di rifugiarsi laddove è ancora possibile vivere in quanto se stessi.
Mister No, al contrario, pur condividendo la vita di Otto, sceglie di non cedere ancora...
E aumenta l'amarezza per la chiusura...
V.
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| | | | Post: 2.227 Post: 2.221 | Registrato il: 26/02/2004
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11/08/2006 23:08 | |
MISSIONE MAYARI' - Mister No 375 Anche questo numero conferma le doti affabulatorie di Nolitta. ;-)
SPOILER
Questa volta non è il viaggio nella foresta pluviale il vero tema dell'avventura, bensì il risvolto imprevisto della "spedizione".
Due manigoldi interessati al vil denaro. O, meglio, una combriccola in grado di uccidere pur di metter mano sulla ricchezza.
Ma Mister No non ci sta. Mister No, costretto suo malgrado a vivere quest'avventura, dice No.
Al piano della pura invenzione avventurosa s'interseca il problema degli indios e del sopravanzare della civiltà. Sarà QUESTO il pezzo forte e lo zoccolo duro della saga.
Incredibile constatare con questa avventura e relativo editoriale, come Mister No si confermi tra i protagonisti del nostro tempo, come veicolatore di problematiche planetarie che tutti dvorebbero coinvolgere. E questa è l'ennesima contraddizione di Nolitta: un personaggio attuale "ucciso" perché ormai non più attuale.
Forse Sergio dovrebbe imparare a distinguere il piano di gestione editoriale da quello delle potenzialità creative della testata.
[Modificato da ddvd 12/08/2006 0.29]
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| | | | Post: 26.496 Post: 25.748 | Registrato il: 28/09/2001
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12/08/2006 08:13 | |
Re: MISSIONE MAYARI' - Mister No 375 Devo ancora leggerlo...
V.
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| | | | Post: 2.227 Post: 2.221 | Registrato il: 26/02/2004
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12/08/2006 10:53 | |
Re: Re: MISSIONE MAYARI' - Mister No 375
Scritto da: Juan Galvez 12/08/2006 8.13
Devo ancora leggerlo...
Lasci il meglio sempre un po' indietro, no?
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| | | | Post: 26.496 Post: 25.748 | Registrato il: 28/09/2001
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12/08/2006 14:58 | |
Re: Re: Re: MISSIONE MAYARI' - Mister No 375
Scritto da: ddvd 12/08/2006 10.53
Lasci il meglio sempre un po' indietro, no?
Tendo. Ma è soprattutto che sono erratico nel mio modo di leggere :-)
V.
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| | | | Post: 18.514 Post: 17.896 | Registrato il: 28/09/2001
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24/06/2010 22:43 | |
Non ho mai letto il personaggio: sì e no un paio di albi in tutto.
Mi piacerebbe recuperarlo, ora che la If lo sta ristampando (anche se dannazione avrei un arretrato di 35 volumi da cercare, non credo difficilmente): merita?
Qual è stato il periodo migliore della testata? |
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| | | | Post: 8.699 Post: 8.624 | Registrato il: 28/09/2001
| "Padrune" di Giuda | | OFFLINE |
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24/06/2010 23:36 | |
Nell'albo in edicola ora c'è una bellissima storia, ambientata in Italia.
Per il recupero...ho giusto una TUTTO MISTER NO completa (1-77)
che copre proprio i primi 38 albi IF...
Mandami il tuo indirizzo in pvt che te la spedisco!
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| | | | Post: 3.351 Post: 3.351 | Registrato il: 02/11/2008
| Fumettomane | Collezionista di calendari della Gatta | | OFFLINE |
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24/06/2010 23:41 | |
Se merita? Sì! Merita molto, moltissimo.
Il personaggio è splendido (uno dei migliori bonelliani, e probabilmente il mio preferito assieme a MM), ed è stato scritto da gente come Guido Nolitta/Sergio Bonelli, Alfredo Castelli e Tiziano Sclavi (tutti e tre all'apice della creatività). Oltretutto, è una serie che ha "tenuto" a lungo: non che manchino storie bruttarelle, ma diciamo che fino al numero 150 o giù di lì gli albi scadenti sono insolitamente pochi. Anche nel periodo 150/200 si possono leggere delle ottime storie, e perfino dopo il 200 la serie ha i suoi bei momenti. Leggere Mister No è anche l'occasione per vedere all'opera il miglior Mignacco: successivamente l'autore ha avuto modo di far dimenticare quanto di buono aveva fatto in precedenza, ma rimane il fatto che i suoi primi anni sono ottimi (un esordio-capolavoro seguito da diverse buone storie).
Insomma, Carlo, se ti perdi Mister No ti perdi un pezzo di storia Bonelliana, e uno dei migliori. [Modificato da rimatt1 24/06/2010 23:41] |
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| | | | Post: 18.514 Post: 17.896 | Registrato il: 28/09/2001
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24/06/2010 23:56 | |
rimatt1, 24/06/2010 23.41:
Se merita? Sì! Merita molto, moltissimo.
Il personaggio è splendido (uno dei migliori bonelliani, e probabilmente il mio preferito assieme a MM), ed è stato scritto da gente come Guido Nolitta/Sergio Bonelli, Alfredo Castelli e Tiziano Sclavi (tutti e tre all'apice della creatività). Oltretutto, è una serie che ha "tenuto" a lungo: non che manchino storie bruttarelle, ma diciamo che fino al numero 150 o giù di lì gli albi scadenti sono insolitamente pochi. Anche nel periodo 150/200 si possono leggere delle ottime storie, e perfino dopo il 200 la serie ha i suoi bei momenti. Leggere Mister No è anche l'occasione per vedere all'opera il miglior Mignacco: successivamente l'autore ha avuto modo di far dimenticare quanto di buono aveva fatto in precedenza, ma rimane il fatto che i suoi primi anni sono ottimi (un esordio-capolavoro seguito da diverse buone storie).
Insomma, Carlo, se ti perdi Mister No ti perdi un pezzo di storia Bonelliana, e uno dei migliori.
Ottimo, affare fatto!
Grazie per la bella rece, Matteo, e grazie mille a ozy per la spettacolare offerta! |
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| | | | Post: 26.496 Post: 25.748 | Registrato il: 28/09/2001
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25/06/2010 06:13 | |
Matteo ha detto già tutto. Posso aggiungere che si tratta del personaggio più moderno mai pubblicato dalla SBE. Almeno fino a quando non lo hanno cecchinato.
V.
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