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Perché è sbagliato commemorare i defunti? Cosa dice la Bibbia?

Ultimo Aggiornamento: 07/10/2007 20:18
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07/10/2007 14:04
 
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E' molto bello quello che dici e mi dispiace molto di quanto ti è successo. Posso assicurarti che anche i TDG che hanno perso i loro cari li sentono vicini e vivi nei loro ricordi e tali sono nella mente di Dio. Ma tu sai che la legge di Dio vieta il parlare con i morti, secondo te un Dio d'amore lo proibirebbe se tua madre fosse ancora viva?
07/10/2007 15:37
 
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Ma tu sai che la legge di Dio vieta il parlare con i morti,



Puoi essere più specifico grazie :)



Nounou
*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


07/10/2007 15:41
 
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Parlano veramente con i morti?

A VOLTE squadre di calcio brasiliane si rivolgono ai medium. Perché? Per chiedere consiglio, nel timore che una squadra avversaria possa vincere. Secondo un quotidiano, “l’opportunità di comunicare direttamente col soprannaturale alla ricerca di soluzioni per ogni sorta di problemi esercita una forte influenza su milioni di persone”. In certi paesi, importanti uomini politici, artisti e uomini d’affari consultano regolarmente gli spiriti. Nel tentativo di trovare una cura o di risolvere un problema familiare o economico, molti cercano di consultare i morti, ritenuti più illuminati.

Ma è giusto cercare di parlare con i morti? È veramente possibile farlo? Comporta dei rischi? Forse resterete sorpresi apprendendo ciò che dice la Bibbia.

Che accadde nel caso di Saul?

Considerate un episodio reale menzionato nella Bibbia. Intimorito dai nemici filistei, Saul, re dell’antico Israele, si rivolse a una medium di En-Dor. Le chiese di mettersi in contatto col defunto profeta Samuele. Sentendo la descrizione che la medium fece di un vecchio con un manto senza maniche, Saul pensò che le fosse apparso Samuele. Quale fu il messaggio? Israele sarebbe stato ceduto nelle mani dei filistei, e il giorno dopo Saul e i suoi figli sarebbero andati a far compagnia a “Samuele”, morendo in battaglia contro i filistei. (1 Samuele 28:4-19) Fu questo ciò che accadde?

Non esattamente. Saul fu gravemente ferito dai filistei in battaglia, ma morì suicida. (1 Samuele 31:1-4) E, contrariamente alla predizione, la quale lasciava intendere che tutti i figli di Saul sarebbero morti con lui, suo figlio Is-Boset sopravvisse.

Ma a parte questo, era giusto interrogare i morti? No. Le Scritture dicono: “Saul morì per l’infedeltà . . . e anche per aver chiesto di una medium spiritica per consultarla”. (1 Cronache 10:13) Possiamo imparare qualcosa da questo? Sì. Saul morì per aver chiesto a una medium di interrogare i morti. Perché? Perché, così facendo, aveva disubbidito a un’esplicita legge di Dio, che diceva: “Non si deve trovare in te . . . alcuno che consulti un medium spiritico né chi per mestiere predìca gli avvenimenti né alcuno che interroghi i morti. Poiché chiunque fa queste cose è detestabile a Geova”. (Deuteronomio 18:10-12) Perché interrogare i morti è qualcosa di detestabile agli occhi di Dio? Prima di rispondere a questa domanda, chiediamoci:

È veramente possibile?

Perché qualcuno possa parlare con i morti occorre che essi siano vivi. Dovrebbero avere un’anima immortale. Ma la Bibbia dice: “Geova Dio formava l’uomo dalla polvere del suolo e gli soffiava nelle narici l’alito della vita, e l’uomo divenne un’anima vivente”. (Genesi 2:7) Perciò la persona stessa è un’anima. Non possiede un’anima immortale che continui a vivere dopo la morte del corpo. Infatti le Scritture dicono: “L’anima che pecca, essa stessa morirà”. (Ezechiele 18:4) Per di più la Parola di Dio afferma: “I viventi sono consci che moriranno; ma in quanto ai morti, non sono consci di nulla . . . Non c’è lavoro né disegno né conoscenza né sapienza nello Sceol”, la comune tomba del genere umano. — Ecclesiaste 9:5, 10.

Lungi dall’essere più illuminati, quindi, i morti sono inconsci. È dunque impossibile parlare con loro. Vivere in armonia con la legge di Dio che vieta di interrogare i morti ci protegge pertanto dall’inganno. Comunque, è possibile ricevere messaggi dal reame spirituale, come mostra l’episodio di Saul.

Da che fonte vengono?

È vero che le frodi sono comuni fra coloro che asseriscono di mettersi in contatto con i morti. Un’enciclopedia afferma: “È dimostrato che nelle sedute spiritiche i medium ricorrono a trucchi per far credere che gli spiriti possano comunicare con i vivi. Gran parte di ciò che avviene nelle sedute spiritiche ha una spiegazione scientifica. Per esempio, alcuni medium sono ventriloqui. Altri si servono di aiutanti e di vari tipi di attrezzature truccate. Altri ancora ricorrono all’ipnosi. Molti che hanno partecipato a sedute spiritiche hanno un forte desiderio di mettersi in contatto con una persona cara deceduta. Questo desiderio può spingerli a credere che qualsiasi messaggio trasmesso loro dal medium provenga dal mondo degli spiriti”. — The World Book Encyclopedia.

Ma dovremmo vedere la cosa soltanto in questi termini? No, perché il rispetto del comando divino che vieta di interrogare i morti ci protegge in modo assai più significativo. Ci sono messaggi che provengono dal reame spirituale, ma hanno origine da potenti creature che cercano di sviare l’umanità. La Bibbia le definisce “malvage forze spirituali”: Satana il Diavolo e gli angeli disubbidienti, chiamati demòni. (Efesini 6:12) Quando il re Saul andò a trovare la medium di En-Dor, fu un demonio a spacciarsi per il defunto profeta Samuele.

Come mostra il caso di Saul, i demoni non hanno nulla di buono da trasmettere, e il loro presunto aiuto è di breve durata. Come il loro governante, il Diavolo, sono bugiardi. (Marco 3:22; Giovanni 8:44) A questo riguardo, il defunto ricercatore psichico britannico sir Arthur Conan Doyle scrisse: “Sfortunatamente, siamo costretti ad avere a che fare con menzogne assolutamente crudeli da parte di intelligenze empie o maliziose. Chiunque abbia investigato la questione avrà, a mio parere, notato esempi d’inganno intenzionale a volte mischiati con comunicazioni buone e veraci”. (The New Revelation, pagina 72) Naturalmente non desiderate essere ingannati, vero?

Riflettete: La storia ci parla del commercio degli schiavi e delle sofferenze da essi subite. Vorrebbe qualcuno sottoporsi volontariamente a un trattamento del genere? Ovviamente no. Perché allora dovremmo voler divenire schiavi di spiriti malvagi? Questi non solo mentono, ma privano anche le persone della loro libertà e possono addirittura portarle a commettere azioni violente e omicidi. Per esempio, il ventinovenne José, un giovane di Pernambuco, in Brasile, disse che ‘uno spirito era entrato in lui, costringendolo a uccidere la sua bambina di un anno’. Sì, mettersi in contatto con gli spiriti malvagi può portare a una simile schiavitù. Perciò, proprio come gli sventurati schiavi del passato anelavano alla libertà, così quelli che oggi vengono resi schiavi dai demoni dovrebbero volersene liberare. Un modo per ottenere questa libertà è quello di astenersi dal consultare medium e non cercare di parlare con i morti. In effetti, . . .

C’è bisogno di parlare con i morti?

No, perché non siamo privi di aiuto. Come bambini che confidano nel loro padre, possiamo liberamente chiedere l’aiuto del nostro Padre celeste, che è lieto di assistere chi è sincero. (Luca 11:9-13) Isaia, profeta di Dio, scrisse: “Nel caso che vi dicano: ‘Rivolgetevi ai medium spiritici o a quelli che hanno uno spirito di predizione, i quali bisbigliano e si esprimono con tono sommesso’, non deve un popolo rivolgersi al suo Dio? Ci si deve rivolgere a persone morte a favore di persone vive? Alla legge e all’attestazione!” — Isaia 8:19, 20.

Sì, se facciamo la volontà di Geova Dio e rifiutiamo di avere qualsiasi contatto con gli spiriti malvagi, abbiamo una solida base per nutrire fiducia. Il discepolo cristiano Giacomo scrisse: “Sottoponetevi perciò a Dio; ma opponetevi al Diavolo, ed egli fuggirà da voi”. (Giacomo 4:7) Dopo aver studiato la Bibbia con i testimoni di Geova, un uomo che aveva praticato lo spiritismo per 28 anni dichiarò: “Non temete ciò che il Diavolo può fare a quelli che abbandonano le pratiche spiritiche, ma piuttosto confidate in Geova Dio”.

Riempiendo la mente con la verità della Parola di Dio e agendo in armonia con essa, saremo in grado di ‘rivestirci della completa armatura [spirituale] di Dio’ per poter “star fermi contro le macchinazioni del Diavolo” e non divenire schiavi di malvage forze spirituali. (Efesini 6:11) Inoltre, pregando regolarmente Geova saremo efficacemente difesi dagli attacchi demonici. — Proverbi 18:10.

Com’è confortante conoscere la verità circa la condizione dei morti! La morte è come un profondo sonno. (Giovanni 11:11) E Gesù Cristo garantì che ci sarebbe stata una risurrezione dei morti. — Giovanni 5:28, 29.

Insieme alla moglie e ai figli, un uomo che aveva praticato lo spiritismo apprese che non c’era nessun bisogno di cercare di parlare con i morti o con chi si spaccia per essi. Come questa famiglia e molti altri in tutto il mondo, anche voi potete ricevere la libertà spirituale. (Giovanni 8:32) Apprendete la verità riguardo ai morti e al proposito di Dio per l’umanità. Potrete quindi attendere con fiducia il nuovo sistema di Geova, nel quale sarà possibile parlare con i cari morti risuscitati e ottenere la vita eterna in condizioni pacifiche. — Isaia 25:8.

[Figura a pagina 4]

Chi fu in realtà a parlare quando il re Saul cercò di interrogare il defunto profeta Samuele?
07/10/2007 15:43
 
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Primula faceva riferimento anche a questo versetto riportato in Deuteronomio 18: 10-12


10 Non si deve trovare in te alcuno che faccia passare suo figlio o sua figlia attraverso il fuoco, alcuno che usi la divinazione, né praticante di magia né alcuno che cerchi presagi né stregone, 11 né chi leghi altri con una malia né alcuno che consulti un medium spiritico né chi per mestiere predìca gli avvenimenti né alcuno che interroghi i morti. 12 Poiché chiunque fa queste cose è detestabile a Geova, e a causa di queste cose detestabili Geova tuo Dio li caccia d’innanzi a te.

07/10/2007 20:18
 
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Post: 353
Grazie per lo spiegone :)
ci rifletterò sopra.
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