No, non sono Madame Bovary,
forse Angelica del Gattopardo
o qualche altra diva ideale,
ma le confondo col mio femminino
invece di concupirle
con necessaria violenza,
è nel ricercarle che mi sono perso:
la tensione al migliore,
la mania del perfettibile
è un vortice, come un bambino,
dopo aver roteato su sè,
che ciondola ebbro
fra le gambe dei grandi
e mi ritrovo a rincorrere oramai pochi sogni
a consumare i miei giorni
fra le pagine altrui
confondendo talvolta nel vero i miei giochi
che mai sospettavo
potessero far così male..
e il ridermi addosso a lenire il dolore
di non avere reciso dei fiori
imputridisce ora,
senza aver dato frutto,
i ricordi.
[Modificato da istvivaldi 23/12/2007 10:14]
Sono graditi commenti e critiche.