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andar per trincee

Ultimo Aggiornamento: 14/02/2021 16:34
17/11/2008 08:23
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ciao a tutti.
camminando ieri in una splendida giornata di sole sulla cresta dal Monte Asolone verso Cima Grappa mi chiedevo, pensando al forum, quanti appassionati ci sono che condividono la passione per la storia della prima guerra sulle nostre montagne.

In particolare volevo porre a tutti un quesito per soddisfare una mia curiosità particolare.

Qual'è la montagna o la località dove avete veramente provato quella senzazione di vicinanza e comprensione con i soldati che in qui luoghi hanno vissuto la loro guerra. Fermo restando che sono convinto che non riusciremo mai a capire veramente cosa si provava.

Personalmente devo dire questa sensazione l'ho provata all'interno delle gallerie dei Denti sul Pasubio e sui pendi del Col di Lana.
saluti.
Mauro.
Mauro
17/11/2008 09:33
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Caro bmau72, devo dire che come te ho vissuto la tua sensazione quando mi sono trovato a carponi dentro le gallerie sul dente italiano e con i piedi sul fango all'umido al 90%, ho spento la luce e in silenzio ho provato una strana senzazione, mi sembrava di avere tutto attorno i soldati che ammutoliti aspettavano l'ordine d'assalto.
17/11/2008 09:55
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Post: 635
Registrato il: 14/07/2006
A me personalmente capita ogni volta che metto i piedi in una trincea o in una postazione in caverna.

La sensazione più forte, finora, su Cima Falzarego.

Ciao
^-^-^-*-^-^-^-*-^-^-^-*-^-^-^-*-^-^-^
... dev'essere stato come prendere d'assalto il cielo (H. G. Wells, descrivendo la Guerra sulle Dolomiti)
::: (Socio ASCeT Tessera N. 20/2007) :::
17/11/2008 10:28
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Anzi, prendendo lo spunto dell'amico bmau72,
Caro Gira non sarebbe bello oganizzare prima che la neve lo impedisca, un'escursione sulla strada delle Gallerie con visita ai Denti del Pasubio ?? oppure in un giorno è troppo??
[Modificato da Rumatera 17/11/2008 11:13]
17/11/2008 11:04
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Post: 552
Registrato il: 08/08/2004
Per me Carso di Castagnevizza!!

Ciao

Mauro
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Scrivimi ...scrivimi lungamente e tanto .... scrivimi di te sempre ....solo le tue parole mi tengono in vita in questa vita d'inferno.

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17/11/2008 11:58
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Post: 4
Registrato il: 18/02/2008
Il Dosso Faijti e tutta la zona di Castagnevizza
17/11/2008 12:02
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andar per trincee
C'è da pensarci...Infilati nei resti dei budelli delle trincee, cacciati a forza in caverne semi occluse, saliti su vette scintillanti di ghiaccio o grige di roccia. C'è da pensarci.
17/11/2008 13:16
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Post: 46
Registrato il: 09/08/2004
Pasubio
Guardando il panorama ieri mi sembrava che il Pasubio fosse già ben innevato e credo che la strada delle Gallerie sia impraticabile.
Il Carso non l'ho mai visto e a parte le zecche, ci terrei proprio.
altro bel posto che rende l'idea della guerra in montagna è la cima della Croda Rossa di Sesto. Si vedono i ricoveri della Torre Vinatzer che sembrano abbandonati da poco e se ci pensa che ci stavano d'inverno sembra impossibile.
Mauro
17/11/2008 14:14
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Post: 1
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Strane sensazioni
Ciao a tutti. Sarebbe molto interessante aprire una sezione apposita sul forum dove discutere delle nostre "sensazioni" sui campi di battaglia. Personalmente sono molto interessato a queste testimonianze che mi piacerebbe raccogliere per vedere le varie analogie che si riscontrano tra noi appassionati.
Personalmente ho provato sentimenti e sensazioni discordanti; sul Pasubio dove spesso sono andato solo ho sempre trovato una sensazione di pace, è un luogo che fin dalla prima volta mi ha trasmesso questa sensazione; sensazioni di deja vu, di famigliarità (la prima volta avevo letto pochissimo e non sapevo quasi nulla del Pasubio).
Al contrario provai sensazioni condivise anche con un'altra persona di terrore e paura durante una splendida giornata di sole sul Passo del Castellaccio, pareva che i soldati ci respingessero da quel luogo dove era tornata la pace.
Ho riflettuto molto su queste sensazioni, depurando anche con la mia esperienza di psicologo le eventuali "suggestioni".
Suggestione, ad esempio, provata in solitaria sul Mort Homme a Verdun;
difficile non provarla, in un posto pauroso di per sè, buio, in un fitto bosco con intricate trincee, con i colpi di artiglieria a ogni passo...
Parlando anche con altri appassionati ho riscontrato che ognuno ha un proprio luogo; chi ama un posto, chi ne teme un altro.
Spero che altre persone diano il loro contributo su questo argomento.
Per quanto riguarda il perchè si provino queste sensazioni...aspetto di sentire anche il vostro parere.


17/11/2008 14:32
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Degli amici hanno voluto portare una "sensitiva" in una trincea dell'Hermada. Risulta che all'uscita di una caverna in trincea abbia accusato forti ed improvvisi dolori al ventre, una specie di shok nel qyuale sentiva rumori e dolore, dolore, dolore... Io non c'ero, riporto soltanto.
Un altro mio amico, degnissimo di fiducia, è tra quelli che hanno visto la tipica pattuglia fantasma di alpini, stavolta bussanti al rifugio Gilberti sul Canin; non è stata la sua unica esperienza del genere...
Io, tracsinato via da una frana di sassi da capocordata in piena parete ho visto distintamente il volto con il casco da roccia di un amico caduto in montagna poco tempo prima, ed ho distintamente visto la sua mano afferrare la corda accanto all'imbrago e fermarmi, a circa 20 centimetri da un terrazzino sul quale mi sarie schiantato. Solo dopo un po' ho sentito le grida del mio secondo di cordata che mi chiamava, ma prima, l'amico caduto mi ha sorriso...

Lemberg
17/11/2008 15:11
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Post: 553
Registrato il: 08/08/2004
Re: Strane sensazioni
ildebrando74, 17/11/2008 14.14:

Ciao a tutti. Sarebbe molto interessante aprire una sezione apposita sul forum dove discutere delle nostre "sensazioni" sui campi di battaglia. Personalmente sono molto interessato a queste testimonianze che mi piacerebbe raccogliere per vedere le varie analogie che si riscontrano tra noi appassionati.
Personalmente ho provato sentimenti e sensazioni discordanti; sul Pasubio dove spesso sono andato solo ho sempre trovato una sensazione di pace, è un luogo che fin dalla prima volta mi ha trasmesso questa sensazione; sensazioni di deja vu, di famigliarità (la prima volta avevo letto pochissimo e non sapevo quasi nulla del Pasubio).
Al contrario provai sensazioni condivise anche con un'altra persona di terrore e paura durante una splendida giornata di sole sul Passo del Castellaccio, pareva che i soldati ci respingessero da quel luogo dove era tornata la pace.
Ho riflettuto molto su queste sensazioni, depurando anche con la mia esperienza di psicologo le eventuali "suggestioni".
Suggestione, ad esempio, provata in solitaria sul Mort Homme a Verdun;
difficile non provarla, in un posto pauroso di per sè, buio, in un fitto bosco con intricate trincee, con i colpi di artiglieria a ogni passo...
Parlando anche con altri appassionati ho riscontrato che ognuno ha un proprio luogo; chi ama un posto, chi ne teme un altro.
Spero che altre persone diano il loro contributo su questo argomento.
Per quanto riguarda il perchè si provino queste sensazioni...aspetto di sentire anche il vostro parere.






E' un bellissimo argomento da trattare quello che hai citato anche perche' credo che queste sensazioni ognuno di noi le abbia provate almeno una volta e sicuramente in varie maniere.
Da parte mia, posso dire visto che prima ho citato come luogo da me "Preferito" Carso di castagnevizza, e' un luogo dove sento una pace dentro di me che non provo da nessuna altra parte, mi sento come in pace con me stesso e da quelle doline, silenziose coperte da erbusti quasi a proteggere questi luoghi.
Poi ultimamente per strane coincidenze di letture, richieste anche sul forum, o solo il soffermarmi su un nome di un caduto mi ritorna sempre una data 23 maggio 1917.
E' vero poi che molti luoghi mi sento quasi respinto o meglio non a mio agio come le alture di Monfalcone, Pal Piccolo, alrro posto che invece mi ha fatto una tristezza dentro di me enorme e' L'Ortigara.
Poi ovviamente dipende quando questi posti sono stati visitati e quanta sensibilita' uno matura dentro di se' pero' credo che la sensazione che si prova subito difficilmente sbaglia.
Io fui portato che avevo 6 anni a Redipuglia un 4 Novembre dove si che oltre i 100mila caduti c'erano 100mila persone ad assistere alla cerimonia mi ricordo i reduci con gli elmetti, era una giornata freddissima e miei genitori, mi dissero che rimasi fermo incantanto per tutto il tempo, quasi immobile e mi ricordo benissimo come mi sentivo bene quel giorno anche se sono passati 36 anni.

Un salutone

Mauro
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Scrivimi ...scrivimi lungamente e tanto .... scrivimi di te sempre ....solo le tue parole mi tengono in vita in questa vita d'inferno.

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17/11/2008 20:48
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Post: 52
Registrato il: 21/08/2006
senza dubbio il (rosso)carso oltre redipuglia.
2 anni fa in occasione delle celebrazioni per il 4 novembre ero sul monte sei busi.
rievocazioni storiche in "costume" presso la dolina dei 500..

all'imbrunire scendendo verso la macchina scorgo la figura di un fante italiano che sale le pendici del monte accendendosi una sigaretta.

non so perche',ma mi sono fermato ad osservarlo mentre s'avvicinava.
stranissima sensazione..
immagine a colori,in movimento;quando la grande guerra l'ho sempre letta e vista in bianco e nero..

saluti..
17/11/2008 21:15
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Post: 9
Registrato il: 18/10/2007
ortigara
Per me la sensazione più forte l'ho provata sull'Ortigara su cui ritorno almeno due volte l'anno. Lì sento sempre una commozione profonda e sento di essere "in armonia" con il mondo. E' un monte di morte ma è un grido alla vita! Dall'anno scorso 2008, grazie al progetto Ortigara sostenuto dalle sezioni di alpini vicentini, sono stati avviati lavori di recupero e di scavo per riportare alla luce trincee, gallerie, ricoveri. Personalmente ho portato i miei studenti di quinta superiore e alcuni ( 15 il primo turno, 12 il secondo) si sono fermati a scavare con gli alpini! E' stata un'esperienza formidabile che li ha resi più consapevoli e più decisi testimoni di pace. [SM=g1930]
18/11/2008 16:50
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Post: 78
Registrato il: 03/08/2004
Anche per me come per Konrad55 l'Ortigara esercita sempre una commozione profonda specialmente quando percorro il tragitto che fecero i nostri soldati che usciti dal Pozzo della Scala e aggirato il M.Campanaro dovevano allo scoperto arrivare sotto le pareti dell'Ortigara attraversando un uragano di fuoco! Comunque tutta la zona ha per me un'attrazione particolare: il rovescio del monte con le sue doline, il Coston dei Ponari e tutta la linea austriaca dei Campigoletti-Chiesa-Forno. Ogni volta è una scoperta e una sensazione nuova e forte.
Roberto Graffiti
Associazione Storica Cimeetrincee - Socio Fondatore n.3
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La guerra è il massacro di persone che non si conoscono, per conto di persone che si conoscono ma non si massacrano
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18/11/2008 20:52
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Post: 636
Registrato il: 14/07/2006
Mi sono sempre chiesto l'effetto del "sonoro", al di là delle immagini.
Qualche foto di guerra una certa idea la può rendere, poi con la II GM sono arrivati anche i filmati, ma credo che nessuno mai abbia "sperimentato" l'effetto dell'audio.

Per quanto mi riguarda ricorderò sempre l'impressione profonda provata andando alla prima italiana di "Salvate il Soldato Ryan" alla Mostra del cinema di Venezia (dove l'audio al Palagalileo era curato "personalmente" da Spielberg che prima dell'inizio verificava le casse!) e vi assicuro che è molto al di là di quello che si può provare anche con un Dolby Surround.
Non sono mai riuscito ad "applicare" le medesime sensazioni immaginando di essere parte vivente di quel dramma, e non solo uno spettatore.

Ciao

[Modificato da FlorianDimai 18/11/2008 20:53]
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... dev'essere stato come prendere d'assalto il cielo (H. G. Wells, descrivendo la Guerra sulle Dolomiti)
::: (Socio ASCeT Tessera N. 20/2007) :::
18/11/2008 21:58
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Post: 119
Registrato il: 27/08/2007
ciao,

propri in questi giorni con l'amico Mauro A. e anche con un collega in ufficio abbiamo trattato questo "strano" argomento...

personalmente ogni elemento trincee, iscrizione, caverna o altro mi trasmette una sensazione particolare mi sembra di vivere in un flash-back della grande guerra...
sarà perchè ci abito a soli 200 mt ma il sacrario di redipuglia con la sua maestosit. con tutti quei nomi e quel PRESENTE mi danno una commozione particolare!

ogni sera alle 17.00 sento il silenzio e nelle giornate di vento è il "suono del riposo" è ancora più forte ed inevitabile è il pensiero che corre al sacrificio dei soldati! ho 100.000 valorosi per "vicini" di casa ( mi si passi il termine)!

Parlo a chi ha visitato il sacrario e l'emozione che gli ha dato...immaginate di vivere quell'emozione quotidinamente....

non si può che nutrire rispetto e fare una preghiera per le loro anime!

poi il destino ha fatto il suo corso...mio bisnonno ha combattuto sul san michele, sul carso di comeno e oggi io per chi sa quale ragione mi ritrovo a lavorare a pochi passi da questi posti...e sono venuto a Fogliano da Trieste inseguendo l'amore per una ragazza che è la mia attuale compagna...bè il suo bisnonno nel maggio del 1917 essendo nato in territorio austriaco e combattento con quella divisa si è trovato di fronte il mio bisnonno nello stesso posto e nello stesso tempo:

carso di comeno maggio 1917!

ieri i nostri bisnonni si confrontavano in battaglia oggi noi viviamo insieme in pace....bello a volte il destino...

un saluto a tutti.... [SM=g7285]
FEDERICO

@@@@@@@@@@@@@@
Non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspetti
20/11/2008 13:46
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Post: 129
Registrato il: 20/01/2008
Personalmente dico Corno Battisti e il Pasubio, due luoghi davvero unici e pieni di storia (ma devo visitare ancora moltissimi posti della grande guerra)
21/11/2008 10:29
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Registrato il: 17/10/2008
sensazioni
vedo con piacere che l'argomento appassiona, e noto come il Pasubio sia citato spesso...
Alcuni si "immedesimano", altri "pensano a come era"; ma le sensazioni che lasciano il segno non sono quelle dettate dalla suggestione, ma quelle che ci prendono all'improvviso senza motivo e che non ci sappiamo spiegare.
Seguitiamo a parlarne se vi va!
21/11/2008 11:56
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Post: 47
Registrato il: 09/08/2004
sensazioni
Ciao a tutti.
sono contento che l'argomento appassioni ma credo sia normale per gli amici di cimeetrincee riflettere su queste sensazioni/emozioni che si provano.
Il Pasubio viene citato spesso è vero ma credo abbia qualcosa di particolare.
come è stato detto da qualcuno essere all'interno delle gallerie e spegnere la luce della pila fa venire i brividi. Il buio (quello vero a cui non siamo più abitutati) e il silenzio sono indescrivibili.
In altri posti invece si pensa istintivamente a quello che hanno vissuto i soldati o a come ci saremmo comportati noi. Non mi vergogno a dire che salendo al Col di Lana mi sono scoperto a pensare "forse anche tu avresti disertato mandato all'assalto con la neve, in salita sui costoni ripidissimi"
Mauro
22/11/2008 19:54
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Post: 513
Registrato il: 06/03/2006
Ciao..
Sicuramente il Col di Lana è il posto che mi ha toccato di più..
ogni volta che tocco cima Lana mi tremano le gambe al solo immedesimarsi in quei soldati che avevao ricevuto l'ordine di "resistere ad ogni costo" ben sapendo che da li a poco sarebbero saltati in aria...
ma anche quando ci si sposta verso cima Sief le sensazioni sono tante....li gli italiani dovevano attaccare quasi in fila indiana..
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Danilo
Socio ASCeT Tessera N. 27
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