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Cimex lectularius: Come comportarsi in caso d'infestazione (percorso didattico)

Ultimo Aggiornamento: 11/07/2019 23:51
28/05/2011 11:28
 
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Di nuovo, molto esauriente. Grazie.

Allora...


è molto probabile, date le mie punture (sono quindici sull'avambraccio destro, molto ravvicinate, a formare quasi una costellazione, e quattro sul braccio sinistro) che attraverso i borsoni che la mia ragazza aveva portato dalla casa infestata possano essersi insinuati questi simpatici amici;


Le punture non hanno MAI validità diagnostica: ci sono mille cose che possono causare sintomi praticamente indistinguibili dalle punture di cimice. Tutti i maggiori esperti mondiali concordano su questo.


ha invece escluso i libri (molto improbabile, ma non impossibile, dice)


Mi chiedo su quali basi abbia potuto dire una cosa del genere. Le cimici si rifugiano nei libri (e nello spazio tra libro e muro) molto spesso, soprattutto se i suddetti libri sono in prossimità del letto. Possibile, quindi, e per nulla improbabile.


ha tenuto in gran considerazione la borsa che lei portava qui.



La borsa è stata solo il "taxi" usato dalle cimici per viaggiare (ammesso l'abbiano fatto). Al momento attuale è irrilevante, a meno che tu non la tenga fissa sotto il letto... [SM=x1835165]


ha fatto una rapida (potranno essere stati non più di venti minuti) ispezione del locale



Rapidissima, in effetti... ha perlomeno usato una torcia elettrica e un qualche ferro sottile e piatto per frugare nelle fessure?


ha subito concentrato l'attenzione sul letto, alzando le lenzuola e guardando quindi il materasso, soprattutto sui cordoni che congiungono gli angoli: li ha alzati e ha visto bene se presentavano tracce (ho un materasso abbastanza nuovo, si presenta come una struttura uniforme, senza grosse cuciture e cerniere); ha poi ispezionato la struttura in ferro: considera che la struttura è come ti dicevo molto spartana, ovvero è costituita da una base di ferro concava all'interno della quale sono posizionati i buchi che accolgono le doghe in legno, base che poggia su quattro gambe in ferro vuote al loro interno; premesso che vi avevo passato il vaporetto il giorno prima per dare una pulita generale e non avevo trovato niente, anche il tipo della disinfestazione mi dice, una volta finito di controllare tutto il letto, che non sono presenti tracce ematiche o residui fecali, né si vedono cimici. ispeziona velocemente il comodino, e non trova né dietro né sotto traccia di cimici.va all'armadio (avevo messo dei giornali a fare spessore per evitare che uscissero da sotto, ti ho detto mi sembra che l'armadio è ricavato nel muro ed è chiuso da due ante che sembrano una vera e propria porta) e qui considera soprattutto le strutture in legno che reggono le mensole dell'armadio, ma in maniera molto superficiale: niente anche qui.



Quadri? Battiscopa? Prese elettriche? Non li ha controllati?


mi dice che non ci sono tracce evidenti, ma crede che le cimici ci siano perché presento i sintomi sulle mie braccia



Una ventina di "punture" presuppone un numero tendenzialmente maggiore di cimici presenti, le quali non possono non lasciare tracce evidenti... persino una sola cimice lascia tracce visibili nel giro di qualche giorno... [SM=x1835165]
E, come ho già detto, le punture non sono un sintomo diagnostico determinante.


forte del percorso didattico, se non fosse necessaria una ispezione più accurata: mi dice che l'ispezione la fa quando interviene, per cercare i punti in cui intervenire.ma le cimici allora ci sono o no?mi dice che è probabile, perché c'è stato un borsone per qualche giorno e perché se le neanidi sono in qualche presa o in qualche fessurina è difficile che si vedano



"Probabile" è un giudizio inaccettabile: le cimici ci sono o non ci sono. Se sono in una presa o in una fessurina, un bravo tecnico le deve trovare.


allora come dovrei agire?mi risponde che lui farebbe la disinfestazione, procedendo così: si fa un lavoro di ricerca dei possibili punti di annidamento, in maniera molto meticolosa, e si interviene in tutta la stanza con un procedimento sinergico di non ho capito bene quali sostanze, una sorta di lavoro preliminare, e poi si passa a spruzzare il microcapsulato che contiene il veleno nelle capsule, in modo tale che il lento rilascio faccia si che la cimice, venendo a contatto con la capsula, muoia dopo qualche tempo.dopo aver passato il microcapsulato


Magari sono io che sono un po' sofistico, ma mi sfugge completamente il senso di fare una ispezione accurata per trovare tutti i punti di annidamento, per poi trattare comunque tutta la stanza...
Il procedimento "sinergico" consiste semplicemente nell'utilizzare insieme due principi attivi con proprietà diverse, generalmente uno snidante ed uno residuale.
Al di là del fatto che utilizzare "snidanti" per le cimici è estremamente rischioso (se ci sono, tendono a migrare verso altre posizioni), viene da domandarsi come mai, oltre al residuale, vglia utilizzare anche il microincapsulato. Sono infatti prodotti che lavorano sostanzialmente nello stesso modo, rimanendo "di presidio" per un periodo pittosto lungo (settimane).
Tralasciando che "verniciare" la stanza in cui si dorme con tre molecole insetticide diverse non mi pare questa idea felicissima dal punto di vista della salute, tutto il discorso che ti han fatto sulle "capsule" e sulla loro efficacia è decisamente da ridimensionare.
E' tutto vero finchè ci si riferisce ad insetti che utilizzano l'apparato boccale per pulirsi corpo zampe e antenne (ingeriscono le microcaspule e rimangono intossicati), ma è molto (molto) meno vero nel caso delle cimici che, al contrario, utilizzano le zampe per "spazzolare" il loro stiletto e non ingeriscono quindi nulla. Inoltre hanno l'esoscheletro rivestito da uno strato di sostanze cerose che rendono difficile l'assorbimento del prodotto per semplice contatto.
In teoria il discorso "tecnico" del disinfestatore non fa una grinza, in pratica non funziona così. E' un approccio che ho sperimentato anch'io nelle mie prime battaglie contro le cimici, ma che ho abbandonato da anni in quanto, appunto, troppo spesso non funziona come dovrebbe.
Per non dir del fatto che le cimici possono spesso essere resistenti agli insetticidi di impiego comune. [SM=x1835165]
Come ho scritto recentemente ad un altro utente, gli americani definiscono questo modo di lavorare "Spray & Prey" e, ribadisco, non è un complimento.


dopo aver passato il microcapsulato, lui farebbe arieggiare la stanza per un giorno (quindi l'accesso mi sarebbe precluso per un giorno) e dopo potrei tornare a svolgere la mia vita nella stanza.


L'arieggiamento, in realtà, serve soltanto ad attenuare l'odore dei solventi e dei principi attivi, che è talvolta assai poco simpatico (e che, in una certa misura, rimarrà comunque per un po').
Dopodichè svolgerai la tua vita in una camera ben impregnata di insetticida... [SM=x1835164]


il procedimento va ripetuto dopo 12 giorni e costa 500 euro per la stanza mia e quella di twodapade, che tratterebbe in via precauzionale.



12 giorni dev'essere la media per difetto tra i valori consigliati (10-15 gg)... [SM=x1835166]
Beh, a mio modo di vedere le tratterebbero comunque entrambe in via precauzionale, considerando che le cimici mica le han trovate... [SM=x1835165]

Dal punto di vista deontologico, questo discorso è inaccettabile.
Provo a fare un paragone sgradevole ma efficace:


"Allora, dottore, ho il cancro?"
"Guardi, francamente non saprei dirglielo, ma le prescrivo comunque un bel paio di cicli di chemioterapia, che non si sa mai..."




prima dell'operazione andrebbero lavati i vestiti in lavanderia, per sgombrare l'armadio più che altro, e il materasso una volta spruzzato andrebbe imballato o imbustato.



I vestiti, se necessario (e di norma non lo è) si lavano a 60°C. L'idea di spruzzare insetticida sul materasso è da pazzi, soprattutto se poi viene "imbustato". Se ci pensi bene, è del tutto illogico.


non mi ha detto niente dei libri, né di altro, anche se mi ha detto che mi avrebbe spiegato meglio solo in vista di un effettivo intervento.


Sui libri niente poteva dirti, perchè l'unica soluzione (nel caso siano interessati dal fenomeno) è quella di metterli in freezer (meglio ancora in un congelatore) per un certo periodo di tempo. Alcuni possono essere semplicente ispezionati, ma per altri non c'è alternativa. Dipende dallo stato di conservazione, dal tipo di rilegatura, etc.


ma l'azoto liquido (su cui grazie a te, effeci, sono documentato)?mi risponde che è efficace, ma se sfugge un uovo si sarebbe punto e daccapo, quindi chi fa con l'azoto poi deve comunque passare il microcapsulato, in modo tale che gli individui delle uova schiuse muoiano per il contatto con quest'ultimo agente disinfestante.



Questa è quella che definisco una "cazzata limpida". Di norma chi lavora con l'azoto lo utilizza proprio perchè non è previsto l'impiego di insetticidi e si parla appunto di "disinfestazione ecologica"... il prezzo che ti hanno proposto è comunque piuttosto elevato.

L'obiezione del "se sfugge un solo uovo" è sensata (ma uno solo è un po' poco, per i ben noti motivi [SM=x1835164] ) ed è strettamente dipendente dall'abilità dell'operatore.

Sempre in merito all'azoto devo fare una precisazione.
Nonostante sia stato uno dei primi sostenitori di questo metodo (e ne difenda tutt'ora l'efficacia), l'ho praticamente messo a riposo da almeno due anni.
Non perchè non funzioni, ma semplicemente perchè è troppo costoso e difficile da gestire (attrezzatura ingombrante e pesante, problemi di approvvigionamento, impossibilità di stoccaggio, etc).
Tutte cose che vanno ad influire sulla mia operatività e, quel che è peggio, sui costi finali per il cliente.
Ragion per cui nell'ultimo biennio ho utilizzato esclusivamente vapore secco saturo surriscaldato, che consente di ottenere comunque ottimi risultati a costi decisamente inferiori.
Sul sito ancora non ne parlo per il semplice motivo che non ho il tempo materiale per fare gli aggiornamenti (passo troppo tempo a rispondere sui forum... [SM=x1835168] ), ma se cerchi su youtube ci sono un paio di video al riguardo.
Fine della precisazione. [SM=g27985]

Tornando al tuo problema, io aspetterei di vedere se le punture si ripetono e, nel caso, con quale periodicità. Finchè non si è del tutto certi di avere un problema, è bene non fare assolutamente nulla.

Ho scritto anch'io un romanzo... chiedo venia... [SM=g27995]














[Modificato da EffeCi61 28/05/2011 11:30]
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Dubito, ergo sum

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