| | | | Post: 222 | Utente Junior | | OFFLINE | |
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14/12/2010 21:13 | |
Un piccolo viaggio nel vostro subconscio ... Immaginate di svegliarvi un giorno ...
... E di non essere in casa vostra. Vi trovate in una stanza chiusa, senza finestre. La porta è chiusa, ma non vi è niente di minaccioso, o altro. C'è un frigorifero, uno stereo e diversi CD.
E, infine, c'è una macchina da scrivere.
In uno strano miscuglio tra un film horror e il vostro peggior incubo, vi ritrovate seduta, libera di girare per la stanza, ma non di scappare.
C'è cibo e acqua, un piccolo bagno. Non vogliono farvi morire.
E, allora, cosa ci fate in questo strano posto?
Sulla macchina da scrivere, solo un foglietto.
"Scrivi" vi leggete sopra.
Cosa fareste?
Come vi sentireste?
E, cosa più importante, cosa scrivereste?
Non è nulla, se non un piccolo modo di indagare nel proprio subconscio u.u [Modificato da Misery13. 14/12/2010 21:14] Le mie storie| TUMBLR
Sono uno strano animale che va continuamente in overdose di telefilm, fluff, canon. So scrivere bene solo le drabble, perché sono pigra.
E poi boh, basta.
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| | | | Post: 47 | Utente Junior | | OFFLINE | |
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14/12/2010 21:24 | |
Beeeeeello!! *.*
Cosa fareste?
Andre a guardare che cd ci sono, aprirei il frigo e indem. Inizierei a tastere tutte le pareti per cercare un'altra uscita, poi metterei su un cd e passerei un'ora buona ad ascoltare musica. Aprirei il frigo e ne prenderei un po' d'acqua. Spegnerei la musica e mi mettere a scrivere.
Come vi sentireste?
Incuriosita, spaventata e in trappola.
Cosa scrivereste?
Scriverei una storia dove probabilmete la o il protagonista principale si ritrova ingabbiato in una situazione/luogo, sul genere introspettivo.
Una fiaba. Qualche non-sense cantilenante e una filastrocca in rima!
Ma... cosa rappresenta la stanza? E come si analizza? :) |
| | | | Post: 184 | Utente Junior | | OFFLINE |
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14/12/2010 22:13 | |
Wow!
Domanda interessantissima... Ti rispondo, a patto che domani non mi mandi l'Enigmista a casa!
Cosa farei? Sicuramente, per prima cosa osserverei la stanza: i colori delle pareti, lo sporco del pavimento, cercherei di scoprire il più possibile sul luogo in cui mi trovo al fine di tracciare un profilo psicologico di chi mi ha rinchiusa lì. Da questo continuo pensare -perchè sono certa che sarebbe esattamente ciò che farei- di sicuro mi verrebbe in mente di scrivere un thriller.
Come mi sentirei? Non così male, in realtà. Nella stanza c'è tutto ciò di cui ho bisogno, e questo vuol dire che non sono in pericolo di vita. Quindi non mi preoccuperei troppo, nè mi sentirei in trappola, perchè preferisco i luoghi chiusi a quelli aperti (ci sono meno cose da analizzare e, quindi, da temere).
Cosa scriverei? Penserei ad una di quelle storie in cui la protagonista, possibilmente psichiatra, ha cercato la verità per tutto il tempo, tentando di capire come e perchè è stata rinchiusa in un determinato luogo... Per poi arrivare alla soluzione che è lei la pazza, e che la chiave della stanza è sempre stata nella sua tasca. Lo scopo? Guarire. Praticamente, scrivendo la sua storia la protagonista finisce per analizzare se stessa ed arrivare alla soluzione dei suoi problemi, che una volta realizzati ed accettati, svaniscono. Così lei guarisce
Ora penserai che sono matta! |
| | | | Post: 898 | Utente Senior | | OFFLINE |
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14/12/2010 22:22 | |
lirinuccia, 14/12/2010 22.13:
Wow!
Domanda interessantissima... Ti rispondo, a patto che domani non mi mandi l'Enigmista a casa!
Cosa farei? Sicuramente, per prima cosa osserverei la stanza: i colori delle pareti, lo sporco del pavimento, cercherei di scoprire il più possibile sul luogo in cui mi trovo al fine di tracciare un profilo psicologico di chi mi ha rinchiusa lì. Da questo continuo pensare -perchè sono certa che sarebbe esattamente ciò che farei- di sicuro mi verrebbe in mente di scrivere un thriller.
Come mi sentirei? Non così male, in realtà. Nella stanza c'è tutto ciò di cui ho bisogno, e questo vuol dire che non sono in pericolo di vita. Quindi non mi preoccuperei troppo, nè mi sentirei in trappola, perchè preferisco i luoghi chiusi a quelli aperti (ci sono meno cose da analizzare e, quindi, da temere).
Cosa scriverei? Penserei ad una di quelle storie in cui la protagonista, possibilmente psichiatra, ha cercato la verità per tutto il tempo, tentando di capire come e perchè è stata rinchiusa in un determinato luogo... Per poi arrivare alla soluzione che è lei la pazza, e che la chiave della stanza è sempre stata nella sua tasca. Lo scopo? Guarire. Praticamente, scrivendo la sua storia la protagonista finisce per analizzare se stessa ed arrivare alla soluzione dei suoi problemi, che una volta realizzati ed accettati, svaniscono. Così lei guarisce
Ora penserai che sono matta!
Ed invece è una cosa normale. Secondo me tutti quelli che scrivono passano questa fase. Ci sto facendo caso anche io.
In quella stanza però io mi comporterei in modo differente. se mi dessero un aspirapolvere, o se solo potessi camminare velocemente da una parte all'altra della stanza senza meta, allora si che le idee mi verrebbero. La mia fortuna è che poi le idee non svaniscono.
I'm a PLOTTER. This does means i can write well when i have already planned the whole story/fiction, and when i already know characters and settings.
I vaccini causano il cancro ai gatti. Pensaci, prima di vaccinare il tuo!
- Il Vero Conservatore si guarda bene dal confondersi con i reazionari, i retrogradi, i tradizionalisti, i nostalgici; perché il Vero Conservatore intende “continuare mantenendo”, e non tornare indietro e rifare esperienze fallite. (Manifesto dei Conservatori)
- Che il sultano mantenga le tradizioni nella propria terra, ma non tenti di imporle ad altri regnanti. (Vlad Țepeș)
- Non si deve giudicare ciò che non si conosce. Ma una volta acquisita la conoscenza, non siamo obbligati a giudicare in positivo. (Ali - NORDLYS - Sacco) |
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15/12/2010 14:02 | |
Tutte interessanti queste risposte =)
L'idea del thriller psicologico mi pare perfetta, ma anche il Nonsense ... **
Personalmente la stanza può rappresentare di tutto, e per ognuno è qualcosa di diverso. Per quanto sembri strano, per rappresenta libertà, comunque. E tempo. |
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15/12/2010 14:02 | |
Tutte interessanti queste risposte =)
L'idea del thriller psicologico mi pare perfetta, ma anche il Nonsense ... **
Personalmente la stanza può rappresentare di tutto, e per ognuno è qualcosa di diverso. Per quanto sembri strano, per rappresenta libertà, comunque. E tempo. |
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15/12/2010 14:03 | |
Tutte interessanti queste risposte =)
L'idea del thriller psicologico mi pare perfetta, ma anche il Nonsense ... **
Personalmente la stanza può rappresentare di tutto, e per ognuno è qualcosa di diverso. Per quanto sembri strano, per rappresenta libertà, comunque. E tempo. |
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15/12/2010 14:04 | |
Perdonate le 1000 risposte uguali u.u |
| | | | Post: 2.378 | Utente Veteran | Moderatore Temporaneo | | OFFLINE | |
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15/12/2010 21:10 | |
Aggiungete nella stanza un letto o almeno una brandina e un paio di coperte - non ho più l'età per dormire per terra - e ditemi solo dove devo firmare per rendere questo sogno realtà. Sono mesi che non riesco a scrivere nemmeno una riga, soffocata come sono dal lavoro e dagli impegni di famiglia, perciò passare un po' di tempo in santa pace col solo obbligo di scrivere qualcosa mi sembrerebbe una specie di miracolo. Non soffro di claustrofobia, quindi problemi non ce ne sarebbero. Ecco, dovrebbero solo garantirmi che mentre io sto felicemente sequestrata, le persone il cui benessere dipende da me siano adeguatamente seguite, se no mi angustierei. Non so che cosa scriverei, ma penso un giallo con una bella trama intricata, tanto il tempo per rifletterci ci sarebbe, no? |
| | | | Post: 1.047 | Utente Veteran | | OFFLINE |
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15/12/2010 21:34 | |
Cosa scriverei? Penserei ad una di quelle storie in cui la protagonista, possibilmente psichiatra, ha cercato la verità per tutto il tempo, tentando di capire come e perchè è stata rinchiusa in un determinato luogo... Per poi arrivare alla soluzione che è lei la pazza, e che la chiave della stanza è sempre stata nella sua tasca. Lo scopo? Guarire. Praticamente, scrivendo la sua storia la protagonista finisce per analizzare se stessa ed arrivare alla soluzione dei suoi problemi, che una volta realizzati ed accettati, svaniscono. Così lei guarisce
Gran bella idea. Così bella che varrebbe la pena di provare a realizzarla anche senza che nessuno ci abbia rinchiusi nella stanza.
Oppure si potrebbe costruire una storia surreale di una persona che, chiusa in una stanza, scrive di una persona che scrive chiusa in una stanza e anche quello che questa persona scrive, in un gioco di scatole cinesi. Una cosa un po' alla Paprika (l'anime), ma con gli scritti al posto dei sogni, in cui l'ultimo scritto ricorda la situazione del primo in una specie di ciclo.
MaxT
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| | | | Post: 2.239 | Utente Veteran | Imperatrice dei Pigri: quel che posso far domani, non farò oggi! | | OFFLINE |
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15/12/2010 22:46 | |
Cosa fareste?
Impazzieri di paura, come minimo.
Non so, io se venissi sequestrata e chiusa in una stanza, con mille comfort ma nessuno con cui parlare, né un perché... io impazzirei.
Dite quello che volete ma, anche se non sono affatto una fifona, l'idea di essere stata sequestrata è terribile. Probabilmente mi metterei a gridare e a piangere.
Questo sul piano reale.
Se si trattasse invece di un Reality, tipo un Grande Fratello versione Grande Scrittore Solitario, immagino che studierei ben bene l'ambiente, mangerei, berrei e dormirei, sperando di svegliarmi fuori da lì... ok, ok, questo è uguale a prima.
Immagino che fuarderei la stanza e poi mangerei e berrei.
Una capatina al bagno è fondamentale.
Poi mi stendo sul letto e comincierei a delineare una trama nella mia testa.
Come vi sentireste?
Terrorizzata, impaurita, desidererei uscire da lì al più presto... soprattutto andrei nel panico. E cercherei un modo di scappare, anche prendendo a capocciate le pareti...
Non scherzo. ne andrebbe della mia sanità mentale.
Questo sempre se accadesse nella realtà.
Nel caso del reality Grande Scrittore Soliario... beh, mi sentirei bene all'inizio, sempre più provata successivamente.
Probabilmente andrei in paranoia. Non scherzo, di nuovo. Sarebbe come se stessi conducendo un test per una missione per andare su Marte, costretta in isolamento per cinquecento giorni.
Senza avere notizie del mondo esterno? Senza vedere nessuno? Paranoia, paranoia, Paranoia.
Io non sono una grande compagnia per me stessa xD
E, cosa più importante, cosa scrivereste?
Nel caso della vita reale, mi limiterei a scrivere biglietti di richieste di aiuto.
Poi potrei anche prendere in considerazione l'idea di scrivere un diario della mia "clausura", ci andrebbe di mezzo mezza mia vita e finirei per scrivere la mia autobiografia.
Per passare il tempo, prima di diventare pazza [so che diventerei pazza!]
Nel caso del reality... beh, non so proprio. Scriverei mille cose, ma nessuna andrebbe finita.
Non avendo stimoli, io non sarei capace di produrre nulla. Tranne, appunto, un'autobiografia.
Non sono stata molto esaustiva, vero?
[Modificato da Erena-chan 15/12/2010 22:48] Erena "Posso avere una Proroga?"-chan |
| | | | Post: 184 | Utente Junior | | OFFLINE |
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16/12/2010 12:00 | |
MaxT.M, 15/12/2010 21.34:
Cosa scriverei? Penserei ad una di quelle storie in cui la protagonista, possibilmente psichiatra, ha cercato la verità per tutto il tempo, tentando di capire come e perchè è stata rinchiusa in un determinato luogo... Per poi arrivare alla soluzione che è lei la pazza, e che la chiave della stanza è sempre stata nella sua tasca. Lo scopo? Guarire. Praticamente, scrivendo la sua storia la protagonista finisce per analizzare se stessa ed arrivare alla soluzione dei suoi problemi, che una volta realizzati ed accettati, svaniscono. Così lei guarisce
Gran bella idea. Così bella che varrebbe la pena di provare a realizzarla anche senza che nessuno ci abbia rinchiusi nella stanza.
Oppure si potrebbe costruire una storia surreale di una persona che, chiusa in una stanza, scrive di una persona che scrive chiusa in una stanza e anche quello che questa persona scrive, in un gioco di scatole cinesi. Una cosa un po' alla Paprika (l'anime), ma con gli scritti al posto dei sogni, in cui l'ultimo scritto ricorda la situazione del primo in una specie di ciclo.
MaxT
Mi fa piacere che l'idea ti intrighi
Chi lo sa? Magari un giorno scriverò davvero una storia del genere. Solitamente sono attratta in modo malato dai film e dai libri contorti; principalmente, perchè adoro scervellarmi per scoprire come stanno le cose in realtà.
Intanto, visto che non conosco Paprika, vorrei chiederti se si trovano le puntate in streaming |
| | | | Post: 558 | Utente Senior | | OFFLINE |
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16/12/2010 17:26 | |
Prima di tutto penso di avere una fan pazza furiosa e mi sento spaventato ma anche lusingato.
Nell'ordine, mi faccio la doccia, mangio qualcosa e bevo, poi mi metto ad ascoltare musica e mi faccio film mentali finché non mi viene in mente qualcosa di buono da far leggere agli altri.
A seconda dell'umore del momento, scelgo musica diversa e le immagini si avvicendano in storie, come se fosse un videoclip. I più evocativi sono i Linkin Park, non so perché (non sono neanche particolarmente fan), ma la loro musica si presta tantissimo.
Mi metto alla macchina da scrivere e comincio a battere qualcosa, ma non posso dire se sarà qualcosa di spaventoso solo perché sono rinchiusa in una stanza. Ho sviluppato una tale avversione per la scuola che il solo fatto di trovarmi rinchiusa in una stanza con bagno, musica e cibo e macchina da scrivere mi fa stare bene. Mi mancherebbe la play station e internet. Impazzirei ma scriverei tantissimo. --------------------------
http://giovanimentitraviate.blogspot.com
LE MIE STORIE
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=14804
Il 92% dei teenagers ascolta musica Rap o Hip Hop.
Solo l'8% dei ragazzi ascolta musica Rock o Punk.
Inserisci questa frase nella tua firma se sei fra questo 8%!!!
Mi domando chi definì l'uomo un animale ragionevole. È la definizione più temeraria che conosca. L'uomo ha molte caratteristiche ma non è ragionevole.
[Oscar Wilde]
IMPERATRICE DEMOCRATICAMENTE ELETTA DELLO YAOI SARDO
(che è più perverso degli altri)
LEGA VAMPIRO MERIDIONALE
(succhia anche le rape)
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| | | | Post: 1.047 | Utente Veteran | | OFFLINE |
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16/12/2010 17:29 | |
Mi fa piacere che l'idea ti intrighi
Chi lo sa? Magari un giorno scriverò davvero una storia del genere. Solitamente sono attratta in modo malato dai film e dai libri contorti; principalmente, perchè adoro scervellarmi per scoprire come stanno le cose in realtà.
Intanto, visto che non conosco Paprika, vorrei chiederti se si trovano le puntate in streaming
Sinceramente non so se si trova in streaming, penso di sì. Il mio l'ho acquistato. Da parte mia ho una connessione piuttosto lenta, per cui non posso guardare cartoni in streaming (purtroppo).
Comunque te lo consiglio caldamente, visto anche che la protagonista è una psicologa che perde il contatto con la realtà, come nella tua idea.
MaxT |
| | | | Post: 345 | Utente Senior | | OFFLINE |
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17/12/2010 15:10 | |
Sicuramente sarei terrorizzata!
Forse, dopo aver cercato e ricercato di fuggire, mi accorgerei del foglietto e della macchina da scrivere!
Sicuramente controllerei anche la presenza di telecamera a circuito chiuso (sono sicura che ci sono! ^^).
Cosa scriverei?
Sinceramente non lo so con certezza, ma probabilmente una storia che tratta quello che stavo vivendo: una ragazza che si ritrova chiusa in una stanza da cui non può uscire, con cibo e acqua.
Sarebbe una storia molto introspettiva, concentrata sui sentimenti di lei. E sicuramente a lieto fine!
Ciò che più mi spaventa però, sarebbe la solitudine!
Se con me in quella stanza ci fosse stato qualcun altro (possibilmente che conosco e niente psicopatici!) la vivrei meglio! [Modificato da _ /missy/ _ 17/12/2010 15:11] |
| | | | Post: 230 | Utente Junior | | OFFLINE |
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17/12/2010 19:07 | |
Come mi sentirei? Molto probabilmente spaventata. Sicuramente in trappola. Molto sicuramente incazzata nera.
Cosa scriverei?
Redrum redrum redrum...
O qualsiasi boiata anche senza senso. Basterebbe riempire il foglio.
Cosa farei?
Quando il tizio che mi ha rapita entra nella stanza per leggere, gli taglierei la gola con uno dei cd, gli fregherei il portafogli, con i suoi soldi assumerei un investigatore per trovare i suoi complici e li rinchiuderei io. In una colata di calcestruzzo. Insieme alle loro famiglie, cani, canarini e castori.
Non potrei mai morire per quello in cui credo. Potrei essermi sbagliato.
(Bertrand Russell)
“In leale duello ti ucciderei!”
“Così non è che mi incoraggi a combattere lealmente, no?”
(Jack Sparrow, La Maledizione della Prima Luna)
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| | | | Post: 184 | Utente Junior | | OFFLINE |
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17/12/2010 19:26 | |
Solitaire11, 17/12/2010 19.07:
Come mi sentirei? Molto probabilmente spaventata. Sicuramente in trappola. Molto sicuramente incazzata nera.
Cosa scriverei?
Redrum redrum redrum...
O qualsiasi boiata anche senza senso. Basterebbe riempire il foglio.
Cosa farei?
Quando il tizio che mi ha rapita entra nella stanza per leggere, gli taglierei la gola con uno dei cd, gli fregherei il portafogli, con i suoi soldi assumerei un investigatore per trovare i suoi complici e li rinchiuderei io. In una colata di calcestruzzo. Insieme alle loro famiglie, cani, canarini e castori.
No! Gli animali no!!! |
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19/12/2010 14:04 | |
Io?
Avrei un attacco di panico. :(
Mettimi almeno una finestra :( |
| | | | Post: 79 | Utente Junior | http://i52.tinypic.com/keu7pd.gif | | OFFLINE | |
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20/12/2010 13:47 | |
Il solo pensiero mi fa mancare l'aria, soffro di claustrofobia
ma a pensarci bene penso che prima finirei nel panico totale
poi mangerei dei dolci
poi disegnerei una finestra anche con della salsa, sul pavimento
solo per avere almeno l'idea di una finestra
e poi mi metterei in un angolino a scrivere di luoghi lontani e pieni di pericoli, perché la stanza è troppo noiosa e grigia.
Mi sento un idiota [/IMG]
...Il Tuo dolore è il Mio dolore...
...Non importa se nessuno ci capisce...
...Possiamo vivere bastando a Noi stessi...(host club)
...l'amore non è cosa per me...
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| | | | Post: 394 | Utente Senior | | OFFLINE |
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21/12/2010 10:47 | |
Premetto che io sono una persona calma, ma se mi tolgono la libertà o mi sento soffocato da qualcosa/qualcuno non ragiono più e mi monta un'ira dentro che, pensandoci ora da tranquillo, mi atterrisce. Per davvero, quindi sarebbe pericoloso per l'incolumità di un eventuale organizzatore farmi partecipare a mia insaputa a questo gioco.
Lo stesso se fosse uno scherzo organizzato da amici (smetterebbero di essere tali), fans, amanti, ecc ecc.
Cosa fareste?
Proverei ad uscire, cercando porte e passaggi segreti. Visto che cibo ed acqua ci sono, proverei anche a cercare di comunicare con l'esterno.
Come vi sentireste?
Nell'ordine di tempo: disorientato, incuriosito, impaurito, terrorizzato, spaventato, infastidito, arrabbiato, furioso.
Cosa scrivereste?
Le mie ultime volontà ed una breve nota sintetica dei giorni che vi ho passato, in modo che se qualcuno recupererà le mie spoglie saprà cosa mi è successo.
Inoltre, grazie all'odio che avrei in corpo tornerei come Revenant e strozzerei l'organizzatore a morte. Morirebbe soffocato in preda al terrore. Che bello!
PS: il Revenant è un non-morto del D&D
PPS: se è un modo per scegliere eventuali partecipanti a questo giochino/reality, NON sceglietemi. E' per il vostro bene :)
[Modificato da Macross 21/12/2010 10:51] |
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