Come si scrivono le storie a capitolo unico?

Sono il mio punto debole. Forse sarà perchè ho sempre mirato a scrivere storie lunghe, e quindi mi sono sempre trovata bene a scrivere storie di almeno 15 pagine. Ora, le storie brevi che intendo sono quelle storie che si scrivono in una paginetta o due, ma anche meno.
A volte però mi vien voglia di scriverle (anche perchè non va bene fossilizzarsi su un solo genere o si diventa noiosi). Ne ho anche scritte due, solo che per quante revisioni faccia, non so proprio in che modo vanno scritti questi racconti. Qualche esperto di one-shot o che è abituato a scrivere storie di un solo capitolo può darmi qualche suggerimento?

beh io sono più che altro una oneshottista (che termine orrendo!), anche se ho scritto anche alcune long, quindi provo a darti qualche consiglio prendendo ad esempio me stessa.
Devi tener presente innanzitutto che i tempi sono molto meno dilatati, quindi devi cercare di inserire descrizioni e stati d'animo senza però dilungarti troppo, devi essere concisa e arrivare dritta al cuore della vicenda. Di solito io scrivo una scena, quindi non presento i personaggi o altro, se è una fanfiction con pg conosciuti il lettore già sa di chi si parla, se sono pg originali, beh allora il lettore potrà conoscere solo limitatamente il personaggio attraverso i suoi pensieri e le sue azioni in QUEL PRECISO MOMENTO, come se io in qualche modo lo spiassi in una situazione della sua vita. Ti consiglio quindi di vedere la one shot più come un'istantanea che come una vera e propria storia con inizio, svolgimento e fine, lascia un po' di mistero e non svelare tutto perchè altrimenti la cosa risulta troppo veloce e forzata.
Spero di esserti stata almeno un pochino d'aiuto!

Il trucco è solo uno: avere una trama che PUO' risolversi tutta in un capitolo.
Uno slice of life va benissimo, una romanticheria va benissimo... un thriller no, come non andrebbe bene un avventura o un fantascienza (parlo ovvimanete delle due paginette che ti sei prefissata. Quindic pagine, invece, permettono una prospettiva più ampia)

Casca a fagiolo questa discussione, essendo reduce dl mio primo tentativo (a quanto pare abbastanza ben riuscito, dato che ho ricevuto i complimenti di un'autrice che stimo molto) di flashfiction, ossia componimento con meno di 500 parole. Premetto che io scrivo, almeno per ora, esclusivamente su Sailor Moon (potrei allargare i miei orizzonti in un futuro, non si sa mai), si tratta quindi di personaggi abbastanza conosciuti, che non è necessario descrivere fisicamente. E infatti, quello che cerco di far venire fuori dalle mie one shot (o anche da quest'ultima flash) è generalmente un lato del carattere che voglio approfondire, descritto attraverso ricordi, pensieri, azioni o piccole scene di vita quotidiana oppure, un sentimento che la persona prova in quel preciso momento. Non c'è un modo per scrivere one-shot, in realtà, almeno secondo me: bisogna soltanto pensare ad una scena e poi averla in testa in maniera sempre più chiara.. mano a mano si aggiungeranno particolari, che tu lo voglia o no e la storia si scriverà da sola (per lo meno, è stato così con tutte le mie one shot)

Correttamente ti è stato già risposto che una storia che si risolve in una pagina o due non è solo una one-shot (che può benissimo estendersi su diverse migliaia di parole) ma è anche una one-shot molto particolare, insomma quello che in termini letterari credo si dica "racconto breve".
Ora, secondo la mia esperienza, quello che non può mancare in una storia così breve è l'effetto sorpresa. Io scrivo prevalentemente one-shot, dalle drabble a quelle che assomigliano più a un racconto lungo o un romanzo breve anche se pubblicando su internet spesso si dividono per comodità in più parti, e se nella one-shot in generale occorre concentrarsi su un insieme limitato di elementi, in quella molto breve occorre anche che ci sia un nucleo attorno cui ruota il tutto. Ma se questo "nucleo" viene svelato fin dall'inizio, la microstoria rischia di assomigliare al sunto di qualcosa, pertanto io di solito rigiro il tutto in modo che il lettore arrivi al succo della faccenda con un minimo di sorpresa. Insomma, cerco di fare in modo che quando arriva alla fine si dica "Ah, ecco dove voleva andare a parare questa qui!" invece di chiedersi "Tutto qui?"

Comunque le storie hanno la lunghezza che hanno. A volte si parte con l'idea di mettere assieme una flashfic e si finisce per scrivere una storia a capitoli, perché le cose crescono sotto le mani, come una torta che lieviti mostruosamente durante la cottura.