efp news 2021
EFP | Il tuo Account | Ultime Storie | Storie scelte del sito | Storie scelte del Forum | Siti Consigliati - Top Manga

EFP News
Contattate l'amministrazione - Contest - Regolamento Contest - Staff
Harry Potter - Anime e Manga - Originali - Film, Telefilm, Videogiochi - Multifandom
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Pensiero femminile e pensiero maschile

Ultimo Aggiornamento: 17/07/2011 14:22
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
Post: 898
Utente Senior
OFFLINE
15/07/2011 13:40
 
Quota

Ad una delle FF che seguo, c'è stata una critica in proposito del modo di pensare del protagonista, che è uomo, ma riflette sulle cose come se fosse una donna (La FF non è Yaoi e il protagonista è etero).

Quali sono le principali differenze tra pensiero maschile e femminile (quando una differenziazione c'è o è necessaria) ?

I'm a PLOTTER. This does means i can write well when i have already planned the whole story/fiction, and when i already know characters and settings.

I vaccini causano il cancro ai gatti. Pensaci, prima di vaccinare il tuo!
- Il Vero Conservatore si guarda bene dal confondersi con i reazionari, i retrogradi, i tradizionalisti, i nostalgici; perché il Vero Conservatore intende “continuare mantenendo”, e non tornare indietro e rifare esperienze fallite. (Manifesto dei Conservatori)
- Che il sultano mantenga le tradizioni nella propria terra, ma non tenti di imporle ad altri regnanti. (Vlad Țepeș)
- Non si deve giudicare ciò che non si conosce. Ma una volta acquisita la conoscenza, non siamo obbligati a giudicare in positivo. (Ali - NORDLYS - Sacco)
Post: 147
Utente Junior
OFFLINE
15/07/2011 14:44
 
Quota

Questo apagina su tv tropes è abbastanza interessante e tratta di come sono viste le differenze di genere nei media.
http://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Main/GenderDynamicsIndex

Poi,posto che non esiste un pensiero maschile o femminile universale (pur essendo vero che è stato dimostrato che il cervello maschile e quello femminile presentino delle differenze, e che gli ormoni, ma anche il nostro stesso corpo influenzino il nostro comportamento,queste discrepanze sono statistiche e non prendono in considerazione la complessità di un individuo) ma solo caratteristiche che per convenzione vengono associate ad un sesso o ad un altro,bhè se vuoi andare sugli stereotipi di solito le donne sono rappresentate come più sensibili, istintive e attente ai particolari. Si fanno film mentali su un nonnulla, sono più "materne" e meno dirette, hanno un' intuitività, maturità e capacità di relazionarsi al prossimo maggiore.
I maschi possono essere o razionali, quadrati e inseriti nei meccanismi sociali, drogati di successo e più dipendenti dal sesso, o dei bambinoni che vogliono più che mogli delle madri. Sono meno riflessivi e più portati all'azione e alla praticità. Purtroppo spesso vengono presentati come più "genuini" nella loro faciloneria, e quindi più simpatetici rispetto alle imprevedibili e oh mio dio incomprensibili donne.
Poi naturalmente se un maschio è autorevole nel suo ruolo o aggressivo e competitivo nel mondo del lavoro va bene, ma se una donna in carriera viene rappresentata così naturalmente è una virago femminazista mangiatrice di uomini. Stesso discorso se si ha un maschio sensibile e appassionato di musical, opera, arte invece del solito sport
[Modificato da =Kobe90= 15/07/2011 14:45]
Reiko_artemis (no log)
[Non Registrato]
15/07/2011 14:47
 
Quota

Balle. Non ci sono differenze se non quelle date dalla società in cui si vive, e anche in quel caso non sono certo seguite da tutti. Si tende sempre a destinare i pensieri concreti e matematici e logici agli uomini, viceversa le paranoie, le astrattezze e le superficialità alle donne, quando in giro si trovano donne e uomini concreti o astratti in ugual misura. Certo, se fai preoccupare il tuo personaggio maschile di cose come il trucco qualcuno potrebbe trovarlo poco macho, ma ci sono uomini (anche etero) che curano molto il proprio aspetto, anche più delle donne. Esistendo costoro, perché uno non dovrebbe scriverne? Nella mia vita privata ho trovato nel gruppo dei maschi rivalità, invidie e gelosie e pettegolezzi che neanche nel peggior club rosa ad orsacchiotti delle femminucce, giudicate superficiali e sempre in guerra fra loro come se i maschi fossero sempre pronti a morire l'uno per l'altro...
Evil Lady Nanto
[Non Registrato]
15/07/2011 15:17
 
Quota

In effetti, cosa è maschile e cosa è femminile?
Più che di "pensiero maschile" e "pensiero femminile" secondo me si dovrebbe parlare di "pensiero da donnetta di romanzi rosa." (ossia fragile e sottomessa)
Alice, il tuo post è troppo generico. Perché cosa intende "ragionare sulle cose come se fosse una donna?"
Piange per un film? Ama i romanzi rosa? O cosa?
E' vero che molte differenze sono date dalla diversità del cervello, ma secondo me c'è anche l'ambiente a fare la sua parte. (ragion per cui, quoto in parte il ragionamento di Artemis)
Mi avete fatto pensare ad una ricerca di Super Quark dove si diceva che, secondo una ricerca, le donne piangono più dei maschi. E' vero, ma quanto influisce l'ambiente? Si insegna ai maschi "non piangere, altrimenti ti dicono che sei una femminuccia."
E alle donne si dice che la violenza non è per loro perché "certe cose le signorine non le fanno."
Sono una appassionata di film anni 50 e ho notato che in queste storie i maschi (specie se interpretati da attori coi ruoli da "duro") sia mai a piangere, anche se viene loro comunicata una cosa tragica. Perché piangere vuol dire avere una debolezza "femminile" e quindi "non essere un vero uomo".
E una donna magari capace di controllarsi viene vista come fredda e incapace di amare. (caso di Vermicino docet)
Come si ragiona? Boh, secondo me cercando di dare una policromia di caratteri.
NotLogical
[Non Registrato]
15/07/2011 15:27
 
Quota

Personalmente, quando ho tra le mani un personaggio di sesso maschile (indipendentemente dal tipo di contesto in cui è calato e dal suo orientamento sessuale), tendo a dargli le seguenti "differenze" rispetto a un personaggio femminile:

- Sesso: non lo faccio influenzare più di tanto dall'umore del momento. Se ha le sue brave paranoie, o è depresso, o è arrabbiato, ed un qualunque partner si alza la maglietta o si mette in ginocchio, il personaggio di no non lo dice. Spegne il cervello meglio che può, senza neanche farlo apposta, e "va in automatico".
Nei casi di paranoie/altri stati emotivi più alterati, al massimo, tendo a dargli difficoltà durante la "performance" - ma mai, mai, gli faccio dire "adesso no, non sono dell'umore giusto".
In generale, comunque, lo faccio pensare al sesso in momenti random della giornata - non ci pensa ne più ne meno di una donna, ma rendo la cosa più frequente e passeggera, e per quanto possa suonare triste è il tratto che uso più spesso per caratterizzare un pg maschio.

- Empatia: "minore" di quella femminile. E l'ho messo tra virgolette perchè più che minore è... diversa. Raramente, comunque, gli faccio azzeccare l'umore delle persone che gli stanno attorno, a meno che quelle non si comportino in modo palesemente triste (in questo caso capisce che c'è qualcosa che non va, ma non capisce cosa) o non esternino proprio a parole quello che provano (in questo caso casca dalle nuvole, perchè prima di sentirsi dire in modo semplice e chiaro cosa c'è che non va non s'era accorto di nulla).

- Fedeltà: dipende molto dal... senso morale del personaggio in questione, diciamo: per quelli con "allineamento" meno legale-buono (scusate se mi tuffo in lessico da gdr) la fedeltà è un optional, e ci sono tentazioni alle quali non si resiste (vedi il primo punto sul sesso). Durante il tradimento difficilmente ci sono paranoie di sorta, ed anche successivamente le "saghe" mentali tendono ad essere minori rispetto a quelli di una femmina nella stessa situazione.

- Dolore e/o disagio fisico: se in presenza di donne, la sopportazione di dolori vari, influenze perniciose, ossa rotte e cose simili rasenta lo zero. Casi di vittimismo allucinante, e schiavizzazione di qualsiasi essere nei paraggi. Se l'unico essere nei paraggi sta ancora peggio del personaggi maschio, quest'ultimo non si accorgerà del suo malessere o lo riterrà insignificante rispetto al proprio.

- Tradimenti: questa viene diretta dal mio libro di Psicologia Generale (cito a memoria, abbiate pazienza), ed è più che altro una curiosità... che però può tornare utile nelle storie a carattere marcatamente sentimentale: la donna valuta la gravità del tradimento in base al coinvolgimento emotivo tra i due birichini (Tizio slingua Sempronia, niente di più, ma è cotto di lei e... boh, le manda tante tenere letterine in cui dice che la ama. Questo è reputato più grande ed imperdonabile, rispetto a "Tizio passa una bella nottata di kamasutra maccheronico con Sempronia, ma prima di quella sera manco la conosceva e non sembra essere coinvolto sentimentalmente con lei": in questo caso, è più probabile che il traditore venga perdonato). L'uomo, invece, utilizza il metro contrario: è quello che è effettivamente successo, a livello fisico, tra i due a determinare la gravità del tradimento. Ergo, la slinguata con il vero amore della signorina è molto, molto, meno perdonabile del sesso estremo in ascensore con uno sconosciuto.

- Amicizie: più lineari e meno soggette a "scossoni". Se ci sono dei problemi tra i due, tendono a risolversi in tempi più brevi rispetto a quelli femminili, e con meno conseguenze a lungo termine. Al contrario delle amicizie tra femmine, ci metto anche molta, molta meno competitività.

- Da un punto di vista fisico: oltre alle differenze anatomiche - e no, non parlo solo a livello "intimo" - più evidenti, bisogna tenere conto che camminano in modo diverso dalle femmine, solitamente con le gambe tenute un poco più larghe, i piedi tenuti vagamente rivolte all'infuori e le braccia più staccate dal torace rispetto alle donne. Questo può tornare utile nel caso un personaggio, per un qualsiasi motivo, si ritrovi a doversi vestire e comportare come una femmina: difficilmente riuscirà a levarsi del tutto queste caratteristiche. Allo stesso modo, un maschio con una camminata più femminile può venire automaticamente considerato in qualche modo strano dagli altri personaggi.
Tendono anche a gesticolare di meno, accavallano meno frequentemente le gambe quando sono seduti (e, quando lo fanno, solitamente alzano la gamba ed appoggiano la caviglia sull'altra coscia, non le accavallano "del tutto") e, in generale, si siedono tenendo le gambe più distanziate tra di loro di quanto una donna non farebbe.

REGOLA D'ORO PER UN PERSONAGGIO MASCHIO CHE SEMBRI PROPRIO MASCHIO: ficcateci dentro i difetti più palesi da voi riscontrati in maschi realmente esistenti (preferibilmente ex fidanzati o fidanzati attuali), esasperandoli ogni tanto per "effetto comico". MA controbilanciate questa piccola cattiveria nei loro confronti con una psicologia con i contro-beeeep.
A livello di comportamento fisico (che ho inserito anche se non richiesto, ma tanto valeva fare una panoramica bella ampia), l'osservazione (anche solo della gente per strada) è un aiuto incommensurabile.

ALTRA REGOLA D'ORO: niente è assoluto. Qualsiasi uomo, indipendentemente dall'orientamento sessuale, può avere dei tratti marcatamente femminili - o almeno, giudicati come tali. E' quindi controproducente fissarsi troppo nel volerlo "maschilizzare": non ce n'è veramente bisogno. E' una persona, in fondo, ed il mondo è bello perchè è vario.

PS: sono una femmina - ed anche abbastanza ignorante - quindi tutto questo non può e non deve essere preso come oro colato.
Post: 898
Utente Senior
OFFLINE
15/07/2011 15:39
 
Quota

Re:
Evil Lady Nanto, 15/07/2011 15.17:

In effetti, cosa è maschile e cosa è femminile?
Più che di "pensiero maschile" e "pensiero femminile" secondo me si dovrebbe parlare di "pensiero da donnetta di romanzi rosa." (ossia fragile e sottomessa)
Alice, il tuo post è troppo generico. Perché cosa intende "ragionare sulle cose come se fosse una donna?"
Piange per un film? Ama i romanzi rosa? O cosa?
E' vero che molte differenze sono date dalla diversità del cervello, ma secondo me c'è anche l'ambiente a fare la sua parte. (ragion per cui, quoto in parte il ragionamento di Artemis)
Mi avete fatto pensare ad una ricerca di Super Quark dove si diceva che, secondo una ricerca, le donne piangono più dei maschi. E' vero, ma quanto influisce l'ambiente? Si insegna ai maschi "non piangere, altrimenti ti dicono che sei una femminuccia."
E alle donne si dice che la violenza non è per loro perché "certe cose le signorine non le fanno."
Sono una appassionata di film anni 50 e ho notato che in queste storie i maschi (specie se interpretati da attori coi ruoli da "duro") sia mai a piangere, anche se viene loro comunicata una cosa tragica. Perché piangere vuol dire avere una debolezza "femminile" e quindi "non essere un vero uomo".
E una donna magari capace di controllarsi viene vista come fredda e incapace di amare. (caso di Vermicino docet)
Come si ragiona? Boh, secondo me cercando di dare una policromia di caratteri.




Era una critica che avevo letto riguardo una fan fiction che seguo, quindi mi era sorto il dubbio. Riguardava l'atteggiamento di lui che descriveva la sua ragazza con parole romantiche. Se ci sono dubbi è giusto chiedere.
Da quello che ho visto nella vita vera, ho fatto caso che una ragazza se parla del fidanzato dice 'è un figo, è bellissimo, è perfetto ecc ecc... mentre il ragazzo al massimo dice che la sua ragazza è bella. Però ho sempre visto ragazzi parlare di queste cose con ragazze, mentre le ragazze ne parlavano tra amiche quindi erano più aperte. Non so come i ragazzi ne parlano con altri ragazzi

I'm a PLOTTER. This does means i can write well when i have already planned the whole story/fiction, and when i already know characters and settings.

I vaccini causano il cancro ai gatti. Pensaci, prima di vaccinare il tuo!
- Il Vero Conservatore si guarda bene dal confondersi con i reazionari, i retrogradi, i tradizionalisti, i nostalgici; perché il Vero Conservatore intende “continuare mantenendo”, e non tornare indietro e rifare esperienze fallite. (Manifesto dei Conservatori)
- Che il sultano mantenga le tradizioni nella propria terra, ma non tenti di imporle ad altri regnanti. (Vlad Țepeș)
- Non si deve giudicare ciò che non si conosce. Ma una volta acquisita la conoscenza, non siamo obbligati a giudicare in positivo. (Ali - NORDLYS - Sacco)
Reiko_artemis (no log)
[Non Registrato]
15/07/2011 16:31
 
Quota

Sì, in generale i ragazzi sono meno propensi a parlare con gli amici in termini romantici della propria ragazza, ma appunto in generale, non è detto che sia sempre così, anzi uscire dai cliché mi sembra una cosa davvero positiva. Ma ovviamente tutti sono influenzati dai media, dall'uomo macho e dalla donna casalinga tanto strombazzati dalle pubblicità, per fare caso a ciò che hanno intorno, ossia un'umanità molto più varia di quanto si pensi! E anzi ho la mezza idea che chi ha scritto quella recensione è la prima a non sapere cosa pensano e come si comportano davvero i maschi, e se è un maschio mente a sé stesso, o ha quella brutta sindrome chiamata "io sono così, quindi tutti sono come me e se non lo sono sono sbagliati!"
Permettimi di ripetere che non raramente sono stato testimone di comportamenti da parte di maschi e femmine ben poco calzanti con la descrizione di "maschio" e "femmina" che ci propina la società. Potrei benissimo scrivere di ragazze che parlano della propria vita sessuale con la spigliatezza e la leggerezza del più maschile degli uomini, e basandomi su persone che conosco e apprezzo... dovrei sentirmi dire che la ragazza che descrivo ragiona da uomo? E allora? Per questo non è realistica? Ma è basata su una persona reale! Oppure siccome non corrisponde al cliché non ne devo parlare? E censurami, che ti devo dire. Alice, ovviamente non ce l'ho con te :) è un tu generico
Post: 898
Utente Senior
OFFLINE
15/07/2011 16:46
 
Quota

Re:
Reiko_artemis (no log), 15/07/2011 16.31:

Sì, in generale i ragazzi sono meno propensi a parlare con gli amici in termini romantici della propria ragazza, ma appunto in generale, non è detto che sia sempre così, anzi uscire dai cliché mi sembra una cosa davvero positiva. Ma ovviamente tutti sono influenzati dai media, dall'uomo macho e dalla donna casalinga tanto strombazzati dalle pubblicità, per fare caso a ciò che hanno intorno, ossia un'umanità molto più varia di quanto si pensi! E anzi ho la mezza idea che chi ha scritto quella recensione è la prima a non sapere cosa pensano e come si comportano davvero i maschi, e se è un maschio mente a sé stesso, o ha quella brutta sindrome chiamata "io sono così, quindi tutti sono come me e se non lo sono sono sbagliati!"
Permettimi di ripetere che non raramente sono stato testimone di comportamenti da parte di maschi e femmine ben poco calzanti con la descrizione di "maschio" e "femmina" che ci propina la società. Potrei benissimo scrivere di ragazze che parlano della propria vita sessuale con la spigliatezza e la leggerezza del più maschile degli uomini, e basandomi su persone che conosco e apprezzo... dovrei sentirmi dire che la ragazza che descrivo ragiona da uomo? E allora? Per questo non è realistica? Ma è basata su una persona reale! Oppure siccome non corrisponde al cliché non ne devo parlare? E censurami, che ti devo dire. Alice, ovviamente non ce l'ho con te :) è un tu generico



Anche io ho conosciuto molte ragazze così. Che addirittura si lamentavano quando il loro ragazzo preferiva dire 'fare l'amore' anzichè 'fare sesso'. I maschi li sentivo per lo più parlare di sesso a 14/15 anni (In modo che sapeva chiaramente di forzatura), in seguito solo i maniaci sessuali dichiarati li ho uditi parlare di sesso. Gli altri ne parlavano di rado e senza mai scendere nei dettagli.

I'm a PLOTTER. This does means i can write well when i have already planned the whole story/fiction, and when i already know characters and settings.

I vaccini causano il cancro ai gatti. Pensaci, prima di vaccinare il tuo!
- Il Vero Conservatore si guarda bene dal confondersi con i reazionari, i retrogradi, i tradizionalisti, i nostalgici; perché il Vero Conservatore intende “continuare mantenendo”, e non tornare indietro e rifare esperienze fallite. (Manifesto dei Conservatori)
- Che il sultano mantenga le tradizioni nella propria terra, ma non tenti di imporle ad altri regnanti. (Vlad Țepeș)
- Non si deve giudicare ciò che non si conosce. Ma una volta acquisita la conoscenza, non siamo obbligati a giudicare in positivo. (Ali - NORDLYS - Sacco)
Post: 184
Utente Junior
OFFLINE
15/07/2011 17:05
 
Quota

Premettendo che i significati che attribuiamo ad un determinato concetto sono un'elaborazione socio-culturale, e non un dato di fatto, bisogna sempre tener presente che delle differenze psicologiche tra uomo e donna esistono, ma non sono degli standard preconfezionati. Personalmente sono donna, ho superato l'età dell'adolescenza e sono eterosessuale, ok, ma da queste affermazioni tu (tu generico) non puoi dedurre automaticamente le mie inclinazioni psicologiche. Anzi, pensa che io, secondo gli standard, ho una mente maschile al 100% [SM=g27987]!
E' un dato di fatto che si creino degli stereotipi circa il comportamento maschile e quello femminile; e si creano proprio perchè molti soggetti possono riconoscersi in questi modelli preconfezionati. Può sembrare strano che un ragazzo sia dolce, romantico, piagnucolone e anche un po' vittimista... Strano, sì. Ma possibile. Ed è proprio perchè è possibile che è assurdo tacciare l'autore di aver conferito caratteristiche femminili al suo personaggio. Sono caratteristiche femminili, e allora? Il personaggio è così, nel senso che la sua peculiarità è proprio quella di essere estraneo all'universo psicologico propriamente maschile.
Le caratteristiche generali della psicologia maschile ti sono già state ampiamente elencate da NotLogical, per cui te le risparmio. Consiglio solo di non cadere nell'errore di opporre del tutto la donna all'uomo; voglio dire: non bisogna analizzare l'essere umano secondo un codice binario: donna romantica / uomo distaccato; donna paranoica / uomo che sa risolvere le situazioni; donna timida / uomo predatore...
Non funziona così.
Post: 184
Utente Junior
OFFLINE
15/07/2011 17:14
 
Quota

Re: Re:
Alice Sacco, 15/07/2011 16.46:



Anche io ho conosciuto molte ragazze così. Che addirittura si lamentavano quando il loro ragazzo preferiva dire 'fare l'amore' anzichè 'fare sesso'. I maschi li sentivo per lo più parlare di sesso a 14/15 anni (In modo che sapeva chiaramente di forzatura), in seguito solo i maniaci sessuali dichiarati li ho uditi parlare di sesso. Gli altri ne parlavano di rado e senza mai scendere nei dettagli.



Ma infatti, anche se non si direbbe, i ragazzi sono molto più delicati nel parlare di sesso rispetto ad una donna. Può sembrare strano, ma per esperienza personale posso dire che le mie amiche arrivano a raccontare pubblicamente cose privatissime che i miei amici non si sognerebbero mai di rivelare. Il bello è che neanche tra di loro, tra loro uomini, si confidano... Tanto è vero che la consulente sessuale del gruppo sono io! [SM=g27990]
Quindi ciò dimostra che non è sempre vero che gli uomini sono più sfacciati delle donne. Anzi! Sarebbe una bella innovazione creare un personaggio femminile affetto da ninfomania: almeno la smetterei di sorbirmi le paranoie di femminucce da romanzo rosa!
Post: 785
Giudice*
Utente Senior
OFFLINE
15/07/2011 19:07
 
Quota

Io ho sempre pensato una cosa: meglio finire in una classe di soli maschi che in una di sole femmine magari con solo un ragazzo (e pure carino) in mezzo. No, immaginatevi qualcosa di più simile ad un nido di serpi [SM=g27994]

Ahahah alla fine meglio non generalizzare, però mi trovo d'accordo con molti post qui sopra: mi è capitato di incontrare ragazzi dolci e maturi e ragazze con la maturità di una lellykelly che la parola dolce pensavano fosse una porcheria da sussurrare mentre si copula. Come mi è capitato di incontrare ragazzi maiali dentro e fuori e ragazze assennate e romantiche. Lo dico da fiera appartenente al gentil sesso, eh, che vede nella categorizzazione a seconda dell'avere il gene X o meno sempre una brutta bestia

lirinuccia, 15/07/2011 17.14:



Sarebbe una bella innovazione creare un personaggio femminile affetto da ninfomania: almeno la smetterei di sorbirmi le paranoie di femminucce da romanzo rosa!



Ih, pure io, non ce la faccio più con le protagoniste all'Elisa di Rivombrosa!
Il mio account EFP


Scrivevo silenzi, notti, notavo l'inesprimibile, fissavo vertigini.

Arthur Rimbaud





Post: 898
Utente Senior
OFFLINE
15/07/2011 19:30
 
Quota

Re:
Primavere rouge, 15/07/2011 19.07:

Io ho sempre pensato una cosa: meglio finire in una classe di soli maschi che in una di sole femmine magari con solo un ragazzo (e pure carino) in mezzo. No, immaginatevi qualcosa di più simile ad un nido di serpi [SM=g27994]

Ahahah alla fine meglio non generalizzare, però mi trovo d'accordo con molti post qui sopra: mi è capitato di incontrare ragazzi dolci e maturi e ragazze con la maturità di una lellykelly che la parola dolce pensavano fosse una porcheria da sussurrare mentre si copula. Come mi è capitato di incontrare ragazzi maiali dentro e fuori e ragazze assennate e romantiche. Lo dico da fiera appartenente al gentil sesso, eh, che vede nella categorizzazione a seconda dell'avere il gene X o meno sempre una brutta bestia

lirinuccia, 15/07/2011 17.14:



Sarebbe una bella innovazione creare un personaggio femminile affetto da ninfomania: almeno la smetterei di sorbirmi le paranoie di femminucce da romanzo rosa!



Ih, pure io, non ce la faccio più con le protagoniste all'Elisa di Rivombrosa!




Io sono stata in due occasioni in una classe di femmine e con un solo maschio. Il primo, seppur carino per l'opinione generale, non era poi così ambito. La maggior parte delle mie compagne di classe era già fidanzata, e chi non lo era, aveva già messo gli occhi su qualcun'altro.
Il secondo era un mezzo hippie che si vantava del fatto che non si lavava mai col sapone perchè diceva: 'il vero uomo deve puzzare'
[Modificato da Alice Sacco 15/07/2011 19:31]

I'm a PLOTTER. This does means i can write well when i have already planned the whole story/fiction, and when i already know characters and settings.

I vaccini causano il cancro ai gatti. Pensaci, prima di vaccinare il tuo!
- Il Vero Conservatore si guarda bene dal confondersi con i reazionari, i retrogradi, i tradizionalisti, i nostalgici; perché il Vero Conservatore intende “continuare mantenendo”, e non tornare indietro e rifare esperienze fallite. (Manifesto dei Conservatori)
- Che il sultano mantenga le tradizioni nella propria terra, ma non tenti di imporle ad altri regnanti. (Vlad Țepeș)
- Non si deve giudicare ciò che non si conosce. Ma una volta acquisita la conoscenza, non siamo obbligati a giudicare in positivo. (Ali - NORDLYS - Sacco)
Post: 785
Giudice*
Utente Senior
OFFLINE
15/07/2011 19:34
 
Quota

Re: Re:
Alice Sacco, 15/07/2011 19.30:




Il secondo era un mezzo hippie che si vantava del fatto che non si lavava mai col sapone perchè diceva: 'il vero uomo deve puzzare'



OT
Uh, bell'esemplare questo, antropologicamente interessante [SM=g27985]
/OT
Il mio account EFP


Scrivevo silenzi, notti, notavo l'inesprimibile, fissavo vertigini.

Arthur Rimbaud





Post: 184
Utente Junior
OFFLINE
15/07/2011 19:35
 
Quota

Re:
Primavere rouge, 15/07/2011 19.07:


lirinuccia, 15/07/2011 17.14:



Sarebbe una bella innovazione creare un personaggio femminile affetto da ninfomania: almeno la smetterei di sorbirmi le paranoie di femminucce da romanzo rosa!



Ih, pure io, non ce la faccio più con le protagoniste all'Elisa di Rivombrosa!



OT. E' quello che cerco di evitare, proprio perchè penso che i personaggi debbano essere realistici e che, quindi, non debbano essere ingabbiati negli stereotipi (compresi quelli riguardanti la psicologia femminile e maschile). Infatti ho creato un OC maschio che la sessualità non sa nemmeno dove sta di casa ed un'OC femmina che invece ce l'ha come chiodo fisso [SM=g27990]. Sarà che proprio non riesco ad identificarmi in un personaggio troppo paranoico o troppo romantico perchè, per quanto mi sforzi di non dare troppe mie caratteristiche ai personaggi che creo, mi risulta noioso farli pensare troppo ed agire poco.
Post: 657
Utente Senior
OFFLINE
15/07/2011 20:31
 
Quota

Secondo me bisognerebbe contestualizzare la critica, perchè molto dipende da come era stato caratterizzato il personaggio maschile.
Se era un sergente dei Marines tipo quello di Full metal Jacket che è al pub con i suoi commilitoni e comincia a descrivere la propria ragazza in termini romanticissimi, direi che la critica è fondata. Se invece è Shun di Andromeda, direi di no.
Questi sono esempi estremi, ma è solo per dire che più che il sesso del personaggio direi è la caratterizzazione a fare la differenza, secondo me.


"In un vortice di polvere gli altri vedevan sicittà
A me ricordava la gonna di Jenny in un ballo di tanti anni fa..."

Le mie storie
Post: 49
Utente Junior
OFFLINE
15/07/2011 23:13
 
Quota

Anch'io mi trovo d'accordo con quanto è già stato detto dalla maggior parte di voi.
Ci saranno anche delle differenze psicologiche tra uomo e donna, ma non possono e non devono essere ritenute delle verità universalmente valide da cui trarre dei modelli preconfezionati da applicare ad ogni singolo essere umano. Il nostro cervello non è un computer con un interruttore e la scritta "mod: uomo/mod: donna". E meno male che non è così! E' angosciante solo l'idea di pensare 6.000.000.000 di cervelli tutti uguali [SM=g27993]
Siamo degli esseri complessi, e ognuno ha i suoi lati cosiddetti "maschili" e altri cosiddetti "femminili", in misura più o meno larga, indipendentemente dal sesso.
Le costruzioni culturali legate all'identità di genere variano a seconda del tempo e dello spazio, e forse quelle della nostra società attuale possono insegnarci che un uomo sensibile, romantico e attento al proprio aspetto esteriore è quantomeno "anomalo" (e anche lì bisognerebbe vedere quanto, effettivamente, ciò sia vero)... ma è una persona come un'altra! E se si vuole scrivere di un personaggio maschile con queste caratteristiche non si sta andando fuori dalla realtà.

Secondo me bisognerebbe contestualizzare la critica, perchè molto dipende da come era stato caratterizzato il personaggio maschile.
Se era un sergente dei Marines tipo quello di Full metal Jacket che è al pub con i suoi commilitoni e comincia a descrivere la propria ragazza in termini romanticissimi, direi che la critica è fondata. Se invece è Shun di Andromeda, direi di no.
Questi sono esempi estremi, ma è solo per dire che più che il sesso del personaggio direi è la caratterizzazione a fare la differenza, secondo me.


Bè, certo, su questo mi trovo d'accordo. E' ovvio che un sergente maggiore Hartman che arrossisce mentre parla della sua bellissima, dolcissima e tenerissima Mary Jane sarebbe quantomeno OOC XD
Post: 739
Utente Senior
OFFLINE
16/07/2011 13:47
 
Quota

Più che altro esistono degli stereotipi, mettiamola così, che ad alcune persone piacciono nelle storie e ad altre no.
E' come nelle storie yaoi - e non slash - dove ad alcuni lettori piace riscontrare lo stereotipo di "uke" e "seme", spesso a costo di sfiorare l'ooc, mentre ad altri no.
Uguale con il modo di pensare dei personaggi, almeno per quel che riguarda me personalmente; c'è da dire che se si tratta di una fanfiction e non di un racconto originale, se si vuole tenere un personaggio IC il modo di plasmare il pensiero del personaggio è chiaramente relativo, anche se in certi casi comunque possibile...
Per i racconti originali, non so, spesso mi è capitato di rifarmi volutamente a degli stereotipi, altre volte mi sono semplicemente rifatta al carattere di persone che conoscevo nella realtà e non mi è mai venuto da chiedermi "questo personaggio è sufficientemente maschile?".
Personalmente ho un'idea di 'maschile' e 'femminile' molto relativa, nel senso che nella mia testa la differenza è solamente a livello fisico, tutto il resto è imposto, indottrinato a noi dalla società, è una specie di imprinting; tanto che per scherzare mi piace parlare di me stessa come di un "maschio con la patata", non nel senso che vorrei essere maschio, decisamente no, sono DONNA e mi sta bene, ma di certo non rientrerò mai nei canoni della società né mai lo vorrò e non per questo mi sento meno "donna", in fin dei conti laggiù non ho il pistolino...
Quindi viene da sé che per me un personaggio 'maschio' e 'virile' non è contemplato nel senso di una ricerca specifica di quel tipo di personaggio, uguale una ragazza 'femminile'; ogni mio pg - sia un personaggio di un'opera preesistente, sia un personaggio originale - è un microcosmo a sé, che ragiona in una sua personale maniera, che ha una sua sensibilità. E anche quando rientra nello stereotipo non è che lo faccia perché maschio o femmina, ma semplicemente perché è quel personaggio lì.
Mi capita spesso di ricalcare personaggi sia maschili che femminili su di me, degli altereghi che per certi versi hanno difetti fin peggiori dei miei (LOL), e nel primo caso - personaggio maschio - il carattere 'calza' secondo la mentalità comune, nel secondo no, perché è sempre qualcosa del tipo: vede un ragazzo e pensa subito "voglio trombarmelo", beve birra, è un po' più manesca... ma non a livelli esagerati, semplicemente è il personaggio. E' così e non ci si può fare nulla, nello stereotipo è sicuramente "poco femminile", ma questo non credo debba essere qualcosa da segnalare come un errore o un'annotazione, ecco.
Poi che possa piacere o meno, è un altro discorso, per carità, ad ognuno il suo, ci mancherebbe altro, ma il punto è che questo non deve voler dire che un personaggio maschile che rientra parzialmente nello stereotipo femminile sia meno credibile.
Se un personaggio maschile ha un procedimento mentale del tipo 'prima la conosco, poi sesso' invece che il canonico contrario - che poi, mica è vero, per l'appunto XD - è chiaramente perché il dato personaggio ragiona COSI', non perché sia "meno maschile" o cose del genere...
wb . da . efp . fw . elf . yt . lj . fb . ƒrance

Don't cry for me Argentina The truth is I never left you All through my wild days My mad existence I kept my promise Don't keep your distance And as for fortune, and as for fame I never invited them in Though it seemed to the world they were all I desired
Post: 2.378
Utente Veteran
Moderatore Temporaneo
OFFLINE
16/07/2011 18:39
 
Quota

Posto che condivido in pieno quanto detto da Ti Mslice sulla contestualizzazione, mi capita spesso quanto leggo - e non solo fanfiction - di avere l'impressione che il personaggio maschile non stia ragionando da maschio. Ma anche il contrario, eh. Quanti autori, anche tra i più celebri, fanno ragionare le loro eroine in modo che suona implausibile a qualsiasi donna? (Io ho persino una mia classifica di "romanzieri maschi che capiscono/non capiscono le donne" - ad esempio Nievo è forse il primo italiano a mettere in scena un personaggio femminile che sembra vero)
Nel mio ambiente di lavoro ci sono quasi esclusivamente uomini, quindi ho fatto per così dire "l'orecchio" al modo di ragionare maschile, in particolare se stiamo parlando di italiani di età medio-alta impegnati in lavori tecnici o manuali. Se mi rappresentate un carpentiere lodigiano - non frequento carpentieri e non vivo a Lodi, ma l'ambiente può dirsi analogo - potrei quindi storcere il naso se gli faceste dire cose che secondo me non direbbe. Ovviamente niente vi impedisce di mettere in scena un carpentiere lodigiano eccentrico che sfati tutti i clichè, sia appassionato di balletto pur essendo etero e ami parlare delle posizioni di kamasutra e dei loro vantaggi in rapporto alle diverse forme di artrite, ma resterebbe comunque il fatto che se questo ipotetico personaggio volesse che quando dice "passami i chiodi" i colleghi lo prendano sul serio, allora in qualche modo dovrebbe adeguarsi all'ambiente e celare la sua eccentricità.
Post: 131
Utente Junior
OFFLINE
17/07/2011 12:28
 
Quota

Temo che bisognerebbe leggere il pezzo "incriminato" per commentare a tutto tondo questa affermazione.

Anzi, molto probabilmente anche la storia per intero.

Che il pensiero maschile e quello femminile siano differenti nelle meccaniche, è vero. Non in tutte, ma in alcune (quelle più primordiali) sì.

E' per questo che dipende dal caso specifico.

Dipende da troppe variabili (società, carattere, età, luogo, momento, causa...): più che critica però, mi sembra un accenno. E' difficile scrivere esattamente le variazioni di pensiero tra membri della stessa razza ma di sesso diverso.
Post: 491
Utente Senior
OFFLINE
17/07/2011 14:22
 
Quota


Come han detto quasi tutti, il punto è che molti degli atteggiamenti maschili e femminili sono visti come stereotipi. D'altronde, qualsiasi psicologo negherà fino alla morte che uomo e donna ragionano allo stesso modo. E sono d'accordo.
Se prendi un personaggio femminile ben delineato e gli cambi il nome, trasformandolo in un maschio, Si VEDE. Non c'è storia. Lasciamo stare il fatto che cliché o non cliché derivano dalla società, dai media, eccetera... COMUNQUE fanno parte del nostro mondo.
Certo, in un mondo diverso uomini e donne potrebbero avere linee di pensiero ed atteggiamenti diversi. Basti pensare a Dante che rimase ufficialmente innamorato platonicamente di Beatrice per tutta la vita - oggi che maschietto si sogna una cosa del genere, un amore Platonico [ -spoiler- Piton a parte]? Praticamentenessuno.

Se volessimo ambientare una storia nel nostro mondo, comunque, dobbiamo tenere conto di questi clichè, nel senso che un maschio che ragiona da donna può ben che esistere, ma sa perfettamente di essere su un'altra lunghezza d'onda rispetto ai suoi simili (parlo per esperienza); analogamente esistono diversi "gruppi" di persone che ragionano in modo diverso, entrando più o meno nei clichè. Bisogna tenerne conto.

Secondo me il modo migliore è interagire con loro xD infatti come vedo qui ci sono tante ragazze che sono piene di 'amici maschi'.. mi aggiungo anch'io, e devo dire che riesco a vedere i loro atteggiamenti differenti a seconda del gruppo, della persona con cui sono, il modo in cui si nascondo dietro la maschera di goliardia e del cazzaro - alcuni, altri sono cazzari e basta. Però questo non significa che ragionino come donne. Anzi.
E' strano. XD

Però, ecco, a "pelle" si riesce a capire se un personaggio è un uomo o una donna vestita da uomo - o viceversa. Ad esempio, adesso stavo leggendo due libri centrati su due personaggi femminili: Eva Luna e Teresa Batista. Il primo è scritto da una donna, il secondo da un uomo. Non si vede molto la differenza, anzi, perchè Amado è un Genio. Ma molti altri autori creano personaggi del sesso opposto del tutto improbabili, o troppo stereotipati, o assolutamente improponibili in quel contesto. O tutti e due xD

I vostri mi fanno girare un po' i cosìddetti.



.:Me on EFP:.

Vota: 15MediaObject2,9524220
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:36. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com