A me le voci dei personaggi nascono da sole, dentro la mia testa. Sono cosi' chiare che quando magari sento il personaggio parlare con un tono diverso (per esempio: la rappresentazione cinematografica di un libro) mi infastidisco non poco.
Per la musica invece, beh, quello e' tutto un altro paio di maniche. Le mie storie sono concepite ascoltando musica, le idee scorrono meglio quando ho un sottofondo nella mia testa. Trovo le immagini adatte, mi immagino situazioni adattandole al pezzo... Ma quando si tratta di metterle su carta, non c'e' Ipod che tenga. Ho bisogno del silenzio assoluto.
Non che non c'abbia provato, anzi. Pero' a volte la musica mi confonde, mi spinge a seguire il ritmo della canzone e non quello delle parole. Mi trovo quindi dei pezzi veloci, rapidi e ritmati per il ritornello che poi si allungano sulle strofe, rendendo la lettura un vero disastro.