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15/01/2010 10:08 | |
Ho preso ieri il nuovo numero del Dago inedito e 2 modifiche del "nuovo corso" mi sono subito saltate agli occhi:
una è la costina, dove ora appare il logo vero e proprio di Dago mentre l'altra è il cartoncino usato per la copertina.... decisamente rigido!
Rende l'apertura dell' albo non agevole e decisamente "pericolosa" se non si vuol rovinare la copertina
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| | | | Post: 18.514 Post: 17.896 | Registrato il: 28/09/2001
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20/02/2010 15:55 | |
Ho preso per la prima volta il mensile Dago, anno XVI numero 2 - L'ordine del Drago
M'aspettavo decisamente peggio, invece...
beh, la storia ideata da Morini non è poi granchè, ma è scorrevole e si fa leggere. I disegni di Orer li guardo invece con estremo piacere. Avevo sollevato diverse perplessità sulle sue ultime copertine, compresa quella del numero in questione: brutti colori, pose innaturali, proporzioni non proprio esatte, imprecisioni e semplicismi. Pensavo che fosse rapidamente soccombuto all'iper produttività. Invece, all'interno posso ammirare delle tavole di buon livello, con una bella dose di dettagli, un'apprezzabile dinamismo, una discreta dose di espressività (non sempre, invero, ma spesso) e una bella caratterizzazione grafica dei personaggi. Qualche difettuccio glielo perdono senza esitare. Nel complesso, quindi, una lettura gradita! |
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| | | | Post: 18.514 Post: 17.896 | Registrato il: 28/09/2001
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20/02/2010 15:56 | |
P.s.: mi accodo a chi (mi pare ozy) in altra sede ha apprezzato le copertine. Questo numero ha un cartoncino di consistenza corretta, a differenza del precedente. |
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| | | | Post: 5.570 Post: 5.570 | Registrato il: 12/11/2005
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22/10/2013 20:08 | |
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| | | | Post: 26.497 Post: 25.749 | Registrato il: 28/09/2001
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22/10/2013 20:16 | |
jelem, 22/10/2013 20:08:
Che a 'sto punto, Mulko...
V.
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| | | | Post: 4.612 Post: 4.612 | Registrato il: 16/10/2007
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22/10/2013 20:45 | |
Difficile giudicare da quella sola tavola senza il protagonista e fotografata, un po' storta, dietro un vetro. Comunque a me non sembra affatto male.
Ma su Ristampa Dago non avevano detto che stavano seguendo un disegnatore napoletano? [no, è vero: quello era per il mensile] |
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| | | | Post: 18.514 Post: 17.896 | Registrato il: 28/09/2001
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23/10/2013 00:03 | |
Lo vedremo al lavoro. Accanto a Gomez chiunque sembrerebbe una ciofeca, per cui non critico prima e se qualcuno s'alterna con Mundet significa solo che avremo MENO volte Mundet. :-P |
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| | | | Post: 5.570 Post: 5.570 | Registrato il: 12/11/2005
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23/10/2013 12:25 | |
Ecco la stessa tavola, opportunamente orientata.
Immagine tratta dalla pagina FB di Marc Borstel.
[IMG]http://i39.tinypic.com/24g83l4.jpg[/IMG]
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| | | | Post: 8.701 Post: 8.626 | Registrato il: 28/09/2001
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23/10/2013 12:52 | |
jelem, 23/10/2013 12:25:
Ecco la stessa tavola, opportunamente orientata.
Immagine tratta dalla pagina FB di Marc Borstel.
azz! Ortolani direbbe che nella tavola ci sono le tre A fondamentali del fumetto!
Avventura, Azione... Atette!
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| | | | Post: 4.612 Post: 4.612 | Registrato il: 16/10/2007
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23/10/2013 13:19 | |
ozymandias, 23/10/2013 12:52:
azz! Ortolani direbbe che nella tavola ci sono le tre A fondamentali del fumetto!
Avventura, Azione... Atette!
Quella indispensabile c'è! |
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| | | | Post: 5.570 Post: 5.570 | Registrato il: 12/11/2005
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23/10/2013 17:44 | |
Editoriale Aurea, da Facebook:
In effetti, per rispondere alle richieste dei tanti lettori che hanno partecipato a un’accesa polemica sull’utilizzo di questo o quel disegnatore per Dago, avevamo promesso che –con Wood- avremmo provato dei nuovi artisti, pronti a cimentarsi nell’impossibile impresa di realizzare gli episodi settimanali che Gomez non può disegnare. Uno è Marcelo Borstelmann e il suo Dago settimanale in 4 puntate partirà sul n. 46 di Lanciostory. L’altro sarà David Tejada, un giovane cresciuto nello studio di Carlos Gomez e che da anni aiuta il grande Maestro nel suo lavoro. Il suo Dago, sempre in quattro episodi da 12 pagine, dovrebbe apparire da Lanciostory 51. Tutti e due sono argentini. Tutti e due sono pronti a sottoporsi al vostro giudizio.
Tejada lo conosciamo già ed è un degno allievo di Gómez. :)
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| | | | Post: 4.612 Post: 4.612 | Registrato il: 16/10/2007
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08/12/2013 12:56 | |
Un ex collega mi ha passato Lanciostory 46 e così ho potuto ammirare il lavoro del nuovo disegnatore.
Rispetto alla tavola postata sono rimasto perplesso per non dire deluso. Borstelmann azzecca solo le facce e le fisionomie di alcuni personaggi secondari, resi veramente bene, mentre i personaggi principali di questo ciclo (tra cui lo stesso Dago, ovviamente) sono resi in maniera molto imprecisa e oltretutto variabile di vignetta in vignetta. Anche alcune anatomie lasciano un po' a desiderare, e i cavalli sembrano tutti dei pony sovrappeso. Le anatomie "giuste", per contro, mi hanno dato la brutta impressione di essere ricalcate da qualche foto di pin up. Anche il piatto forte, le atette, non è che sia poi così determinante, anzi forse a causa dell'abitudine alle censure del mercato da cui proviene (disegna per gli USA, giusto?) sono state più accennate che mostrate, anche laddove sarebbe stato logico che lo fossero, ed è ricorso a qualche trucchetto per dissimulare i capezzoli.
In alcuni volti di Dago si nota chiaramente la matrice gomeziana, ma mi pare che di lavoro ce ne sia ancora da fare, soprattutto per quel che riguarda i profili (e questo non riguarda solo il protagonista).
Diamogli fiducia, ci mancherebbe altro, e comunque qualcosa di buono, anche di molto buono, lo ha già fatto intravedere. Ma francamente io preferivo Mundet. |
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| | | | Post: 8.701 Post: 8.626 | Registrato il: 28/09/2001
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08/12/2013 19:37 | |
mamma mia! Luca, hai sintetizzato bene, questo qua è il Greg Land sudamericano.
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| | | | Post: 4.612 Post: 4.612 | Registrato il: 16/10/2007
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08/12/2013 19:54 | |
Gregorio Tierra. |
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| | | | Post: 18.514 Post: 17.896 | Registrato il: 28/09/2001
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08/12/2013 23:13 | |
LucaL@, 08/12/2013 12:56:
francamente io preferivo Mundet.
Ciò decisamente non depone a favore del nuovo arrivato...
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| | | | Post: 5.570 Post: 5.570 | Registrato il: 12/11/2005
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09/12/2013 10:03 | |
In compenso rivaluta l'esageratamente bistrattato Mundet.
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| | | | Post: 4.612 Post: 4.612 | Registrato il: 16/10/2007
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09/12/2013 12:21 | |
Non vorrei avere sputtanato eccessivamente Borstelmann. Ripeto che i suoi buoni punti di forza li ha (il mercenario forzuto che viene sbeffeggiato da Rosamunda è disegnato molto bene, così come alcune figure di contorno riprese forse da fotografie). Diamogli tempo.
Io comunque preferisco il più personale, classico e meno dinamico Mundet, che ricordo essere peggio dell'aglio per i vampiri per alcuni di voi.
Borstelmann cerca di rifare Gomez e magari riuscirà a ottenere buoni risultati. |
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| | | | Post: 4.612 Post: 4.612 | Registrato il: 16/10/2007
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27/12/2013 20:27 | |
L'ex collega di cui sopra mi ha passato i Lanciostory successivi e devo dire che un'evoluzione nello stile di Borstelmann c'è stata.
Adesso quasi tutte le sue vignette sono occupate da figure che sembrano generate con qualche programma per computer (lo stesso dicasi per gli sfondi, ovviamente), negli ultimi numeri anche Dago sembra un personaggio di Real Life o una roba così, non so se rendo l'idea.
In definitiva l'impressione finale è quella di una serie di tavole piuttosto statiche con pose innaturali e forzate e volti poco espressivi, in cui insomma è ravvisabile un elemento "meccanico" che toglie un po' della magia del fumetto. Ci sono ancora degli elementi secondari realizzati artigianalmente, come alcune "comparse" tra la folla, ma proprio in quanto secondari mi sembra che siano stati schizzati in tutta fretta.
A voi cosa sembra, se gli avete dato un'occhiata? |
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| | | | Post: 4.612 Post: 4.612 | Registrato il: 16/10/2007
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27/12/2013 20:32 | |
LucaL@, 27/12/2013 20:27:
Ci sono ancora degli elementi secondari realizzati artigianalmente, come alcune "comparse" tra la folla
Ma solo quando ci sono un paio di personaggi sullo sfondo: nelle scene di folla vere e proprie Borstelmann ricorre abbondantemente al copia/incolla. Apprezzabile comunque come abbia voluto personalizzare i soldati in formazione con barbe, baffi, ecc. anche se sono sempre lo stesso soldato di base. |
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| | | | Post: 3.516 Post: 3.512 | Registrato il: 12/08/2002
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16/11/2014 18:58 | |
Da un po' non leggevo Dago, ma non potevo esimermi per la storia "Genova" - la aspettavo da almeno un paio di decenni, se non di più.
E... ecco, avrei preferito aspettare ancora.
Non solo per i disegni di Borstelmann: magari sarebbero "quasi" passabili di per sé, però colorati in quel modo sono un pugno nell'occhio. E poi la città (le vie, gli sfondi, i palazzi) si riconosce davvero poco: qualche scorcio e poco più.
Ma soprattutto la storia: il solito Dago "trombador" (licenza poetica) ormai simile a un super eroe, cospirazioni stravaganti, una retorica che sembra tornata agli anni '80 di Wood, ma senza la stessa grave solennità; e sullo sfondo una città che, a parte i banchieri, non è connotata in nessun altro modo. Il barco palido? Sinceramente non ne avevo mai sentito parlare. E io che speravo in un incontro con un vero super personaggio come l'ammiraglio Andrea Doria... (come date ci sarebbe stato benissimo).
*sigh*
Sash |
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