Questa domanda ha rievocato ricordi che forse dovevano rimanere seppelliti (trolls*).
In generale, da lettrice: cerco di lasciare recensioni positive, se la storia mi piace e l'autore scrive bene, mi piace usare le recensioni come esercizio personale. Scrivo papiri e faccio riassunti, ma in quei casi non mi aspetto che l'autore risponda tutte le volte, è un esercizio di analisi ed un modo per esercitare un altro tipo di scrittura, a volte sono fini a se stessi. Non mi aspetto risposte neanche quando faccio domande sui personaggi, perchè a volte sono domande retoriche sulle possibilità che può scegliere l'autore per evolvere una storia o un personaggio.
Non so, un "grazie" fa sempre piacere, ma non mi considero "ignorata" dall'autore, se non risponde.
Se una storia non mi piace, non vale la pena di sprecare tempo a leggere e, se non leggo una storia, come posso lasciare una recensione critica? Cosa scrivo?
NON ho letto la tua storia e NON mi piace?!
Una critica del genere non può essere presa in considerazione(*), ma è talmente comune che l'ho letta giusto ieri come critica di un libro pubblicato. L'autore ha mandato una carta regalo alla lettrice con la speranza che la togliesse dalla scheda del suo libro, perchè gli faceva cattiva pubblicità.
Se sono arrivata alla fine di una storia, ci sarà un motivo! Se ci sono arrivata e ho incontrato dei problemi magari posso dire quali sono stati, ma sicuramente ci sarà qualcosa che mi ha portato a leggere fino alla fine! Di solito, insieme alle critiche, cerco sempre di ricordare all'autore uno o più lati positivi della sua storia.
Ho letto tante volte risposte alle mie recensioni del genere di: "non hai capito nulla della mia storia" e non c'è niente di più scoraggiante.
Da autrice, negli ultimi tempi sono stata fortunata e ho incontrato critiche, positive e negative, che mi hanno aiutato a migliorare (tutto deve essere comunque preso con le pinze).
In passato mi sono trovata di fronte a recensioni generiche del genere "ci sono degli errori" o "la tua storia non mi intrattiene" ed onestamente, dopo tanti anni, mi danno ancora i nervi.
Da essere umano, ho chiesto a questi
recensori professionisti cosa, a loro parere, avrei dovuto fare per migliorare la storia e le loro risposte sono sempre state sulla linea di "Non so, sei tu l'autore, inventati qualcosa per intrattenermi", di solito con questo tipo di recensori si ritorna sempre al punto (*) perchè stranamente le loro critiche non cambiano mai e sono sempre annoiati.
Se un autore si mette a dare retta a questi recensori, non va più avanti. Di solito cerco di aprire il capitolo ponendomi una domanda: cosa voglio trasmettere con questo capitolo-storia?
Solo una volta stabilito ed esposto il messaggio, apro le recensioni e le leggo. Se il messaggio non è chiaro nella mia testa o non è stato trasmesso come si deve, è la mia responsabilità ripartire e riscrivere il testo finchè non risulta chiaro.
Le recensioni dovrebbero essere una conferma della questione capita: se non è chiara è inutile spiegare ad ogni singolo lettore che non ha capito niente, devo ripartire e rendere la situazione più chiara e non posso neanche mettermi a mandare carte regalo a tutti gli sconosciuti di internet...
MissAnanas, 04.11.2020 10:20:
Insomma, lasciamo o riceviamo una recensione... e poi?
... E poi continuo a scrivere, che è meglio.