Caro Solstizio57,
la guerra navale non è il mio campo, ma ho trovato questo sul Sokol. Non è molto, ma sempre meglio di niente.
Alla prossima
Paolo
Fonte: Hans Sokol, La guerra marittima dell’Austria-Ungheria 1914-1918, Volume Terzo, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma, 1932, pp. 24-25
“L'U5, mentre incrociava fra Taranto e Valona, avvistò la sera dell'8 giugno 1916 due grossi piroscafi, ognuno con quattro cacciatorpediniere di scorta, i quali uscivano da Valona con rotta per sud-est. Essendo sopravvenuta l'oscurità, il sommergibile fu costretto ad effettuare l'attacco alla massima velocità. Uno ì dei due piroscafi prese rotta — apparentemente per caso — nella dirczione dell'U5, il quale fu costretto a diminuire di velocità ed a rientrare il periscopio. Il tenente di vascello Friedrich Schlosser, comandante del sommergibile, mise poi alla massima forza, accostò nella direzione di lancio ed eseguì, a distanza di 1000 metri, in condizioni di cattiva visibilità, il lancio dei due siluri con impatto fortemente poppiero. Il sommergibile, portatesi immediatamente in profondità, udì poco dopo due esplosioni. Il piroscafo colpito era l'incrociatore ausiliario italiano Principe Umberto di 7929 tonnellate lorde, il quale trasportava a bordo truppe. Con esso perirono 50 ufficiali dell'esercito e 1700 uomini.
Il sommergibile, di ritorno nel golfo di Cattaro, fu fatto segno al lancio di due siluri da parte di un sommergibile nemico, nelle vicinanze di punta Platamone. Il primo siluro potè essere evitato con la manovra, ma il secondo urtò con il suo acciarino contro un pala dell'elica dell'[U5; però fortunatamente non esplose ed andò a picco. Il sommergibile non potè immergersi a causa di una avarìa del timone di profondità, cercò di reagire contro il suo avversario col fuoco del suo cannone ed alla fine riuscì a cacciarlo, dopo che, nel frattempo, anche siluranti erano state chiamate fuori dal golfo in aiuto.”