L'utilizzo di esche alimentari blatticide sotto forma di gel hanno di fatto rivoluzionato, negli ultimi anni, la lotta contro le blatte infestanti.
La maggior parte dei prodotti in gel, infatti, contiene principi attivi poco o per nulla tossici (cosa quanto mai importante in ambito domestico), ha una apprezzabilissima rapidità d'azione, e garantisce un periodo di tranquillità di alcuni mesi nei confronti di eventuali fenomeni di reinfestazione di origine esterna.
Pur trattandosi di prodotti di grande e sperimentata efficacia, i risultati possono variare in funzione di una corretta applicazione in termini di quantità e posizionamento.
Quanto gel adoperare:
Poco... il prodotto va dosato in termini di "gocce" o "perle" di 3-5 mm di diametro ciascuna (un chicco di riso, per dare l'idea...). Metterne di più è inutile e, considerando il costo del prodotto, anche piuttosto dispendioso.
Dove posizionare le gocce di gel:
Qui il discorso si complica... si tende a mettere gocce di gel, distanti 20-30 cm una dall'altra in tutte le fessure, i buchi o i posti più frequentemente visitati dalle blattelle.
Generalmente l'infestazione, se non è già a livelli apocalittici, tende a concentrarsi soprattutto in cucina e in bagno, quindi sarà in questi due locali che il trattamento andrà effettuato in modo attento e meticoloso, mentre negli altri vani sarà sufficiente lasciare delle "mine" quà e là per intercettare eventuali esemplari vaganti...
Esaminiamo quindi nello specifico come applicare il gel nei locali più "sensibili".
CUCINA
L'immagine sottostante credo possa dare un'idea approssimativa del tipo di lavoro da fare.
Entrando nel dettaglio, è di fondamentale importanza considerare (le frecce rosse indicano ovviamente dove applicare le perle di gel):
CERNIERE DI ARMADI E ARMADIETTI:
Le cerniere attualmente utilizzate nella maggior parte degli armadi forniscono alle blatte comodi e sicuri nascondigli, così come i "blocchi" in plastica che servono a tenere in quadro e/o ad appendere i pensili
GUARNIZIONE DEL PIANO DI LAVORO:
di solito è costituita da un profilato plastico cavo, dove le blatte amano annidarsi...si trattano tutti i possibili accessi e i punti di giunzione.
FESSURA SOTTO PIANO DI LAVORO:
Tra il piano di lavoro e gli armadietti o gli elettrodomestici sottostanti esiste quasi sempre una fessura, che va assolutamente trattata in quanto consente l'accesso all'intercapedine sottostante il piano....
INTERCAPEDINI TRA ARMADIETTI E MURO
trattare le fessure di accesso...
CASSETTI:
Trattare i bordi dei binari di scorrimento
FRIGORIFERO:
Trattare la parte superiore della scanalatura centrale della guarnizione (dove le blatte vanno a bere la condensa), i cardini degli sportelli e la parte posteriore, dove è alloggiato il motore del compressore.
ZONA SOTTO IL LAVANDINO:
Trattare i punti d'inserzione delle tubazioni nel muro: tutta la zona sotto il lavandino è comunque da presidiare attentamente in quanto particolarmente a rischio.
FASCIA INFERIORE
Le cucine moderne hanno la tendenza a "nascondere" i piedini dei mobili con una fascia di legno o, più spesso, di materiale plastico cavo all'interno. Queste cavità sono spesso colonizzate da
Blattella germanica ed è perciò necessario trattare tutti i punti di accesso.
PRESE ELETTRICHE E INTERRUTTORI
Blattella germanica spesso colonizza o usa per spostarsi i tubi di plastica in cui passano i cavi elettrici, e non di rado si annida nelle scatole di plastica retrostanti interruttori e prese. Se possibile smontare le placche di copertura e trattare l'interno o, in alternativa, le fessure d'accesso.
FORNI A MICROONDE, RADIO, TELEVISORI E ALTRI PICCOLI ELETTRODOMESTICI
Gli spazi interni degli apparecchi elettrici vengono spesso colonizzati in quanto caldi (circuiti elettrici, resistenze), relativamente sicuri e difficilmente ispezionabili. Trattare attraverso le fessure di aerazione (facendo ben attenzione a non creare cortocircuiti).
VARIE ED EVENTUALI
Blattella germanica spesso va ad annidarsi in posti abbastanza impensabili, che quindi val sempre la pena di prendere in considerazione.
Giusto per fare qualche esempio, sulla base della mia esperienza personale:
Retro di orologi a muro
Fessure tra citofono e muro (se il citofono è in cucina, ovviamente...)
Qualsiasi buco nel muro di altra natura (nella foto, si tratta di tasselli a espansione non più in uso)
BAGNO
Pur essendo un ambiente meno favorevole (praticamente non c'è cibo presente), è comunque un ambiente umido con disponibilità di acqua per bere e nascondigli.
Se vi sono armadietti il gel viene applicato con la stessa logica valida per la cucina (cerniere, blocchi di fissaggio, intercapedini).
Attorno al punto di inserzione dei tubi di scarico nel muro
Alla base di qualsiasi arredo agganciato al muro
Attorno o dietro la cassetta dell'acqua del WC (a seconda del modello)
Bordo della piastrellatura se non sigillato e fughe tra le piastrelle se lesionate
Stipite della porta
Tutte le istruzioni precedenti sono, ovviamente, indicative e devono essere adattate, usando logica e buon senso, alla situazione specifica di applicazione.
E' comunque lo schema che utilizzo anch'io quando lavoro e, negli ultimi 20 anni, ha sempre dato risultati più che soddisfacenti.
[Modificato da EffeCi61 17/07/2015 14:39]
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