Perché abbiamo l'anno BISESTILE? La Terra impiega 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi a completare un'orbita intorno al Sole. Il calendario gregoriano, quello che utilizziamo, conta però soltanto 365 giorni. Dunque arrotondiamo di circa 6 ore l'anno: se non aggiungessimo un giorno ogni 4 anni, nell'arco di un secolo il calendario astronomico e quello umano sarebbero sfasati di 24 giorni. Il primo a introdurre nel calendario un giorno di "bonus" ogni 4 anni fu Giulio Cesare nel 46 a.C. (il 24 febbraio) Successivamente Papa Gregorio riportò l'equinozio di primavera al 21 marzo.
ANNO DEL SALTO. In inglese l'anno bisestile è chiamato "leap year" per un motivo che ha strettamente a che fare con il calendario. Negli anni "comuni", non bisestili, ogni data cade in genere un giorno dopo rispetto all'anno precedente. Nell'anno bisestile si "salta" un giorno e le date successive risultano spostate di due giorni rispetto all'anno prima. Ecco perché si parla di "leap year" (anno del salto).
"feriscono il mio cuore
d'un languore
monotono."
Paul Verlaine